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PARTE SECONDA

Le Voci di Capitolato

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PROGETTO CONCRETE - LINEE GUIDA PER LA PRESCRIZIONE DELLE OPERE IN CEMENTO ARMATO Marzo 2008

PREMESSA
Questo seconda parte delle Linee Guida definisce le voci/prescrizioni di capitolato per il calcestruzzo destinato alla realizzazione delle principali tipologie di elementi strutturali di cui sono costituite le opere delledilizia civile (edifici ed infrastrutture) di maggiore diffusione nel settore delle costruzioni in calcestruzzo armato (c.a.) e precompresso (c.a.p.). Le Voci di Capitolato sono raccolte in sezioni ognuna delle quali costituita da: - una breve introduzione che illustra le principali problematiche per la particolare tipologia strutturale sia al momento dellesecuzione che durante la vita di servizio dellopera. In questa introduzione vengono riassunte le possibili cause che possono promuoverne il degrado in servizio per effetto delle aggressioni prodotte dallambiente e i relativi provvedimenti da adottare per prevenirli; - due o pi schede contenenti le voci/prescrizioni di capitolato per il calcestruzzo. Ognuna di queste schede contiene: - la voce di capitolato sintetica - le informazioni relative al campo di validit della voce di capitolato sintetica e della prescrizione di capitolato riportata nel seguito della pagina evidenziando i provvedimenti aggiuntivi da adottare in contesti e situazioni diverse rispetto a quelle compendiate ed eventualmente rimandando ad altre voci di capitolato contenute nel documento. Relativamente alle prescrizioni di capitolato contenute nelle diverse schede esse sono articolate su tre punti: - il primo punto riguarda il fornitore del calcestruzzo, ma rivolta esclusivamente alla definizione delle propriet degli ingredienti (acqua, cemento, aggregati, additivi e aggiunte minerali) con cui viene confezionato il conglomerato ed tesa ad escludere dallimpiego quelle materie prime che posseggono caratteristiche non conformi per il conseguimento delle prestazioni richieste per il calcestruzzo. Ulteriore obiettivo quello di escludere dallimpiego ingredienti che dovessero contenere sostanze indesiderabili non compatibili con i prodotti dallidratazione del cemento e che nel tempo potrebbero innescare deleteri processi di degrado per le strutture. Queste prescrizioni di capitolato verranno accertate dallacquirente del conglomerato e dalla direzione dei lavori preliminarmente allesecuzione dellopera attraverso lacquisizione di una documentazione specifica che dovr essere fornita dal produttore del calcestruzzo; - il secondo punto contiene le prescrizioni di capitolato per il calcestruzzo, di cui risponde in toto il produttore del conglomerato, e attengono sia alle propriet del conglomerato allo stato fresco, cio, al momento della consegna dello stesso in cantiere e riguardano principalmente la lavorabilit e la resistenza alla segregazione, che le propriet del calcestruzzo allo stato indurito ed, in particolare, il valore della resistenza caratteristica a compressione. In contesti particolari e per alcune tipologie di strutture le prescrizioni di capitolato potranno essere integrate da prescrizioni aggiuntive, quali, ad esempio, la resistenza a trazione per flessione caratteristica (ad esempio, per le pavimentazioni) oppure limpermeabilit (ad esempio, per quelle strutture quali le vasche di contenimento dei liquidi per le quali sono richiesti dei requisiti di tenuta idraulica in aggiunta a quelli strutturali); per le propriet allo stato fresco, la prescrizione della classe di consistenza, o altre metodologie di classificazione della lavorabilit dei calcestruzzi in esame e oggetto delle forniture, dovrebbe essere effettuata tenendo in considerazione la tipologia della struttura, la densit dei ferri darmatura del manufatto, la metodologia di getto e lorganizzazione

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del cantiere. Per tale scopo le schede dei calcestruzzi presi in esame riportano diverse possibilit prescrittive aventi lo scopo di favorire la posa in opera dei conglomerati cementizi e ridurre il pericolo di riaggiunta dacqua in fase di esecuzione delle opere. Per molte tipologie di applicazione dei calcestruzzi il ricorso ad uno slump di riferimento, in conformit alla UNI EN 206-1, con le tolleranze previste ai fini del controllo dello stesso, pu rappresentare una prescrizione idonea e conforme agli obiettivi prefissati; - il terzo punto, infine, riguarda le prescrizioni che attengono alla struttura e sono rivolte allimpresa esecutrice delle opere. Suddette prescrizioni sono finalizzate allottenimento di un copriferro di sufficiente spessore, a garantire una posa in opera e compattazione dei getti finalizzata a massimizzare il valore della resistenza del calcestruzzo in opera (la resistenza attuale in accordo alle Norme Tecniche per le Costruzioni) oltre ad una adeguata maturazione umida delle superfici del calcestruzzo con lobiettivo sia di migliorare la qualit del copriferro che di prevenire la comparsa di dannosi quadri fessurativi. Le prescrizioni di capitolato contenute nel presente documento sono state redatte in accordo con le Norme Tecniche per le Costruzioni di cui al D.M. del 14/01/2008 e con le principali normative tecniche sia europee che italiane del settore. opportuno evidenziare, inoltre, come le voci/prescrizioni di capitolato contenute nelle varie sezioni sono finalizzate alla realizzazione di opere con Vita nominale 50 anni in accordo alle Norme Tecniche per le Costruzioni e in Classe Strutturale S4 in accordo agli Eurocodici. Pertanto, la realizzazione di strutture e infrastrutture per le quali richiesta una Vita Nominale 100 anni richiede delle prescrizioni pi restrittive che dovranno essere valutate di volta in volta sia per quanto attiene alla qualit del calcestruzzo, allo spessore del copriferro, alla scelta delle armature (zincate o in acciaio inossidabile) alleventuale adozione di rivestimenti protettivi superficiali. Infine, si desidera ricordare che in accordo con le indicazioni riportate nel D.M. 14/01/2008, Capitolo 11 - Materiali e prodotti per uso strutturale - le Norme Tecniche per le Costruzioni definiscono che il calcestruzzo dovr essere prodotto con un processo industrializzato, in impianti dotati di un Sistema di Controllo del Processo di produzione certificato da un organismo terzo indipendente. Allinterno di tale sistema, il produttore dovr garantire un permanente controllo del processo di produzione che comporta lutilizzo di personale adeguatamente formato, la redazione di idonea documentazione e linstallazione di un laboratorio dotato delle apparecchiature necessarie ad effettuare i controlli come descritto nelle Linee Guida sul Calcestruzzo Preconfezionato edite dal Servizio Tecnico Centrale del Giugno 2003, nonch nella norma UNI EN 206-1. Il Sistema di Controllo del Processo produttivo deve essere presente anche in quegli impianti che gi dispongono di un sistema di gestione della qualit in accordo alle norme ISO 9000. Nel caso in cui il calcestruzzo venisse prodotto in assenza di un processo industrializzato (produzione limitata di calcestruzzo direttamente effettuata in cantiere mediante processi di produzione temporanei e non industrializzati) la produzione deve avvenire sotto il controllo diretto del Direttore dei Lavori. In questo caso il produttore di conglomerato deve fornire specifica documentazione relativa alla composizione delle miscele prodotte e procedere ad una valutazione preliminare delle caratteristiche reologiche e meccaniche (ed in particolare della lavorabilit e della resistenza caratteristica a compressione) che dovranno essere certificate da un Laboratorio di cui allart. 59 del D.M. 380/2001.

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