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POSSIBILI DOMANDE E RISPOSTE PER LESAME DI SCIENZA POLITICA I MODULO PROF.

RIOLO
N.B.: LE SEGUENTI DOMANDE RIGUARDANO SOLO IL MANUALE DELLA DELLA PORTA E NON I SISTEMI ELETTORALI

1. Quali elementi caratterizzano la scienza politica rispetto a filosofia politica, diritto pubblico, storia e sociologia politica? La scienza politica si distingue dalla filosofia politica poich raccoglie e analizza dati empirici e li elabora prescindendo dai giudizi di valore; si distingue dal diritto pubblico poich focalizza lasse analitico sui processi reali piuttosto che su quelli formali, legali o costituzionali; si distingue dalla storia poich mira a generalizzare le sue conclusioni piuttosto che a conoscere fenomeni in determinati ambiti temporali. La scienza politica , dunque, lo studio empirico dei diversi aspetti della realt politica al fine di spiegarla nel modo pi compiuto possibile. 2. Quali sono i principali elementi che permettono di definire lo Stato moderno? Lo Stato moderno, emerso nel contesto europeo a partire dal XIV secolo, una formula di organizzazione del potere storicamente determinata. Gli elementi che la contraddistinguono sono essenzialmente tre: la territorialit del comando realizzata attraverso un certo grado di accentramento territoriale; lobbligazione politica attraverso il monopolio statale della coercizione (Weber); limpersonalit del comando e la sua attuazione tramite la burocrazia. 3. Come si definisce il potere e quali approcci possono essere utilizzati per analizzarlo? Il potere la capacit di un soggetto A di influenzare quello di un soggetto B. Il comportamento di B andr nella direzione voluta da A e B non avrebbe tenuto quel comportamento se A non avesse fatto valere il suo potere. Lapproccio elitista (Mosca e Pareto in Italia) crede che il potere sia sempre detenuto da pochi individui e che esso abbia una configurazione verticistica; lapproccio pluralista crede che il potere sia disperso e appartenga a diversi gruppi; un altro approccio definisce il potere come relazione tra gruppi diversi che fanno valere le proprie risorse specifiche nelle interazioni con gli altri. 4. Cosa sintende per sistema politico e quali sono i suoi elementi costitutivi? Secondo David Easton, il sistema politico un sistema di interazioni attraverso le quali si realizza lassegnazione autoritativa di valori scarsi in una data societ. I suoi elementi costitutivi sono le immissioni (input) ovvero domande politiche (richieste autoritative di valori che, nate nellambiente del sistema, vengono rivolte ai decisori); i regolatori di accesso (gatekeepers: occupanti determinati ruoli, siano essi individui o gruppi, che determinano grezzamente quali saranno i contenuti del sistema politico) che selezionano le domande da immettere nel polo decisionale centrale, la scatola nera, dove vengono prese le decisioni. I gruppi articolano le domande che si trasformano in particolari issues (ovvero problemi politicamente rilevanti), mentre i partiti politici aggregano le domande che vengono trasformate in una serie di questioni complessive. Perch il sistema funzioni necessario il sostegno (ovvero un insieme di atteggiamenti che esprimono intenzioni positive nei confronti del sistema stesso, sia esso specifico o diffuso, rivolto alla comunit politica, al regime o alle autorit). Nella scatola nera avviene il processo di elaborazione delle decisioni pubbliche, esse vengono formulate, poi implementate (ovvero messe in atto attraverso atti esecutivi, finanziamenti, risorse personali specifiche). La scatola nera produce emissioni (output, le politiche pubbliche vere e proprie) e gli esiti specifici e reali delle politiche (policy outcomes). La retroazione (feedback) leffetto delle politiche pubbliche che si tradurr in consenso (input) se il loro esito sar stato raggiunto e saranno state in grado di stimolare nuove domande politiche. 5. Quali sono i principali assunti dellapproccio razionale alla politica? Lapproccio razionale alla politica, sulla scia di Schumpeter, utilizza alcuni assunti della teoria economica: interesse per le azioni individuali, interesse personale ed egoistico dellindividuo, ordinamento delle preferenze individuali, massimizzazione dellutilit che ogni individuo cerca di
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perseguire con le sue scelte. Gli elettori sarebbero come consumatori: cercherebbero di massimizzare la loro utilit scegliendo i candidati dallipotetico paniere che viene loro presentato. 6. Quali sono i principali assunti dellapproccio neoistituzionalista alla politica? Lelaborazione di identit collettive sarebbe alla base della formazione delle preferenze degli individui. Lessenza della politica la capacit di costruire le identit collettive attraverso un uso sofisticato dellideologia, come strumento per definire interessi collettivi di lungo periodo ai quali gli individui subordinano il godimento dei vantaggi individuali immediati. Lideologia rafforzerebbe la solidariet di gruppo. 7. Come si caratterizza la scienza politica a livello metodologico? La scienza politica una scienza empirica: si basa essenzialmente sullosservazione della realt cercando di indagare i fenomeni politici rintracciando delle uniformit e cercando di capire quali condizioni possono determinarli. Lanalisi della scienza politica non porta allenucleazione di leggi definitive e cerca di essere avalutativa, ovvero descrittiva a prescindere da qualsiasi giudizio di valore. Essa si avvale della ricerca di alcune variabili che vengono operazionalizzate e contestualizzate per vedere se la loro modificazione implica una rispondenza nel fenomeno in questione. 8. Metodologia della ricerca politica. Metodologia: procedure logiche che riguardano la formulazione dei concetti, la scelta dei problemi di ricerca, la formazione ed il trattamento dei concetti, la scelta dei casi di studi e delle variabili, le procedure di controllo dei risultati. Selezione e formulazione dei problemi: i ricercatori lavorano su problemi che soggettivamente ritengono rilevanti, dovrebbero puntare a cimentarsi con questioni nel tentativo di pervenire a risultati originali. I problemi relativi alla scienza politica sono empirici e devono essere esplicitati con chiarezza ed esaustivit allinizio della ricerca. Strategie di ricerca: occorre individuare quali unit (tipi di oggetto o eventi di cui ci si occupa) e quali propriet (caratteristiche o dimensioni dellunit che vengono prese in esame) saranno considerate nella ricerca. La ricerca potr essere intensiva o estensiva, sincronica o diacronica. Scelta dei casi: riguarda la determinazione di quali e quante osservazioni devono essere fatte quando non possibile o conveniente fare tutte quelle che sarebbero idealmente desiderabili. Formazione dei concetti: i concetti della ricerca devono essere formulati in modo chiaro, ovvero il ricercatore dovr specificare se il significato che attribuisce ai termini pari a quello delluso comune. Scala di astrazione: lastrazione dei concetti potr essere minima (connotazione) o massima (denotazione). Indicatori e definizione operazionali: alle definizioni verbali il ricercatore dovr accoppiare dei referenti empirici. Lidentificazione dei concetti ai quali la definizione verbale si riferisce si chiama definizione operazionale. Essa un tipo di definizione che incorpora al suo interno la specificazione del campo dei referenti empirici del concetto. Trattamento dei concetti: dai concetti operazionali si arriver alla creazione di variabili di cui si dovr cercare di stabilire quali saranno quelle dipendenti e quali saranno quelle indipendenti. Classificazioni e tipologie: lampiezza di un certo concetto viene divisa in un certo numero di categorie. Una tipologia una classificazione multidimensionale che nasce dallincrocio di pi criteri tra loro (matrice). Metodi di controllo: il metodo tipico della scienza politica quello comparato (come variano certe caratteristiche di un dato fenomeno in vari Paesi?). Sono anche utilizzabili il metodo sperimentale (come una variabile subisce modifiche se le altre vengono tenute costanti?) o quello statistico (quanto rilevante la covarianza?). Studio del caso: caso descrittivo a-teorico (non esplicitato empiricamente), caso interpretativo generatore di ipotesi ( potenzialmente generalizzabile), studio esplicativo (fa ricorso a generalizzazione usate nella letteratura esistente), studio di controllo delle teorie (cerca di determinare la validit di un

dato numero di teorie), studio del caso deviante (cerca di stabilire quando incida un caso deviante dalleconomia complessiva di una data ipotesi o teoria). La scienza politica perviene a generalizzazione che sono quasi-leggi. 9. Quali sono i principali elementi di definizione del concetto di democrazia? Secondo Dahl, la democrazia deve assicurare la soddisfazione continua delle preferenza dei cittadini in un quadro di eguaglianza politica. La democrazia pu anche avere una definizione procedurale: la democrazia deve poter permettere ad ognuno di formulare le proprie preferenze, farle esprimere ai cittadini tramite unazione individuale o collettiva, evitare che esse vengano discriminate per il loro contenuto. Sono necessarie, a questo fine, otto garanzie costituzionali: libert di associazione, libert di espressione, diritto di voto, diritto di competizione politica, eleggibilit alle cariche pubbliche, libert di informazione e sua natura pluralistica, elezioni libere e corrette, dipendenza del governo dal voto popolare. 10. Quali sono, secondo Rokkan, le soglie istituzionali attraverso cui si evolve la democrazia? Secondo Rokkan, ciascun movimento politico per essere pienamente integrato nelle istituzioni democratiche deve oltrepassare quattro soglie che variano da Paese a Paese secondo un certo timing. Le soglie sono: la soglie di legittimazione (diritto di espressione e critica), la soglia di incorporazione (influenza sulle scelte dei rappresentanti), la soglia di rappresentanza (ingresso al Parlamento), la soglia del potere esecutivo (controllo sul governo). Le prime due soglie sono state conquistate nellambito della costruzione dello Stato moderno a partire dal Medioevo, la conquista delle altre due variabile. 11. Quali sono, secondo Dahl, i principali percorsi di democratizzazione? Dahl individua due dimensioni di democrazia: il diritto di opposizione (presenza di garanzie costituzionali) ed il grado di inclusione (a quanti sono garantiti i diritti di opposizione). Incrociando le due dimensioni nella scatola di Dahl stata costruita una tipologia di regimi politici: egemonie chiuse (nessun diritto di opposizione per nessuno), oligarchie competitive (diritti di opposizione per pochi), egemonie inclusive (pochi diritti per tutti i cittadini), poliarchie (ampi diritti per tutti). Dahl ha definito liberalizzazione la concessione di diritti di opposizione e inclusione lestensione di quei diritti. I percorsi di democratizzazione, ovvero il raggiungimento dei regimi poliarchici, sono stai tre: nel primo la liberalizzazione precede linclusione, nel secondo linclusione precede la liberalizzazione, nel terzo si passa direttamente da egemonie chiuse a poliarchie (scorciatoia). 12. Quali sono, secondo Barrington Moore Jr., le principali precondizioni per lo sviluppo della democrazia? Secondo Barrigton Moor Jr., la societ e leconomia hanno influenzato la democrazia. Tre sono state le vie alla societ moderna: il capitalismo e la democrazia parlamentare (Francia e Inghilterra dopo le rivoluzioni), il capitalismo che culmina nei fascismi, il comunismo. Solo nella prima via c stato sviluppo democratico (controllo dei governi, razionalizzazione giuridica, partecipazione popolare e estensione del diritto di voto). NellEuropa occidentale la democrazia ha potuto svilupparsi per una serie di fattori: equilibrio tra corona e nobilt, evoluzione mercantile dellaristocrazia terriera, assenza di una coalizione aristocratico-borghese contro i contadini ed i lavoratori, alcune rivoluzioni. 13. Quali sono i principali diritti di cittadinanza e come si sono evoluti? Il XX secolo considerato il secolo della massima espansione dei diritti di cittadinanza. Secondo Marshall i diritti di cittadinanza sono composti da: diritti civili (tutte le libert individuali cui si lega loperato delle corti di giustizia), diritti politici (voto e partecipazione cui si lega loperato del Parlamento), diritti sociali (educazione e servizi sociali cui si lega il ruolo della spesa pubblica e del Welfare). I diritti civili si sono affermati a partire dalla Rivoluzione francese, quelli politici a partire dallestensione del diritto di voto e dalla caduta di tutte le restrizioni a questo, quelli sociali dallemersione e dallaffermazione storica del Welfare State.
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14. Quali sono i principali elementi di definizione dei regimi non democratici? Si pu costruire una tipologia di regimi non democratici secondo i seguenti criteri: coalizione dominante (chi detiene il potere e su quale base lo si riconosce), base sociale del regime (gruppi sociali di sostegno), livello di repressione (repressione dei diritti fondamentali), grado di mobilitazione (partecipazione pi o meno imposta), elaborazione ideologica (articolata o meno). 15. Quali sono le differenze tra regimi autoritari, totalitari e tradizionali? I regimi autoritari sono caratterizzati da: pluralismo politico limitato e non responsabile, bassa elaborazione ideologica, scarsa mobilitazione continua, piccolo gruppo dirigente. I regimi totalitari non hanno pluralismo politico, reprimono al massimo livello le libert individuali, hanno forti leader carismatici, il livello di mobilitazione elevato e continuo, hanno un grado di elaborazione ideologica altissimo, la repressione della dissidenza elevata. I regimi tradizionali si basano sul patrimonio di un leader, sono di solito oligarchie non competitive. Si parla a questo proposito di sultanismo (Weber), richiamando la definizione weberiana. 16. Quale cultura politica favorisce la democrazia? La cultura politica, secondo Almond e Powell, linsieme degli atteggiamenti, delle credenze, e degli orientamenti nei confronti della politica caratteristici di un sistema politico in un dato periodo. Essa ha tre componenti: componente cognitiva (conoscenza del reale funzionamento del sistema politico), componente affettiva (accettazione, sostegno, rifiuto o alienazione nei confronti del sistema), componente valutativa (critica nei confronti del sistema). La cultura politica, variabile da Paese a Paese, influenza il funzionamento del sistema politico. La democrazia favorita da culture che incoraggiano lo sviluppo della solidariet orizzontale, della fiducia istituzionale, della cultura civica e della potenziale partecipazione politica di tutti. Anche lo sviluppo economico ha uninfluenza biunivoca sulla democrazia. 17. Quali sono le tappe di un processo di transizione democratica? I processi di democratizzazione hanno tre fasi: transizione, instaurazione, consolidamento. Nella prima, si passa dal vecchio regime al nuovo poich le regole del vecchio non funzionano ma le regole del nuovo non si sono ancora consolidate e pu essere favorita da: liberalizzazione, indebolimento della censura e dei vincoli alla libert personale, garanzie legali, concessioni di alcuni diritti civili. Nella seconda, i diritti civili e politici vengono pienamente riconosciuti, si hanno libere elezioni, emergono dei partiti, lo spazio della partecipazione si allarga sempre pi, i poteri e le funzioni dello Stato sono nettamente divise. Nella terza, le strutture partitiche si consolidano cos come la rappresentanza. Coalizioni dominanti, partiti politici, fattori internazionali ed organismi sovranazionali posso determinare le cause di un passaggio alla democrazia. 18. Come si definisce la partecipazione politica? La partecipazione politica il coinvolgimento dellindividuo nel sistema politico a vari livelli di attivit, che vanno dal disinteresse totale alla titolarit di una carica politica. In generale, essa comprende tutti quei comportamenti dei cittadini orientanti, in maniera pi o meno accentuata, il processo decisionale pubblico o politico. Essa comprende comportamenti molto diversi tra loro: militanza in un partito, discussione pubblica, pressione organizzata, forme non convenzionali di partecipazione. 19. Cosa sintende per forme di partecipazione convenzionale e forme di partecipazione non convenzionale? Milbrath ha cercato di esemplificare un elenco di forme di partecipazione convenzionale: votare, avviare una discussione pubblica, convincere un altro a votare in un certo modo, assistere ad un comizio, militare attivamente in un partito, candidarsi ad una carica pubblica, occupare cariche di partito. Dalton, ventanni dopo Milbrath, ha esemplificato un elenco di forme di partecipazione non

convenzionale: aderire ad un boicottaggio, occupare edifici, bloccare il traffico, firmare una petizione, fare un sit-in, partecipare a cortei o scioperi, danneggiare o usare violenza contro cose o persone. 20. Cosa sono i valori post-materialistici secondo Inglehart? Secondo Inglehart, i valori tradizionali materialistici, legati alla sicurezza personale e collettiva oltre che al benessere economico, sono venuti meno a partire dagli anni 60. Sono emersi, allora, valori postmaterialisti orientanti verso bisogni di natura espressiva (libert di espressione, partecipazione democratica). Dunque, la lunga fase di crescita economica culminata negli anni 60 ha spostato lattenzione dai temi del benessere materiale a quelli relativi allo stile di vita. 21. Cosa intende Hirschmann con i termini exit e voice? Hirschmann sostiene che la partecipazione faccia bene alla democrazia. Egli ha indicato due strategie che posso permettere ad ogni individuo di esprimere scontento: la strategia di exit e quella di voice. Exit si riferisce al definitivo abbandono di un prodotto politico per un altro; Voice si riferisce alla protesta, al tentativo di cambiare o eludere qualsiasi stato di cose riprovevole. I sistemi politici che facilitano la protesta aperta funzioneranno meglio di quelli in cui lo scontento non pu che sfociare nelluscita. 22. Quali elementi caratterizzano i gruppi di interesse? Secondo A. Bentley, un gruppo coincide con ogni sezione della societ che agisca o tenti di agire in base ad un certo interesse suo proprio. Secondo D. Truman, un gruppo tale se tutti i suoi componenti adottano un atteggiamento simile. Secondo Almond e Powell, un gruppo tale se i componenti hanno consapevolezza della loro comune appartenenza. Il gruppo si pone, nellanalisi politologica, nellintersezione tra decisioni pubbliche e preferenze individuali ed attribuito ai soli gruppi che sono, in qualche maniera, politicamente rilevanti. I gruppi mirano ad articolare interessi particolari e ad influenzare il potere politico. Un gruppo pu essere definito come un organizzazione formale e volontaria che mobilita risorse per influenzare le politiche pubbliche. 23. Quali sono, secondo Almond e Powell, i principali tipi di gruppi che partecipano allarticolazione degli interessi? Esistono, secondo Almond e Powell, quattro principali tipi di gruppi di interesse: gruppi di interesse anomici (disorganizzati, senza scopi comuni precisi), gruppi di interesse non associativo (basati su interessi comuni ma non organizzati), gruppi di interesse istituzionale (allinterno di partiti, corporazioni, istituzioni, forze armate), gruppi di pressione associativa (strutture organizzate e specificamente designate ad esprimere gli interessi particolari di un determinato gruppo di individui). 24. Quali sono gli effetti positivi dei gruppi secondo la tradizionale teoria dei gruppi? A. Bentley sostiene che i gruppi sono gli attori pi rilevanti in politica. Essi hanno tre effetti benefici sul sistema politico: equilibrio (mediano e bilanciano le varie spinte contrastanti nellinfluenza alle politiche pubbliche), socializzazione (favorirebbero leducazione alla tolleranza, laumento di capitale sociale e la cross-cutting memebership), indipendenza dallo Stato (i gruppi mediano, fanno s che gli individui possano organizzarsi dal basso, favoriscono i negoziati e gli accordi cos come la dispersione del potere). 25. Quali sono gli effetti negativi dei gruppi in democrazia secondo i critici della teoria dei gruppi? I gruppi sarebbero fonte di disuguaglianza (alcuni interessi sarebbero pi rappresentati di altri), creerebbero delle barriere allentrata (non tutti gli interessi avrebbero dignit di essere articolati ma solo quelli dei gruppi pi forti e meglio organizzati), sottorappresenterebbero gli interessi pubblici a favore di quelli particolari e privati, catturerebbero il governo che non sarebbe in grado di perseguire il bene comune a vantaggio degli interessi particolari dei gruppi pi forti che premono maggiormente attraverso lutilizzo di risorse politiche e/o economiche.

26. Come si definiscono i movimenti sociali? Il concetto di movimento sociale si riferisce a reti di interazioni prevalentemente informali, basate su credenze condivise e solidariet che si mobilitano su tematiche conflittuali attraverso luso frequente di forme di protesta. 27. Quali sono le opportunit politiche pi favorevoli alla sviluppo dei movimenti sociali? I movimenti sociali sono un prodotto della democrazia. Essi si sviluppano se vengono estesi i diritti e si ampliano i canali di accesso ai decisori pubblici. Fattori di sviluppo dei movimenti sono: il grado di decentramento territoriale, la separazione funzionale del potere dello Stato, latteggiamento inclusivo da parte dello Stato nei confronti dei movimenti atto a ricevere e a considerare le domande promosse, la possibilit che i movimenti abbiano alleati politici e/o istituzionali. 28. Quali sono le caratteristiche di una struttura pluralistica di rappresentanza degli interessi? Essa un sistema di rappresentanza degli interessi con associazioni multiple, volontarie, concorrenti, non gerarchiche e non necessariamente differenziate secondo criteri funzionali. Nei rapporti con lo Stato, il modello pluralista rimane privo di un riconoscimento ufficiale, non viene sovvenzionato e non viene controllato dai pubblici poteri. Le alleanza con il potere politico-istituzionale sono mutevoli e dipendono dalle circostanze. Fa uso del lobbying come strumento di pressione atto ad orientare i decisori pubblici nelle loro scelte. 29. Quali sono le caratteristiche di una struttura neocorporativa (modello belga) di rappresentanza degli interessi? Essa un sistema di rappresentanza degli interessi in cui le unit costitutive sono singole, obbligatorie, non in concorrenza, gerarchiche e differenziate secondo criteri funzionali. Nei rapporti con lo Stato, il modello neocorporativo viene esplicitamente riconosciuto, controllato e beneficia di sovvenzioni. La concertazione complessiva viene utilizzata per cooptare le strutture neocorporative nellambito delle decisioni pubbliche. Le precondizione del neocorporativismo sono: le piccole dimensioni del Paese, lintegrazione nei mercati internazionali, forti partiti socialisti, associazioni degli interessi ben strutturate. 30. Come pu essere definito un partito politico e quali sono le sue funzioni principali? Secondo la celebre definizione weberiana il partito unassociazione fondata su un adesione formalmente libera, costituita per attribuire ai capi una posizione di potenza allinterno di un gruppo sociale e ai propri militanti attivi possibilit, ideali o materiali, per il perseguimento di fini oggettivi, obiettivi personali o entrambi. A. Downs sostiene che il partito una compagine di persone che cercano di ottenere il controllo dellapparato governativo a seguito di regolari elezioni. Le funzioni dei partiti sono principalmente quattro: sono mediatori tra societ civile e Stato, strutturano il voto ad aggregano le domande politiche, svolgono funzioni di socializzazione politica, permettono il controllo dei governanti da parte dei governati e contribuiscono allelaborazione delle politiche pubbliche. 31. Cosa si intende per partito dei notabili? Secondo Weber il partito dei notabili formato da individui, la cui risorsa politica principale la deferenza, che traggono altrove il loro sostentamento, che si affacciano sulla scena politica in forma di comitati mobilitati per la protezione di singoli interessi. Il partito dei notabili svolge unattivit saltuaria, principalmente in campagna elettorale, si sviluppa nellambito di una competizione elettorale ristretta ed ha come base sociale la borghesia. 32. Cosa si intende per partito di massa? Il partito ideologico di massa formato da politici di professione. Ha una struttura burocratica stabile, svolge attivit politica in modo permanente. Il suo obiettivo quello di integrare i propri componenti nella societ e nello Stato. Si sviluppa nellambito dellestensione del suffragio elettorale ed ha come base sociale i lavoratori. Esempi di partiti di massa sono la SPD tedesca, il PSI e la DC in Italia.
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33. Quali sono, secondo Rokkan, le fratture che hanno dato vita ai partiti politici? Secondo Rokkan, i partiti politici presenti in ciascun Paese, costituitisi e sviluppatisi storicamente, riflettono alcune fratture (cleavages) che si sono presentate nel corso dei secoli. Due di queste fratture sono prodotte dalla rivoluzione nazionale: il conflitto tra il centro e la periferia ed il conflitto tra lo Stato e la Chiesa hanno ad oggetto la lingua e listruzione e hanno originato i partiti regionalisti, quelli liberali e quelli a base religiosa. Due di queste fratture sono prodotte dalla rivoluzione industriale: il conflitto tra citt e campagna ed il conflitto tra capitalisti e lavoratori hanno ad oggetto le barriere doganali e lo stato sociale e hanno originato i partiti contadini, conservatori e socialisti. 34. Quali sono le principali famiglie spirituali di partiti? Secondo K. von Beyme esistono nove famiglie spirituali di partiti: partiti liberali e radicali, partiti conservatori, partiri socialisti e socialdemocratici, partiti democristiani, partiti comunisti, partiti agrari, partiti etno-regionalisti, partiti della destra radicale o sociale, partiti ecologisti. 35. Cosa si intende per teoria del congelamento delle fratture? Secondo Lipset e Rokkan, le fratture sociali che hanno originato i partiti nei vari Paesi hanno fatto s che il sistema dei partiti negli anni 60 non fosse molto diverso da quello rilevabile negli anni 20. I partiti sono rimasti gli stessi e lelettorato rimasto stabile (poco volatile). I partiti contribuiscono a congelare, ovvero a riprodurre, le fratture che li hanno originati incapsulando i conflitti sociali nel lungo periodo. 36. Cosa si intende per legge ferrea delle oligarchie? Secondo R. Michels, i partiti si trasformano, da strutture democratiche aperte alla base, a strutture oligarchiche la cui guida affidata ad un ristrettissimo gruppo di persone. Loligarchia fa s che lorganizzazione sia alla base del potere sugli elettori e si afferma che per una serie di ragioni: efficienza, specializzazione delle funzioni, expertise, competenze specialistiche. Il partito, allora, avrebbe come obiettivo fondamentale la sua conservazione e la permanenza del potere della lite che lo guida, tralasciando lo scontro politico e diventano sempre pi incline al compromesso. 37. Cosa si intende per partito pigliatutto? Secondo O. Kirchheimer, il partito pigliatutto, affermatosi nel secondo dopoguerra, caratterizzato da: riduzione considerevole della sua elaborazione ideologica, rafforzamento dei gruppi dirigenti di vertice, diminuzione conseguente del ruolo del singolo membro del partito o dei militanti attivi, minore accentuazione del riferimento ad una specifica classe sociale, accesso e dialogo con diversi gruppi di interesse. Il partito piglia tutto mirerebbe esclusivamente a raggiungere consenso e successo durante le competizioni elettorali. 38. Quali sono i contributi della Scuola di Michigan e della Scuola di Columbia allanalisi del comportamento elettorale? Secondo la Scuola di Columbia, cresciuta attorno a Paul Lazarsfeld, il voto un comportamento essenzialmente individuale ma influenzato da norme e valori dominanti nei diversi gruppi sociali: una persona pensa politicamente come socialmente. Secondo la Scuola di Michigan, il ruolo dellappartenenza sociale ad un partito sarebbe diminuito drasticamente: cresce lelettorato di opinione e diminuisce quello di appartenenza nellambito di un progressivo indebolimento dei legami di identificazione partitica. 39. Cosa si intende per partito professionale-elettorale? Secondo Panebianco, il partito professionale-elettorale ha tutte le caratteristiche del partito piglia tutto ma in pi la burocrazia di partito, cui era delegato il rapporto con la base di riferimento, stata soppiantata da un piccolo gruppo di esperti altamente specializzati nel rapporto diretto con gli elettori. Dunque, i legami verticali del partito sarebbero deboli, le direzioni sarebbero fortemente personalizzate,
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attrarrebbe finanziamenti tramite gruppi di interesse e fondi pubblici, porrebbe laccento sulle singole issue e sulla leadership. 40. Cosa si intende per cartel party? Secondo Katz e Mair, i partiti nelle istituzioni si sono rafforzati. Il cartel party rappresenta proprio la crescente collusione tra i singoli partiti che si accordano, formando vere e proprie alleanze, per ottenere risorse pubbliche. Il finanziamento pubblico ai partiti ed il ruolo dei media elettronici nelle campagne elettorali hanno accresciuto la reciproca penetrazione tra Stato e partiti riducendo la competizione tra singoli partiti. 41. Quali sono, secondo Duverger, le differenze tra sistemi di partito bipartitici e multipartitici? Duverger distingue tra sistemi monopartitici, bipartitici e multipartitici. Il sistema monopartitico sarebbe tipico dei regimi autoritari detti spesso a partito unico. Il sistema bipartitico, spesso considerato come il pi efficiente, quello di Inghilterra, USA, Colombia, Costa Rica e Malta. Il sistema multipartitico, tipico delle democrazie occidentali, nato e sviluppatosi dal congelamento delle fratture sociali, caratterizzato da coalizioni eterogenee ed instabili. Secondo Duverger, la legge elettorale influenzerebbe il sistema dei partiti: il sistema elettorale maggioritario porterebbe al bipartitismo mentre il sistema elettorale proporzionale porterebbe al multipartitismo. 42. Quale tipologia dei sistemi di partito propone Sartori? Sartori corregge limpostazione di Duverger secondo due criteri: il potenziale di coalizione (i partiti minori devono essere contati se hanno anche un minimo peso nel formare le coalizioni di governo), il potenziale di ricatto (un partito deve essere contato se influenza le tattiche degli altri). Sulla base della polarizzazione ideologica dei sistemi partitici, Sartori individua tre tipi di sistemi monopartitici (partito singolo, partito egemonico, partito predominante), un sistema bipartitico in cui ci sono due partiti egualmente forti, che competono per governare da soli e si alternano di legislazione in legislazione, tre tipi di sistema multipartitico (multipartitismo moderato, pluralismo polarizzato, multipartitismo segmentato). 43. Cosa sintende per pluralismo polarizzato? Esso indica un sistema di partiti (numero di solito superiore a 5) in cui: sono presenti partiti antisistema (MSI e PCI alla fine degli anni 70 in Italia), sono presenti due opposizioni bilaterali, il centro occupato, il sistema ideologicamente polarizzato, vi la tendenza centrifuga che fa confluire le forza politiche ad allearsi con il centro, la mentalit della societ civile fortemente influenzata dalle opposizioni ideologiche rappresentate dai partiti, il partito che governa scarsamente responsabile a livello democratico. 44. Come si definisce la rappresentanza? E una relazione di carattere stabile tra cittadini e governanti per effetto della quale i secondi sono investiti dellautorit di governare in nome e nellinteresse dei primi e sono soggetti a responsabilit politica per i propri comportamenti di fronte ai cittadini stessi. Questa definizione contiene tre concetti: la concezione giuridica della rappresentanza come mandato, la concezione sociologica della rappresentanza coma rappresentativit effettiva e la concezione politologica della rappresentanza come responsiveness (responsabilit democratica). 45. Quali sono le principali tipologie e strutture dei parlamenti? Si possono distinguere un parlamento avversariale ed un parlamento policentrico. Nel primo, c di solito una sola camera, il peso dei poteri affidati alle commissioni scarso nei confronti di quelli affidati allassemblea, al suo interno operano due soli partiti, lassemblea meno autonoma rispetto al governo. Nel secondo, ci sono di solito due camere, una alta ed una bassa, il peso delle commissioni marcato e

possono operare politiche di investigation nei confronti delle assemblee, al suo interno operano pi partiti raccolti in gruppi parlamentari, lassemblea pi autonoma rispetto al governo. 46. Cosa si intende per governo? Il governo il vero e proprio timone del sistema politica. Il termine government non utilizzato negli USA dove si preferisce il termine administration. Il governo il detentore del potere esecutivo ma non il solo organo che, di fatto e di diritto, lo esercita. La burocrazia, infatti, lo strumento operativo del governo. I poteri del governo, anche nelle forme parlamentari, hanno preso lentamente il sopravvento e si sono articolati ed ampliati vieppi, anche per ci che concerne la loro spinta legislativa. 47. Cosa si intende per coalizione minima vincente? I partiti cercano di massimizzare il loro potere in sede di elezioni e di nomina conseguente delle cariche politiche ministeriali (essi sono office-seekers). Dunque, cercheranno di accaparrarsi pi cariche possibili cercando di fare parte della coalizione minima possibile. Questa la minimum winning, ovvero la coalizione minima vincente, composta dal minor numero di partiti possibile che controllano, di conseguenza, il massimo numero di cariche a testa. Influisce sulla coalizione reale che verr a determinarsi, la distanza ideologica tra i partiti che potrebbero formare quella minima (se la minimum winning potrebbe essere formata da due partiti di sinistra e da uno di estrema destra, quasi impossibile che sar realizzata). 48. Cosa si intende per governo di minoranza? E ben possibile che una coalizione non possa essere formata dopo le elezioni: governer in minoranza un solo partito (si vedano i governi monocolore democristiani tra il 1960 ed il 1990). Si pensa che questi governi saranno destinati a durare poco(per il caso italiano, si parlato di governi balneari, in realt essi si sono dimostrati legittimati ed hanno agito come veicoli di alternanza. 49. Quali sono le differenza tra forma di governo presidenziale, parlamentare e semipresidenziale? Nei sistemi di governo parlamentari lunica istituzione democraticamente legittimata in via diretta il Parlamento, lautorit del governo deriva dalla fiducia dellassemblea che pu revocarla. Nei sistemi presidenziali il capo del governo anche capo dello Stato, eletto direttamente dal popolo o da un collegio eletto a tale scopo, ha ampi poteri riguardo la composizione del suo governo e non pu essere destituito se non per impeachment. Nei sistemi semipresidenziali, il potere esecutivo viene distribuito tra primo ministro, che nominato dal presidente e deve avere la fiducia del Parlamento, e presidente. E presente una doppia legittimit democratica (sia il presidente che il parlamento sono eletti direttamente dal popolo) ed una certa rigidit del sistema (il presidente non decade assieme al parlamento e viceversa). 50. Cosa bisogna intendere per democrazia maggioritaria e democrazia consensuale? Il modello maggioritario (o modello Westminster, caratterizzante il sistema inglese) ha otto principali elementi: accentramento del potere esecutivo (governi monopartitici a maggioranza risicata), fusione del potere e predominio dellesecutivo, bicameralismo asimmetrico o monocameralismo, sistema bipartitico, sistema politico unidimensionale (unica linea di conflitto principale), sistema elettorale maggioritario, sistema di governo unitario e centralizzato, costituzione non scritta e sovranit del Parlamento. Il modello consensuale caratterizzato da: grandi colazioni di governo, preminenza del Parlamento, bicameralismo equilibrato, sistema multipartitico, sistema politico multidimensionale, rappresentanza proporzionale, federalismo territoriale o decentramento amministrativo, costituzione scritta. 51. Cosa si intende per party government? Secondo R. Katz, perch vi sia partito di governo devono essere soddisfatte tre condizioni: le principali decisioni di governo sono presa da persone scelte nei partiti a seguito delle elezioni, il partito
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di governo o la coalizione di governo elabora le decisioni inerenti le politiche pubbliche, i principali uomini di governo (primo ministro, ministri, ) sono selezionati allinterno del loro partito. Dunque, la selezione della classe di governo fatta allinterno dei partiti, la loro influenza generale e la loro incidenza sullelaborazione delle politiche pubbliche estremamente rilevante. La patologia del party government stata rappresentata dalla partitocrazia in Italia. Il governo di partito considerato come legittimo, anche se segue un sistema di spoglie (spoil system = who wins takes all), e funziona bene se ci sono elezioni altamente competitive; molto meno il tentativo, potenziale, dei governi di partito di inserirsi in maniera incisiva sulla vita civile e sociale dei cittadini nel tentativo di partiticizzare la societ. 52. Cosa si intende per policy e quali sono gli attori delle politiche pubbliche? Una politica pubblica (policy) pu essere definita come uninsieme di azioni, compiute da un insieme di attori, che agiscono in relazione ad un problema collettivo. Il governo lattore principale di una politica pubblica ma non il solo poich agisce in interrelazione con altri soggetti, sia pubblici che privati. Altri attori pubblici saranno i parlamenti e le burocrazie pubbliche, gli attori privati sono i gruppi di pressione ed i movimenti. 53. Cosa si intende con triangoli di ferro, issues networks e policy communities? Negli USA, limmagine del triangolo di ferro stata utilizzata per identificare i rapporti stabili tra i rappresentanti di un determinato interesse rilevante, le burocrazie pubbliche e le commissioni parlamentari interessate. Il concetto di issues networks oltrepassa in estensione quello del triangolo di ferro: esistono una pluralit di attori non istituzionali legati a certi interessi rilevanti per la politica: esperti, tecnici, organizzazioni, movimenti sociali, giudici che compongono un vero e proprio reticolo legato a determinati temi specifici. In Europa, prevale la visione della policy community che indica una serie di rapporti abbastanza stabili tra istituzioni, burocrazia e vari attori privati su certi temi e sulle soluzioni da realizzare. 54. Come pu essere analizzato il processo decisionale e amministrativo? Secondo il modello di analisi della burocrazia essa agisce secondo un potere razionale-legale (Weber). Da questa impostazione si sono sviluppati vari approcci allanalisi dellagire burocratico. Lapproccio razionale o sinottico: lamministrazione predispone i mezzi pi efficaci, efficienti e meno costosi per la realizzazione di determinati obiettivi. Questo approccio analitico entrato in crisi grazie a H. Simon (57): lamministrazione si accontenterebbe di una soluzione soddisfacente ai problemi posti in essere poich il suo agire determinato da una razionalit limitata. Sulla stessa linea si muove Lindblom (59) che ammette che il processo burocratico procede in modo incrementale ed incoerente seguendo aggiustamenti adattivi e/o manipolativi. I fini ufficiali della burocrazia non corrisponderebbero a quelli realmente perseguiti: la vita delle organizzazione complesse dominata da una continua lotta fra differenti attori, ciascuno dotato di proprie risorse e strategie spesso in contrasto le une con le altre, che determinerebbero una certa instabilit e disgregazione dellorganizzazione stessa che arriverebbe ad una serie di soluzioni che si affastellerebbero (teoria del garbage can). Infine, lapproccio neoistituzionalista ha sottolineato che, fatti salvi alcuni assunti della teoria del garbage can, lamministrazione persegue certi obiettivi secondo regole, procedure, protocolli, routine abbastanza uniformi. Essa avrebbe una certa memoria istituzionale poich tenderebbe a riprodurre le strategie che hanno avuto successo in passato. 55. Cosa sostiene lapproccio top-down e quello bottom-up ai processi amministrativi? Le decisioni dellamministrazione, apparato gerarchizzato e definito in base a certi ruoli, posso avvenire, secondo due differenti approcci, dallalto verso il basso (top-down) o dal basso verso lalto (bottomup). Secondo lapproccio bottom-up, le politiche pubbliche non sarebbero attuate solo ed esclusivamente secondo ordini prestabiliti dallalta funzione pubblica, ma ci sarebbe un certo spazio per le sfere pi basse dellamministrazione in quanto sarebbero dotate di un sapere concreto e di discrezionalit che permettono di valutare meglio limpatto concreto di tutte le decisioni.
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56. Cosa si intende per giudializzazione della politica? Il crescente intervento della Corte Suprema negli USA ha fatto parlare gli studiosi di giudializzazione della politica. In Italia, la Corte costituzionale, prevista dalla carta costituzionale del 1948, ha cominciato i suoi lavori nel 1956. Non solo le alte corti sono state investite di nuovi compiti (adeguamento della legislazione pre-costituzionale, nel caso italiano) ma anche aumentata la domanda di giustizia alle corti di livello inferiore. Parallelamente al declino di molte istituzioni che avevano il compito di mediare i conflitti a livello della societ civile, il ricorso ai giudici si vieppi consolidato. Nel caso dellUE, la Corte di Giustizia stata investita del compito di garante dellapplicazione del diritto comunitario nei singoli Stati membri ed ha elaborato una serie di figure nuove per quanto concerne i diritti fondamentali. 57. Cosa si intende per federalismo? Il modello di decentramento territoriale per eccellenza quello federale. Il federalismo inteso sia come organizzazione amministrativa che come assetto istituzionale: due livelli di governo comandano su uno stesso territorio e sulle stesse persone; ogni livello di governo autonomo in riferimenti a certe sfere; ci sono garanzie di autonomia della sfera propria di ogni livello di governo. 58. Cosa si intende per polity? Polity un termine che si riferisce allidentit e ai confini di una comunit politica, cio del territorio circoscritto dalle frontiere e della popolazione che vi abita. Oggi, non pi lo Stato-nazione che esercita in via esclusione e piena la sovranit sul suo territorio: per alcune materie, organismi sovranazionali istituzionali, governativi e non governativi, hanno una rilevante voce in capitolo. 59. Quali attori non governativi intervengono nella politica sovranazionale? Organizzazioni non governative transnazionali (ONG), ovvero organizzazioni indipendenti che agiscono in pi Paesi. Organizzazioni transnazionali dei movimenti sociali (Greenpeace, Amnesty International,). 60. Cosa si intende per multilevel governance? Il termine multilevel governance descrive la divisione dei poteri autoritativi su pi livelli del territorio. Nellintegrazione europea il concetto di governance a pi livelli indica e riassume un modello di relazione fra il livello subnazionale di governo degli Stati membri e le istituzioni europee. Gli studi di politica che vertono su questo tema dimostrano che gli attori del processo di integrazione dellEuropa non sono soltanto gli Stati ed i governi nazionali, ma anche i livelli di governo subnazionali. Il risultato di questo nuovo policymaking decentrato stato la pluralit e la diffusione dei livelli a contatto con le istituzioni europee. Il processo ha contribuito alla progressiva erosione della sovranit degli Stati membri: tale logoramento stato causato non solo dallevoluzione delle competenze esercitate dalle istituzioni europee, ma anche dal sempre maggiore attivismo delle entit subnazionali in campo internazionale. Per queste ragioni, la letteratura dibatte sullesistenza di un vero terzo livello nellintegrazione europea.

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