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P.O.T.

2015-2017: il Porto di cemento


Nel febbraio scorso lAutorit Portuale di Brindisi ha approvato, senza voti
contrari, sia il Bilancio di previsione che il Piano Operativo Triennale 20152017, gi adottato con Determina Presidenziale n172/11-11-2014.
Attraverso la mappa sottostante facile comprendere le aree demaniali (cio di
propriet dello Stato) che la ricca Authority brindisina gestisce indisturbata e
senza il bench minimo coinvolgimento dei destinatari della cosiddetta pubblica
utilit, ossia di tutti i cittadini.

Il piano portuale approvato, manco a dirlo, continua a prevedere


cementificazioni del nostro mare e delle nostre storiche spiagge. Il tutto, in
assoluta coerenza con un Piano Portuale incartapecorito risalente, niente
meno, al lontano1974, di cui, ad oggi, si registra una sola variante approvata
(nel 2005) per poter colmare di cemento la storica spiaggia di S. Apollinare,
considerando questopera assolutamente necessaria.
Per la descrizione delle principali opere previste nel nuovo POT, rimando allo
splendido articolo scritto da Marcello Orlandini su BrindisiReport il 27 febbraio:
http://www.brindisireport.it/cronaca/autorita-portuale-oltre-un-milione-per-i-premi-per-i-progetti-fondi-da-reperire.html

nel quale sono accuratamente anche stralciate le immagini pi significative dei


vari progetti, compresa la raffigurazione della nuova fredda sistemazione di
Santa Pullinari, per dirla come la pronunciavano sicuramente quelli che vi
hanno fatto il bagno, magari facendosi accompagnare dalla motobarca o
giungendovi direttamente a nuoto per non pagare il biglietto.
Circa tre anni addietro ho pubblicato un articolo con un titolo un po
provocatorio: Il Porto Hub, una chiavica
http://www.scribd.com/doc/117246260/il-Porto-Hub-una-chiavica

nel quale volli contenere anche la seguente frase:

I dati provvisori per il 1965, dimostrano che Brindisi il Porto Adriatico


di maggiore traffico passeggeri (anche se trattasi di una corrente
prevalentemente di traffico) superando a volte anche Ancona, Venezia e
Trieste.
(da: Lineamenti Economici della Provincia di Brindisi - Camera di Commercio 1967)

Pare non esser cambiato niente, rispetto al recente passato, chi governa il
nostro Porto, il nostro Porto, pur scrivendo frasi tipo in tema di tutela
dellambiente portuale occorre sottolineare la sensibilit dellAutorit Portuale
per una sempre maggiore tutela delle matrici ambientali dellambito portuale
(Piano Operativo Triennale 2012-2014), si disinteressa di salvaguardare la geografia
modellatasi nei millenni, rogna che evidentemente non presuppone impegni
milionari ed appetibili appalti.
Non pensabile che la progettazione di tali infrastrutture venga affidata
soltanto allingegneria di settore in quanto la forma e la natura stessa
della citt ne vengono determinate in modo pervasivo. (dal DPP)
Non sappiamo dove ci troviamo, dove stiamo andando. Non intendiamo unirci
per progettare e gestire una casa vivibile e consentiamo a chi capita di
impossessarsene, lasciando decidere a piacimento, collaborando da operai
moderni che tirano gi le braghe a comando.
Non abbiamo la forza di destarci dal terribile incantesimo che ci impedisce di
ripopolare questo luogo in estate, come una vera citt marittima, facendo
risaltare i colori del centro storico mescolato col porto.
Interventi realizzati dallAutorit Portuale hanno annullato il vecchio
rapporto identitario tra citt e porto, mare e comunit.

(dagli atti informali del nuovo PUG)

Non abbiamo uno straccio di programma alternativo di Citt, e forse,


considerate le proposte del nuovo Piano Urbanistico Generale, come quella di
una darsena nel seno di levante, non abbiamo ancora la maturit per averlo.
www.pierpaolopetrosillo.blogspot.com

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