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dell'Unione europea
Bruxelles, 19 maggio 2015
(OR. en)
8991/15
ENV 314
SAN 145
CONSOM 84
NOTA DI TRASMISSIONE
Origine:
Data:
Destinatario:
Commissione europea
12 maggio 2015
n. doc. Comm.:
D038826/02
Oggetto:
Direttiva (UE) .../ della Commissione del XXX recante modifica degli
allegati II e III della direttiva 98/83/CE del Consiglio concernente la qualit
delle acque destinate al consumo umano
All.: D038826/02
8991/15
va
DG E 1A
IT
D038826/02
COMMISSIONE
EUROPEA
Bruxelles, XXX
[](2015) XXX draft
IT
IT
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
vista la direttiva 98/83/CE del Consiglio, del 3 novembre 1998, concernente la qualit delle
acque destinate al consumo umano 1, in particolare l'articolo 11, paragrafo 2,
considerando quanto segue:
(1)
Gli allegati II e III della direttiva 98/83/CE stabiliscono i requisiti minimi dei
programmi di controllo per tutte le acque destinate al consumo umano e le specifiche
per il metodo di analisi dei vari parametri.
(2)
Le specifiche riportate negli allegati II e III citati dovrebbero essere aggiornate alla
luce del progresso scientifico e tecnico e in modo da garantire la coerenza con la
legislazione dell'Unione.
(3)
(4)
A partire dal 2004 l'Organizzazione mondiale della sanit ha elaborato il piano per la
sicurezza dell'acqua che si basa su principi di valutazione e gestione del rischio
riportati negli orientamenti dell'OMS per la qualit dell'acqua potabile (Guidelines
for Drinking Water Quality) 2. Gli orientamenti, insieme alla norma EN 15975-2
concernente la sicurezza dell'approvvigionamento di acqua potabile, sono principi
riconosciuti a livello internazionale su cui si basano il controllo e l'analisi dei
parametri contenuti nell'acqua potabile. L'allegato II della direttiva 98/83/CE dovrebbe
pertanto essere allineato ai pi recenti aggiornamenti di tali principi.
(5)
IT
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direttiva 2000/60/CE del Parlamento europeo e del Consiglio 3 gli Stati membri devono
garantire l'istituzione di un registro o registri delle aree protette. Le aree protette
includono tutti i corpi idrici utilizzati per l'estrazione di acqua potabile o destinati a
tale uso, conformemente all'articolo 7, paragrafo 1, di tale direttiva. I risultati derivanti
dal controllo di tali corpi idrici ai sensi dell'articolo 7, paragrafo 1, secondo comma e
dell'articolo 8 della direttiva dovrebbero essere utilizzati per determinare il
rischio potenziale per l'acqua potabile prima e dopo il trattamento ai fini della
direttiva 98/83/CE.
(6)
L'esperienza ha dimostrato che, per molti parametri (in particolare quelli fisicochimici), le concentrazioni presenti supererebbero di rado i valori limite stabiliti.
I controlli e la comunicazione dei parametri senza rilevanza pratica comportano costi
significativi, in particolare se occorre prenderne in esame un numero importante.
In questi casi, l'introduzione di frequenze flessibili per i controlli offrirebbe potenziali
opportunit di riduzione dei costi pur senza pregiudicare la salute pubblica o altri
benefici. La flessibilit nella frequenza dei controlli riduce inoltre la raccolta di dati
che forniscono poche o nessuna informazione sulla qualit dell'acqua potabile.
(7)
Gli Stati membri dovrebbero pertanto essere autorizzati a derogare dai programmi di
controllo da loro istituiti, a condizione di svolgere valutazioni del rischio credibili che
possono basarsi sulle linee guida dell'OMS per la qualit dell'acqua potabile e
dovrebbero tenere conto del monitoraggio eseguito ai sensi dell'articolo 8 della
direttiva 2000/60/CE.
(8)
(9)
Direttiva 2000/60/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2000, che istituisce un
quadro per l'azione comunitaria in materia di acque (GU L 327 del 22.12.2000, pag. 1).
Regolamento (CE) n. 178/2002, del Parlamento europeo e del Consiglio, del 28 gennaio 2002, che
stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare, istituisce l'Autorit europea per la
sicurezza alimentare e fissa procedure nel campo della sicurezza alimentare (GU L 31 dell'1.2.2002,
pag. 1).
Regolamento (CE) n. 852/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2004, sull'igiene
dei prodotti alimentari (GU L 139 del 30.4.2004, pag. 1).
Regolamento (CE) n. 882/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2004, relativo ai
controlli ufficiali intesi a verificare la conformit alla normativa in materia di mangimi e di alimenti e
alle norme sulla salute e sul benessere degli animali (GU L 165 del 30.4.2004, pag. 1).
Direttiva 2013/51/Euratom del Consiglio, del 22 ottobre 2013, che stabilisce requisiti per la tutela della
salute della popolazione relativamente alle sostanze radioattive presenti nelle acque destinate al
consumo umano (GU L 296 del 7.11.2013, pag. 12).
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I laboratori che applicano le specifiche per l'analisi dei parametri di cui all'allegato III
della direttiva 98/83/CE dovrebbero operare secondo procedure approvate
internazionalmente o norme di prestazione basate su criteri specifici e usare metodi di
analisi che, nei limiti del possibile, siano stati convalidati.
(11)
La direttiva 2009/90/CE della Commissione 8 prevede che per la convalida dei metodi
di analisi vengano utilizzate la norma EN ISO/IEC 17025 o altre norme equivalenti
accettate a livello internazionale. La norma EN ISO/IEC 17025 inoltre una delle
norme utilizzate conformemente al regolamento (CE) n. 882/2004 per l'accreditamento
dei laboratori designati dalle autorit competenti degli Stati membri. pertanto
necessario prevedere che tale norma o altre norme equivalenti accettate a livello
internazionale vengano utilizzate per la convalida dei metodi di analisi nel contesto
della direttiva 98/83/CE. Al fine di allineare l'allegato III della direttiva 98/83/CE con
la direttiva 2009/90/CE, il limite di quantificazione e l'incertezza di misura andrebbero
introdotti in qualit di caratteristiche di prestazione. Tuttavia, per un periodo limitato,
gli Stati membri dovrebbero poter continuare a consentire l'uso di criteri quali
esattezza, precisione e limite di rilevazione in quanto caratteristiche di prestazione
conformi all'allegato III della direttiva 98/83/CE, dando cos ai laboratori il tempo
sufficiente per adeguarsi a questo progresso tecnico.
(12)
Sono state stabilite una serie di norme ISO per l'analisi dei parametri microbiologici.
Pertanto, le norme EN ISO 9308-1 e EN ISO 9308-2 (per il conteggio di E. coli e
batteri coliformi) e la norma EN ISO 14189 (per l'analisi del Clostridium perfringens)
forniscono tutte le necessarie specifiche per effettuare l'analisi. Si tratta di nuove
norme e di sviluppi tecnici che dovrebbero essere riflessi nell'allegato III della
direttiva 98/83/CE.
(13)
(14)
Gli allegati II e III della decisione 98/83/CEE vanno quindi modificati di conseguenza.
Direttiva 2009/90/CE della Commissione, del 31 luglio 2009, che stabilisce, conformemente alla
direttiva 2000/60/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, specifiche tecniche per l'analisi chimica e
il monitoraggio dello stato delle acque (GU L 201 dell'1.8.2009, pag. 36).
Direttiva 2006/7/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 febbraio 2006, relativa alla
gestione della qualit delle acque di balneazione ( GU L 64 del 4.3.2006, pag. 37).
Decisione della Commissione, del 21 gennaio 2009 , che designa, in conformit della direttiva
2006/7/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, la norma ISO 17994:2004(E) quale norma
sull'equivalenza dei metodi microbiologici (GU L 23, 27.1.2009, pag. 32).
Regolamento (CE) n. 2073/2005 della Commissione, del 15 novembre 2005, sui criteri microbiologici
applicabili ai prodotti alimentari (GU L 338 del 22.12.2005, pag. 1).
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(15)
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Le misure di cui alla presente direttiva sono conformi al parere del comitato sull'acqua
potabile istituito ai sensi dell'articolo 12, paragrafo 1, della direttiva 98/83/CE,
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(2)
Articolo 2
1.
2.
Gli Stati membri comunicano alla Commissione il testo delle disposizioni essenziali
di diritto interno adottate nella materia disciplinata dalla presente direttiva.
Articolo 3
La presente direttiva entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.
Articolo 4
Gli Stati membri sono destinatari della presente direttiva.
Fatto a Bruxelles, il
Per la Commissione
Il presidente
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