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Prefazione

Non a caso lautore decide di intitolare scusutu la prima raccolta


delle sue poesie. Scuce la trama del suo vissuto sino a percepire
ci di cui fatto. Tuttavia se ne intravede lordito. I fili sono brevi
illuminazioni, scorci di paesaggi o di persone, altre volte sono i
faticosi percorsi dellesistenza: 110 componimenti poetici raccolti in
cinque sezioni, scanditi dallordine alfabetico.
Cosa mette a nudo il suo essere?
Tutti gli aspetti della vita e dellumano, lamore per la propria terra,
lispirazione poetica.
Dellumano colpisce la tenerezza dei ritratti e, della vita,
lattaccamento ad essa, sino alla paura e al presentimento di morte.
Ritratti dolci e amorevoli (ti guardo e non sembri vera) o balenii
della memoria, (piccione viaggiatore) anche di qualcuno perduto,
(pienezza di un vuoto, volo di una rosa) che obbligano a pensare
alla precariet dellesistere. Allora il desiderio si fa acuto (in quando
ci sar unaltra volta) o induce ad una sete di conoscenza (la
scatola, sangue perfetto) placata dallaccettazione delle ubbie
della vita (un pensiero).
Delle volte il poeta percepisce tutto dissolversi in una girandola di
illusioni come in meravigliosa illusione, in la vertigine, o nella
poesia-manifesto se sei, esplicitamento del sottotitolo della raccolta
stessa. Ma, nel medesimo istante, onesto davanti alla coscienza
della sua finitezza, sfiora un ultimo riconoscimento di un Dio (se
tutto fosse matematica, chiss dove sei) e il grido si smorza in una
domanda di compimento della propria fragilit (piccolo piccolo, uno
delluno).
Come stornare la paura pi grande della vita? La morte non forse
metafora della dolorosa condizione umana? (vivo senza fine, la
condanna, la umba paccia) Il grido davanti allingiustizia ha il peso
di una denuncia amara, mai di una condanna moralistica (la sveglia
degli inermi).
Lamarezza poi si stempera restando saldi alle proprie radici,
assaporando con tutti i sensi la propria terra (fichi, la cozza
munacedda, la raccolta dei pomodori) e nella contemplazione
amorosa del mare e di scorci di Brindisi.
La poesia fugace e leggera, o solenne e cadenzata come unantica
nenia, talvolta si fa vero racconto per farsi consolare dai riti antichi
di una terra saggia, apotropaica (racconto di una vendemmia e
sapore di vita).
Il legame ancestrale con la propria terra viscerale, spesso
pulsione sessuale (la caduta delle olive), ma anche il tramite
misterioso con il significato ultimo della realt, proprio come la
poesia.
Sono molti i voli fantasiosi di unimmaginazione realistica: colpo di
sogno, come per.
La poesia un volo da s per trovare s stessi, immaginando di
capire (langelo che porto).
Il volo vento, le nuvole sono parole e pensieri in poesia, ma il
vento larcano passaggio della vita fugace (preghiera al vento).

Maddalena Binetti






Ringraziamenti

Grazie a mia moglie, per lasciarmi fare.
riesce a non affollare la mia esistenza ma a non starmi lontana
nemmeno col pensiero
Grazie a Paola Petrosillo, insegnante e cantautrice, per aver curato
i testi in dialetto.
Ringrazio col cuore Maddalena Binetti (insegnante) e Maria Sofia
Barile (studentessa), moglie e figlia del mio amico Pietro Barile (pi
che un insegnante stato un esempio, un punto di riferimento... si
occupava dei suoi studenti come fossero suoi figli), per la preziosa
collaborazione inerente i testi in lingua italiana.
Grazie a Toni Barile, il Mister, mio grandissimo amico.
Grazie a Sergio, il tipografo, per la sua disponibilit ed
accoglienza ogni volta che metto piede nella sua bottega.
Grazie ai miei figli Manuele (9 anni) e Lorenzo (12 anni) per le
ispirazioni che mi regalano tutti i giorni. A Lorenzo anche per avermi
gentilmente concesso un suo disegno al computer (un profitterol
alla crema prego).

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