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Parafrasi: Io non potr mai piu toccare le sacre sponde dove il mio corpo da piccolo giacque; o Zante mia,

che ti rispecchi nelle onde del mare greco dal quale nacque la dea vergine Venere, e rese feconde quelle isole attraverso il suo primo sorriso, motivo per cui l alta poesia di Omero non pot non parlare del tuo limpido cielo, e delle avventure di Ulisse per il mare governato dal fato e l esilio di colui, bello per la fama e per la disgrazia, che arrivato alla fine a baciare la sua Itaca piena di pietre. Tu Zacinto non avrai altro che la poesia del tuo figlio, a noi il destino ha ordinato una sepoltura senza lacrime. Schema: La descrizione della poesia e circolare: si parte da Zante per passare al mare Ionio, a Venere, alle isole, ai poemi omerici, a Omero, a Ulisse e Itaca ed infine ancora a Zante. Temi Romantici: Patriottismo, eroe romantico in esilio Temi Neoclassici: Presenza di Grecismi e Latinismi (Zacinto), figure mitologiche ( Venere), e Omero Figure Retoriche: Perifrasi = V 2 dovegiacque Sineddoche = V 7: nubi Litote = V 6: non tacque Antitesi = V 11: baci-petrosa Intreccio Romantico e Neoclassico: Il tema romantico si intreccia con quello neoclassico quando Foscolo richiama l attenzione sul personaggio mitologico di Ulisse, sottolineando in particolar modo la patria ed il fatto che, anche lui come Ulisse, era in esilio. Comunque la figura mitologica (neoclassica) in questo caso, coincide con l eroe romantico. Identificazioni del poeta: Il poeta si rivede in parte nella figura mitologica di Ulisse, perch Ulisse ha potuto ritornare nella sua patria Itaca, mentre Foscolo destinato a restare lontano da Zante anche dopo la sua morte.

Il tema del sonetto verte sulla precariet della condizione di esule e sul sentimento nostalgico nei confronti di una piccola isola del mar Ionio, molto amata, dove il poeta nato. Il nocciolo della poesia l'amore per la patria, lontana e irraggiungibile. E la triplice negazione iniziale esprime per l'appunto la convinzione del poeta di non poter farvi pi ritorno. Ripensando alla fanciullezza il poeta ricorda le bellezze del clima e della vegetazione dell'isola, creata dalla dea Venere nata dalle acque del mare che lei rese fertile con il suo primo sorriso; e il sublime poema di Omero non pot tacerne il limpido cielo e la vegetazione e narr le acque fatali e il diverso destino di Ulisse il quale, esule anch'egli, ricco di fama e di sventura, riusc a ritornare ad Itaca. Tu, o materna mia terra, conclude il Foscolo, non avrai che questa poesia da tuo figlio, perch il Fato ha prescritto a me una tomba senza pianto. La poesia procede senza soluzione di continuit in un crescendo di tensione che toglie il respiro. L'ultima terzina riprende e chiude il tema iniziale. Il motivo della disperazione del poeta la condizione dell'esule che lancia il suo grido di dolore contro il fato avverso. Ma il Foscolo sviluppa questo messaggio in un crescendo di confronti tra s e Omero e tra s e Ulisse. Il Foscolo canta le proprie sventure, mentre Omero celebr i viaggi di Ulisse, che pot a ritornare a baciare la petrosa Itaca, mentre a lui non riuscir di ritornare nella sua piccola isola. Ma come la poesia di Omero ha reso immortale Ulisse e Itaca, cos la poesia di Foscolo ha una possibilit di perpetuare la fama di Zacinto e il ricordo del poeta che la canta. Il fato avverso lo costringe a peregrinazioni senza sosta e il poeta sente che e stata stabilita per lui una sepoltura solitaria. La composizione perfetta, a rima ABAB ABAB CDE CED, ricca di allitterazioni consonantiche come la c- l - f - e suoni vocalici come la e - i - o. Marcello Pagnani nel suo studio approfondito ha messo in luce la centralit dell'idea di maternit, laddove Zacinto viene vista come madre, e dell'idea di acqua marina come generatrice della dea Venere ed elemento sul quale navig Ulisse. Il tema di maternit verr ripresa in modo diretto nel sonetto gemello In morte del Fratello Giovanni.

Il lessico della poesia altamente letterario, aulico, pregiato, selezionato e connotativo. La poesia ha un lungo periodo ipotattico che abbraccia le due quartine e la prima terzina. L'ultima terzina ha due periodo paratattici, ma il secondo in effetti una subordinata causale, introdotta dal punto e virgola. Il primo periodo sintattico ha un andamento sinuoso e veloce, come le acque di un fiume che scorre tra le anse sempre pi veloce, fino ad arrivare alla cascata finale, e di nuovo nel letto piatto lentamente il fiume riprende la sua corsa. Cos in questo sonetto dopo l'incipit si susseguono sei relative, una dopo l'altra, in un crescendo di immagini nuove e creative fino all'ultima che descrive Ulisse nel suo drammatico viaggio. Il sonetto nella sua ultima terzina riprende il percorso, lentamente, per finire il senso drammatico espresso nei primi due versi. Il discorso lirico del poeta, con la sua libera associazione di immagini, vola i modelli tradizionali (che stabilivano una certa corrispondenza tra gli aspetti prosodici e il discorso sintattico) e, deludendo l'orizzonte d'attesa del lettore, conferisce una particolare intensit significativa al componimento (C. Salinari e C. Ricci p. 2115). Un'altra caratteristica del sonetto, destinata a creare un senso di attesa e di sospensione nel lettore, costituita dalle costanti dilazioni, cio dalla posizione dell'oggetto delle apostrofi, rivolte all'isola animisticamente invocata e dei soggetti grammaticali (ibidem p. 2116). Le figure retoriche donano al sonetto purezza formale e una perfezione stilistica e, insieme ai riferimenti alla cultura classica, una forma neoclassica all'interno della quale si materializzano i tumultuosi pensieri dell'autore. Nel Foscolo il sentimento individuale, la passione, l'effusione della propria intimit sono sempre temperati, filtrati dal confronto con la cultura neoclassica, con quel mondo dei miti sui quali il poeta aveva formato la sua esperienza artistica (M Dardano e C. Giovarnardi, I testi, le forme, la storia, p.84). Due sineddoche, una perifrasi, un iperbato, un'apostrofe, una litote, enjambements, il neologismo illacrimata: la composizione caratterizzata da un altissimo e raffinatissimo linguaggio poetico. Scritto dal Foscolo tra il 1802 e il 1803, il sonetto costituisce una perfetta sintesi della dominante tradizione neoclassica e degli innovativi orientamenti romantici dell'autore. Richiama il mondo della Grecia arcaica e manifesta i sentimenti tipici delle tendenze dello Sturm und Drang: l'amor di Patria, l'ossessione della morte, la precariet del tempo, la Poesia, che celebra eroismo e sventura... La vita avversa e va affrontata secondo una concezione materialistica che esclude un possibile rifugio nella religione. Tra le due componenti l'anima romantica a prevalere. Il sonetto A Zacinto un piccolo gioiello della letteratura italiana, in anticipo su quello che sar quel grande e raffinato capolavoro che il carme Dei sepolcri.

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