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APPENDICE 1.

PICCOLO MANUALE BREVE


contiene una quantit dinformazioni maggiore di quella in possesso di uno scienziato del Novecento. Il non mestiere di genitore Ed giusto che specialmente i genitori che gia svolgono o si accingono a impegnarsi nel loro meraviglioso compito abbiano la possibilita di accedere a una sufficiente quantit dinformazioni interdisciplinari anche e/o proprio a proposito di questo che e stato qui definito: il non mestiere perche, come stato gia detto, e lunico mestiere che non esiste, che non e mai esistito come tale e quindi, non puo essere tramandato alla generazione successiva. Ma che nondimeno ogni genitore puoinventarsi da solo, figlio dopo figlio Infatti, come dovrebbe essere ormai chiaro a tutti, in questo non mestiere cambia continuamente, per esempio, proprio la struttura della materia da in-formare, da plasmare sia perch ogni bambino che nasce certamente nuovo ed anche unico: e
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sicuramente diverso da tutti gli altri che sono esistiti prima e da quelli che nasceranno ancora sulla Terra, sia a causa del suo unico continuo divenire, della sua particolare crescita continua, del suo sviluppo inedito, etc. Insomma tutto quello che, come stato detto, fa in modo che la materia da plasmare muti continuamente nella sua consistenza, ma anche nella sua forma e nella sua funzione, anche a causa degli stimoli-informazione provenienti dallinterscambio con il particolare ambiente socio-culturale del momento che circonda ogni bambino; non soltanto quindi, da quelli direttamente creati per lui dai genitori. Inoltre, soprattutto cambiano nel tempo sia il contenuto dei condizionamenti imposti (anche se molto poco) prima ai suoi genitori durante la loro esistenza da quella stessa socio-cultura dominante che nondimeno resta fissa e idiota. Ma anche le modalita di inoculazione diretta nel sistema nervoso (v. lattuale potenza mirata raggiunta dai mass-media). E cio perche, per esempio, mentre il sistema nervoso continua nella sua evoluzione inarrestabile (v. il ramo verde di J. Eccles), i condizionamenti vanno sempre piu perfezionandosi e migliorano nel loro effetto che e ormai: devastante. E appunto anche per tutto questo che guidata da un dialogo, dal titolo: Trialogo di un adulto e due bambini (Una sintesi tratta da Lo Spirito del Solaio, uno dei libri di divulgazione di questo grande scienziato-biologo. Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1994, pag. 8 - 43) -, stata ricavata questa sintesi che e stata trasformata in un semplice, elementare e alla portata di tutti:

PICCOLO MANUALE BREVE


DallAtomo alla Specie Umana attraverso la BIO-PSICO-SOCIOLOGIA di H. L. (Ovvero come accedere ad una quantit dinformazioni e notizie maggiore di quelle in possesso di un qualsiasi scienziato del Novecento.)
La biologia la scienza che si occupa degli esseri viventi. Esistono le cose, gli oggetti e poi gli esseri che vivono e che muoiono. Cose e oggetti non si riproducono e non si spostano da sole. Le piante sono esseri viventi che, invece, anche se non si muovono, si riproducono. Lo fanno grazie agli insetti alati e al vento che trasportano il seme maschile (il polline) nella corolla della femmina (il fiore). E cos che dopo, dal fiore pu nascere il frutto e il seme, e lalbero! Le piante sono inesorabilmente condizionate dallambiente in cui vivono. Ma importante la loro struttura. Un insieme Tutto ci che conosciamo, vediamo, tocchiamo, etc. una cosa, un oggetto, un animale, una persona... un albero (secondo il linguaggio cibernetico), un insieme, che fatto di vari elementi. Per esempio, anche una stanza un insieme fatto dai suoi elementi. Elementi sono i muri, la finestra, il tavolo, la sedia, i mobili, le suppellettili, etc. Ma questi elementi presenti nella stanza non sono l disposti a caso. Hanno un loro ordine, perch esiste tra loro, tra i vari elementi una relazione. Esistono tra tutte queste cose dei rapporti precisi. Sono proprio questi rapporti o relazioni che costituiscono la struttura. La struttura linsieme delle relazioni esistenti tra gli elementi di un insieme. Linsieme, in questo caso, la stanza. Ma fino ad ora si semplicemente parlato solo della struttura di cose inanimate. La struttura degli esseri viventi, invece, secondo H. Laborit : un bel problema da trattare. La materia La materia tutto ci che possibile vedere e toccare, piante, animali e uomini compresi. Ma esiste una parte cos piccola di materia che non possibile n vedere, n toccare. Sono gli atomi che, riunendosi insieme, legandosi stabilmente tra loro, formano appunto quella che si chiama la materia (inanimata). (Sono sempre gli stessi atomi che riunendosi insieme, ma stabilendo tra loro delle relazioni diverse, formano la materia vivente, animata.)

Gli atomi sono cos piccoli che non possono esser visti e quindi non possono essere divisi (tagliati). Ma ora si sa che gli atomi sono anchessi un insieme, perch sono composti da una serie di elementi ancora pi piccoli (v. le particelle atomiche e subatomiche, etc.) e che quando un atomo si spezza produce una grandissima quantit denergia (v. la bomba atomica e l ossidazione). Lenergia Lenergia non definibile. Ma si pu misurare la quantit di lavoro che fornisce. E stato Albert Einstein che per primo ha intuito e poi dimostrato che la materia pu trasformarsi in energia e, viceversa, lenergia in materia. E questo uno dei significati della famosa equazione: E = m c 2. La molecola E stato detto che particelle ancora pi piccole (v. le particelle atomiche e subatomiche) formano linsieme che detto atomo. Ma sempre un insieme di atomi che forma una molecola. Gli stessi atomi che formano la materia, della quale sono fatte le cose, gli oggetti, etc. riunendosi formano altri insieme che sono le molecole degli esseri viventi, che hanno una struttura diversa da quella degli oggetti inanimati, perch diversi sono i rapporti tra i vari atomi, ovvero le relazioni che intercorrono tra gli atomi malgrado questi siano sempre gli stessi - perch lintero universo formato sempre e solo dagli stessi elementi (per oltre il 72 % di idrogeno, per il 25 % di elio e solo per l1 % di metalli pesanti.) Negli esseri viventi le molecole, che si riuniscono, formano un nuovo insieme: La cellula. A differenza dellinvisibile atomo la cellula visibile al microscopio. Il microscopio una lente potentissima che vede (scopio) il piccolissimo (micro). La cellula una fabbrica. Il corpo umano composto da circa settecentomila miliardi di cellule, ovvero da una infinit di piccole fabbriche. E noto che per far funzionare una fabbrica sono necessari gli operai e un imprenditore e ancora i macchinari e lenergia per far lavorare i macchinari e poi la materia prima da trasformare, grazie allinformazione e allenergia in un oggetto. Gli operai e limprenditore sono soltanto delle macchine supplementari necessarie per fa funzionare le altre macchine. Anche nella piccola fabbrica, che la cellula, sono necessari macchinari (quelli presenti nella cellula sono numerosissimi e saranno nominati altrove) e quindi dellenergia (lenergia viene dagli alimenti mangiati. E quella del sole). Ma, in questo particolare tipo di fabbrica, gli oggetti prodotti dalla fabbrica sono la cellula stessa. Una cellula una fabbrica che produce la cellula stessa. Riproduce s stessa dividendosi in due, perch il suo unico scopo mantenere la sua struttura di: fabbrica di cellula. Come ogni fabbrica, la cellula produce anche scorie. Ma, sempre seguendo H. Laborit, il momento di tornare un attimo indietro: Si ritiene che la terra sia nata a partire da una nuvola di polvere e che allinizio non vi fossero esseri viventi sulla sua superficie, parlo di circa quattro miliardi e cinquecento milioni di anni fa. () Ma appena dopo, tre miliardi e cinquecento milioni di anni fa, sono apparse sulla terra le prime cellule viventi. Non si sa ancora bene in che modo. () siamo ancora nel campo dellipotesi.* * (Ma che cosa un ipotesi? Vedete quei barattoli di marmellata sulla mensola? Se guardando letichetta, si afferma che quelli sono barattoli che contengono marmellata senza averli prima aperti per verificare, stata avanzata un ipotesi. ().) Quello che si pu dire che, quando sono comparsi, gli esseri viventi erano piccole cellule sperdute nelloceano e le piccole fabbriche chimiche (le cellule), erano pi semplici di quelle attuali. LOssigeno Non vi era ossigeno molecolare nellatmosfera. Senza lossigeno (O2) luomo muore, tutti gli animali muoiono. Ma le prime cellule immerse nelloceano non respiravano ossigeno, fermentavano. Utilizzavano, invece dellossigeno, enzimi per metabolizzare le sostanze nutrienti. Esistono ancora oggi cellule di questo tipo che messe in presenza di ossigeno muoiono.

L ozono Allinizio la vita sulla terra stata difficile. I micidiali raggi ultravioletti del sole senza la fascia di ozono che li blocca nella parte superiore dellatmosfera, bruciano tutto quello che incontrano (v. i buchi dellozono). Bastano piccole quantit di raggi ultravioletti per dare colpi di sole che procurano ustioni anche gravi. Ecco perch le cellule si nascondevano nelloceano. Non esisteva ancora ozono, perch per ottenerlo sono necessari tre atomi di ossigeno (O3). La Clorofilla Lossigeno comparso dopo che alcuni atomi si sono riuniti e hanno formato la clorofilla. La clorofilla quella che d il colore verde alle foglie. E capace di dissociare la molecola dellacqua, la quale formata da tre atomi: due di idrogeno e uno di ossigeno (H2 O). Ma mentre lossigeno viene liberato nellaria, che diventata cos respirabile, lidrogeno dalle piante verdi viene legato al carbonio ( C ) assorbito dal suolo. Utilizzando lenergia fornita dal sole, le piante verdi legano il C allH e costruiscono la propria struttura e tutte le sostanze che costituiscono gli esseri viventi: gli zuccheri, i grassi e le proteine, che sono caratteristiche degli esseri viventi (v. la sintesi clorofilliana.) E naturalmente tutto molto pi complicato. Ma basta sapere che lossigeno circola libero nellaria, grazie alla clorofilla delle piante verdi che dissocia lacqua per poter utilizzare soltanto lidrogeno (H) (liberando lossigeno nellaria) per costruire la propria struttura e poi anche tutti gli esseri viventi della terra. Cos tre atomi di ossigeno libero si sono riuniti insieme per formare lozono, il quale sistematosi nella parte alta dellatmosfera protegge con la sua fascia la superficie terrestre dai micidiali raggi ultravioletti, consentendo la vita agli esseri viventi. Costituitasi la fascia di ozono, le prime piccole cellule perdute nelloceano, protette dai raggi ultravioletti, poterono avventurarsi sulla terra ferma. Ma subito trovarono lossigeno che per loro era pericolosissimo perch lossigeno tossico. (Lambiente terra stato per questo definito: un assurdo chimico). Lossigeno tossico. Gli atomi, infatti, com noto, sono a loro volta un insieme costituito da un nucleo centrale attorno al quale girano delle piccolissime particelle di materia. Tra queste ci sono anche gli elettroni. Gli elettroni vanno in coppia. Ma sullo strato esterno della molecola di ossigeno formata da due atomi (O2) mancano due elettroni. Sono 6 invece di 8. Vi sono due elettroni liberi perch non sono appaiati. Ecco perch lossigeno tossico, perch i due elettroni, non potendo restare liberi cercano immediatamente di accoppiarsi con i due elettroni della prima molecola che incontrano, che a sua volta, essendo stata privata di due elettroni cerca immediatamente di recuperarli attaccando unaltra molecola, etc. (v. i famosi radicali liberi). Per il delicato equilibrio della materia vivente questo un gran casino. (E proprio ci che avviene in modo enorme e terrificante con la bomba atomica.). Ma la Natura alla quale ricorriamo tutte le volte che non abbiamo una valida spiegazione ha inventato delle forme viventi nuove in grado di vivere in presenza di ossigeno. Queste nuove forme viventi sono letteralmente entrate fisicamente nel corpo di quelle pi vecchie come simbionti, permettendo a queste di riuscire a vivere in presenza di ossigeno. Addirittura le scorie delle prime sono diventate alimento per le seconde. Si formata cos tra le due forme viventi quella che si chiama: simbiosi. Il nome deriva dal greco antico e significa: vivere insieme. I mitocondri Le nuove cellule che sono entrate nelle vecchie hanno prodotto macchine capaci di utilizzare lossigeno: i mitocondri. I mitocondri, grazie allossigeno, producono una molecola che si chiama ATP (adenosina trifosfato). E la molecola che rappresenta lenergia che la cellula mette in riserva per utilizzarla per compiere il suo lavoro di fabbrica di cellula, che (soprattutto) quello di conservare la sua struttura, per rimanere in vita, visto che se perde la sua struttura, perch non riesce a conservarla, la cellula muore. E stato gi detto che le prime cellule disperse nelloceano non utilizzavano lossigeno, non respiravano, ma fermentavano. Anche con la fermentazione si produce ATP. Ma in quantit appena sufficiente per mantenere la propria struttura e quindi, appena per sopravvivere. LATP prodotto, invece, dal lavoro dei mitocondri in quantit maggiori. Quantit di energia cellulare che sono sufficienti, non solo per mantenere la propria struttura cellulare, ma per assicurare alle cellule anche una serie di funzioni; per consentir loro di agire, ma sempre, per ottenere lunico scopo, che poi quello di mantenere la propria struttura e quindi quella della struttura-organismo nel quale sono inglobate.

Andando avanti nel tempo le singole cellule hanno cominciato a riunirsi in gruppi. Hanno formato delle vere e proprie colonie, che possibile immaginare essersi riunite insieme in una forma, la pi semplice, come quella sferica. E possibile allora, definire le prime colonie cellulari: palline pluricellulari, ripiene di cellule. Ma il nutrimento di dette colonie pluricellulari tutto allesterno. E tutto nellacqua del mare nel quale le prime palline pluricellulari sono ancora immerse. Quindi ogni pallina pu nutrirsi solo attraverso la sua superficie. Ma la superficie che viene a contatto con lacqua del mare che contiene lalimento, insufficiente e inadeguata perch a causa della sua limitata estensione, diventa per questa impossibile assorbire, non soltanto la giusta quantit di cibo necessaria a tutte le cellule della colonia pluricellulare, ma anche riuscire a far arrivare il nutrimento alle cellule che sono sistemate al centro della pallina piena. Infatti, mentre la superficie, essendo soltanto di due dimensioni, pu crescere soltanto al quadrato e una superficie viene infatti misurata al quadrato - una pallina pluricellulare piena, invece, fatta di tre dimensioni ed misurata al cubo - e quindi continua anche a crescere e a svilupparsi al cubo, conservando una superficie che resta sempre al quadrato. Cuore e Vasi sanguigni Ma ecco che allora torna di nuovo ad intervenire la Natura. La quale, prima fa in modo che la pallina pluricellulare, uscendo dallacqua per approdare alla terra ferma, comunque si porti dietro una certa quantit di mare di quello stesso mare che, fino ad allora, lha sempre nutrita - poi sinventa una pompa capace di mandare lacqua del mare e il suo nutrimento a tutte le cellule della colonia e di distribuirlo anche a quelle pi interne alla pallina piena. La Natura si cos inventata il cuore e i vasi sanguigni: la pompa e i tubi dellacquedotto. LAmbiente Interno Lacqua del mare, che la pallina di cellule si portata dentro, forma quello che stato definito: ambiente interno, del quale il sangue solo una parte. Ma il sangue che serve a trasportare, grazie al pompaggio del cuore, lungo i tubi dei vasi sanguigni, le sostanze nutrienti e lossigeno, del quale le cellule ormai non possono fare pi a meno. Lossigeno dellaria assorbito attraverso la respirazione polmonare. Nei polmoni entra direttamente in contatto con il sangue, che cos, grazie allemoglobina contenuta nei globuli rossi, pu assorbirlo e distribuirlo alle varie cellule. Mentre gli alimenti vengono mangiati Ed e poi, nello stomaco e nellintestino che, gli alimenti mangiati dalla bocca, grazie alla secrezione di sostanze (enzimi) vengono ridotti in frammenti sempre pi piccoli fino alla molecola. Le molecole di alimento vengono raccolte dal sangue dai vasi sanguigni che le assorbe e le trasporta, sempre sotto forma di molecole, principalmente al fegato che le mette in riserva. Salvo a rimetterle in circolo tutte le volte che sono necessarie allorganismo per conservare la sua struttura o per agire sullambiente che lo circonda, ancora e sempre per quellunico, solo scopo: limmediato recupero dellequilibrio interno della strutturaorganismo. Le parti degli alimenti ritenute inutilizzabili formano le scorie, che vengono eliminate attraverso lano sotto forma di feci o con le urine. Il Sistema Nervoso dellUomo. I settecentomila miliardi di cellule che in media formano la struttura-organismo di un uomo alto un metro e sessanta, devono comunicare tra loro per poter funzionare allunisono. Questo avviene soprattutto grazie al sistema nervoso. Dal punto di vista della cibernetica, lorganismo umano un insieme costituito da un serie infinita di elementi cellulari riuniti in particolari colonie o gruppi (v. gli organi e i sistemi). Ogni singolo elemento-cellula che fa parte di una colonia o gruppo, in costante relazione con gli altri elementi del suo stesso gruppo, grazie ad una informazione di struttura che propria del gruppo cellulare. Ma ogni gruppo, per sostenere la sua struttura e quella del suo livello di organizzazione e dellintero organismo nel quale inglobato, in continua relazione anche con tutti gli altri gruppi dei vari livelli di organizzazione della intera struttura-organismo, anche i pi lontani, grazie ad una informazione circolante. Per questo le cellule, che sono tutte immerse nello stesso ambiente interno, grazie al sistema nervoso che le struttura informandole, le dirige, le controlla e ne soddisfa i bisogni esaudendone i necessari desideri, comunicano tra loro, anche a distanza, servendosi di varie modalit. Due sono le principali: 1) Attraverso il sistema endocrino che secerne nel sangue e/o nellambiente interno nel quale sono immerse tutte le cellule dellorganismo, la sostanza chiamata ormone prodotta da una ghiandola specializzata. E per questo che la ghiandola detta endocrina. E per distinguerla dalle ghiandole esocrine che, invece, secernono la sostanza da loro prodotta allesterno dellorganismo. Come le ghiandole 5

salivari o quelle dellintestino che secernono, le prime, la saliva nella bocca e le altre nel lume intestinale. Bocca e intestino comunicano con lesterno. Gli ormoni prodotti dalle ghiandole endocrine, trasportati dal sangue, (o diffondendo nellambiente interno) raggiungono le particolari cellule di alcuni organi e ne influenzano il funzionamento. Gli ormoni trasportano a distanza da parte del sistema nervoso, un ordine, un suo messaggio (v. la informazione circolante) ed erano per questo detti anche: messaggeri chimici. 2) Attraverso il sistema nervoso.

Un sistema nervoso serve ad una cosa sola ad agire.


Gli animali che, a differenza delle piante, posseggono un sistema nervoso, possono muoversi e agire sullambiente che li circonda in modo da assicurarsi la sopravvivenza, la riproduzione e quindi riuscire a proteggere costantemente la loro struttura, il suo ordine interno. Ma il sistema nervoso deve prima di tutto conoscere le esigenze della societ cellulare che forma lorganismostruttura. E noto che tutte le cellule dellorganismo sono immerse nellambiente interno (liquido) che ha caratteristiche pressoch costanti. Ma, se un soggetto (animale o uomo) non ha mangiato da qualche ora, le sostanze nutrienti necessarie alle varie cellule cominciano a scarseggiare, ne circolano troppo poche nellambiente interno. Se poi non ha bevuto, lambiente interno si concentra e si riempie di sostanze tossiche prodotte dalle cellule che soffrono quando lavorano con una scarsa quantit di acqua a loro disposizione. In entrambi i casi si alterano le caratteristiche dellambiente interno e poi quelle della circolazione sanguigna. Il Cervello di Rettile Ma di quanto sta succedendo nellambiente interno viene subito avvertita una porzione molto vecchia del sistema nervoso. E il cosiddetto cervello primitivo o cervello di rettile. Formato dallIpotalamo e dal tronco cerebrale o fascio mediale. Chiamato cos dal suo scopritore, il neurofisiologo americano Mac Lean, perch posseduto anche dai rettili. Ma in questo cervello primitivo sono convogliate anche le informazioni che partono dallambiente circostante e che, attraverso gli organi di senso, lo raggiungono. Questo Cervello primitivo sa quindi immediatamente tutto di tutto. E subito informato, sia su quello che sta succedendo nellambiente interno grazie alle variazioni di energia che lo informano dello stato di benessere o malessere della colonia cellulare dellorganismo, sia dalle variazioni di energia che avvengono nel mondo esterno che circonda lorganismo. In questo secondo caso, com stato detto, le informazioni gli arrivano attraverso i cinque sensi (v. le variazioni di luce, di calore, di rumore, di gusto, etc.) Ma il cervello di rettile costretto ad obbedire immediatamente prima alle esigenze interne della societ cellulare, pena la sofferenza e poi il definitivo danno parziale o totale dellorganismo. Per questo - essendo anche bene informato sulla situazione esterna ambientale - ordina alla zona motoria della corteccia cerebrale di mettere in moto i muscoli necessari ad agire per compiere, secondo una procedura immodificabile, lazione indispensabile per ristabilire, nel pi breve tempo possibile, lequilibrio interno della sua strutturaorganismo. In pratica ordina allorganismo del soggetto di muoversi per andare a prendere lacqua e di berla, di andare a cercare il cibo e di mangiarlo, o di scoprire il suo corpo perch fa caldo, o di cambiare ambiente, etc. Il tutto soltanto per ristabilire nel minor tempo possibile la normale attivit funzionale delle cellule e la normale composizione dellambiente interno nel quale sono immerse e cos riequilibrare rapidamente e salvare la intera struttura-organismo. Se allora, il soggetto in questione (animale o uomo) agendo risolve il suo problema - riuscendo cos a proteggere la sua struttura, perch con la sua azione ha rapidamente ristabilito lequilibrio interno perduto ecco che il soggetto prova piacere. E lecito allora affermare che il piacere equivale all equilibrio biologico ritrovato - il premio immediato ricevuto per lesito positiva dellazione compiuta - e che, il benessere della struttura-organismo si ottiene, invece, quando, attraverso lazione, si ormai di nuovo raggiunto e stabilizzato il suo equilibrio interno. E quindi il risultato positivo ottenuto dallazione che d immediatamente il piacere. H. Laborit afferma, infatti, che: Il sistema nervoso agisce sullambiente per far piacere allorganismo. Il cervello primitivo, il cervello di rettile per risolvere, invece, una situazione di pericolo, di dispiacere, di dolore, etc. ha a sua disposizione soltanto due strategie da mettere in atto, due soluzioni: 1) ordinare al soggetto la fuga, quando questa possibile. 2) o in alternativa, quando la fuga impossibile, la lotta. E la lotta agire per tentare di far scomparire dallambiente le cause del dolore, del dispiacere, della punizione. Riepilogando: Questo cervello primitivo , com noto, quello che contiene le tre pulsioni primordiali: mangiare, bere, riprodursi. Le pulsioni, com noto, sono le stesse che spingono il sistema nervoso a dare il via alle azioni necessarie per rimuovere le cause ambientali che turbano lequilibrio interno dellorganismo e cos poterlo ristabilire immediatamente. 6

Il primitivo cervello di rettile , infatti, dotato di varie modalit di azione. Ma tutte ben stabilite e immodificabili. Inoltre, non essendo dotato di memoria, privato di qualsiasi possibilit di riferirsi alle passate esperienze ed costretto a lavorare solo al presente. E grazie allEvoluzione, che nei mammiferi compare - e si sovrappone al primo cervello di rettile - un Secondo Cervello detto dellAffettivit (Mac Lean) o dellApprendimento (Laborit), che dotato di memorie. Le memorie presenti nel Secondo Cervello sono, infatti, pi di una. Ma le principali sono due. Il Neurone e il suo Cervello Per poter continuare a seguire H. Laborit ora necessario parlare della cellula che caratterizza il sistema nervoso: il Neurone. Il cervello pu essere immaginato come una foresta di alberi molto fitta, una foresta di neuroni molto intricata, pi della giungla pi intricata che si possa immaginare. (Per i genitori e gli educatori fondamentale sapere come questa foresta di neuroni che pure esiste in fieri, nondimeno si realizzi soltanto sotto gli stimoliinformazione che raggiungono dallesterno il sistema nervoso del soggetto. E che questo avviene definitivamente e soltanto nei primi anni di vita e poi mai pi!) I neuroni sono gli alberi della giungla. Sono disposti a strati sovrapposti: una foresta sullaltra. Ogni strato , infatti, a sua volta una intricatissima foresta che si appoggia su quella sottostante (solo nella corteccia cerebrale gli strati sono cinque). Gli alberi stanno in piedi luno sullaltro, ma molti sono coricati, posti di traverso, capovolti, piegati su se stessi, gli uni agli altri legati, aggrovigliati, etc. Il neurone come un albero dinverno. E senza foglie. Ma da esaminare al contrario. Si parte dai rami per arrivare alle radici. I sottili rami della sua chioma sono i dendriti del neurone. I dentriti sono le antenne riceventi del neurone. Il tronco dellalbero, proprio nel punto dove convergono tutti i suoi rami (i dentriti), ha una sorta di grande rigonfiamento. E il corpo centrale cellulare proprio della cellula neurone. E da questa che fila il suo tronco, che sottile, allungato. E lassone del neurone. Ma il tronco (lassone) non finisce con le solite radici, ma con un unico bottone sinaptico o sinapsi, che appunto unica e va ad attaccarsi ad uno solo dei sottili rami, i dendriti della chioma dellalbero dello strato sottostante. E cos che, per esempio, nella corteccia cerebrale, un albero (un neurone) pu essere, attraverso i suoi rami- dendriti, collegato a diecimila altri alberi (neuroni), ognuno dei quali, a sua volta, con il suo unico assone va a legarsi ad un solo ramo- dentrite, dei rami (dendriti) di un altro albero sottostante o adiacente o lontano o lontanissimo. Ma ogni neurone usa per fare questo soltanto il proprio, unico bottone sinaptico (o sinapsi) che posto alla fine del suo assone: che una sorta di radice unica, sui generis, finale. (Come sar ancora detto, ogni neurone pu ricevere diecimila stimoli attraverso le sue antenne (i rami o dendriti) ma pu trasmetterne solo uno attraverso il suo unico assone e il suo bottone sinaptico.) . Ma lo stimolo nervoso pu procedere e progredire soltanto secondo un prestabilito senso unico: dendriti, corpo centrale cellulare, assone dendritico, etc. Diecimila impulsi possono essere cos ricevuti dai dentriti (i rami dellalbero) di un solo albero-neurone. Sotto forma di impulsi elettrici, convergono sul suo corpo centrale cellulare e vengono poi incanalati sul suo unico assone (il tronco), che li trasmette, attraverso la sua unica connessione sinaptica, ad uno solo dei possibili diecimila dentriti dellalbero sottostante, etc. Ogni sinapsi comunica con quella con la quale collegata. Ma trasmette il suo ordine attraverso la sua unica sinapsi emettendo delle vescicole che contengono sostanze chimiche: i neurormoni o mediatori chimici. Questi sono latori di un ordine preciso (e specializzato), che hanno ricevuto dal proprio assone, con un impulso elettrico. Il sistema di trasmissione di un qualsiasi comando allora da considerare misto, perch: 1) nasce sempre chimico nelle sinapsi poste sui suoi dentriti. 2) diventa elettrico lungo il dendrite e poi, dopo aver percorso sempre come stimolo elettrico il suo tragitto lungo lassone. 3) alla fine, sullultima, unica sua sinapsi ridiventa chimico. Ma solo per un attimo, il tempo necessario alla vescicola neurochimica di passare dalla sinapsi del suo neurone allaltra, poi subito torna ad essere elettrico. E grazie a questo sistema di contatti (virtuali) tra neuroni - che in verit molto pi complicato ed estremamente complesso -, che nondimeno potenzialmente possibile avere nel cervello umano un milione di miliardi di connessioni sinaptiche, che, come sar detto, equivale ad un potere associativo strabiliante e ancora difficile da raggiungere, anche per il pi sofisticato e potente dei cervelli artificiali prodotti dalluomo. Secondo H. Laborit: Un neurone una specie di ghiandola a secrezione interna (endocrina). Forma infatti sostanze che riversandosi a livello della sinapsi, provocheranno eccitazione o inibizione nel neurone successivo. Queste sostanze sono

chiamate mediatori chimici (o neurormoni) dellinflusso nervoso perch servono da intermediari ai neuroni per comunicare tra loro. E importante notare come la sinapsi finale dellassone, non sia letteralmente incollata a quella del dentrite del neurone successivo. Esiste tra la sinapsi dellassone di un neurone e la successiva sinapsi del dentrite di collegamento uno spazio virtuale (v. lambiente interno), nel quale cadono le vescicole (che vengono cos a trovarsi per un attimo immerse nellambiente interno) prima di raggiungere il sito specifico nella sinapsi collegata alla quale sono dirette. Ripetendo: Il neurone riceve lo stimolo chimico da una delle sinapsi posta su uno dei suoi dentriti. Il dentrite lo trasmette come stimolo elettrico al corpo centrale della sua cellule neuronale e questa servendosi dellassone (che una sorta di filo elettrico) manda uno stimolo elettrico al suo bottone finale, alla sua sinapsi e le ordina di emettere uno (o pi) dei mediatori chimici che lo stesso neurone ha prodotto. Il mediatore chimico (la vescicola) che viene emesso dalla sinapsi, sempre specifico per quello stimolo e trasmette un solo ordine, sempre lo stesso. Il neurone, infatti, di regola specializzato. Una volta secreto dalla sinapsi, il mediatore chimico cade nel lume dello spazio virtuale che separa la sua sinapsi da quella del dentrite del neurone successivo al quale collegato. Ma appena raggiunge laltra sinapsi (quella del dentrite del neurone successivo), le trasmette proprio lo stesso ordine che ha ricevuto, che da questa sar di nuovo trasformato in uno stimolo elettrico. E cos che lo stimolo elettrico e chimico e poi elettrico passa da un neurone allaltro alla velocit di trecento chilometri allora. Che nondimeno mette a nudo uno dei limiti umani, visto che ormai luomo produce apparecchiature, come, per esempio, il computer che pu trasmettere informazioni alla velocit approssimata di trecentomila chilometri al secondo. Sempre H. Laborit: Cos un sistema nervoso costituito da miliardi di neuroni in contatto sinaptico gli uni con gli altri, e gli influssi (gli stimoli) circolano da un neurone allaltro seguendo vie particolari (specializzate) grazie alla mediazione chimica dellinflusso nervoso. Le Memorie Ora possibile tornare a parlare di memoria. Ogni avvenimento, ogni stimolo-informazione che raggiunge la memoria a lungo termine del sistema nervoso, per fissarsi indelebilmente - purch sia ritenuto valido e degno - nelle memoria, modifica la sua struttura fisico-chimica e quindi, grazie alla neocostruzione di proteine di sintesi, anche quella anatomica del cervello. Cambia la sua forma precedente. Lo mette in una nuova forma. Letteralmente lo in-forma. Lo informa. E fa crescere la massa cerebrale Memoria a breve termine. Ma se la modifica, senza riuscire a diventare tale, ma, invece, resta soltanto per un breve tempo e poi tutto torna allo stato precedente, il ricordo viene perduto, perch non ha lasciato tracce di s. E questa la memoria immediata o a breve termine. E fondamentale per la nascita della coscienza (la prima forma di coscienza dei vertebrati) negli animali e nelluomo, etc. (v. La Libert e la teoria di Edelmann, in fondo, sul Vocabolario allegato.), perch ha permesso al cervello di iniziare a effettuare, sulla base di valori, processi di categorizzazione, sia semplici (preferire il rosso al blu) , o complessi comluccello che apre le ostriche facendole cadere suglu scogli. E quindi la memoria a breve termine che ha consentito lapprendimento e la nascita della prima forma di coscienza la coscienza primaria: la consapevolezza delle cose del mondo. Come sar detto, per avere la coscienza di un s diverso dalle cose del mondo bisogna attendere la memoria lungo termine e il linguaggio .Memoria a lungo termine. Per poter ricordare, invece, dopo giorni o anni, bisogna che le tracce lasciate nella memoria dallavvenimento siano durevoli, che la modifica della struttura del tessuto nervoso sia definitiva grazie alla costruzione da parte dello stesso sistema nervoso di molecole proteiche nuove, di sintesi, ma codificate. E necessario che avvenga una sintesi proteica. E questo il lavoro che compie la memoria a lungo termine, che, com noto situata nel Secondo Cervello dei mammiferi: costruisce, in circa 48 h, proteine nuove e codificate, per fissare per sempre quello stimolo-informazione valido e degno di essere ricordato. Gli stimoli-informazione da memorizzare dunque, quando raggiungono il cervello e vengono fissati nelle memoria a lungo termine modificano per sempre la sua struttura e la sua massa. Cos avviene nel bambino, quando a causa di un nuovo stimolo-informazione si forma (si attiva) una nuova via neuronale o una sinapsi spinta ad una nuova connessione: ad andare a fissarsi sul dendrite del neurone sottostante o adiacente, o lontano (ad un ramo dellalbero-neurone), etc. In-formare, infatti, e vale la pena ripeterlo, significa letteralmente mettere in forma, ovvero cambiare la forma anatomica della struttura del cervello di chi ascolta o legge e anche la sua massa. In entrambi i casi appena menzionati, avvenuta la sintesi proteica. Una nuova proteina codificata stata costruita ex novo e proprio sulla superficie di quella sinapsi. Questo avviene proprio grazie alla sintesi proteica di una particolare, unica proteina codificata, che, in funzione di quello stimolo-informazione ricevuto, si definitivamente aggiunta alla struttura del cervello, arricchendola e quindi modificandola per sempre.

Le connessioni tra neuroni avvengono anche secondo uno sviluppo programmato e finalizzato, o di base proprio della specie. Si creano cos nuove vie neuronali che, non solo sono certamente sotto il controllo dei geni. Ma sono anche guidate, secondo una necessit specifica, dallambiente fisico (dallazione sullambiente) e dalle informazioni provenienti dagli esseri viventi in esso presenti (leggi: madre, genitori e gli altri, etc.), da molti degli stimoli-informazioni che, dallambiente circostante, arrivano al sistema nervoso attraverso i sensi. Stimoli -informazione che determinano proprio quella sintesi proteica codificata, su quella particolare sinapsi, in quel sito specifico, nella memoria a lungo termine. La comparsa della memoria a lungo termine e quella del linguaggio hanno permesso processi di categorizzazione che si sono estesa dagli oggetti ai simboli. E cos che la potenza del linguaggio ha, insieme allevoluzione della memoria a lungo termine, permesso di sviluppare il concetto di s distinto da quello del mondo esterno, di sviluppare concetti di passato e di futuro (). Insomma una coscienza di ordine superiore che permette la pianificazione di azioni. La pianificazione del futuro che molto vicina allo scegliere. Ed ecco che con lHomo sapiens arriva la intenzionalit. La scelta diventa intenzionale ed fatta su base di valori. E nato Il Libero Arbitrio (v. Libert sul Vocabolario allegato.) VACCINAZIONE Un esempio di memoria particolare (cellulare, somatica - Edelman) la Vaccinazione. Con la vaccinazione, i germi attenuati o morti, che fungono da antigeni, sono introdotti intenzionalmente nellorganismo affinch la sua memoria cellulare, somatica dei globuli bianchi, possa fissare su uno degli elementi pre-forniti e prefomati dal sistema immunitario, il ricordo indelebile della loro comparsa nellorganismo e delle loro caratteristiche specifiche determinate dalle loro particolari forme uniche (ad incastro com per il Lego). Gli anticorpi sono, infatti, la loro perfetta copia in negativo, che stata trovata tra le molte forme precostruite dal sistema immunitario. La forma specifica da copiare successivamente presa dal ricordo della sua forma prefissata per sempre nella memoria somatica dei vari tipi di linfociti. Tra i selezionati, alcuni per clonazione continuano a moltiplicarsi fino alla loro morte, mentre altri non raggiungono la maturazione completa. Sono questi ultimi che comunque restano pronti a dare la risposta immunitaria (Edelman) Il ricordo risvegliato dalla comparsa nei tessuti dellorganismo di quella particolare forma specifica, unica, che ha soltanto lorganismo di quel germe. Il sistema immunitario sar da quel momento pronto a riconoscere tutti i germi e a distinguerli per forma. I globuli bianchi usano la forma ormai ben memorizzata per fabbricare immediatamente (completando la loro maturazione e clonandosi) le copiedefinitive e trasformarsi in anticorpi necessari per bloccare sul nascere, ogni volta proprio e soltanto quel particolare tipo di infezione. (v. Libert sul Vocabolario allegato) Il Secondo Cervello Ma, per riuscire a sopravvivere alla lotta DNA contro DNA (R. Dulbecco), in un ambiente cos feroce e spietato, soprattutto lazione compiuta che va sempre e comunque memorizzata in tutte le sue precise modalit di svolgimento e nella sua strategia di fuga, di lotta o dinibizione dellazione, sia che il risultato ottenuto sia stato positivo (v. lazione gratificante), sia che sia stato negativo (v. la punizione). Per poter cos evitare gli errori del passato o per poter ripetere le esperienze gradevoli nel futuro. ( Ma ancora: ogni uomo memorizza indelebilmente laccaduto, perch importante, sia che lesperienza fatta sia stata positiva, gratificante, o negativa, punitiva, nociceptiva. Gi dopo la conclusione delle prime esperienze, gratificanti o punitive che siano, i due tipi di stimoliinformazione hanno, da quel momento, nel sistema nervoso, un loro percorso gi segnato e separato e un preciso punto di arrivo (v. lorientamento delle connessioni sinaptiche durante il fenomeno dellimprinting.) Per ognuna delle due importanti esperienze sopraddette, viene immediatamente tracciato un solco unico e indelebile. Ben disegnato nel percorso e preciso. Ma che - anche e soprattutto grazie alle particolari connessioni che si creano con gli altri neuroni - subito diventa specializzato, definitivamente! E cos, nel sistema nervoso delluomo esistono: a) per lesperienze gratificanti il MFB, il medial forebain bundle, o fascio mediale del cervello (il fascio della ricompensa di Olds e Milner, 1954). b) mentre per quelle nociceptive il PVS, il periventricular system, il sistema periventricolare (o delle punizioni). Ogni uomo da quel momento cercher di ripetere soltanto le vitali esperienze gratificanti. Quelle che, consentendogli di ristabilire e conservare il suo equilibrio interno e quindi la sua vita, gli hanno procurato e gli procureranno sempre il piacere. E per questo che ognuno cerca di ripeterle. Chiede il rinforzo e cerca allora, come sar ancora detto, di possedere privatamente gli oggetti e le persone che lo gratificano: soltanto per averle a portata di mano, senza, ogni volta, dover prima competere per possederle (v. la nascita della propriet privata, della dominanza, delle scale gerarchie di dominanza, etc.). Ma, ognuno star sempre molto attento a non ripetere, invece, quelle nociceptive. Imparer, con metodo, ad evitare tutte le punizioni gi subite. Tutto questo fa parte di quellApprendimento di cui capace solo il Secondo Cervello dei mammiferi. 9

E il cervello del passato. Si aggiunge a quello primitivo, al cervello di rettile che, come stato detto, invece il cervello del presente. Il cervello del passato (v. il Sistema Limbico): () pu allora rispondere al presente con lesperienza favorevole o sfavorevole di ci che gli gi successo. E questa stessa memoria allorigine delle nostre emozioni, dei nostri sentimenti. Lamore, lodio, la paura, la collera, la gioia, la tristezza, etc. tutto ci che risulta dalla nostra esperienza anteriore e dalla nostra memoria. Ma, com stato appena detto, la cosa importante che le vie percorse nel sistema nervoso dalle esperienze gradevoli non sono le stesse usate da quelle sgradevoli. Cos il ricordo dellesperienze gradevoli spinge a ripetere lazione, al rinforzo. Mentre il ricordo di quelle sgradevoli o spiacevoli spinge alla fuga, a fuggire la causa o quando la fuga non possibile, a farla scomparire con la lotta. Ma c ancora: Una Terza via neurale La terza via neurale quella della Inibizione dellAzione. Luomo costretto ad inibirsi, allastenersi dallagire quando per lui impossibile lazione della fuga e quella della lotta valutata, invece, pericolosa e/o certamente perdente, autodistruttiva . La tattica di inibire la propria azione allora buona, perch - se i neuroni, inibendo lazione, salvano la integrit della struttura-organismo pu essere anche proficua. Se, impedendogli di agire, salvano la vita al soggetto. Ma la tattica, resta buona, soltanto a patto che linibizione non duri a lungo. Altrimenti gli stessi ormoni secreti dalle ghiandole endocrine, che al momento sono utili al soggetto per poter sopportare liniziale stato dinibizione, se continuano ad essere secreti per un tempo troppo lungo, provocano danni enormi, soprattutto al suo sistema immunitario. Per luomo lessere privato della possibilit di agire per compiere unazione gratificante che gli procurerebbe il piacere, provoca soltanto angoscia. Ma langoscia per lui sopportabile soltanto per tempi brevi. Poi, il sistema immunitario non lo difende pi. Le centomila cellule cancerogene, che normalmente il suo organismo produce ogni giorno, e che vengono bloccate e distrutte da un sistema immunitario integro ed efficiente, perch subito riconosciute diverse, non conformi, ora circolano liberamente. Qualcuna si ferma e d inizio al cancro. Cos sar per le infezioni da batteri, virus, miceti, etc., per tutte le malattie cosiddette intercorrenti. Langoscia, inoltre, pu ripercuotersi sul suo cuore, sulle arterie, sul suo cervello, etc. Il S.I.A. Ma , infatti, proprio quello stato di angoscia persistente nel quale il soggetto stato precipitato e che non finisce mai, che - come ha dimostrato Henry Laborit che ha scoperto e studiato e descritto il S.I.A (Sistema dInibizione di Azione) - ordina alla sua corteccia cerebrale di mettere in circolo il neurormone chiamato Relaising factor (RF), il quale raggiunge lipofisi per ordinarle di rilasciare un altro neurormone: lAdeno Cortico Tropina (ACTH). Il quale, raggiunta la Corteccia Surrenalica, la costringe a secernere i Glicocorticoidi, tra i quali prevale un ormone, il cortisolo (leggi: il cortisone). E questo ultimo che, dopo aver fornito la giusta carica per sostener liniziale stato di allarme, mentre il soggetto ha cominciato a sopportare linibizione, quando questo stato perdura ed , invece, secreto per lungo tempo e in abbondanza, finisce con linibire disattivandole, le interleuchine: i due ormoni (interleuchina 1 e 2) indispensabili per attivare i leucociti (i globuli bianchi) che difendono luomo da qualsiasi infezione (v. le vaccinazioni) e che, inoltre, con i loro particolari timociti T, gli unici in grado di riconoscerle e catturarle, distruggono tutte le cellule (anomale, potenziali) cancerogene che incontrano, impedendo che vadano ad impiantarsi (v. lautoimpianto del cancro), per esempio, in una zona dove la circolazione del sangue rallentata, perch presente una infiammazione bronchiale cronica, com per i fumatori di sigarette. Ma, per continuare a seguire H. Laborit, ora arrivato il momento di parlare dImmaginazione, ovvero del Cervello dellImmaginazione. Alla nascita il cervello delluomo maturo solo al 27 %. Raggiunger il 100 % della sua maturit a circa 25 anni. Ma gi completo in tutte le sue parti. Mancano solo le connessioni tra i suoi neuroni, perch sono mancati gli stimoli-informazione che ne determineranno la costruzione. E con una connessione dopo laltra, seguendo un programmato orientamento caratteristico proprio della specie, rispondendo ai nuovi stimolo-informazione prodotti dallambiente, che progressivamente il cervello si costruisce da solo (nei primi anni e poi mai pi!). (E stato tutto gi detto, ma vale la pena ripeterlo: a) come il Cervello di rettile, quello primitivo, quello delle pulsioni primordiali, sia anche quello che costringe allazione per immediatamente recuperare e conservare lo stato di equilibrio interno della strutturaorganismo. b) come per far questo, abbia gi ben programmate delle modalit fisse e immodificabili. c) come essendo privo di una sua memoria, sia costretto a lavorare al presente. d) come, invece, sia il Secondo Cervello a possedere principalmente due tipi di memoria, una a breve e laltra a lungo termine, che gli permettono di immagazzinare le esperienze gi fatte cos da poter agire pi 10

efficacemente al presente, perch si serve anche del passato. E progredendo, sar detto anche, come, grazie alla successiva comparsa delle zone associative, riesca a prevedere il risultato futuro dellazione intrapresa, etc.) Ma stato anche detto come ogni stimolo-informazione entri separatamente attraverso i vari organi di senso per andare a stimolare ed eventualmente a fissarsi su una zona separata del cervello delluomo. Sono le zone dove sono collocati i vari centri, uno per ogni senso: uno per quello della vista, delludito, del tatto, etc. Centri che sono sistemati nella corteccia cerebrale. (E detta corteccia, perch la parte pi esterna e superficiale del cervello.) Quando, per esempio, un lattante di pochi mesi riesce a toccare un oggetto e poi ad afferrarlo e a portarlo alla bocca, mentre fa questo ha usato la vista, il tatto della mano e della bocca e anche lolfatto e il gusto. Le diverse quattro sensazioni ricevute dai suoi sensi raggiungono quattro parti diverse e separate della sua corteccia, quattro centri sensitivi. Ma se non potesse associandole riunire in una sola le varie sensazioni, non riuscirebbe a costruire nel suo cervello una unit unica propria di quello oggetto. Se poi pu riconoscere di nuovo loggetto, soltanto perch nel suo cervello ha correttamente messo insieme la forma e il colore visti, la consistenza e la forma toccate, il sapore gustato, lodore sentito. Sono le caratteristiche delloggetto che tutte insieme costruiscono nella memoria e identificano proprio quel particolare oggetto e nessun altro. La nozione di oggetto quindi ottenuta dal bambino soltanto grazie allazione associativa dei particolari neuroni presenti nella sua corteccia cerebrale, in quella parte che, per questo, chiamata: corteccia associativa che, sistemata dietro la fronte, ed indispensabile soprattutto per immaginare, nuove cose, nuovi fatti e pianificare azioni, strategie, predicendone il risultato futuro o anche per permettere, per esempio, una fuga nellimmaginario, in un nuovo mondo appena creato! Ma il neonato, sebbene sia dotato di tutto il necessario, sia perfettamente attrezzato, immaturo. Soltanto perch i suoi neuroni non sono ancora tutti collegati tra loro. Ma, importante ricordarlo ai genitori, luomo, soltanto se vive una infanzia (o mai pi!) - e poi continua cos anche lungo tutta la sua esistenza - fatta di una infinit di stimoli-informazione ricchissimi e meravigliosamente vari, riuscir, nella costruzione del suo cervello, ad avvicinarsi rapidamente al quel traguardo potenziale di un milione di miliardi di connessioni sinaptiche, di collegamenti tra i neuroni del suo cervello e poi a conservarlo efficiente al massimo. Ma per i genitori fondamentale sapere anche che la maggior parte dellenorme quantit delle connessioni tra i suoi neuroni definitive e indelebili, che danno vita a nuove vie neurali, oltre alle sintesi proteiche necessarie ad arricchire la sua memoria, avviene soltanto nei primi anni, o mai pi! Per questo, un bambino abbandonato e quindi non stimolato, fin dai primi giorni di vita, da un ambiente nel quale presente anche luomo, come, per esempio, successo a bambini allevati dalle scimmie, un bambino selvaggio e resta tale anche dopo, quando stato ritrovato e ormai vive tra gli uomini. E e resta soltanto un animale della specie uomo, perch nessun umano ha potuto guidare la creazione durante i fondamentali primi mesi di vita e i primi anni successivi, e poi continuare a partecipare, con i giusti stimoli-informazione propri della sua specie - il progressivo modellarsi del suo cervello; a determinare il nascere delle giuste connessioni tra i suoi neuroni secondo lorientamento proprio della specie, invece, delle aspecifiche (non umane) connessioni con le quali il bambino ha comunque costruito un suo cervello selvaggio, ma non umano. Il recupero e sar sempre impossibile!, perch ci che stato costruito o non costruito nei primi anni di vita nel cervello del selvaggio (e cos in quello di un qualsiasi altro bambino) resta immodificabile per sempre! (E un errore gravissimo immaginare di poter decidere: Lasciamo che ora cresca in pace, poi quando sar pi grande, mi dedicher a lui. Lo porter con me Gli insegner. Gli spiegher) Inoltre, i neuroni non utilizzati nel giusto periodo della loro crescita, raggiunta la loro maturit, poich non usati vengono automaticamente eliminati, perch considerati inutili, non indispensabili. Cos anche per quelle parti del cervello utilizzate poco e/o raramente. Una infanzia piatta per la scarsit di stimoli-informazione, a causa di un ambiente monotono (e triste) che circonda il bambino magari, per giunta, anche monotono per ci che riguarda il cibo, perch la dieta che sistematicamente povera di proteine nobili indispensabili alla crescita del cervello: il cibo ambiente! segna lo sviluppo della personalit del bambino e il suo carattere, per tutta la vita (v. per esempio, la tranquillit degli erbivori e, invece, laggressivit dei carnivori e lequilibrio delluomo che un onnivoro!) Permettere, invece, che il suo cervello riesca - fin dallinizio, nei primi mesi e durante linfanzia - a costruirsi il maggior numero possibile di connessioni sinaptiche, perch sufficientemente stimolato, significa dotarlo (di una intelligenza brillante e) del potere di contare per tutta la vita, su una grande serie di vie neurali diverse, le pi varie, lungo le quali, dopo aver incontrate le esperienze vissute, trovare anche la soluzione di quel suo problema, o addirittura riuscire a prevedere il risultato della soluzione immaginata, etc.

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Ma anche, come dovrebbe essere ormai chiaro, una infanzia vissuta per larga parte soprattutto nei vari parcheggi tra le mani di altri e peggio ancora, anche tra quelle di estranei incontrollabili, segna per sempre il bambino. Invece dei genitori, saranno gli altri e poi gli estranei - che lo avranno tra le mani per un tempo certamente superiore a quello dei genitori e nelle migliori ore del giorno, quando massima la sua capacit di apprendimento - a plasmargli lanima, a manipolargli lIo, a stipare per sempre e indelebilmente il suo inconscio con i loro personali automatismi culturali e giudizi di valori, etc. Il danno - quando di danno si tratta e quando e se mai si palesa, sebbene sia ben nascosto nel suo inconscio - letteralmente: irrecuperabile! La personalit del bambino appena descritto, di fatto e resta il prodotto di una cooperazione inedita tra genitori , altri ed estranei e quindi impossibile da programmare e incontrollabile nel risultato immediato e quello definitivo! E questo il figlio di una Cooperativa ed appunto dotato di una inedita personalit imprevedibile, perch senza un ancoraggio valido, per un preciso passato radicato di riferimento, identificabile, riconoscibile, etc. La fase dell Io-Tutto e dell Imprinting Si pensa che dopo aver obbligato, con una scarica nel sangue materno di cortisone da lui secreto (?), lutero materno a partorirlo, egli, espulso, cade nel Secondo Ambiente: freddo, feroce, ostile (In verit questo stato studiato sulla nascita delle capre. Si pensato che nel bambino dovrebbe succedere la stessa cosa, pi o meno? Resterebbe allora, come unica certezza il fatto che sia il bambino a decidere quando giunto il momento di nascere!?) Eanche noto che, in quel momento, alla nascita, in quella fase che gli psichiatri definiscono dell Io-Tutto. E in effetti solo uscito dallutero materno ma non ha ancora coscienza di essersi staccato da Lei, cos come non ha prima realizzato di essere attaccato a Lei e quindi n di essere in un nuovo ambiente diverso dallutero e di avere un suo corpo staccato da tutto ci che lo circonda, etc. In verit, certo che non esista altro oltre il suo Io-Tutto(o soltanto ancora indifferente a tutto questo?), non pu ancora pensare, sentire di essersi staccato da qualche cosa, da unaltra cosa o persona diversa da lui, da un altro del quale non ha coscienza, perch certamente ancora gli manca quella del s al quale dovrebbe, invece, riferire ogni sua esperienza vissuta. Non ha ancor coscienza di essere una unica entit a parte. Non staccato da niente, perch ancora di niente altro di esistente diverso da lui ha coscienza. E non ha ancora coscienza di s stesso! Non ha un Se! Ma necessario accettare, per poter continuare il discorso, che, tutto ci che lo circonda, tutte le persone, le cose, gli oggetti e la luce e laria e i suoni, siano lui!, sempre e solo lui, s stesso ! Passeranno dei mesi (circa otto in media) perch egli possa aver progredito nel completare autonomamente il suo Schema Corporeo (In effetti lo completer veramente intorno ai dieci anni circa!). Questo gli permetter, comunque e per ora, di apprendere, scoprire e verificare come egli sia invece, una unit ben definita e limitata chiusa in piccolo circolo di sensazioni circolari (v. i tre stadi reazioni circolari di Piaget), completamente avulsa da tutto ci che con lui ora, viene a contatto con il suo corpo (la madre, inaltra persone, la culla, i giocattoli) Sar il suo primo dramma! Per tutto quello che, come sar detto, questa tremenda presa di coscienza ( ma ancora confusa) scatener in lui. Imprinting (In questa fase dell Io-Tutto egli apprende e poi continua , senza aver ancora una coscienza e quindi neppure quella di s stesso.) Il tipo di apprendimento che , fino ad ora, avvenuto (senza coscienza di s) lImprinting. E il momento durante il quale, in un certo senso solo immaginario, dovrebbe decidere di essere un bambino e di appartenere alla razza umana perch il latte, il seno, il contatto, il profumo E comunque una Donna tutto quello che lo ha segnato, ma che anche la fonte della sua vita! LImprinting stato per la prima volta descritto dalletologo Konrad Lorenz. La spiegazione pi nota e comune della sua scoperta quella che lo descrive mentre nota come le oche, appena nascono uscendo dal guscio, seguano immediatamente la prima ombra che si muove innanzi a loro, perch, in una situazione naturale, quella ombra con grandissime probabilit proprio quella della madre oca? che si appena sollevata dalle uova che ha covato quando si accorge che queste si stanno schiudendo? Ma le neonate oche, seguono (e una volta vista, la seguiranno per sempre) quellombra che si muove innanzi a loro a prescindere dal fatto che questa sia veramente unoca, ovvero la loro naturale madre-oca! Ma il cucciolo delluomo in assoluto la pi grande meraviglia della evoluzione della Natura e anche la piu complicata. Ha ben tre cervelli, mentre loca ne ha soltanto uno e un po (gli uccelli vengono subito dopo i rettili e prima dei mammiferi). Usa per sopravvivere subito il primo (che lo stesso di quello delloca. E il cervello di rettile con i suoi istinti primordiali: mangiare, bere, riprodursi).

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Non segue certamente unombra, ma, se e quando pu (perch Lei lo tiene stretto tra le Sue braccia v Ambiente Madre), non si allontana nemmeno per un attimo dalla scia del profumo unico di sua Madre (subito impresso in memoria). Un attimo dopo la nascita, ha memorizzati tutti gli odori dei suoi ferormoni e quella loro combinazione unica. Tutti quelli liberati dallareola mammaria e il profumo del latte che sorga dal capezzolo di sua madre Poi, ma certamente contemporaneamente, inizia ad usare il secondo cervello, il Sistema Limbico, quello dellApprendimento e dellAffettivit. E cos che registra, mentre si emoziona beandosi di lei e si lega per sempre al tepore piacevole del contatto con la sua pelle, al profumo di lei etc. etc. Con il suo Primo Cervello, cos come fa il serpente e loca (con lombra in movimento), fisser nella sua memoria remota per sempre, lodore particolare ed unico, come lo sono le impronte digitali, dei ferormoni secreti dalle ghiandole situate sul perimetro della areola mammaria. Il piacevole tepore del contatto con la pelle di sua Madre gli attraverser lanima (leggi: il Sistema Libico) per andarsi a fissare per sempre nella sua memoria dellapprendimento. Il sapore del latte, il suo profumo e tutti i principali caratteri propri di sua madre, sono i segnali subito fissati in memoria da lui, eternamente grato, perch sono la sua unica fonte di vita che sar tale in eterno. . Con il Secondo Cervello imparer, via via , a riconoscere (e dopo un poco, addirittura a valutare, a selezionare) e poi ad evocare e provocare il ripetersi delle sensazioni di precisi ricordi piacevoli (v. le reazioni circolari primarie e il Rinforzo), ricchi di tutte lemozioni e i sentimenti provati e a legarsi con tutta la sua anima definitivamente a loro, ad affezionarsi a loro a riconoscere in loro quello che sar poi il bello, il dolce, il piacevole (solo fino a quando non interverr con le sue imposizioni la socio-cultura dominante!) (v. Il Secondo Cervello dellApprendimento e dellAffettivit e le vie neurali della ricompensa). Con il Terzo Cervello - ma molto pi tardi, quando la mielinizzazione dei cilindrasi dei suoi neuroni progredita e tante sono ormai le connessioni tra neuroni e gi formate - sono gi le prime vie neuronali - e quando avr un sufficiente bagaglio di azioni vissute e poi, ancora pi tardi, la visione del volto, la sua voce udita le parole apprese e comprese, e i concetti appresi e fissati nella memoria, sebbene solo passivamente accettati per i primi tre anni, etc. Fatte le giuste e sufficienti esperienze insomma, immaginer strategie per agire e interagire con lambiente che lo circonda e, ogni volta, le sperimenter sicuro, perch sotto la vigile attenzione di un adulto che lui crede degno, o addirittura di sua madre che lui sa essere infallibile, o di tutti quelli che giocano con lui, etc. Schema Corporeo Il primo oggetto, che il lattante subito cerca dimparare a conoscere, s stesso. Alla nascita non pu ancora sapere che vive in un mondo staccato da lui, n come tutto il mondo che lo circonda non sia lui stesso. Non ancora capace di tanto. Ci vuole tempo e applicazione per riuscire a scoprirlo. Appena nato nella fase detta dagli psichiatri: Io-Tutto. Crede di essere lui il mondo intero. Ci vogliono pi di due anni, toccando e toccandosi e poi portando oggetti e le sue mani e i suoi piedi alla bocca, etc. per poter capire perch quando, invece, tocca il seno della madre o il biberon li sente esterni. Egli nota che quando sente con la bocca le sue mani, riceve infatti, una sensazione di ritorno. Con la sua mano sente che sta toccando la sua bocca e contemporaneamente la sua bocca sente che toccata dalla sua mano. Ha una sensazione a circuito chiuso, che non riceve, n dal seno materno e tanto meno dal biberon. Ma lentamente, applicandosi e allargando il suo campo di esplorazione e di esperienze ben memorizzate, inizia a farsi una rappresentazione sempre pi precisa di s stesso. Ora dentro un circolo chiuso! E un essere isolato. E solo! E questo il vero risultato che ottiene completando il suo Schema Corporeo. Da quel momento finita lillusione di essere tutto e di avere tutto per s stesso, soprattutto sua madre, lunica sua fonte di vita e di piacere infinito. E la tragica fine dellIo-Tutto. Grazie alla madre, al suo seno, al suo latte, che gli ha sempre permesso di soddisfare facilmente la fame e la sete e quindi, di ritrovare subito il suo equilibrio interno e per questo ogni volta provare piacere, ha scoperto il Principio di Piacere. Ma dal momento che ha completato il suo Schema Corporeo, ha saputo di essere una entit isolata, a parte. Sa di essere isolato da tutto, ma anche dalla madre. Ora segue a vista la madre e si accorge che si allontana sempre pi spesso da lui per accudire il padre, i fratelli, etc. E cos che egli amaramente scopre il Principio di Realt, perch egli non pi tutto il mondo che lo circonda e tutto il mondo non pi lui. Ma ora il mondo che segue e impone le sue regole. Lo fa indipendentemente da lui, dalle sue necessit, dai suoi desideri. Non soltanto ora solo, ma sa che la madre pu lasciarlo, abbandonarlo quando lei vuole ma senza che lui possa far niente per impedirlo. (Per inciso: questa il momento dellangoscia che sempre afferra il lattante e il semidivezzo quando lasciato al parcheggio per ore, tutti i giorni. Tornata la madre, cerca di non perderla pi. Resta incollato a lei. Ora piange tutte le volte che lei costretta a separarsene. Durante la notte, in preda allincubo dello sperimentato abbandono, dorme malissimo. E malgrado il tranquillante che il solerte pediatra gli ha prescritto, continua a svegliarsi allimprovviso urlando. Continua a perdere la tettarella! Se vogliono dormire entrambi, la madre deve portarselo nel suo letto, cos che egli possa sentire fisicamente la sua presenza. E per questo che si afferra ai suoi capelli, o al seno, o al braccio della madre, etc. Ma continua a dormire male e la madre non pu non sentirlo! Dagli psichiatri definita la Sindrome dabbandono. Ma purtroppo esiste una maggioranza di madri 13

che ignorano tutto questo. Ma che essendo state ben condizionate, sono certe di non dover concedere mai niente al proprio bambino! E allora questo alla fine si adatter e imparer a dormire da solo, con loro grande soddisfazione!) Zona Associativa E certo che per immaginare serve la zona associativa, che particolarmente sviluppata nelluomo. E quella parte del cervello che sta dietro la fronte. E quella che, a differenza di tutti gli altri animali e gli uomini antichi e le scimmie comprese, continuando a crescere fa avere alluomo moderno una fronte sempre pi alta, spaziosa e verticale. Gli organi di senso mandano al cervello pezzi della realt (o la realt a pezzi). Un senso come la vista, vede la realt; un altro la sente; un altro la tocca, etc. Poi la zona associativa assembla i vari pezzi. E cos che viene fuori un oggetto, un panorama, o quella persona, etc. Tutto questo insieme di pezzi di realt assemblati si fissano nella memoria. Cos che ognuno, ripescandoli dalla memoria, pu vederli, sentirli, viverli, etc. ma sempre tutti interi, perch gi assemblati. Anche quando non sono presenti nellambiente, ma solo nella sua fantasia. E cos che ognuno pu immaginare di vederli, sentirli, toccarli e addirittura di usarli, etc. (Pu addirittura immaginare di costruirne dei nuovi con i vari pezzi vecchi, ricavandone figure originali e inedite: un uomo con la testa di uno, il corpo di un altro, la voce di un altro ancora, etc.) Ma luomo pu immaginare solo oggetti e cose - e anche avere le sensazione che dal possesso e dalluso di queste derivano, etc. ma traendo tutto soltanto da tutto ci che ha gi sperimentato, da cose, oggetti e persone, che sono quindi gi presenti nella sua memoria. E questo un altro dei limiti delluomo: non pu immaginare niente che non abbaia gi conosciuto, sperimentato, appreso in un altro momento della sua vita. Ma poi grazie a questo che pu immaginare e creare addirittura la fantascienza, infatti: Se avete a disposizione un numero sufficiente di neuroni per associare la memoria del colore di un oggetto a quello della forma di un altro oggetto o dellodore () potete immaginare un oggetto che non esiste nella natura: una costruzione immaginaria. E certo che, come diceva H. Laborit: Per immaginare bisogna avere prima appreso! Un bambino appena nato non pu immaginare perch non ha ancora appreso nulla. Ma pi apprender, pi arricchir la sua memoria, pi potr immaginare anche cose che non esistono in natura, perch pu con la sua immaginazione (fantasia) inventarsele quando vuole. Ma per verificare la validit della sua nuova creazione immaginaria, per sapere se la sua invenzione pu servire a qualcosa, dovr ogni volta passare alla sperimentazione! E cos che luomo un giorno, essendosi tagliato cadendo su una scheggia di selce, ha associato il tutto e ha immaginato che con una selce cos affilata poteva, invece, tagliare la carne delle prede; scuoiare le carcasse degli animali, appuntire un ramo, etc. e poi mettendo una selce sulla punta di unasta, fare delle lance con le quali cacciare anche animali pi grandi di lui, etc. Luomo ha proceduto sempre per una ipotesi (ipotesi di lavoro) subito seguita dalla verifica della sperimentazione. Luomo uno scienziato. La scienza (propria) delluomo. Lo diceva K. Popper. Ma seguendo il nostro H. Laborit, , invece, il momento di dire del: Comportamento delluomo in situazioni sociali. E della Propriet Privata. Il Comportamento : il modo in cui agiscono gli uomini nello spazio in cui sono collocati. Luomo che uno scienziato, fino ad ora, stato costretto a dedicarsi quasi esclusivamente alla conoscenza dellInanimato e, per leterna ricerca di materia ed energia, dellambiente fisico che lo circonda, ma soprattutto allessenza della materia e alle sue leggi. I dominati da oltre venticinquemila anni hanno, infatti, deciso che, per una parte dellumanit, per i civilioccidentali lunica possibilit di sopravvivere fosse solo nel produrre merci di qualsiasi tipo, grazie a macchine inventate, sempre pi efficienti, per ottener merci sempre pi facilmente, in quantit maggiore e a baso costo e allinfinito. Com noto, per ogni singolo individuo civile-occidentale, produrre merci significa anche mantenere direttamente, nutrire le dominanze, sostenerle e arricchirle. E cos che si produce quel plusvalore di merci necessario proprio e soltanto a questo. E dunque soltanto questo il vero perch di questa sua scelta. Ma produrre merci divenuto subito un obbligo imposto dai dominanti, anche con la forza, a tutti i civili-occidentali. Ma tutto questo non pu pi continuare a giustificare ancora lattuale, scarsa conoscenza dellAnimato, dellessere vivente, della struttura e del funzionamento del suo cervello, di s stesso, dellUomo, etc.? (Nondimeno ora luomo, poich in possesso della sufficiente tecnologia: oltre a servirsene per studiare meglio la biologia in generale, legge le mappe genetiche, usa la ingegneria genetica, si serve della fecondazione artificiale, della clonazione, etc. ma non conosce ancora bene la struttura e il funzionamento del suo sistema nervoso che pure ha permesso e continua a permettere tutto questo. Ma recente la notizia che, presso le due 14

universit di Boston, sono in corso studi accelerati sul sistema nervoso per conoscerlo nel suo funzionamento, ma al solo scopo di servirsi di tale conoscenza per applicarla a macchine robotizzate!) Com facile intuire, i cervelli degli Homo sapiens sapiens di quindicimila anni fa, erano gli stessi degli uomini di oggi. Ma erano privi di tutta la conoscenza delluomo attuale, moderno. La conoscenza si andata formando accumulando esperienze (evoluzione culturale), generazione dopo generazione. Ma questo ha fatto comparire nuove strutture nel cervello, nuove mappe neurali indipendenti. Le esperienze accumulate sono state trasmesse prima oralmente poi, con una precisione sempre maggiore, iniziata dopo linvenzione della scrittura, avvenuta tremila cinquecento anni prima della nascita di Cristo, ad opera dei Sumeri. La nascita dei miti Com stato detto, allinizio luomo era terrorizzato da tutto ci che non riusciva a capire, a spiegarsi (lo ancora , v. langoscia della morte.) Non solo le violente manifestazioni naturali come i tuoni, i lampi, le tempeste, ma anche le malattie e la morte erano per luomo di allora incomprensibili. Cominci a pensare che fossero allora, tutte manifestazioni della potenza di esseri sovrannaturali, di di. Cos ogni popolo, civilt, religione, cre i propri miti. I miti sono i racconti (o le rappresentazioni) delle misteriose forze della natura sotto sembianze umane o animali. E grazie a questi, che ogni fenomeno naturale allora diventato vivo e simbolico. Inoltre, con gli di vivi si pu parlare. Si pu pregarli. Si pu sperare di venire a patti personalmente con ognuno di loro. Ricevere da loro favori, etc. Inoltre possibile placarli quando si adirano. Ingraziarseli con sacrifici di ogni tipo, anche umani. Propiziarseli, etc. Fu cos che ogni uomo ebbe e si dot della sua mitologia personale. Ma quando si accorse che funzionava anche cos per tutti, decise di continuare per questa strada, immaginando di aver definitivamente risolto il problema della mancanza di conoscenza dellAnimato. (Fu facilmente portato a credere questo dagli intellettuali che affermavano di aver scoperto e di sapere tutto di tutto.) Quindicimila anni fa, luomo si era comportato cos quando fu necessario sopperire alla mancanza di conoscenza. Ma ancora oggi, luomo moderno, contrappone la sua enorme conoscenza dellInanimato - che comprende tutto ci che non ha unanima: il fisico, come gli atomi, gli oggetti, le cose, le stelle, etc. ma anche il corpo (fisico) delluomo e quindi la struttura del suo cervello a dei simboli che, dopo losservazione e lo studio del comportamento delluomo (e degli animali, v. l Imprinting K. Lorenz) - ha creato ad hoc, etichettandoli e spacciandoli per verit assolute, simboli come psichico, morale, etico, etc., solo per nascondere la sua eterna ignoranza sullAnimato. LA MITOLOGIA SU SE STESSO Secondo H. Laborit al posto dei miti e degli dei, etc. questa volta, luomo si creato una sorta di Mitologia su s stesso. Luomo non conosce ancora n la struttura, n il funzionamento del suo sistema nervoso e allora, ha di nuovo immaginato di poter mitizzare ci che non riesce a spiegarsi. Cos in questa sorta di Mitologia su s stesso gli di e le dee ora, invece si chiamano pulsioni, gioia, tristezza, collera, paura, amore, odio e immaginazione, pensiero e poi, psichico, morale, etico, etc. Ma tutto proprio uguale a come era per gli di e le dee di allora. Infatti, anche tra questi nuovi di, alcuni sono propizi, mentre altri sono cattivi, etc. E cos che luomo anche grazie alla correit degli intellettuali di corte, tutti esperti cuochi di verit non riproducibile sperimentalmente e di impastatori di aria fritta - ha potuto facilmente convincersi a tralasciare di occuparsi di ci che lAnimato, dellessere vivente della struttura del suo cervello, etc. E per questo che il cervello umano entrato nella sfera delle conoscenze solo di recente (e nel 05/ 2005 forse finalmente e definitivamente?) O soltanto perch il cervello stato considerato sempre troppo complicato per avventurarsi nel suo studio? O pi semplicemente perch, visto che i simboli come psichico, morale, etico, etc. funzionano ancora benissimo, ha pensato e ancora lo crede - di aver di nuovo definitivamente risolto il problema dellangoscia per la sua ignoranza con la creazione di una Mitologia su s stesso? E per questo che gli uomini hanno continuato ad accontentarsi del potere del solo linguaggio. Gli bastato ogni volta redigere il solito e ben costruito discorso fatto su questo a su quello argomento. Ma, ancora una volta, senza curarsi di ci che li fa discutere, parlare, sentire, immaginare, desiderare, etc. ovvero, del loro sistema nervoso. Ma questo ignoranza tanto diffusa ha dato origine ad alcuni paradossi che sono sotto gli occhi di tutti, per esempio: 1) certo che le poche informazioni sullanimato, contenute in questa prima parte di questo Piccolo Manuale Breve, nondimeno sono pi di quante ne abbiano mai possedute fino ad ora, gli scienziati (almeno fino a circa quaranta anni fa, ovvero prima che qualcuno di loro, come H. Laborit, desse finalmente inizio allo studio del cervello umano, della sua biochimica, etc.) 2) come luomo possa averlo fatto e ancora continui, ad avventurarsi nello studio delle cosiddette Scienze Umane: psicologia, sociologia, economia, politica, etc. senza prima conoscere la struttura e il funzionamento 15

del suo cervello umano? Visto che, per esempio, la stessa psicologia che studia il pensiero delluomo e poi la sociologia, che studia le relazioni tra gli uomini, la politica lorganizzazione dei popoli, etc. sono inconcepibili perch di fatto non dovrebbero essere nemmeno possibili - senza lattivit del cervello umano e peggio ancora senza la conoscenza della sua struttura e del suo funzionamento? 3) ha continuato a dedicarsi alla ricerca sullInanimato senza accorgersi che cos si costringeva alla violenza, proprio man mano che cresceva la sua informazione tecnologica e quindi, aumentava la necessit di nuova materia da trasformare e nuove fonti di energia per farlo. La violenza, inoltre, prodotta dalla stessa monotonia di questa cultura, che producendo soltanto informazione tecnologica, obbliga a far sempre pi guerre, distruzioni, praticare il genocidio, lassassinio perch, una volta esaurite quelle presenti nella sua nicchia ambientale, per procurarsi la materia e lenergia necessarie a produrre, deve invadere sempre nuovi territori. La crescita ormai velocissima e inarrestabile della sua informazione tecnologica, oltre a tutto il resto, che stato gi detto, lo porta alla produzione frenetica di nuove merci, di nuovi oggetti, di tutte le cose nuove, appena concepite, e soprattutto delle armi sempre pi micidiali e sempre in nome del progresso?

Ma assolutamente certo che qualsiasi relazione o rapporto stabilito tra gli uomini avviene grazie al funzionamento del suo sistema nervoso. Eaddirittura ovvio che le stesse Scienze Umane non esisterebbero senza un sistema nervoso.
La PROPRIETA PRIVATA Ma c un altro problema. Eanche questo causato dallignoranza dellanimato. E tutto racchiuso in una domanda alla quale ora forse possibile tentare di rispondere: La Propriet Privata, un istinto innato delluomo o un semplice apprendimento? Per tentare una risposta accettabile da tutti necessario tornare un attimo al lattante. E stato detto come grazie al rapporto con sua madre, sua unica fonte di vita e di piacere (il latte materno), egli scopra il Principio di Piacere. Ma anche come, circa dopo due anni, una volta quasi completato il suo Schema Corporeo, cancellata ogni residua illusione derivante dallIo-Tutto, si renda conto del fatto che, non solo, essendosi ormai scoperto quale entit unica dai precisi confini chiusi su s stesso, sia definitivamente staccato dal resto del mondo soprattutto da sua madre (dal suo latte) - ma anche come il mondo che lo circonda non obbedisca ai suoi desideri E cos che il bambino a circa due anni scopre il Principio di Realt. E questo il momento tragico in cui, avendo constatato che la madre completamente fuori dal suo mondo, nascono in lui sentimenti come lamore infelice, la gelosia verso suo padre e i suoi fratelli, lEdipo, etc. e la paura di restare senza la sua fonte unica di vita e di piacere Ma in lui esistono gi, certamente ben tracciate, le vie nervose attivate dallesperienze piacevoli avute con lei, definitivamente segnate dal piacere scoperto grazie alla madre. (E questa unesperienza fondamentale per la specie, perch cos che luomo apprende che il piacere provato equivale a ristabilire lequilibrio interno della sua struttura-organismo, e quindi a salvargli la vita.) Esiste in lui certamente anche la pressante necessit di poter ripetere le esperienze gradevoli (v. il Rinforzo). Ma per ogni uomo, il poter ripetere le esperienze gradevoli a suo piacimento, per ritrovare ogni volta il piacere perch questo sia sempre possibile - necessario che le persone e le cose che lo gratificano siano e restino a sua disposizione. Questo, perch non debba ogni volta competere con chi presente nella sua stessa nicchia ambientale e abbia le sue stesse pressioni delle necessit, le sue voglie, i desideri, etc. Meglio, allora, avere persone e cose, oggetti, etc. sempre a portata di mano e che nessuno altro li possa usare: che siano e restino tutti di propriet esclusiva. Ecco quindi come luomo, quando ancora quasi un lattante impara, attraverso una esperienza negativa, una presa di coscienza quale quella della separazione dalla madre, apprenda come sia necessario per la sua stessa esistenza, recuperare la madre e che, da quel momento, debba averla sempre a sua disposizione. Esiste per lui la possibilit ora pu, gi in grado dimmaginare che possa essere proprio cos, perch ha gi raggiunto il livello del desiderio - che la madre addirittura sia sua per sempre. Pu desiderare e immaginare che la madre sia una sua Propriet Privata. E giunto alla fine dei primi due anni di vita, quando apprende di possedere questa nuova pressione delle necessit quella della Propriet Privata del corpo della madre. Infatti, ripetendo: Ha ormai due anni e ha quasi completato il suo Schema Corporeo. La madre - cos come il resto delle cose e delle persone del mondo - ormai definitivamente fuori dal suo IoTutto. E staccata fisicamente da lui. Inoltre a causa della scoperta del Principio di Realt, ora la madre fa parte di quel mondo che lo circonda, che non obbedisce pi ai suoi desideri. E necessario allora averla tutta per se, possederla per poter ripetere quelle esperienze gradevoli avute grazie a lei e che, fino ad ora, gli hanno assicurato la sopravvivenza. Ma questa azione (di possesso della madre) avviene comunque in uno spazio nel quale, oltre ad altri oggetti gratificanti, c sua madre, la sua unica fonte di vita e di piacere. 16

Quello spazio il suo territorio ed egli deve opporsi allappropriazione da parte degli altri. Ne consegue che il solo comportamento innato - certamente frutto di un istinto, che in questo caso specifico certamente quello comune a tutti gli animali: listinto di sopravvivenza, contrariamente a quanto sia stato detto e scritto fino ad ora certamente non quello di propriet ma quello dellazione gratificante necessaria per procurarsela e salvare la pelle: impossessarsi della madre! Com ormai noto, il piacere provato solo in seguito al risultato positivo di unazione compiuta. Unazione necessariamente compiuta, che diventa gratificante, soltanto perch ristabilisce il proprio equilibrio interno e contemporaneamente procura il piacere. E cos che il piacere diventa la vita stessa, quella appena salvata dallazione ed quindi istintivo cercare il piacere e poi ricercarlo secondo le proprie necessit (v. il Rinforzo.) La nozione di territorio e di propriet quindi secondaria allapprendimento della gratificazione. Sono acquisizioni sociali in tutte le specie animali e socio-culturali nellUomo. Alla stressa stregua chiaro che, per realizzarsi in situazione sociale, lazione gratificante si baser allora sulla costituzione di gerarchie di dominanza in cui il dominante impone il suo progetto al dominato. La disputa impossibile con chi non conosce nemmeno lesistenza dei meccanismi bio-chimici che determinano il comportamento umano in situazioni sociali e della biologia dellinconscio e, inoltre, abituato a coprire la propria ignoranza nascondendola dentro miti e simboli, o altro di peggiore, come la menzogna spudorata. E, infatti anche questa, basata di nuovo sulla mancanza di conoscenza dei sopraddetti meccanismi che regolano lapprendimento. A) Di fatto si ignora (si ignorava) che il momento dellapprendimento della nuova pressione di necessit della Propriet Privata della madre avvenuto in un momento della vita del bambino troppo precoce per poter essere ricordato. B) Si ignora che nessuno uomo pu avere ricordi di esperienze fatte, di apprendimenti, di insegnamenti ricevuti e fissati in memoria durante i primi due anni di vita. Nessuno pu, infatti, ricordare le prime esperienze che certamente ha fatto durante il fenomeno dellImprinting o mentre faticosamente cercava, sommando unesperienza allaltra, di costruire a tappe il suo Schema Corporeo. Quei ricordi sono finiti tutti nel suo Inconscio. Sono per sempre irrecuperabili e quindi non volontariamente evocabili. Non sono utilizzabili da s stesso e tanto meno da altri e ci, malgrado gli psicoanalisti giurino di riuscire a farli riaffiorare alla memoria a comando. Balle! Certamente affiorano, ma allimprovviso e meravigliano chi riesce ad accorgersene. A sorprendere e sbalordire chi riesce a scoprirli e a identificarli come tali: fantasmi dellImprinting. E, invece, certo che alluomo restano fissati nella memoria e possono da lui essere volontariamente recuperati, soltanto i ricordi degli insegnamenti ricevuti e delle esperienze fatte, che stato possibile legare subito alla propria persona, riferirli a s stesso. Ma nessun uomo qualcosa di pi di un insufficiente abbozzo di persona - che faticosamente sta nascendo dallanimale della specie umana -, prima dei tre anni. Ogni uomo ha coscienza di s come individuo della specie, come persona, soltanto dopo che, non solo ha completato la costruzione del suo Schema Corporeo, che finalmente fisicamente lo isola definitivamente dal resto del mondo, ma anche dopo che ha, sempre sulla propria pelle, sperimentato, assorbito ed elaborato tutte le conseguenze (v. il Principio di Realt) di questa nuova, definitiva conquista fatta dalla sua coscienza: lessere solo. Essere completamente isolato dalla ambiente che lo circonda. Essere una persona. Cos, soltanto perch nessuno in grado di poter ricordare il come il quando del suo apprendimento della pressione di necessit della propriet privata della madre, che tutti sono pronti a giurare come questa sia certamente innata e che quindi esista un Istinto di Propriet, che proprio delluomo e un successivo diritto inalienabile stabilito dalla legge? Ma: non esistono nella struttura del suo sistema nervoso centri nei quali albergherebbe detto istinto. Ma luomo, che certamente ha dunque semplicemente appreso tutto questo, ha nondimeno fino ad ora preferito considerarlo un istinto e su questo istinto di propriet privata ha fondato tutti i rapporti tra gli uomini. Ma la realt secondo H. Laborit che:

niente di questa terra appartiene al singolo individuo.


Infatti: a) Tutto quello che luomo usa il frutto dellinvenzione (sua e/o) di altri suoi simili. b) Lo stesso linguaggio, del quale luomo si serve per comunicare con gli altri, si formato nel corso dei secoli e sono ancora gli altri che lo insegnano. c) Cos le idee, le opinioni, le libere scelte - delle quali luomo va fiero, perch certamente sono frutto della sua esperienza personale che si andata arricchendo nel tempo, proprio a proposito degli esseri e delle cose che lo circondano e/o di tutto ci che pu liberamente immaginare sono, invece, inesorabilmente modellate dai rapporti avuti con gli altri, tutti quelli presenti nella sua nicchia ambientale, quelli di quel certo ambiente nel quale e vissuto, in quella certa epoca, perch sono loro che, a sua insaputa, gli hanno riempito linconscio! 17

d) Sono ancora gli altri, sempre loro, che cos gli hanno insegnato prima ci che bene e ci che male, il bello e il brutto, il lecito e lillecito, attraverso le regole che gli hanno imposto. Le memorie di ogni uomo sono riempite di tutto ci che gli altri vi hanno depositato. Ma luomo crede - con tutto s stesso - che siano, invece, tutte verit. Ma ogni volta pensa anche che siano sue verit. Mentre non sono altro che lespressione della cultura in cui cresciuto. Ma la cultura non altro (H. L.) che: linsieme dei pregiudizi e dei giudizi di valori comuni agli uomini che vivono in dato luogo, in una data epoca. Infatti, mentre le cose si limitano ad essere, si contentano di essere, luomo, i gruppi nei quali si organizzato che, secondo i propri interessi, attribuiscono alle cose un valore. Sono ancora soprattutto i gruppi, gli stessi che hanno emesso i loro giudizi di valori, che cercano poi di imporli a tutti, spesso ricorrendo alla forza per sottometterli alla loro dominanza. Le cose che non interessano al gruppo dominante sono considerate prive di valore. Ma per luomo la sopravvivenza della specie lunico valore vero, lunica finalit. Ma succede che, tra lindividuo e la specie si frappongano proprio quei gruppi. Quelli che - avendo gi emesso, nel loro esclusivo interesse, i propri giudizi di valore, gli stessi che fin dalla nascita vengono introdotti nel sistema nervoso di ogni uomo di quella particolare nicchia ambientale sono costretti a cercare di imporli a tutti gli altri. Lo fanno, anche questo stato detto, ricorrendo spesso alla forza. Ma lo fanno anche se detti giudizi di valore risultano essere pericolosi per tutti gli altri, perch certo che i malcapitati, poich hanno altri, propri giudizi di valore, non possono che essere nellerrore. Cos, ogni individuo del gruppo, certo che i valori di giudizio da lui ricevuti siano la verit, che dette verit siano addirittura sue, pronto a difenderle a qualsiasi costo. Ma per sapere chi ha ragione necessario che intervenga la sperimentazione che, poich il dubbio da dirimere, come pi spesso succede ormai, pu interessare anche milioni di persone, avviene necessariamente attraverso sconvolgimenti, soprattutto dolorosi e violenti, con bagni di sangue, etc. che, alla fine, sono vere e proprie automutilazioni che luomo compie sul suo stesso organismo-specie delle sue parti infette, per esempio, perch in preda a manie di libert e/o pretese di dominanza, da ideologie cancrenose, o soltanto perch improduttive, inutilizzabili, inutili, etc. Luomo le chiama guerre o rivoluzioni. Sono fatte, sia per conservare i privilegi acquisiti, sia per acquisirli quando non si posseggono. Ma in questa societ i vantaggi di propriet, di potere degli individui o dei gruppi, dei popoli, sono principalmente legati alla produzione di merci, al commercio e alla ricchezza che ne scaturisce. Quasi scomparsi, allora, gli artigiani, ora le merci vengono prodotte dalle macchine. Luomo ormai si limita a sorvegliarle. Ma per inventare le macchine c bisogno degli ingegneri, del loro sistema nervoso. Per condurre una fabbrica e poi per il commercio delle merci prodotte, sono indispensabili gli amministratori. Entrambi ricevono potere, onori e stipendi pi alti. Sarebbero i pi felici tra gli uomini, se la felicit dovesse veramente dipendere soltanto dal possesso di oggetti gratificanti. Ma iperdotati come sono grazie ad una efficientissima parte sinistra dominante, soffrono della completa castrazione dellemisfero destro del loro cervello, che gli preclude a priori in gran misura laccesso ai piaceri propri dellanima umana. Nondimeno la maggioranza ci crede e i genitori spingono i figli a studiare bene la matematica, la fisica, la chimica, anche se questo significa accettare anche la sicura castrazione dellemisfero destro del cervello dei loro figli. Una volta erano comunque avvantaggiati solo i figli della borghesia, ora lo sono anche e soprattutto i figli dei tecnici, dei tecnocrati, dei super specialisti, etc. Ma non esiste ancora una eguaglianza di opportunit, perch , invece, proprio quella che permette di diventare disuguali, di elevarsi in modo da dominare gli altri. Per riuscirci bisogna essere conformi allobbiettivo del gruppo di appartenenza: partecipare a produrre merci sempre pi perfezionate per commerciarle in patria e allestero. Una martellante pubblicit spiega, inoltre, quali siano gli oggetti da possedere per essere felici. (Mentre, a poche ore di volo dal mondo civile-occidentale, esistono paesi nei quali muore un bambino ogni tre secondi.) Ancora secondo H. Laborit, forse per lumanit sarebbe possibile instaurare nuovi rapporti? Ma fondamentale che gli individui che tentino di instaurarli conoscano bene il funzionamento dei sistemi nervosi che rendono possibile una simile realizzazione. Altrimenti non cambier nulla, perch possono nel tempo mutare i mezzi per instaurare una dominanza. Ma le dominanze persisteranno comunque soltanto fatte di forza bruta. In conclusione: E stato spiegato che cosa una pulsione; cosa sono le memorie e i sentimenti, gli apprendimenti, i giudizi di valori; come e perch nasca laggressivit; a che cosa possa servire limmaginazione 18

Grazie a queste conoscenze, un uomo non pu che dubitare delle proprie certezze. Ma certamente ha anche imparato a diffidare di chi afferma e mostra di averne. Costui, merita piet, perch non responsabile n di s stesso, n delle proprie azioni. Un uomo degno cercher di capire sempre di pi, sebbene sappia che non riuscir mai a capire tutto. Eviter di entrare in diretto conflitto con gli altri. Sono pi numerosi e non perdonano. Inoltre, ha compreso che anche se un errore condiviso da milioni di individui non per questo pu diventare una verit. E stato detto che un atomo un insieme costituito da tante particelle che sono gli elementi e poi di altri insieme che sono le molecole, le cellule, gli organi del sistema, e degli individui; degli individui riuniti a gruppi che sono anche questi tutti insieme formati da elementi; che costituiscono quelli che sono stati descritti come livelli di organizzazione. Ogni livello di organizzazione, stato spiegato, costituisce a sua volta un elemento dellinsieme che lo ingloba. E cos che, andando avanti si pu partire dallatomo per arrivare alla specie umana. Ma il funzionamento di un livello di organizzazione dipende completamente dal livello che lo ingloba. Mentre il funzionamento di ognuno di questi livelli concorre al funzionamento dellinsieme. Ma necessario che detto funzionamento mantenga armoniosamente tutta la struttura, per proteggere la struttura di tutti gli altri livelli di organizzazione inglobati. Questa la Natura! Ma quando si costretti a considerare luomo allora si scopre subito che, invece: a) Sebbene nellorganismo dellindividuo non esista nessun livello di organizzazione che domini sugli altri; non ci sia una sola cellula che invece di collaborare si metta a comandare sulle altre mettendo a repentaglio lequilibrio interno dellorganismo stesso, per poi, distruggendolo, cessare di esistere insieme a lui, (ma forse lo fanno le cellule cancerogene, ma senza saperlo, visto che a differenza di tutte le altre il cui unico scopo collaborare fabbricando nuove cellule per salvare la struttura-organismo, queste non hanno nessuna finalit da perseguire.)

b)

Nondimeno la dominanza inizia nello stesso momento in cui lindividuo collocato in un gruppo sociale, o se un gruppo sociale si colloca tra altri gruppi. Ma poich stato appena spiegato come tutto sia collegato (v. le relazioni e la informazione strutturale e linformazione circolante), allora, non si pu prendere in esame un avvenimento svoltosi a livello di un solo livello di organizzazione questo, soprattutto i medici dovrebbero tenerlo sempre presente senza rischiare un grossolano errore di interpretazione; considerando, per esempio, il comportamento di una cellula isolata in vitro e pensando che sia lo stesso di quando e insieme ad altre cellule e/o quando e nellorganismo, etc. Un evento politico, per esempio, sempre collegato ai sistemi economici che governano i rapporti sociali. Questi, a loro volta, dipendono dalla psicologia degli individui, che dipende dal funzionamento del loro sistema nervoso etc. Da quanto, fino ad ora, e stato studiato e poi affermato, ci che appare chiaro che prima di tranciare un giudizio per poi decidere di intraprendere unazione, bisogna collocare lavvenimento nei sistemi che lo inglobano (ci possibile dopo tutta la conoscenza acquisita) e contemporaneamente i suoi meccanismi nei sistemi che esso ingloba dai quali regolato (v. i regolatori e i servomeccanismi.) Il problema sta nel fatto che questo lavoro di analisi comunque fatto dal sistema nervoso di un uomo il quale ha da sopportare - senza potere minimamente intervenire - linfluenza dei pregiudizi, dei giudizi di valori, etc. presenti nel suo inconscio e che comunque partecipano ad indirizzare le sue scelte. Cos, nel groviglio dei numerosissimi fattori da considerare, anche per colpa del suo inconscio, ogni singolo pu dare un giudizio di validit a fattori che invece altri possono considerare poco importanti Ma necessario concludere con le parole con le quali alla fine H. Laborit si rivolge ai due bambini con i quali ha dialogato fino ad ora: Bambini: E piuttosto triste tutto ci! H. Laborit: Non credo che sia triste, direi piuttosto lucido, e se ci pensate bene, ci vi consentir di comportarvi pi amabilmente in mezzo agli altri. Vi aiuter ad evitare odio e furore, gelosia e invidia, a diffidare di voi stessi e delle vostre certezze. Vivrete forse abbastanza a lungo per vedere che, davanti alla distruzione sistematica dei sistemi viventi sul nostro pianeta, distruzione cui luomo non sfuggirebbe, questi si render conto che essa (la distruzione) il diretto risultato della ricerca della dominanza e della competizione economica. In questo caso e per necessit, il comportamento degli uomini, di tutti gli uomini, potrebbe cambiare. E probabile tuttavia che se gli si insegnasse, ci che voi ora sapete, ancor prima delle tabelline e del problema dei rubinetti (lo conoscete?) invece di iniziarlo al modo pi efficace di produrre merci, questa trasformazione sarebbe pi rapida e sicuramente meno dolorosa.

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