You are on page 1of 35

Comune di Latina

Provincia di Latina

CAPITOLATO SPECIALE D'APPALTO

IMPIANTI TERMICI

OGGETTO:

LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE E ADEGUAMENTO ALLE NORME DI SICUREZZA IMPIANTI TECNOLOGICI DEL PALAZZO DELLA CULTURA.

PARTE D'OPERA: IMPIANTO DI CONDIZIONAMENTO COMMITTENTE:


COMUNE DI LATINA

data, //

IL TECNICO ING. VITTORIO DE SANTIS


pag.1

CAPITOLO 1
OGGETTO DELL' APPALTO - DESIGNAZIONE DELLE OPERE AGGIUDICAZIONE E PREZZO DELL'APPALTO A MISURA
Art. 1.1 OGGETTO DELL'APPALTO L'appalto ha per oggetto la fornitura e tutti i lavori occorrenti per la modifica nell'edificio palazzo della Cultura dell'impianto di condizionamento La forma, le dimensioni, gli elementi costruttivi, nonch l'orientamento dell'edificio e dei vari locali e vani, risultano dalle tavole di disegno allegate.

Art. 1.2 FORMA E AMMONTARE DELLAPPALTO Il presente appalto dato a misura. Limporto complessivo dei lavori ed oneri compresi nellappalto a misura, ammonta a:

Base di gara (IVA esclusa) Euro 310.000,00 (diconsi Euro Trecentodiecimila) di cui 6.000 oneri di sicurezza non soggetti a ribasso Euro 6.000 (diconsi Euro Seimila)

Gli oneri suddetti, relativi ai costi della sicurezza, sono presunti ed IVA esclusa.

Art. 1.3 DESCRIZIONE DELLE OPERE DA ESEGUIRE L'impianto da eseguire alle condizioni del presente Capitolato deve comprendere la fornitura e posa in opera per: Impianti di riscaldamento: Centrale Termica Impianti di condizionamento del Teatro Grande

Qui di seguito si dettaglia quanto necessario per ciascuna tipologia di impianto.

1.3.1) Impianti di riscaldamento diretto Tali impianti devono comprendere: a) la sistemazione ed il rifacimento della Centrale termica per la produzione del calore e, ove occorrano, i dispositivi di trasformazione e di alimentazione, il tutto completo di mantelli di copertura e isolamento, saracinesche, valvole, rubinetti, vasi di espansione del tipo aperti o chiusi, accessori secondo quanto richiesto dalle norme vigenti, in particolare dal D.M. 1 dicembre 1975, dal D.M. 1 dicembre 2004, n, 239 sulla sicurezza per apparecchi contenenti liquidi caldi sotto pressione e successiva raccolta R o H dell'I.S.P.E.S.L. e compresi i lavori murari per opere di sterro e fondazioni, basamenti e costruzioni del camino e suo allacciamento alle caldaie; pag.2

b) quando sia richiesto, l'impianto di combustione a gas o a gasolio, completo di bruciatore ed ogni altro accessorio, inclusi, nel caso di impiego di gasolio, i serbatoi di servizio e di riserva in lamiera di acciaio nero della capacit sufficiente per il numero di giorni di esercizio dell'impianto previsti dal legislatore, esclusi tutti i relativi lavori di sterro e murari; c) quando necessario, i ventilatori di aiuto al tiraggio o gli eiettori per i generatori di vapore; in ogni modo l'Impresa fornir le dimensioni della sezione del camino a disposizione, in relazione all'altezza, e le caratteristiche di costruzione; d) le condutture per l'adduzione dell'acqua nelle caldaie ed, eventualmente, negli scambiatori di calore, il serbatoio dell'acqua di condensazione, se trattasi di impianto a vapore, le condutture di scarico nella fogna pi prossima, nonch l'eventuale impianto di depurazione dell'acqua; e) le elettropompe (ivi comprese quelle di riserva), se trattasi di impianto a circolazione accelerata, complete di idrometri, saracinesche di intercettazione, antivibranti e le pompe elettriche e a vapore, per l'alimentazione delle caldaie per la produzione di vapore; f) tutte le condutture, complete dei pezzi di raccordo e congiunzione (ovvero manicotti, gomiti, nipples, riduzioni, controdadi, ferma-tubi, flange, bulloni, staffe, ecc.) ed accessori, quali compensatori di dilatazione, valvole e saracinesche alla base delle colonne montanti di spurgo e discendenti e, ove occorrano, scaricatori automatici o sifoni di scarico con cassetta; g) il rivestimento con materiale coibente (del quale dovranno essere precisate le caratteristiche) delle condutture;la verniciatura a due mani, con antiruggine, di tutte le condutture; h) le apparecchiature elettriche, interruttori, teleruttori, salvamotori e, ove si ritenga necessario, il quadro elettrico, portante o meno gli apparecchi predetti, nonch fusibili, amperometri, voltmetri e le linee elettriche tra il quadro e gli apparecchi; l) quando sia espressamente richiesto, anche le apparecchiature di regolazione e controllo, con i rispettivi indicatori, di eventuali comandi automatici di valvole, regolatori e stabilizzatori di temperatura. Tutti i prodotti e/o materiali impiegati, qualora possano essere dotati di marcatura CE secondo la normativa tecnica vigente, dovranno essere muniti di tale marchio. 1.3.2) Impianti di condizionamento Oltre alla sistemazione della Centrale Termica (vedi progetto) per renderla funzionale ed a norma, si dovr provvedere al nuovo impianto di condizionamento del Teatro Grande con la fornitura e posa dei seguenti materiali: a) elettropompe, comprese quelle di riserva, con le occorrenti saracinesche, antivibranti e tubazioni termicamente isolate per la circolazione dell'acqua fredda; b) gli impianti di raffreddamento dell'acqua, costituiti da: compressori, evaporatori, condensatori (raffreddati ad aria o ad acqua) ed eventuali torri evaporative, motori elettrici e rispettive trasmissioni, agitatrici, tubazioni del fluido frigorifero termicamente isolate, completi, ove occorra, di tutti gli apparecchi di sicurezza e protezione nonch di tutti gli accessori; c) le camere di condizionamento, qualora siano di materiale metallico, i filtri, le batterie di preraffreddamento, post-riscaldamento, deumidificazione e riscaldamento, i separatori di gocce, i sistemi di umidificazione; d) i ventilatori con i relativi motori e le trasmissioni, i raccordi, le serrande di regolazione e di intercettazione della circolazione dell'aria, le portine di ispezione e manutenzione, nonch ogni altro accessorio ritenuto necessario; e) eventuali canali d'aria metallici, quando non sia possibile realizzarli in muratura o con altri materiali edili, completi di adeguato isolamento termico, ove necessario; f) le bocchette d'immissione e di estrazione dell'aria, le serrande manuali o motorizzate d'intercettazione e di regolazione delle canalizzazioni, nonch tutti gli apparecchi di manovra e di protezione, relativi alle canne e bocchette di circolazione dell'aria; g) le apparecchiature di regolazione, manuali o automatiche.

. 1.3.4) Impianti di ventilazione meccanica L'impianto di ventilazione meccanica deve comprendere la fornitura e posa in opera dei ventilatori, degli eventuali canali in lamiera, delle bocchette, delle apparecchiature elettriche, dei dispositivi di comando, regolazione ed intercettazione, come specificato negli articoli riguardanti gli Impianti di pag.3

Riscaldamento Diretto e di Condizionamento. In definitiva, gli impianti devono essere costituiti dai macchinari, apparecchiature ed elementi sopra indicati e da quanto altro, pur non specificato nelle prescrizioni del presente Capitolato, risulti necessario per il perfetto e completo funzionamento degli impianti stessi, nel loro insieme e nelle loro singole parti, nessuna esclusa.

Art. 1.4 DEFINIZIONI RELATIVE AGLI IMPIANTI DI RISCALDAMENTO E DI CONDIZIONAMENTO D'ARIA Nei riguardi degli impianti di riscaldamento e di condizionamento d'aria, valgono le seguenti definizioni: a) Diretto quello che si ottiene mediante l'adozione di corpi scaldanti e/o raffreddanti, compresi i pannelli radianti posti negli ambienti da riscaldare o condizionare. b) Indiretto quello in cui i corpi scaldanti o raffreddanti sono collocati fuori degli ambienti, rispettivamente, da riscaldare e da condizionare, trattando l'aria prima di immetterla negli ambienti medesimi. c) Ventilazione naturale, o ricambio naturale di aria, il rinnovo di aria che si produce negli ambienti per effetto della differenza di temperatura interna ed esterna, o per l'azione del vento, in dipendenza della porosit dei materiali costituenti le pareti degli ambienti stessi e delle fessure dei serramenti. d) Ventilazione artificiale, o ricambio artificiale di aria, la circolazione di aria che si produce negli ambienti a mezzo di canali o di aperture, convenientemente ubicate, comunicanti con l'esterno, atte ad ottenere i ricambi di aria senza o con l'ausilio di ventilatori. In quest'ultimo caso ha luogo la ventilazione meccanica. e) Per unit del ricambio di aria s'intende il volume del locale riscaldato, condizionato o ventilato. f) Condizionamento dell'aria il simultaneo trattamento dell'aria teso a conseguire e mantenere prestabilite condizioni fisiche e chimiche, sulla base di opportuni valori dei seguenti parametri: temperatura, velocit, umidit relativa dell'aria e dei fattori che hanno influenza sulla sua purezza. S'intende inoltre: per condizionamento invernale o termoventilazione, quello che comporta il riscaldamento, l'umidificazione e la depurazione dell'aria nella stagione invernale; per condizionamento estivo, quello che comporta il raffreddamento, la deumidificazione e la depurazione dell'aria nella stagione estiva; per condizionamento integrale quello che comporta il condizionamento, sia invernale che estivo. Si intende per impianto di condizionamento l'insieme dei macchinari, apparecchi, canali e di tutte le opere occorrenti per conseguire le condizioni predette con i ricambi di aria prestabiliti.

Art. 1.5 PROGETTO DEL NUOVO IMPIANTO 1.5.1) Suddivisione del progetto secondo i vari impianti In relazione ai diversi locali dell'edificio, l'impianto di condizionamento dell'aria suddiviso come appresso indicato:

pag.4

a) condizionamento di aria invernale per i locali indicati; b) condizionamento di aria integrale per i locali indicati; c) ventilazione artificiale per i locali indicati. 1.5.2) Suddivisione dell'impianto in circuiti Per permettere oltre al funzionamento completo dell'impianto per tutto l'edificio, anche quello parziale di una sola o pi parti dell'impianto e che queste possano funzionare indipendentemente fra loro, limpianto diviso a zone, ciascuna delle quali riferita al gruppo di ambienti. I diversi circuiti devono perci potersi intercettare e regolare con facile accessibilit mediante opportune saracinesche, rispettando le prescrizioni di sicurezza. 1.5.3) Formulazione del progetto Il progetto dell'impianto di cui si tratta stato redatto dalling. Vittorio De Santis Comprende a) una relazione particolareggiata che illustri l'impianto proposto; b) il riassunto dei calcoli giustificativi delle dispersioni di calore e della potenzialit dell'impianto, come richiesto nell'articolo relativo alle prescrizioni tecniche generali; c) l'indicazione delle sezioni dei camini, in relazione al percorso ed all'altezza disponibile, calcolati secondo norme UNI EN 13384; d) i disegni relativi all'articolo "Oggetto dell'Appalto", con la completa rappresentazione grafica dell'impianto, ovvero: schema funzionale dell'impianto; ubicazione della centrale termica, dei gruppi condizionatori, del camino, dell'impianto di combustione e dei vasi di espansione; andamento planimetrico delle condutture, posizione dei corpi scaldanti (radiatori, ecc.), indicazione delle bocche di presa d'aria, dei canali di circolazione e delle bocchette d'immissione e di uscita dell'aria con le principali dimensioni; e) per impianti di potenzialit superiore a 580.000 W, nel caso di riscaldamento, ed a 115.000 W, nel caso di condizionamento, i disegni illustrativi riguardanti: - lo schema funzionale dell'impianto; - la centrale termica e frigorifera, con l'indicazione degli elementi principali; - gli eventuali apparecchi scambiatori; - l'impianto di combustione, con i relativi serbatoi di servizio e di riserva; - il camino ed accessori con l'indicazione dei ventilatori, se trattasi di tiraggio forzato; - i gruppi condizionatori di aria: ventilatori meccanici, filtri, batterie di riscaldamento e raffreddamento, umidificatori e relativi accessori; - eventuali fotografie ed illustrazioni varie; f) il preventivo particolareggiato con la elencazione delle varie parti dell'impianto, disposte nello stesso ordine con il quale sono indicate nell'articolo relativo alla descrizione delle opere da eseguirsi, comprendenti ogni accessorio con gli elementi che valgano ad individuarlo per qualit e quantit. In tale preventivo saranno indicate le quantit e le qualit dei materiali, compresi lo sviluppo ed il peso complessivo delle tubazioni, nonch tutti gli elementi ed i dati necessari per ben determinare l'impianto; g) nel computo metrico sono indicati i prezzi per materiali e mano dopera d'impianto, date finite a regola d'arte ed in regolare stato di funzionamento nel loro insieme ed in ciascuna delle loro parti, cos distinte: centrali termiche e frigorifere, apparecchi di combustione, sottostazioni di scambio, riscaldamento a convezione e radiazione, condizionamento, canali metallici, regolazioni automatiche, quadri ed apparecchiature elettriche, nonch eventuali ulteriori pag.5

forniture. La somma dei prezzi parziali anzidetti forma il prezzo totale dell'impianto completo in opera. Nella determinazione del prezzo dell'impianto, l'Impresa concorrente deve tener conto degli oneri a lei derivanti dallo stato di costruzione dell'edificio, restando inteso che, nel caso di aggiudicazione dell'impianto stesso, essa ha l'obbligo di coordinare e subordinare la esecuzione dei lavori alle esigenze e soggezioni, di qualsiasi genere, secondo il piano predisposto dalla Stazione Appaltante, da comunicarsi in sede di appalto, dandone avviso all'Impresa. L'Impresa deve inoltre tener conto che sono a suo carico, e comunque compresi nel suindicato computo, tutti gli obblighi ed oneri generali e speciali richiamati e specificati nell'articolo relativo. Nel prezzo totale, in ogni modo si intendono comprese, tutte le eventuali forniture ed opere che, all'atto esecutivo, risultino strettamente necessarie al completamento a regola d'arte dell'impianto, in perfetto stato di funzionamento e pienamente rispondente ai requisiti richiesti. Ci perch la Stazione Appaltante non intende, sotto nessun titolo, sostenere altra spesa oltre quella stabilita nell'articolo relativo al prezzo dell'appalto relativamente al suindicato prezzo, salvo soltanto l'ulteriore spesa afferente alle eventuali varianti espressamente ordinate per iscritto dalla Direzione dei Lavori in corso d'opera e da valutarsi a parte, in base ai prezzi unitari dell'elenco di cui alla seguente lett. h); h) l'elenco dei principali prezzi unitari che sono serviti di base per la determinazione del complessivo prezzo richiesto per l'impianto. Tali prezzi unitari devono essere comprensivi delle spese per fornitura, posa in opera, beneficio all'Impresa ed ogni altro onere, nessuno escluso, per dare il lavoro finito a regola d'arte in ogni sua parte; i) la indicazione delle spese di esercizio e di manutenzione dell'impianto, in relazione al programma per lo svolgimento del servizio indicato dalla Stazione Appaltante. Le spese di cui sopra devono comprendere: mano d'opera, consumo di combustibile e di energia elettrica, lubrificanti e manutenzione ordinaria; l) piano di esecuzione dei lavori; m) una dichiarazione che l'Impresa concorrente ha preso visione delle condizioni tutte del Capitolato d'Appalto e che, recatasi sul posto, ha anche rilevato tutte le condizioni e le circostanze in cui deve svolgersi il lavoro; n) una dichiarazione con la quale l'Impresa concorrente si obbliga ad eseguire, con i prezzi indicati nel preventivo di cui alla precedente lett. g) ed alle condizioni tutte del Capitolato, l'impianto come stato progettato e con le eventuali lievi modifiche che la Stazione Appaltante, d'accordo con l'Impresa, ritenga necessarie. Inoltre l'Impresa dichiarer di assumersi la piena ed incondizionata responsabilit nei riguardi del perfetto funzionamento dell'impianto; o) quando sia richiesto dalla lettera d'invito all'appalto l'Impresa concorrente dovr inoltre presentare un preventivo di spesa per l'esercizio e la manutenzione di tutto l'impianto, per una o pi stagioni di funzionamento, una volta avvenuta l'ultimazione dei lavori. Tale offerta non impegna, comunque, la Stazione Appaltante che si riserva la facolt di affidare la gestione ad altra Ditta, con la dichiarazione che questa sia disposta ad assumerne l'esercizio.

Art. 1.6 PRESENTAZIONE DEL CAMPIONARIO Prima dell'inizio dei lavori, a seguito di eventuale richiesta da parte della Stazione Appaltante, la ditta aggiudicataria, deve presentare il campionario delle condutture, delle valvole, saracinesche, corpi scaldanti e degli altri minori accessori che intende impiegare nella esecuzione dell'impianto. Ogni campione deve essere numerato e deve portare un cartello col nome della ditta ed essere elencato in apposita distinta. Detto campionario sar ritirato dalla ditta aggiudicataria dopo le avvenute verifiche e prove preliminari dell'impianto. Resta esplicitamente inteso che la presentazione dei campioni non esonera la ditta prescelta dall'obbligo di sostituire, ad ogni richiesta, quei materiali che, pur essendo conformi ai campioni, non risultino corrispondenti alle prescrizioni del Capitolato. pag.6

Art. 1.7 AGGIUDICAZIONE DELLAPPALTO Le offerte presentate dalle ditte concorrenti nel termine utile indicato dalla lettera di invito verranno sottoposte ad aggiudicazione ai sensi dellart. 122 comma 7 e comma 9 del D.Lgs. n. 163/2006 e s.m.i. Laggiudicazione verr esperita tra le ditte che saranno in possesso dei requisiti tecnico professionali necessari, col criterio del prezzo pi basso determinato dal ribasso percentuale sullelenco prezzi posto a base di gara ai sensi dellart. 52 comma 2 lettera a del D.Lgs. n. 163/2006 e s.m.i.

Art. 1.8 PROTEZIONE DELLA PROPRIETA' INTELLETTUALE Le eventuali idee delle ditte concorrenti, in fase di esecuzione, fatte salve le diverse disposizioni della normativa vigente, restano di loro propriet e non possono essere divulgate od utilizzate se non mediante la loro preventiva autorizzazione. Art. 1.9 PREZZO DELL'APPALTO Per il complesso degli impianti costituenti l'appalto, dati completi a regola d'arte, in conformit dellofferta presentata dall'Aggiudicatario, nonch sotto le condizioni, obblighi ed oneri tutti di cui al presente capitolato speciale d'appalto, sar corrisposto, quale prezzo dell'appalto, l'importo, determinato in sede di aggiudicazione con il ribasso stabilito.

pag.7

CAPITOLO 2
CARATTERISTICHE TECNICHE DEGLI IMPIANTI
Art. 2.1 PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI Tutti i prodotti e/o materiali impiegati, qualora possano essere dotati di marcatura CE secondo la normativa tecnica vigente, dovranno essere muniti di tale marchio. In particolare: 2.1.1) Per gli impianti di riscaldamento e condizionamento invernale contemplati nell'articolo relativo alle definizioni degli impianti di riscaldamento e condizionamento dell'aria, valgono le seguenti prescrizioni: a) Temperatura esterna - La temperatura esterna minima da tenere a base del calcolo dell'impianto, quella fissata dal bando di concorso. b) Temperatura dei locali e grado di regolazione dell'impianto - Con una temperatura massima di 85 C. dell'acqua misurata alla partenza dalla caldaia o dallo scambiatore di calore, oppure dal loro collettore, quando trattasi di pi caldaie o pi scambiatori, nel caso di riscaldamento ad acqua calda, Le temperature, come prescritto alla precedente lettera b), dovranno essere mantenute con l'utilizzazione di una potenza ridotta rispetto a quella massima risultante dal calcolo, con le varie temperature esterne che si verificassero al disopra di quella minima stabilita alla precedente lettera a). Definito il fattore di carico m come rapporto delle differenze tra la temperatura interna media, t1', e la temperatura esterna media te', misurate all'atto del collaudo, e le corrispondenti temperature interna, ti, ed esterna, te, di cui ai punti b) e a):
t1' - te' m = --------ti - te

l'impianto dovr garantire la temperatura interna con le tolleranze ammesse per valori del fattore di carico compresi tra 0,45 e 1. Le temperature ti e te' devono differire solo delle tolleranze ammesse. La riduzione di potenza, posta quella massima uguale all'unit, sar funzione del fattore di carico. c) Temperatura dell'acqua - Il valore massimo della differenza di temperatura dell'acqua, tra l'andata ed il ritorno nel generatore di calore, in corrispondenza della massima potenza dell'impianto, dovr essere: - per impianti ad acqua calda e circolazione naturale, pari a 20 C, ed eccezionalmente a 25 C; in quest'ultimo caso, per, l'eccedenza deve essere chiaramente prospettata e giustificata; - per impianti ad acqua calda, a circolazione forzata, pari a 10 C, ed eccezionalmente a 15 C; anche questo caso deve essere chiaramente prospettato e giustificato. Per differenze di temperature, nel generatore di calore, maggiori di quelle sopra indicate, devono essere date le giustificazioni tecniche che hanno indotto all'adozione di tali differenze di temperatura. d) Ricambi d'aria - Per il riscaldamento diretto con ventilazione naturale si prescrive di considerare per il calcolo del fabbisogno termico 1/2 ricambio all'ora; per il riscaldamento diretto con ventilazione artificiale, per il riscaldamento indiretto con ventilazione meccanica, e per il condizionamento invernale, si prescrivono, per il calcolo della potenzialit dell'impianto, n. cinque ricambi/ora, determinati in modo da garantire una portata minima di aria esterna di 25 pag.8

m3 per ora e per persona. e) Stato igrometrico - Per gli impianti di riscaldamento indiretto con ventilazione meccanica e di condizionamento invernale, l'umidit relativa nei locali nel periodo invernale dovr essere del cinquanta % prevedendo per il calcolo un'umidit relativa esterna del 70% corrispondente alla temperatura esterna fissata come alla lett. a). f) Preriscaldamento - Lo stato di regime dell'impianto o della parte dell'impianto a funzionamento intermittente di circa 10 ore nelle 24 ore della giornata ed a riscaldamento diretto deve realizzarsi in un periodo di ore 2; tale periodo va ridotto ad 1 ora per la parte a riscaldamento indiretto. Nel caso si tratti di un diverso periodo di intermittenza sempre relativo ad un funzionamento giornaliero sar prescritta la durata del relativo avviamento di 3 ore. Quanto sopra, dopo una regolare gestione di almeno 7 giorni consecutivi per gli impianti di riscaldamento, esclusi quelli a pannelli, per i quali la gestione sar elevata a 15 giorni. Qualora si tratti di funzionamento non giornaliero, ma saltuario e specialmente per lunghi periodi di interruzione di funzionamento, l'impianto dovr funzionare per il tempo occorrente onde portare le strutture murarie dei locali e pi precisamente la superficie interna dei muri pressoch alla temperatura interna stabilita per i locali. 2.1.2) Per il condizionamento d'aria estivo: a) La temperatura esterna e l'umidit relativa tenute quale base del calcolo. b) La temperatura dell'aria nei locali da condizionare deve essere di 27 C (normalmente da 4 a 7 gradi inferiore alla temperatura esterna fissata come alla lett. a). Essendo te la temperatura esterna e ti la temperatura nei locali da condizionare, i valori di (te - ti) vengono fissati tra 4 C e 7 C con te = 32 C. Per te > 32 C i valori (te - ti) restano costanti. Per te < 32 C la variazione di ti si determina con la relazione:
te - 22 ti = 22C + --------2

stabilita per (te - ti) = 5 C con te = 32 C

dalla quale risulta che vale a determinare le variazioni di (te - ti) per te 32 C per differenze tra te e ti rispettivamente, di 4 C; 5 C; 6 C; 7 C. Valori di te - ti Per variazioni di te da 32 C a 22 C c) Stato igrometrico - L'umidit relativa dell'aria nei locali da condizionare stabilita del cinquanta % e dovr essere mantenuta costante, anche con le variazioni della temperatura interna nei locali, con una tolleranza ammessa dalla vigente normativa. L'umidit assoluta dell'aria esterna tenuta a base del calcolo stata di sessantacinque gr per m3 di aria. d) Ricambi di aria - Ai fini della determinazione della potenzialit dell'impianto sono stati di 25 m3 a persona all'ora di aria esterna. pag.9

e) Lo stato di regime con impianto a funzionamento giornaliero intermittente, per circa 10 ore di funzionamento su 24, deve realizzarsi in un periodo di 2 ore. Nel caso si tratti di un diverso periodo di intermittenza, sar prescritta la durata del relativo avviamento; questo sempre che l'esercizio sia regolarmente gestito da almeno 7 giorni consecutivi. Qualora si tratti di funzionamento saltuario, non giornaliero, l'impianto dovr funzionare per il periodo di tempo occorrente a raggiungere, nei locali, il regime con le temperature stabilite. Art. 2.2 SISTEMA DI PRODUZIONE O DI SOTTRAZIONE DEL CALORE Si sono stabiliti i sistemi di produzione o sottrazione del calore, tenendo conto delle specifiche esigenze e dello sviluppo complessivo dell'edificio, in modo che rispondano adeguatamente alle esigenze di sicurezza e regolarit di funzionamento. Per la produzione del calore (produzione del freddo) stato altres tenuto presente che la disponibilit di acqua di raffreddamento di l/h 80.000 ed ha la temperatura di 8 C. Per quanto riguarda i locali per i generatori di calore a vapore o ad acqua surriscaldata, devono altres osservarsi le disposizioni sugli apparecchi a pressione dell'I.S.P.E.S.L. I locali della centrale frigorifera e della centrale termica dovranno soddisfare alle disposizioni vigenti per la prevenzione infortuni ed incendi. 2.2.1) Generatori di calore ad acqua calda I generatori di calore, da installarsi in adatto locale, individuato sui disegni di cui all'articolo relativo all'oggetto dell'appalto, per impianti con potenza nominale superiore a 350 kW, devono essere suddivisi in almeno due unit, come indicato all'art. 5 comma 5 del D.P.R. 412/93 e s.m.i. I generatori devono essere separatamente collegati a due collettori, uno per l'acqua di mandata e l'altro per quella di ritorno. All'uopo, ciascuna unit deve potersi isolare dai collettori a mezzo di saracinesche, con l'aggiunta dei dispositivi necessari per assicurare la libera dilatazione dell'acqua contenuta nelle caldaie ed escludere cos il formarsi di sovrapressione quando le saracinesche sono chiuse. Per impianti con potenza inferiore o uguale a 350 kW, si pu prevedere una sola caldaia, salvo particolari esigenze, che saranno precisate. La produzione centralizzata dell'energia termica necessaria al riscaldamento e/o al condizionamento invernale degli ambienti ed alla produzione di acqua calda per usi igienici e sanitari, deve essere effettuata con generatori di calore separati, come indicato all'art. 5, comma 6, del D.P.R. 412/93 e s.m.i. I generatori di calore dovranno assicurare, nei casi previsti dal D.Lgs. 19 agosto 2005 n. 192, dal D.Lgs. 29 dicembre 2006, dal n. 311, D.P.R. 2 aprile 2009 n. 59 e dal D.M. 26 giugno 2009 un rendimento globale medio stagionale non inferiore a: etag = (75 + 3 log Pn) % dove: Pn il logaritmo in base 10 della potenza utile nominale del generatore o dei generatori di calore al servizio del singolo impianto termico, espressa in kW; etag il prodotto dei seguenti rendimenti medi stagionali: - rendimento di produzione - rendimento di regolazione - rendimento di distribuzione - rendimento di emissione

e sono calcolati secondo la metodologia e le indicazioni tecniche riportate nelle norme UNI UNI/TS 11300-2:2008, UNI EN 15316-2-1:2008, UNI EN 15316-1:2008 e collegate. 2.2.2) Generatori di calore a vapore o ad acqua surriscaldata Nel caso di adozione dei generatori di vapore o di acqua surriscaldata per la produzione centrale di calore, oltre a quanto detto per la caldaia ad acqua calda circa il numero, l'ubicazione e il calcolo della superficie riscaldata dalle caldaie, si devono osservare tutte le norme costruttive e di esercizio pag.10

prescritte dalle vigenti normative e dai relativi regolamenti dell'I.S.P.E.S.L. 2.2.3) Impianto di combustione L'impianto di combustione del tipo ad acqua calda Per l'impiego di combustibile a gas metano sono previsti bruciatori adatti alla potenzialit delle caldaie. L'impianto di combustione a gas deve essere completo delle tubazioni di collegamento, alimentazione, carico, del quadro elettrico e linee del quadro degli apparecchi, delle apparecchiature di comando, protezione e sicurezza e degli accessori necessari, come indicato nella legge 615/66 e successivi regolamenti e circolari ministeriali. Per l'impiego di combustibile gassoso dovranno essere previsti bruciatori adatti alla potenzialit delle caldaie. L'impianto di combustione a gas deve essere completo di tubazione di adduzione in acciaio zincato e di tutti gli organi di sicurezza, secondo le prescrizioni della normativa vigente in materia. Nelle centrali termiche alimentate a gas dovr essere installato un sistema di rivelazione e controllo delle fughe. Tutti i prodotti e/o materiali impiegati, qualora possano essere dotati di marcatura CE secondo la normativa tecnica vigente, dovranno essere muniti di tale marchio. 2.2.4) Apparecchiature di controllo della combustione Le caldaie dovranno essere dotate delle apparecchiature indicate all'art. 11 del D.P.R. 1391/70. 2.2.5) Rendimento dei generatori di calore (gi esistenti) Il rendimento dei generatori di calore ad acqua calda, con potenza termica utile nominale fino a 400 kW, dovr rispettare i limiti indicati nella seguente tabella: Tabella dei rendimenti utili
Tipo Caldaia Intervallo di potenza kW Caldaie standard Caldaie a bassa temperatura (*) Caldaie a gas a condensazione 4 - 400 4 - 400 4 - 400 Rendimento a potenza nominale Rendimento Temperatura media dell'acqua in caldaia ( C) >=50 40 30 (**) a carico parziale Espressione del requisito di rendimento (in %) >= 80 + 3 log Pn >= 87,5 + 1,5 log Pn >=97 + 1 log Pn

Temperatura media Espressione del requisito dell'acqua in caldaia ( C) di rendimento (in %) 70 70 70 >= 84 + 2 log Pn >= 87,5 + 1,5 log Pn >= 91 + 1 log Pn

(*) Comprese le caldaie a condensazione che utilizzano i combustibili liquidi. (**) Temperatura dell'acqua di alimentazione della caldaia

Il rendimento dei generatori di calore ad acqua calda, con potenza termica utile nominale superiore a 400 kW, dovr rispettare i limiti di rendimento indicati nella precedente tabella, calcolati con Pn =400 kW. Il rendimento dei generatori di calore ad aria calda con potenza termica utile nominale non superiore a 400 KW dovr avere un rendimento di combustione non inferiore al valore minimo del rendimento di combustione alla potenza nominale: eta c = ( 83+2 log Pn) % dove Pn = logaritmo in base 10 della potenza nominale espressa in kW. Per potenza nominale superiore a 400 kW il valore del rendimento di combustione deve essere uguale o superiore al valore ottenuto dalla precedente espressione, calcolato con Pn=400 kW. pag.11

2.2.6) Camino E' opportuno che il camino, da costruirsi a doppia canna con intercapedine e nel vano appositamente ad esso destinato, sia a tiraggio naturale. Pu essere richiesto un camino a tiraggio forzato quando sussistano particolari esigenze dei generatori o particolare percorso dei gas combusti. In ogni caso la Impresa concorrente dovr specificare in quali condizioni di funzionamento tale integrazione necessaria, ovvero se essa sia sempre indispensabile. Il camino va dimensionato secondo le indicazioni riportate nelle norme UNI EN 13384 Tutti i prodotti e/o materiali impiegati, qualora possano essere dotati di marcatura CE secondo la normativa tecnica vigente, dovranno essere muniti di tale marchio. 2.2.7) Mezzi refrigeranti Quali mezzi refrigeranti sono da impiegarsi acqua, eccezionalmente salamoia, raffreddata con impianto frigorifero. Questo deve essere composto di: una o pi unit frigorifere, complete degli accessori inerenti, delle apparecchiature di funzionamento, controllo e sicurezza secondo le prescrizioni dell'I.S.P.E.S.L. La potenza, in Watt, dovr essere riferita al funzionamento fra -10 C all'espansione e 40 C alla condensazione. Dovr essere inoltre indicata la potenza, in Watt, alle condizioni reali di esercizio; uno o pi evaporatori di tipo chiuso a fascio di tubi, con corrispondenti apparecchiature di separazione, regolazione e rubinetterie; uno o pi condensatori, di tipo a fascio di tubi raffreddati con acqua di torre o ad aria, oppure evaporativo con i dispositivi inerenti. -

Ove occorra, i condensatori saranno completi di un sottoraffreddatore ricettore del fluido; una o pi torri evaporative del tipo centrifugo o assiale, ove sia disponibile acqua di reintegro; tutte le tubazioni occorrenti, complete di flange, raccordi, rubinetti a valvole, quali: - tubazioni prementi ed aspiranti di circolazione del fluido frigorigeno tra compressori, condensatori, evaporatori; - tubazioni eventuali per la circolazione dell'acqua tra torre evaporative e condensatore.

Tutte le tubazioni, dove necessario, dovranno essere isolate termicamente; elettropompe occorrenti con rispettiva riserva per la circolazione dell'acqua fredda e refrigerata per gli evaporatori e i condensatori; motori elettrici occorrenti per i compressori, con relative trasmissioni, preferibilmente con cinghie trapezoidali, ed apparecchi di comando e protezione.

Per il macchinario frigorifero dovranno inoltre tenersi presenti le seguenti prescrizioni di carattere generale: 1) l'impianto frigorifero sar realizzato come da progetto (con eccezione del gruppo frigorifero, inizialmente sar utilizzato quello esistente); 2) l'impianto deve essere realizzato in modo da evitare la trasmissione di vibrazioni alle strutture edilizie; ed a tale riguardo i compressori saranno installati con opportuni dispositivi antivibranti. Gli eventuali motori e ventilatori dovranno essere il pi possibile silenziosi; 3) l'impianto deve essere munito di apparecchiature elettriche di sicurezza atte a provocare l'arresto dei compressori per eccesso di pressione del fluido frigorigeno e per eccesso di abbassamento di temperatura dell'intermediario frigorifero. Inoltre deve essere costruito e munito di accessori, in conformit con le norme dell'I.S.P.E.S.L.; pag.12

4) il fluido frigorigeno dovr essere prescelto in relazione alla ubicazione della centrale frigorifera, alle prescrizioni degli organi competenti per la prevenzione infortuni ed incendi, ed alle norme vigenti sull'uso di gas frigorigeni, in particolare alla legge 549/93 e s.m.i. L'impianto frigorifero pu essere costituito da un apparecchio preassiemato e completo in ogni suo particolare, che sia in grado di provvedere al raffreddamento dell'acqua o della salamoia. L'apparecchio, o gli apparecchi, possono essere del tipo a compressione meccanica, con motori elettrici o endotermici a gas, o ad assorbimento a gas, a vapore, ad acqua surriscaldata o ad acqua calda. Come mezzo intermediario frigorifero, per il trasporto del freddo dall'impianto agli apparecchi raffreddatori dell'aria, da preferirsi l'impiego di acqua raffreddata, invece della salamoia. Art. 2.3 IMPIANTO DI RISCALDAMENTO DIRETTO Per il sistema di impianto che si propone di adottare, qualora esso non sia stato preventivamente stabilito, deve essere dimostrata la opportunit e la convenienza tecnica e di esercizio sotto l'aspetto economico e pratico. a) Circolazione del fluido scaldante - La circolazione nelle condutture ed in tutti i corpi scaldanti deve essere assicurata fornendo le calorie corrispondenti alla frazione della potenza massima fissata nel punto relativo alle prescrizioni per gli impianti di riscaldamento e condizionamento invernale, lett. b). Negli impianti a circolazione accelerata deve verificarsi il libero passaggio dell'acqua, indipendentemente dall'acceleratore, mediante adozione di tipi di pompe costruite allo scopo, oppure mediante bypassaggio, con relative saracinesche. Il gruppo acceleratore deve essere costituito da una o due unit, con altra di riserva, di pari potenza, quando i locali dell'intero edificio devono essere contemporaneamente riscaldati. Nelle condutture secondarie la velocit dell'acqua non deve, di norma, superare 1 m/s, mentre, in quelle principali, 2 m/s. Qualora, in casi eccezionali, siano previste velocit leggermente maggiori, queste non dovranno essere tali, in nessun caso, da provocare vibrazioni e rumori molesti. b) Tubazioni - Le tubazioni devono essere incassate nelle murature in modo che siano consentiti loro movimenti per effetti termici, evitando, per quanto possibile, il loro passaggio sotto pavimenti o soffitti. Ove necessario, le tubature saranno termicamente isolate nelle murature. Qualora tale disposizione non venga richiesta e non sia realizzabile, le tubazioni potranno essere in vista, collocate in modo da non riuscire di pregiudizio n all'estetica, n all'uso libero delle pareti, alla distanza di circa 0,03 m dai muri, sostenute da staffe che ne permettano la dilatazione. Le tubazioni devono seguire il percorso di progetto, compatibilmente con il miglior funzionamento dell'impianto, ed essere disposte in modo non ingombrante. Nel caso non fosse possibile assicurare con altri mezzi il libero scorrimento delle tubazioni attraverso i muri ed i solai, il relativo passaggio deve eseguirsi entro tubo murato. Le colonne montanti e discendenti devono essere provviste alle estremit inferiori di valvole di arresto per la eventuale loro intercettazione e di rubinetti di scarico. Le colonne montanti devono essere provviste alle estremit superiori di prolungamenti per lo scarico automatico dell'aria. Tali prolungamenti saranno collegati - nei loro punti pi alti - da tubazioni di raccolta fino al vaso di espansione, oppure fino all'esterno, sopra il livello idrico. Ove occorra, le condotte di sfogo di aria dovranno essere munite di rubinetti di intercettazione. Per impianti in cui siano previsti vasi di espansione chiusi, le tubazioni di sfogo dell'aria potranno essere sostituite da valvole di sfogo automatiche o manuali. In genere tutte le tubazioni devono essere complete dei collegamenti e delle derivazioni, a vite o manicotto, o a flangia, oppure a mezzo di saldature autogene, dei sostegni e fissaggi; le stesse tubazioni devono pure essere provviste di valvole di intercettazione delle diramazioni principali e degli occorrenti giunti di dilatazione, in relazione anche alla eventuale esistenza di giunti di dilatazione nelle strutture in cemento armato. Inoltre tutte le tubazioni correnti in locali non riscaldati dovranno essere rivestite con idoneo materiale isolante termico, secondo quanto indicato nell'allegato B del D.P.R. 412/93 e s.m.i. pag.13

L'isolamento dovr essere eseguito con particolare accuratezza, con i materiali coibenti appropriati, non combustibili n comburenti, non igroscopici, inattaccabili da agenti chimici, fisici e da parassiti. c) Alimentazione dell'impianto - L'acqua per l'alimentazione dell'impianto sar derivata dalla rete di distribuzione, nell'interno dell'edificio, nel punto che verr indicato ed addotta dal serbatoio di carico ad espansione dell'impianto, dovr inoltre prevedersi lo scarico fino alla chiavichetta pi prossima.

d) Vasi di espansione - Quando nei corpi scaldanti circola acqua calda, i vasi di espansione, muniti di coperchio (ma in diretta comunicazione con l'atmosfera) devono avere capacit tale da contenere completamente, con sufficiente eccedenza, l'aumento di volume che si verifica nell'acqua esistente nell'impianto in dipendenza della massima temperatura ammessa per l'acqua stessa nelle caldaie ad acqua calda o nei dispositivi di trasformazione. Quando occorre, i corpi stessi devono essere ben protetti contro il gelo a mezzo di idoneo rivestimento coibente e dotati degli accessori, come tubo rifornitore, di spia di sicurezza, in comunicazione con le caldaie e con i dispositivi di cui sopra, e di scarico. Lo scarico di spia deve essere portato in luogo visibile nel locale delle caldaie od in altro locale frequentato continuamente dal personale di sorveglianza. Nessun organo di intercettazione deve essere interposto lungo il tubo di comunicazione tra il vaso di espansione e le caldaie. Il tubo di sicurezza, il vaso di espansione e quanto altro riguarda la sicurezza dell'impianto dovranno essere progettati secondo quanto indicato nella raccolta R dell'I.S.P.E.S.L. I vasi di espansione del tipo chiuso, autopressurizzati o pressurizzati, dovranno essere conformi alle indicazioni riportate nella suddetta raccolta R per la progettazione e l'adozione dei sistemi di sicurezza. e) Corpi scaldanti - Il valore massimo della differenza media di temperatura dell'acqua nei corpi scaldanti tra ingresso ed uscita non deve superare i 25 C negli impianti a circolazione naturale ed i 15 C negli impianti a circolazione forzata. La differenza di temperatura dell'acqua, fra andata e ritorno, nelle caldaie o nei dispositivi di cui sopra, deve corrispondere alle suddette differenze medie, aumentate dalla caduta di temperatura per trasmissione lungo le tubazioni. Per i corpi scaldanti, a seconda delle prescrizioni, si possono adottare radiatori in ghisa, in alluminio o in lamiera di acciaio stampato e saldato elettricamente ed elementi o convettori in tubi ad alette (specificando i materiali con cui essi sono costruiti), tubi lisci, tubi nervati, in ghisa o in acciaio; dove richiesto, per i corpi convettivi si deve prevedere la possibilit di collocarli in corrispondenza dei parapetti delle finestre (al di sotto del davanzale) o delle prese d'aria, in modo da poterli far funzionare come riscaldatori dell'aria esterna di ventilazione. Nel caso di termoconvettori saranno precisate dalle ditte le caratteristiche di funzionamento. Per gli ambienti che presentino speciali esigenze, previsto il tipo di corpi scaldanti pi confacenti all'estetica o adatti per essere mascherati. Per i locali relativi ad ospedali, ambulatori o di igiene, i corpi scaldanti dovranno corrispondere alle particolari necessit dell'utenza e presentare facilit di pulizia e forma idonea a non trattenere la polvere. I corpi scaldanti convettivi debbono essere sospesi dal pavimento fissati ai muri su adatte mensole e muniti di ogni accessorio. Ogni corpo scaldante dovr essere provvisto di valvola a doppio regolaggio ed intercettazione in bronzo, sulla mandata, e di bocchettone di intercettazione, sul ritorno. L'emissione termica dei corpi scaldanti dovr essere conforme alle norme UNI EN 442-1-2-3. Il dimensionamento dovr essere effettuato tenendo conto della effettiva differenza tra la temperatura media del corpo scaldante e quella ambiente. Art. 2.4 IMPIANTI DI RISCALDAMENTO A PANNELLI RADIANTI (CALORE DIFFUSO) (NON PREVISTO) Si dovranno prevedere apparecchiature di sicurezza (come valvole motorizzate, termostati, termoregolatori e bypassaggi) e di segnalazione acustica e visiva. pag.14

La differenza di temperatura, fra l'andata ed il ritorno dell'acqua, non dovr superare i 10 C. Per la costruzione dei serpentini debbono essere adoperati solo tubi continui, senza saldature intermedie, in perfetto stato. I tubi forniti devono resistere ad una pressione idraulica interna di 10 bar, senza subire danni e screpolature. Il montaggio dei pannelli dovr essere realizzato seguendo le indicazioni del fornitore delle tubazioni, in particolare si dovr: fissare reti di sostegno per i pannelli, al pavimento, al soffitto o alle pareti, a seconda del tipo di impianto, mediante tasselli ad espansione; verificare che nei tubi impiegati per realizzare i pannelli non vi siano ostruzioni; stendere i tubi con gli interassi e le lunghezze indicati nel progetto, fissandoli alle reti mediante opportuni tasselli; collegare i pannelli ai collettori di distribuzione; eseguire la prova di tenuta, mediante pressione idraulica di acqua fredda a 10 bar; la pressione dovr essere mantenuta per tutta la durata dei lavori di copertura dei pannelli; quando l'impianto sia costituito da pi circuiti, si dovr rendere possibile, per ognuno di essi, la miscelazione, automatica o a mano, su appositi collettori; la circolazione del fluido deve sempre prevedersi con il sistema accelerato; ogni pannello posto al soffitto, al pavimento o alla parete, dovr essere reso intercettabile a mezzo valvola a doppio regolaggio, in bronzo, sulla mandata e bocchettone di intercettazione sul ritorno; sempre che questo risulti possibile, nello stabilire le posizioni e le superfici dei pannelli radianti, si dovr procedere in modo che nel caso di eventuali future divisioni, con tramezzi, dei locali riscaldati, a ciascuna parte risultante resti assegnata la frazione di pannello necessaria e sufficiente per il suo riscaldamento. Art. 2.5 IMPIANTI DI TIPO PARTICOLARE Quando si debba provvedere al riscaldamento di locali a carattere industriale che presentino particolarit costruttive di notevole altezza e grandi superfici disperdenti (coperture a sheds, vetrate, ecc.), oppure particolarit di utilizzazione del riscaldamento con limitazione ad alcune zone, trascurando altre, si potranno prendere in esame: impianti di aerotermi, che hanno lo scopo di richiamare l'aria, riscaldarla e concentrarla in determinate zone; impianti di riscaldamento a pannelli pensili, che hanno la caratteristica di concentrare l'effetto riscaldante a mezzo di elementi radianti costituiti da tubi, alimentati con fluido anche ad alta temperatura, collegati a schermi di lamiera metallica, possibilmente coibentati sulla superficie opposta rispetto ai tubi. Art. 2.6 IMPIANTI AD ACQUA SURRISCALDATA (NON PREVISTA) Per gli impianti alimentati con generatori di acqua surriscaldata dovr essere applicato quanto indicato al D.M. 1 dicembre 1975, circa le norme di sicurezza per apparecchi contenenti liquidi caldi sotto pressione ed alla successiva raccolta R dell'I.S.P.E.S.L. In particolare, i generatori di acqua surriscaldata devono essere dimensionati per pressioni e temperature di progetto non inferiori ai valori massimi raggiungibili nel loro punto di installazione. In ogni caso le temperature di progetto non devono essere inferiori a quelle di saturazione del vapore corrispondenti alla pressione di progetto. Ogni generatore deve essere in comunicazione, non intercettabile, con un sistema di espansione, dimensionato in base al volume dell'acqua contenuta nell'impianto ed al coefficiente di espansione corrispondente alla temperatura di progetto del generatore. Il sistema di espansione pu essere a vaso aperto, chiuso o con pompa di pressurizzazione. Per ogni generatore deve essere previsto almeno un mezzo di alimentazione avente prevalenza e portata tali da assicurare il completo reintegro delle perdite di liquido dell'impianto e, comunque, portata non inferiore al 10% della producibilit di vapore d'acqua corrispondente alla potenza nominale del generatore. Nel caso di pi generatori ubicati nella stessa centrale termica, che alimentino uno pag.15

stesso impianto, ammesso un unico mezzo di alimentazione. La circolazione dell'acqua surriscaldata deve essere assicurata da almeno due pompe, di cui una di riserva. Nel caso in cui la portata sia ripartita su pi pompe, dovr essere aggiunta una pompa di riserva. Per le caratteristiche dell'acqua nei generatori ci si dovr attenere a quanto riportato nella Circolare Tecnica I.S.P.E.S.L. (ex ANCC) 6 giugno 1991 n. 30/81. Le giunzioni e le derivazioni devono essere fatte a mezzo di saldature autogene molto accuratamente eseguite. Le valvole di intercettazione e gli organi di regolazione devono essere adatti alle temperature di esercizio, devono avere il corpo costruito in acciaio e le sedi in acciaio inossidabile. Una cura speciale dovr essere presa per l'eliminazione dell'ossigeno contenuto nell'acqua d'alimentazione, allo scopo di evitare la corrosione nei tubi causata dall'alta temperatura e dall'alta pressione. Inoltre, il tenore del pH dell'acqua di circolazione, che dovr essere verificato di tanto in tanto, sar mantenuto fra i valori di 7 ed 8 ed a tale scopo, sulla aspirazione della pompa di circolazione, sar inserito un dispositivo destinato ad introdurre ed a ripartire nella massa d'acqua una soluzione basica per elevare il valore del pH in caso di bisogno. Art. 2.7 IMPIANTO DI CONDIZIONAMENTO D'ARIA Nella scelta del tipo di impianto, ci si orienter verso quello che risulti il pi conveniente nei riguardi della sicurezza e regolarit di funzionamento e che permetta di conseguire il massimo risparmio nelle spese di esercizio. L'impianto in genere costituito da: centrale frigotermica per la produzione e la sottrazione del calore (2 Stralcio); elettropompe e tubazioni per la circolazione dell'acqua calda e fredda; presa di aria con filtri; condizionatori; ventilatori; canali di distribuzione, di ripresa e di espulsione di aria.

Dei generatori di calore e dei mezzi refrigeranti detto nei punti relativi ai generatori di calore ad acqua calda, ai generatori di calore a vapore o ad acqua surriscaldata, all' impianto di combustione. L'aria deve essere attinta all'esterno, dove risulti il pi possibile pura, mediante bocche ubicate lontano da fonti di polvere, fumo e comunque aria inquinata. L'ampiezza delle bocche dev'essere tale da consentire basse velocit dell'aria all'ingresso. Il condizionamento dell'aria, effettuato mediante pi unit, disposte in posizione il pi possibile centrale rispetto ai locali compresi nel loro raggio d'azione, eseguito in condizionatori contenenti i dispositivi per il condizionamento, che vengono in seguito specificati. Nel condizionatore verr addotta l'aria esterna e di ricircolazione, a seconda delle necessit dell'impianto. A seconda del tipo di condizionamento, varieranno i componenti che nel condizionatore dovranno essere installati. 2.7.1) Per il condizionamento integrale Dovranno essere installati: un filtro costituito da sezioni filtranti umide o a secco di conveniente superficie, ovvero un sistema di lavaggio, per la depurazione dell'aria. Dovr essere bene illustrato il sistema di filtraggio agli effetti della sua efficienza, della facilit di manutenzione, degli elementi e materiali di ricambio e rigenerazione; una batteria di preriscaldamento in tubi di rame ed alettatura in alluminio, con i relativi collettori, valvole miscelatrici e valvole di intercettazione; una batteria di raffreddamento e deumidificazione per il servizio estivo, costituita come detto per pag.16

la batteria di preriscaldamento; un sistema di umidificazione per il servizio invernale, costituito da ugelli spruzzatori, oppure da bacinelle evaporanti. A questo, occorrendo, sar aggiunto un riscaldatore dell'acqua da evaporare; un separatore delle gocce trasportate dall'aria dopo la condensazione e umidificazione, costituito da una serie di diaframmi di lamiere zincate o da altro sistema; una batteria di post-riscaldamento per la regolazione della temperatura dell'aria, costituita come detto per la batteria di preriscaldamento.

2.7.2) Per il solo condizionamento estivo Saranno installati: un filtro; una batteria di raffreddamento e deumidificazione; un separatore di gocce; una batteria post-riscaldamento quando occorra.

2.7.3) Per il solo condizionamento invernale Saranno installati: un filtro; una o pi batterie di riscaldamento; un sistema di umidificazione con eventuale riscaldatore di acqua.

I condizionatori saranno completati da un adeguato numero di termometri, da serrande di intercettazione, di regolazione, per il bypassaggio della miscela dei flussi di aria esterna, interna e condizionata, nonch per permettere il passaggio diretto dell'aria in caso di sola ventilazione, senza l'attraversamento delle batterie. Si dovranno prevedere elettropompe (con adeguata riserva) e tubazioni termicamente isolate, con relative valvole di intercettazione, per la circolazione dell'acqua calda nelle batterie riscaldanti (ed, eventualmente, nel riscaldatore dell'acqua di umidificazione) e dell'acqua fredda refrigerata, nelle batterie di raffreddamento e deumidificazione. I ventilatori, preferibilmente a trasmissione con cinghie trapezoidali, potranno essere in numero di uno o pi, collegati al condizionatore o incorporati nello stesso; essi dovranno servire per l'aspirazione dell'aria esterna, la circolazione dell'aria, la ripresa dell'aria dagli ambienti e l'espulsione. Questi ventilatori dovranno essere a bassa pressione, silenziosit, limitata velocit periferica delle giranti e perfetta equilibratura statica e dinamica. I canali d'aria dovranno essere costruiti in lamiera zincata, oppure con altro materiale non infiammabile. Quando sia stabilita la costruzione dei canali in lamiera, questi dovranno essere compresi nella fornitura dell'Impresa. I canali di circolazione dell'aria, ove necessario, debbono essere adeguatamente isolati termicamente (solo andata). Nei canali si dovr prevedere bassa velocit dell'aria, con un massimo di 4 m/s; a meno che non si tratti di sistemi ad induzione, per i quali debbano adottarsi velocit maggiori. Ove occorra, si dovranno prevedere dispositivi di assorbimento o smorzamento delle vibrazioni sonore (giunti antivibranti ecc.). All'uopo le fondazioni dei macchinari ed i raccordi fra i ventilatori e le canalizzazioni debbono essere costruiti con materiali ammortizzatori delle vibrazioni. Comunque, negli ambienti condizionati, i rumori dovuti al funzionamento dell'impianto non debbono essere tali da determinare un aumento del livello di pressione sonora maggiore di 3 dB(A) rispetto a quello rilevabile ad impianto fermo. Le bocchette di immissione dell'aria nei locali si devono disporre in modo che non si formino correnti moleste per gli occupanti. La velocit di afflusso dell'aria dovr essere contenuta tra 0,2 ed 1 m/s, per le bocchette in prossimit delle persone, e potr raggiungere i 6 m/s, per ottenere la miscela con l'aria ambiente nella zona lontana dalle persone. pag.17

La velocit dell'aria alle bocchette di aspirazione dovr essere contenuta tra 0,3 e 3 m/s, a seconda che le bocchette si trovino nell'immediata prossimit delle persone o sufficientemente lontane. Si dovr inoltre curare che le bocchette non turbino l'estetica e la decorazione dei locali (Teatro). Per ottenere il mantenimento a regime delle stabilite condizioni ambientali, che dipendono da fattori esterni e/o interni e sono variabili nel tempo, l'impianto dovr essere corredato di adatti organi per la regolazione. Detta regolazione dovr essere ottenuta automaticamente. La regolazione automatica della temperatura e dell'umidit sar conseguita con termostati ed umidostati comandanti le valvole miscelatrici del flusso dell'acqua riscaldante o raffreddante ed eventualmente le serrande di regolazione dei flussi d'aria (vedi progetto regolazione). Negli impianti di condizionamento dovranno essere predisposti apparecchi indicatori a distanza o registratori che segnalino in centrale, su apposito quadro, le condizioni di temperatura esistenti all'interno dei locali condizionati e nelle centraline di trattamento dell'aria. In ogni caso, la regolazione della temperatura ambiente dev'essere indipendente dai rinnovi di aria esterna prestabiliti, che devono rimanere costanti. Il ventilconvettore per gli impianti a due tubi sar costituito da: un mobiletto di carenatura, in lamiera verniciata a fuoco; una batteria di scambio termico del tipo a tubi di rame e alettatura in alluminio, per l'acqua calda in inverno e refrigerata in estate; un filtro a secco; un ventilatore accoppiato a un motore a pi velocit; una griglia di mandata d'aria ad alette fisse o mobili; una bacinella di raccolta condensa sotto la batteria; un quadretto elettrico di comando con commutatore di velocit per il motore.

I ventilconvettori per impianti a quattro tubi saranno del tipo di quelli descritti, con l'aggiunta di una seconda batteria di scambio termico. Negli impianti a due tubi, la batteria di scambio sar alimentata, in inverno, con acqua calda ad una temperatura non superiore a 60 C e, in estate, con acqua refrigerata a una temperatura non inferiore a 11 C. La regolazione della temperatura ambiente potr essere realizzata con termostato del tipo on-off, con commutazione stagionale, che agisce sull'alimentazione elettrica del motore, o con valvole deviatrici a tre o quattro vie, complete di servomotore e regolatore, installate sulla batteria, comandate da un termostato. Negli impianti a quattro tubi, una batteria sar sempre alimentata con acqua calda ad una temperatura non superiore a 60 C e l'altra sar sempre alimentata con acqua refrigerata ad una temperatura non inferiore a 11 C. La regolazione della temperatura ambiente sar realizzata mediante due valvole deviatrici a tre o quattro vie, installate sulle batterie, comandate in sequenza da un termostato ambiente. Per far fronte ai carichi ambiente, la potenzialit dei ventilconvettori dovr essere effettuata assumendo quella corrispondente alla velocit media del motore. I componenti dell'impianto dell'aria primaria saranno analoghi a quelli sopra descritti. Per il rispetto del D.P.C.M. 1 marzo 1991 e successivi, particolare attenzione dovr essere posta nel posizionamento delle macchine degli impianti di condizionamento nei riguardi dell'emissione sonora verso edifici adiacenti. Qualora si superassero i limiti di esposizione sonora ammessi, dovranno essere adottati provvedimenti atti ad abbassare i livelli di emissione sonora delle macchine, quali l'installazione di silenziatori, barriere, pannelli fonoassorbenti, ecc.

pag.18

CAPITOLO 3
QUALITA' E PROVENIENZA DEI MATERIALI - MODO DI ESECUZIONE DEI LAVORI - ORDINE DEI LAVORI - VERIFICHE E PROVE PRELIMINARI DELL'IMPIANTO
Art. 3.1 QUALITA' E PROVENIENZA DEI MATERIALI Tutti i materiali dell'impianto devono essere della migliore qualit, ben lavorati e corrispondere perfettamente al servizio a cui sono destinati, secondo quanto indicato nel D.P.R. 380/2001 e s.m.i. e nel D.M. 22 gennaio 2008, n.37. LImpresa, dietro richiesta, ha l'obbligo di esibire alla Direzione dei Lavori, le fatture e i documenti atti a comprovare la provenienza dei diversi materiali. Qualora la Direzione dei Lavori rifiuti dei materiali, ancorch messi in opera, perch essa, a suo motivato giudizio, li ritiene di qualit, lavorazione e funzionamento non adatti alla perfetta riuscita dell'impianto e quindi non accettabili, l'Impresa, a sua cura e spese, deve sostituirli con altre che soddisfino alle condizioni prescritte. Art. 3.2 MODO DI ESECUZIONE DEI LAVORI Tutti i lavori devono essere eseguiti secondo le migliori regole d'arte e le prescrizioni della direzione, in modo che l'impianto risponda perfettamente a tutte le condizioni stabilite nel capitolato speciale d'appalto e nel progetto esecutivo. L'esecuzione dei lavori deve essere coordinata secondo le prescrizioni della direzione dei lavori e con le esigenze che possano sorgere dal contemporaneo eseguimento di tutte le altre opere nell'edificio affidate ad altre ditte. L'impresa affidataria pienamente responsabile degli eventuali danni arrecati, per fatto proprio e dei propri dipendenti, alle opere dell'edificio. Art. 3.3 ORDINE DEI LAVORI L'Impresa ha facolt, di norma, di svolgere l'esecuzione dei lavori nei modi che riterr pi opportuni per darli finiti e completati a regola d'arte nel termine contrattuale. La Direzione dei Lavori potr per, a suo insindacabile giudizio, prescrivere un diverso ordine nella esecuzione dei lavori senza che per questo la ditta possa chiedere compensi od indennit di sorta. Art. 3.4 VERIFICHE E PROVE PRELIMINARI DELL'IMPIANTO La verifica e le prove preliminari di cui appresso si devono effettuare durante la esecuzione delle opere ed in modo che risultino completate prima della dichiarazione di ultimazione dei lavori: a) verifica preliminare, intesa ad accertare che la fornitura del materiale costituente l'impianto, quantitativamente e qualitativamente, corrisponda alle prescrizioni contrattuali; b) prova idraulica a freddo, se possibile a mano a mano che si esegue l'impianto ed in ogni caso ad impianto ultimato, prima di effettuare le prove di cui alle seguenti lett. c) e d). Si ritiene positivo l'esito della prova quando non si verifichino fughe e deformazioni permanenti; c) prova preliminare di circolazione, di tenuta e di dilatazione con fluidi scaldanti e raffreddanti. Dopo che sia stata eseguita la prova di cui alla lett. b), si distingueranno diversi casi, a seconda del tipo di impianto, come qui appresso indicato: - per gli impianti ad acqua calda, portando a 85 C la temperatura dell'acqua nelle caldaie e pag.19

mantenendola per il tempo necessario per l'accurata ispezione di tutto il complesso delle condutture e dei corpi scaldanti. L'ispezione si deve iniziare quando la rete abbia raggiunto lo stato di regime con il suindicato valore massimo di 85 C. Si ritiene positivo il risultato della prova solo quando in tutti, indistintamente, i corpi scaldanti l'acqua arrivi alla temperatura stabilita, quando le dilatazioni non abbiano dato luogo a fughe o deformazioni permanenti e quando il vaso di espansione contenga a sufficienza tutta la variazione di volume dell'acqua dell'impianto; - per gli impianti a vapore, portando la pressione delle caldaie al valore massimo stabilito e mantenendolo per il tempo necessario come sopra indicato. L'ispezione si deve iniziare quando la rete abbia raggiunto lo stato di regime col suindicato valore massimo della pressione nella caldaia. Si ritiene positivo il risultato della prova solo quando il vapore arrivi ai corpi scaldanti alla temperatura corrispondente alla pressione prevista e quando le dilatazioni non abbiano dato luogo a fughe o deformazioni permanenti; d) per gli impianti di condizionamento invernale dell'aria, una volta effettuate le prove di cui alla precedente lett. c), si proceder ad una prova preliminare della circolazione dell'aria calda, portando la temperatura dell'acqua o la pressione del vapore circolanti nelle batterie ai valori massimi previsti; e) per gli impianti di condizionamento estivo dell'aria, una volta effettuate le prove di cui alla precedente lett. c), si proceder ad una prova preliminare della circolazione dell'aria raffreddata, portando la temperatura dell'acqua fredda circolante nelle batterie ai valori corrispondenti alla massima potenza d'impianto prevista. Per le caldaie a vapore o ad acqua surriscaldata e per il macchinario frigorifero, si devono effettuare le verifiche e prove in conformit con quanto prescritto dai vigenti regolamenti dell'I.S.P.E.S.L. La verifica e le prove preliminari di cui sopra devono essere eseguite dalla Direzione dei Lavori in contraddittorio con l'Impresa e di esse e dei risultati ottenuti si deve compilare regolare verbale. Ove trovi da eccepire in ordine a quei risultati, perch, a suo giudizio, non conformi alle prescrizioni del presente Capitolato, la Direzione dei Lavori emette il verbale di ultimazione dei lavori solo dopo aver accertato, facendone esplicita dichiarazione nel verbale stesso, che da parte dell'Impresa siano state eseguite tutte le modifiche, aggiunte, riparazioni e sostituzioni necessarie. S'intende che, nonostante l'esito favorevole delle verifiche e prove preliminari suddette, l'Impresa rimane responsabile delle deficienze che abbiano a riscontrarsi in seguito, anche dopo il collaudo, e fino al termine del periodo di garanzia di cui all'articolo relativo alla garanzia dell'impianto.

pag.20

CAPITOLO 4
DISPOSIZIONI PARTICOLARI RIGUARDANTI L'APPALTO ED IL MODO DI VALUTARE I LAVORI
Art. 4.1 OSSERVANZA DEL CAPITOLATO GENERALE E DI PARTICOLARI DISPOSIZIONI DI LEGGE L'appalto soggetto all'esatta osservanza di tutte le condizioni stabilite nel D.M. 145/2000, recante il Capitolato generale d'appalto dei Lavori Pubblici. LAppaltatore tenuto alla piena e diretta osservanza di tutte le norme vigenti in Italia derivanti sia da leggi che da decreti, circolari e regolamenti con particolare riguardo ai regolamenti edilizi, digiene, di polizia urbana, dei cavi stradali, nonch alle norme sulla circolazione stradale, a quelle sulla sicurezza ed igiene del lavoro vigenti al momento dellesecuzione delle opere (sia per quanto riguarda il personale dellAppaltatore stesso, che di eventuali subappaltatori, cottimisti e lavoratori autonomi), alle disposizioni impartite dalle AUSL, alle norme CEI, UNI, CNR. Dovranno inoltre essere osservate le disposizioni di cui al D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i., in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, di segnaletica di sicurezza sul posto di lavoro, nonch le disposizioni di cui al D.P.C.M. 1 marzo 1991 e s.m.i., riguardanti i limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nellambiente esterno, alla legge 447/95 (Legge quadro sullinquinamento acustico) ed i relativi decreti attuativi, al D.M. 22 gennaio 2008, n. 37 e s.m.i. e le altre norme vigenti in materia. Art. 4.2 DOCUMENTI CHE FANNO PARTE DEL CONTRATTO Fanno parte integrante del contratto d'appalto, oltre al presente Capitolato Speciale, il Capitolato Generale (D.M. 145/2000), anche i seguenti documenti: a) Le Leggi, i Decreti, i Regolamenti e le Circolari Ministeriali emanate e vigenti alla data di esecuzione dei lavori; b) Le Leggi, i Decreti, i Regolamenti e le Circolari emanate e vigenti, per i rispettivi ambiti territoriali, nella Regione, Provincia e Comune in cui si eseguono le opere oggetto dellappalto; c) Le norme emanate dal C.N.R., le norme U.N.I., le norme C.E.I., le tabelle CEI-UNEL, le altre norme tecniche ed i testi citati nel presente Capitolato; d) Lelenco dei Prezzi Unitario ovvero modulo in caso di offerta prezzi; e) Il Cronoprogramma; f) Il Piano di Sicurezza e di Coordinamento ed i piani di cui allart.131 del D.Lgs. 12 aprile 2006 n. 163 e s.m.i.; g) Progetto redatto dallIng. Vittorio De Santis. Eventuali altri disegni e particolari costruttivi delle opere da eseguire non formeranno parte integrante dei documenti di appalto. Alla Direzione dei Lavori riservata la facolt di consegnarli allAppaltatore in quellordine che creder pi opportuno, in qualsiasi tempo, durante il corso dei lavori. Qualora uno stesso atto contrattuale dovesse riportare delle disposizioni di carattere discordante, lAppaltatore ne far oggetto dimmediata segnalazione scritta alla Stazione Appaltante per i conseguenti provvedimenti di modifica. Se le discordanze dovessero riferirsi a caratteristiche di dimensionamento grafico, saranno di norma ritenute valide le indicazioni riportate nel disegno con scala di riduzione minore. In ogni caso dovr ritenersi nulla la disposizione che contrasta o che in minor misura collima con il contesto delle norme e disposizioni riportate nei rimanenti atti contrattuali. Nel caso si riscontrassero disposizioni discordanti tra i diversi atti di contratto, fermo restando quanto stabilito nella seconda parte del precedente capoverso, lAppaltatore rispetter, nellordine, quelle indicate dagli atti seguenti: Contratto - Capitolato Speciale dAppalto - Elenco Prezzi (ovvero modulo in caso di offerta prezzi) - Disegni. pag.21

Qualora gli atti contrattuali prevedessero delle soluzioni alternative, resta espressamente stabilito che la scelta spetter, di norma e salvo diversa specifica, alla Direzione dei Lavori. LAppaltatore dovr comunque rispettare i minimi inderogabili fissati dal presente Capitolato avendo gli stessi, per esplicita statuizione, carattere di prevalenza rispetto alle diverse o minori prescrizioni riportate negli altri atti contrattuali. Art. 4.3 QUALIFICAZIONE DELL'APPALTATORE Ai sensi dellart. 108 del D.P.R. 207/2010, per quanto riguarda i lavori indicati dal presente Capitolato richiesta la qualificazione dellAppaltatore per le seguenti categorie e classifiche cos come richiesto dalle modalit previste in base allimporto complessivo dellopera e della categoria prevalente, iscrizione S.O.A. per OS28. Art. 4.4 CAUZIONE PROVVISORIA Il deposito cauzionale provvisorio dovuto per la partecipazione alle gare per l'appalto dei lavori copre la mancata sottoscrizione del contratto per fatto dell'affidatario ai sensi di quanto disposto dallart. 75 comma 1 del D.Lgs. 12 aprile 2006 n. 163 e s.m.i. ed fissato nella misura del 2% dell'importo dei lavori posti a base dell'appalto. Tale cauzione provvisoria, che per le imprese certificate UNI EN ISO 9000 ridotta del 50%, - per fruire di tale beneficio, le stesse segnalano, in sede di offerta, il possesso del requisito, e lo documentano nei modi prescritti dalle norme vigenti - potr essere prestata anche a mezzo di fidejussione bancaria od assicurativa, e dovr coprire un arco temporale di 180 giorni decorrenti dalla presentazione dell'offerta e prevedere l'impegno del fidejussore, in caso di aggiudicazione, a prestare anche la cauzione definitiva. La fidejussione bancaria o assicurativa di cui sopra dovr prevedere espressamente la rinuncia al beneficio della preventiva escussione del debitore principale e la sua operativit entro 15 giorni a semplice richiesta scritta della Stazione Appaltante. Art. 4.5 CAUZIONE DEFINITIVA LAppaltatore obbligato a costituire a titolo di cauzione definitiva una garanzia fideiussoria pari al 10% (dieci per cento) dellimporto contrattuale, ai sensi dell'art. 113 del D.Lgs. n. 163/2006 e s.m.i. Qualora i lavori oggetto del presente capitolato vengano aggiudicati con ribasso dasta superiore al 10% (dieci per cento), tale garanzia fidejussoria aumentata di tanti punti percentuali quanti sono quelli eccedenti il 10%; ove il ribasso sia superiore al 20%, l'aumento di due punti percentuali per ogni punto di ribasso superiore al 20%. Ai sensi dellart. 40, comma 7, del D.Lgs. 163/2006 e s.m.i., l'importo della garanzia ridotto del 50% per gli operatori economici ai quali venga rilasciata, da organismi accreditati, la certificazione del sistema di qualit conforme alle norme europee della serie UNI EN ISO 9000; per fruire di tale beneficio, gli operatori economici segnalano, in sede di offerta, il possesso del requisito e lo documentano nei modi prescritti dalle norme vigenti. La cauzione definitiva copre gli oneri per il mancato o inesatto adempimento contrattuale e cessa di avere effetto solo alla data di emissione del certificato di collaudo o di regolare esecuzione e comunque decorsi dodici mesi dalla data di ultimazione dei lavori. Detta cauzione dovr prevedere espressamente la rinuncia al beneficio della preventiva escussione del debitore principale e la sua operativit entro 15 giorni a semplice richiesta scritta della Stazione Appaltante. La mancata costituzione della garanzia fideiussoria determina la revoca dell'affidamento e l'acquisizione della cauzione provvisoria di cui allart. 75 del D.Lgs. n. 163/2006 e s.m.i. da parte della stazione appaltante, che aggiudica l'appalto o la concessione al concorrente che segue nella graduatoria.

Art. 4.6 DISCIPLINA DEL SUBAPPALTO Laffidamento in subappalto di parte delle opere e dei lavori deve essere sempre autorizzato dalla Stazione Appaltante ed subordinato al rispetto delle disposizioni di cui allart. 118 del D.Lgs. 12 aprile 2006 n. 163 e s.m.i. pag.22

Le imprese aggiudicatarie, in possesso della qualificazione nella categoria di opere generali ovvero nella categoria di opere specializzate, indicate nel bando di gara come categorie prevalenti, possono, salvo quanto di seguito specificato, eseguire direttamente tutte le lavorazioni di cui si compone l'opera o il lavoro, comprese quelle specializzate, anche se non sono in possesso delle relative qualificazioni, oppure subappaltare dette lavorazioni specializzate esclusivamente ad imprese in possesso delle relative qualificazioni. Non possono essere eseguite direttamente dalle imprese qualificate per la sola categoria prevalente indicata nel bando di gara, se prive delle relative adeguate qualificazioni, alcune lavorazioni relative a strutture, impianti ed opere speciali, quali: - il restauro, la manutenzione di superfici decorate di beni architettonici, il restauro di beni mobili, di interesse storico, artistico ed archeologico; - l'installazione, la gestione e la manutenzione ordinaria di impianti idrosanitari, del gas, antincendio, di termoregolazione, di cucina e di lavanderia; - l'installazione, la gestione e la manutenzione di impianti trasportatori, ascensori, scale mobili, di sollevamento e di trasporto; - l'installazione, gestione e manutenzione di impianti pneumatici, di impianti antintrusione; - l'installazione, gestione e manutenzione di impianti elettrici, telefonici, radiotelefonici, televisivi e simili; - i rilevamenti topografici speciali e le esplorazioni del sottosuolo con mezzi speciali; - le fondazioni speciali, i consolidamenti di terreni, i pozzi; - la bonifica ambientale di materiali tossici e nocivi; - i dispositivi strutturali, i giunti di dilatazione e gli apparecchi di appoggio, i ritegni antisismici; - la fornitura e posa in opera di strutture e di elementi prefabbricati prodotti industrialmente; - l'armamento ferroviario; - gli impianti per la trazione elettrica; - gli impianti di trattamento rifiuti; - gli impianti di potabilizzazione. Tali lavorazioni, fatto salvo quanto previsto dallart. 37 comma 11 del D.Lgs. 12 aprile 2006 n. 163 e s.m.i., sono comunque subappaltabili ad imprese in possesso delle relative qualificazioni. Ai sensi dellart. 37 comma 11 del D.Lgs. 12 aprile 2006 n. 163 e s.m.i., qualora nell'oggetto dell'appalto rientrino, oltre ai lavori prevalenti, opere per le quali sono necessari lavori o componenti di notevole contenuto tecnologico o di rilevante complessit tecnica, quali strutture, impianti e opere speciali, e qualora una o pi di tali opere superi in valore il 15% dellimporto totale dei lavori, se i soggetti affidatari non siano in grado di realizzare le predette componenti, possono utilizzare il subappalto con i limiti dettati dallarticolo 118, comma 2, terzo periodo. In tal caso la stazione appaltante provvede alla corresponsione diretta al subappaltatore o al cottimista dellimporto delle prestazioni eseguite dagli stessi, nei limiti del contratto di subappalto; gli affidatari, a tal uopo, comunicano alla stazione appaltante la parte delle prestazioni eseguite dal subappaltatore o dal cottimista, con la specificazione del relativo importo e con proposta motivata di pagamento. Ai sensi dellart. 118 comma 2 del D.Lgs. 12 aprile 2006 n. 163 e s.m.i., l'affidamento in subappalto o in cottimo sottoposto alle seguenti condizioni: a) che il concorrente allatto dellofferta o l'impresa affidataria, nel caso di varianti in corso dopera, allatto dellaffidamento, abbiano indicato i lavori o le parti di opere, ovvero i servizi e le forniture o parti di servizi e forniture, che intendono subappaltare o concedere in cottimo; b) che lappaltatore provveda al deposito del contratto di subappalto presso la Stazione Appaltante almeno venti giorni prima della data di effettivo inizio dellesecuzione delle relative prestazioni; c) che al momento del deposito del contratto di subappalto presso la Stazione Appaltante lappaltatore trasmetta altres la certificazione attestante il possesso da parte del subappaltatore dei requisiti di qualificazione prescritti dal D.Lgs. 12 aprile 2006 n.163 e s.m.i. in relazione alla prestazione subappaltata, salvo i casi in cui, secondo la legislazione vigente, sufficiente per eseguire i lavori liscrizione alla C.C.I.A.A., e la dichiarazione del subappaltatore attestante il possesso dei requisiti generali di cui all'articolo 38 del D.Lgs. 12 aprile 2006 n.163 e s.m.i.; d) che non sussista nei confronti dellaffidatario del subappalto o del cottimo, alcuno dei divieti previsti dallart. 10 della legge 575/65 e s.m.i. Eventuali subappalti o cottimi sono altres soggetti alle seguenti ulteriori condizioni: 1) lappaltatore deve praticare, per i lavori e le opere affidate in subappalto, gli stessi prezzi unitari risultanti dallaggiudicazione ribassati in misura non superiore al 20 per cento; 2) l'affidatario deve corrispondere gli oneri della sicurezza, relativi alle prestazioni affidate in subappalto, alle imprese subappaltatrici senza alcun ribasso; la stazione appaltante, sentita la Direzione dei Lavori, il coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione, ovvero il direttore dell'esecuzione, deve provvedere alla verifica dell'effettiva applicazione della presente disposizione. L'affidatario solidalmente responsabile con il subappaltatore degli adempimenti, pag.23

da parte di questo ultimo, degli obblighi di sicurezza previsti dalla normativa vigente; 3) l'affidatario deve trasmettere, entro venti giorni dalla data di ciascun pagamento effettuato nei suoi confronti, copia delle fatture quietanzate relative ai pagamenti da esso affidatario via via corrisposti al subappaltatore o cottimista, con lindicazione delle ritenute di garanzia effettuate. Qualora l'affidatario non trasmetta le fatture quietanziate del subappaltatore o del cottimista entro il predetto termine, la stazione appaltante sospende il successivo pagamento a favore dell'affidatario. Nel caso in cui, invece, il pagamento sia effettuato direttamente dalla Stazione Appaltante al subappaltatore o al cottimista, l'affidatario comunica alla Stazione Appaltante la parte delle prestazioni eseguite dal subappaltatore o dal cottimista, con la specificazione del relativo importo e con proposta motivata di pagamento; 4) l'affidatario che si avvale del subappalto o del cottimo deve allegare alla copia autentica del contratto, da trasmettere entro il termine di cui al precedente punto b), la dichiarazione circa la sussistenza o meno di eventuali forme di controllo o di collegamento a norma dellart. 2359 c.c. con il titolare del subappalto o del cottimo. Analoga dichiarazione deve essere effettuata da ciascuno dei soggetti partecipanti nel caso di raggruppamento temporaneo, societ o consorzio; 5) prima delleffettivo inizio dei lavori oggetto di subappalto o di cottimo e comunque non oltre dieci giorni dallautorizzazione da parte della Stazione Appaltante, lAppaltatore, e per suo tramite i subappaltatori, dovranno trasmettere, alla Stazione Appaltante stessa, la documentazione dellavvenuta denunzia agli Enti previdenziali (inclusa la Cassa Edile), assicurativi e infortunistici unitamente al Documento Unico di Regolarit Contributiva la documentazione di cui allart. 90, comma 9, del D.Lgs 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i, nonch copia del piano di sicurezza di cui allart. 131 del D.Lgs. 12 aprile 2006 n.163 e s.m.i.; 6) l'appaltatore risponde in solido con il subappaltatore: - della effettuazione e del versamento delle ritenute fiscali sui redditi di lavoro dipendente; - del versamento dei contributi previdenziali e dei contributi assicurativi obbligatori per gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali dei dipendenti a cui tenuto il subappaltatore; 7) ai fini del pagamento degli stati di avanzamento dei lavori o dello stato finale dei lavori, l'affidatario e, suo tramite, i subappaltatori trasmettono all'amministrazione o ente committente il documento unico di regolarit contributiva cos come previsto dall'art. 118, comma 6, del D.Lgs. 12 aprile 2006 n. 163 e s.m.i. Ai sensi dellart. 118 comma 8 del D.Lgs. 12 aprile 2006 n. 163 e s.m.i., la Stazione Appaltante provvede al rilascio dellautorizzazione al subappalto entro 30 gg. dalla relativa richiesta. Il termine di 30 gg. pu essere prorogato una sola volta, ove ricorrano giustificati motivi. Trascorso tale termine senza che si sia provveduto, lautorizzazione si intende concessa a tutti gli effetti qualora siano verificate tutte le condizioni di legge per laffidamento del subappalto. Per i subappalti o cottimi di importo inferiore al 2 per cento dellimporto delle prestazioni affidate o di importo inferiore a 100.000 euro, i termini per il rilascio dellautorizzazione da parte della Stazione Appaltante sono ridotti della met. LAppaltatore resta in ogni caso lunico responsabile nei confronti della Stazione Appaltante per lesecuzione delle opere oggetto di subappalto, sollevando questultima da qualsiasi eventuale pretesa delle imprese subappaltatrici o da richieste di risarcimento danni eventualmente avanzate da terzi in conseguenza anche delle opere subappaltate. Art. 4.7 TRATTAMENTO DEI LAVORATORI Nellesecuzione dei lavori che formano oggetto del presente appalto, lAppaltatore tenuto ad osservare, integralmente, il trattamento economico e normativo stabilito dai contratti collettivi, nazionale e territoriale, in vigore per il settore e per la zona nella quale si eseguono le prestazioni. LAppaltatore si obbliga, altres, ad applicare il contratto o gli accordi medesimi, anche dopo la scadenza e fino alla loro sostituzione, e, se cooperative, anche nei rapporti con soci. I suddetti obblighi vincolano L'Appaltatore, anche se non aderisce alle associazioni stipulanti o se receda da esse, e ci indipendentemente dalla natura industriale o artigiana, dalla struttura, dalla dimensione dellImpresa stessa e da ogni altra sua qualificazione giuridica, economica o sindacale. LAppaltatore responsabile in solido, nei confronti della Stazione Appaltante, dellosservanza delle norme anzidette da parte degli eventuali subappaltatori nei confronti dei loro dipendenti per le prestazioni rese nell'ambito del subappalto. Il fatto che il subappalto non sia stato autorizzato, non esime l'Appaltatore dalla responsabilit di cui al comma precedente e ci senza pregiudizio degli altri diritti della Stazione Appaltante. LAppaltatore inoltre obbligato ad applicare integralmente le disposizioni di cui al comma 6 dellart. 118 e dell'art. 131 del D.Lgs. 12 aprile 2006 n. 163 e s.m.i. pag.24

LAppaltatore inoltre obbligato al versamento allINAIL, nonch, ove tenuta, alle Casse Edili, agli Enti Scuola, agli altri Enti Previdenziali ed Assistenziali cui il lavoratore risulti iscritto, dei contributi stabiliti per fini mutualistici e per la scuola professionale. LAppaltatore altres obbligato al pagamento delle competenze spettanti agli operai per ferie, gratifiche, ecc. in conformit alle clausole contenute nei patti nazionali e provinciali sulle Casse Edili ed Enti-Scuola. Tutto quanto sopra secondo il contratto nazionale per gli addetti alle industrie edili vigente al momento della firma del presente capitolato. Art. 4.8 COPERTURE ASSICURATIVE A norma dellart. 129, comma 1, del D.Lgs. n. 163/2006 e s.m.i. e del D.P.R. 207/2010 lImpresa Appaltatrice obbligata, altres, a stipulare le seguenti polizze: una polizza di assicurazione che copra i danni subiti dalla Stazione Appaltante a causa del danneggiamento o della distruzione totale o parziale di impianti ed opere, anche preesistenti, verificatisi nel corso dellesecuzione dei lavori: la somma assicurata deve essere almeno pari a euro 500.000,00 (diconsi euro cinquecentomila) di cui euro duecentomila (diconsi euro 200.000) per danni allopera oggetto del presente Capitolato (salva la rideterminazione in esito allaggiudicazione), euro 100.000 (diconsi euro centomila per danni alle opere ed impianti preesistenti ed euro 50.000 (diconsi euro cinquantamila) per demolizione e sgombero; una polizza assicurativa per responsabilit civile verso terzi che tenga indenne lAmministrazione da ogni responsabilit civile per danni causati a terzi nel corso dellesecuzione dei lavori con un massimale che deve essere almeno pari a euro 1.000.000 (diconsi euro un milione). Tutte le coperture assicurative sopra descritte devono essere conformi agli Schemi tipo approvati con il D.M. 12 marzo 2004, n. 123, nei limiti di compatibilit con le prescrizioni dettate dal D.Lgs. 12 aprile 2006 n. 163 e s.m.i. cui le medesime coperture devono sempre essere adeguate. Art. 4.9 CONSEGNA DEI LAVORI - PROGRAMMA OPERATIVO DEI LAVORI - PIANO DI QUALITA' DI COSTRUZIONE E DI INSTALLAZIONE - INIZIO E TERMINE PER L'ESECUZIONE - CONSEGNE PARZIALI - SOSPENSIONE La consegna dei lavori allAppaltatore verr effettuata entro 45 giorni dalla data di registrazione del contratto, in conformit a quanto previsto nel Capitolato Generale dAppalto e secondo le modalit previste dal D.P.R. 207/2010. Qualora la consegna, per colpa della Stazione Appaltante, non avviene nei termini stabiliti, lAppaltatore ha facolt di richiedere la rescissione del contratto; Nel giorno e nellora fissati dalla Stazione Appaltante, lAppaltatore dovr trovarsi sul posto indicato per ricevere la consegna dei lavori, che sar certificata mediante formale verbale redatto in contraddittorio. Allatto della consegna dei lavori, lAppaltatore dovr esibire le polizze assicurative contro gli infortuni, i cui estremi dovranno essere esplicitamente richiamati nel verbale di consegna. L Appaltatore tenuto a trasmettere alla Stazione Appaltante, prima delleffettivo inizio dei lavori e comunque entro cinque giorni dalla consegna degli stessi, la documentazione dellavvenuta denunzia agli Enti previdenziali (inclusa la Cassa Edile) assicurativi ed infortunistici comprensiva della valutazione dellAppaltatore circa il numero giornaliero minimo e massimo di personale che si prevede di impiegare nellappalto. Lo stesso obbligo fa carico allAppaltatore, per quanto concerne la trasmissione della documentazione di cui sopra da parte delle proprie imprese subappaltatrici, cosa che dovr avvenire prima delleffettivo inizio dei lavori e comunque non oltre dieci giorni dalla data dellautorizzazione, da parte della Stazione Appaltante, del subappalto o cottimo. L Appaltatore dovr comunque dare inizio ai lavori entro il termine improrogabile di giorni 60 dalla data del verbale di consegna fermo restando il rispetto del termine di cui al successivo paragrafo per la presentazione del programma operativo dei lavori. Entro 10 giorni dalla consegna dei lavori, lAppaltatore presenter alla Direzione dei Lavori una proposta di programma operativo dettagliato per lesecuzione delle opere che dovr essere redatto tenendo conto del tempo concesso per dare le opere ultimate entro il termine fissato dal presente Capitolato. pag.25

Al programma sar allegato un grafico che metter in risalto: linizio, lavanzamento mensile ed il termine di ultimazione delle principali categorie di opere, nonch una relazione nella quale saranno specificati tipo, potenza e numero delle macchine e degli impianti che lAppaltatore si impegna ad utilizzare in rapporto ai singoli avanzamenti. Entro quindici giorni dalla presentazione, la Direzione dei Lavori dintesa con la Stazione Appaltante comunicher allAppaltatore lesito dellesame della proposta di programma; qualora esso non abbia conseguito lapprovazione, lAppaltatore entro 10 giorni, predisporr una nuova proposta oppure adeguer quella gi presentata secondo le direttive che avr ricevuto dalla Direzione dei Lavori. Decorsi 10 giorni dalla ricezione della nuova proposta senza che il Responsabile del Procedimento si sia espresso, il programma operativo si dar per approvato. La proposta approvata sar impegnativa per l'Appaltatore, il quale rispetter i termini di avanzamento mensili ed ogni altra modalit proposta, salvo modifiche al programma operativo in corso di attuazione, per comprovate esigenze non prevedibili che dovranno essere approvate od ordinate dalla Direzione dei Lavori. LAppaltatore deve altres tenere conto, nella redazione del programma: - delle particolari condizioni dellaccesso al cantiere; - della riduzione o sospensione delle attivit di cantiere per festivit o godimento di ferie degli addetti ai lavori; - delle eventuali difficolt di esecuzione di alcuni lavori in relazione alla specificit dellintervento e al periodo stagionale in cui vanno a ricadere; - delleventuale obbligo contrattuale di ultimazione anticipata di alcune parti laddove previsto. Nel caso di sospensione dei lavori, parziale o totale, per cause non attribuibili a responsabilit dellappaltatore, il programma dei lavori viene aggiornato in relazione all'eventuale incremento della scadenza contrattuale. Eventuali aggiornamenti del programma, legati a motivate esigenze organizzative dellAppaltatore e che non comportino modifica delle scadenze contrattuali, sono approvate dalla Direzione dei Lavori, subordinatamente alla verifica della loro effettiva necessit ed attendibilit per il pieno rispetto delle scadenze contrattuali. LAppaltatore dovr dare ultimate tutte le opere appaltate entro il termine di giorni 120 naturali e consecutivi dalla data del verbale di consegna. In caso di ritardo sar applicata una penale giornaliera di Euro 1500 (diconsi Euro millecinquecento). Se il ritardo dovesse essere superiore a giorni trenta a partire dalla data di consegna, la Stazione Appaltante potr procedere alla risoluzione del contratto ed allincameramento della cauzione. LAppaltatore dovr comunicare per iscritto a mezzo lettera raccomandata R.R. alla Direzione dei Lavori lultimazione dei lavori non appena avvenuta. Nel caso in cui i lavori in appalto fossero molto estesi, ovvero mancasse lintera disponibilit dellarea sulla quale dovr svilupparsi il cantiere o comunque per qualsiasi altra causa ed impedimento, la Stazione Appaltante potr disporre la consegna anche in pi tempi successivi, con verbali parziali, senza che per questo lAppaltatore possa sollevare eccezioni o trarre motivi per richiedere maggiori compensi o indennizzi. La data legale della consegna dei lavori, per tutti gli effetti di legge e regolamenti, sar quella dell'ultimo verbale di consegna parziale. In caso di consegne parziali, lAppaltatore tenuto a predisporre il programma operativo dei lavori, in modo da prevedere lesecuzione prioritaria dei lavori nellambito delle zone disponibili e ad indicare, nello stesso programma, la durata delle opere ricadenti nelle zone non consegnate e, di conseguenza, il termine massimo entro il quale, per il rispetto della scadenza contrattuale, tali zone debbano essere consegnate. Ove le ulteriori consegne avvengano entro il termine di inizio dei relativi lavori indicato dal programma operativo dei lavori redatto dallAppaltatore e approvato dalla Direzione dei Lavori, non si da luogo a spostamenti del termine utile contrattuale; in caso contrario, la scadenza contrattuale viene automaticamente prorogata in funzione dei giorni necessari per lesecuzione dei lavori ricadenti nelle zone consegnate in ritardo, deducibili dal programma operativo suddetto, indipendentemente dallammontare del ritardo verificatosi nellulteriore consegna, con conseguente aggiornamento del programma operativo di esecuzione dei lavori. Nel caso di consegna parziale, decorsi novanta giorni naturali consecutivi dal termine massimo risultante dal programma di esecuzione dei lavori di cui al comma precedente senza che si sia provveduto, da parte della Stazione Appaltante, alla consegna delle zone non disponibili, lAppaltatore potr chiedere formalmente di recedere dallesecuzione delle sole opere ricadenti nelle aree suddette. Nel caso in cui lAppaltatore, trascorsi i novanta giorni di cui detto in precedenza, non ritenga di avanzare richiesta di recesso per propria autonoma valutazione di convenienza, non avr diritto ad pag.26

alcun maggiore compenso o indennizzo, per il ritardo nella consegna, rispetto a quello negozialmente convenuto. Non appena intervenuta la consegna dei lavori, obbligo dellAppaltatore procedere, nel termine di 5 giorni, allimpianto del cantiere, tenendo in particolare considerazione la situazione di fatto esistente sui luoghi interessati dai lavori, nonch il fatto che nellinstallazione e nella gestione del cantiere ci si dovr attenere alle norme di cui al D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81, nonch alle norme vigenti relative alla omologazione, alla revisione annuale e ai requisiti di sicurezza di tutti i mezzi dopera e delle attrezzature di cantiere. L'Appaltatore tenuto, quindi, non appena avuti in consegna i lavori, ad iniziarli, proseguendoli poi attenendosi al programma operativo di esecuzione da esso redatto in modo da darli completamente ultimati nel numero di giorni naturali consecutivi previsti per lesecuzione indicato in precedenza, decorrenti dalla data di consegna dei lavori, eventualmente prorogati in relazione a quanto disposto dai precedenti paragrafi. Le sospensioni parziali o totali delle lavorazioni, gi contemplate nel programma operativo dei lavori non rientrano tra quelle regolate dalla vigente normativa e non danno diritto allAppaltatore di richiedere compenso o indennizzo di sorta n protrazione di termini contrattuali oltre quelli stabiliti. Nelleventualit che, successivamente alla consegna dei lavori insorgano, per cause imprevedibili o di forza maggiore, impedimenti che non consentano di procedere, parzialmente o totalmente, al regolare svolgimento delle singole categorie di lavori, lAppaltatore tenuto a proseguire i lavori eventualmente eseguibili, mentre si provvede alla sospensione, anche parziale, dei lavori non eseguibili in conseguenza di detti impedimenti. Con la ripresa dei lavori sospesi parzialmente, il termine contrattuale di esecuzione dei lavori viene incrementato, su istanza dellAppaltatore, soltanto degli eventuali maggiori tempi tecnici strettamente necessari per dare completamente ultimate tutte le opere, dedotti dal programma operativo dei lavori, indipendentemente dalla durata della sospensione. Ove pertanto, secondo tale programma, la esecuzione dei lavori sospesi possa essere effettuata, una volta intervenuta la ripresa, entro il termine di scadenza contrattuale, la sospensione temporanea non determiner prolungamento della scadenza contrattuale medesima. Le sospensioni dovranno risultare da regolare verbale, redatto in contraddittorio tra la Direzione dei Lavori ed lAppaltatore, nel quale dovranno essere specificati i motivi della sospensione e, nel caso di sospensione parziale, le opere sospese. Nel caso di opere e impianti di speciale complessit o di particolare rilevanza sotto il profilo tecnologico o rispondenti alle definizioni dell'articolo 2, comma 1, lettera h) del D.P.R. 554/99 e degli articoli 91, comma 5 e 141, comma 7 del D.Lgs. 12 aprile 2006 n. 163, l'impresa aggiudicataria dei lavori dovr redigere un piano di qualit di costruzione e di installazione che dovr essere sottoposto all'approvazione della Direzione dei Lavori. Tale documento prevede, pianifica e programma le condizioni, le sequenze, i mezzi d'opera e le fasi delle attivit di controllo da porre in essere durante l'esecuzione dei lavori, anche in funzione della loro classe di importanza. Art. 4.10 SICUREZZA DEI LAVORI LAppaltatore, prima della consegna dei lavori e, in caso di consegna durgenza, entro 5 gg. dalla data fissata per la consegna medesima, dovr presentare al Coordinatore per l'esecuzione (ai sensi dell'art. 100 del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i.) le eventuali proposte di integrazione al Piano di Sicurezza e coordinamento allegato al progetto. L'Appaltatore dovr redigere il Piano Operativo di Sicurezza, in riferimento al singolo cantiere interessato, da considerare come piano complementare di dettaglio del piano di sicurezza sopra menzionato. LAppaltatore, nel caso in cui i lavori in oggetto non rientrino nellambito di applicazione del Titolo IV Cantieri temporanei o mobili D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i., tenuto comunque a presentare un Piano di Sicurezza Sostitutivo del Piano di Sicurezza e Coordinamento. Nei casi in cui prevista la redazione del Piano di Sicurezza e Coordinamento, prima dellinizio dei lavori ovvero in corso dopera, le imprese esecutrici possono presentare, per mezzo dellimpresa affidataria, al Coordinatore per lesecuzione dei lavori proposte di modificazioni o integrazioni al Piano di Sicurezza e di Coordinamento loro trasmesso al fine di adeguarne i contenuti alle tecnologie proprie dellAppaltatore, sia per garantire il rispetto delle norme per la prevenzione degli infortuni e la tutela della salute dei lavoratori eventualmente disattese nel piano stesso. pag.27

Il Piano della Sicurezza dovr essere rispettato in modo rigoroso. E compito e onere dellAppaltatore ottemperare a tutte le disposizioni normative vigenti in campo di sicurezza ed igiene del lavoro che le concernono e che riguardano le proprie maestranze, mezzi dopera ed eventuali lavoratori autonomi cui esse ritenga di affidare, anche in parte, i lavori o prestazioni specialistiche in essi compresi. Allatto dellinizio dei lavori, e possibilmente nel verbale di consegna, lAppaltatore dovr dichiarare esplicitamente di essere perfettamente a conoscenza del regime di sicurezza del lavoro, ai sensi del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i., in cui si colloca lappalto e cio: - che il committente il Comune di Latina e per esso in forza delle competenze attribuitegli il sig. - che il Responsabile dei Lavori, eventualmente incaricato dal suddetto Committente (ai sensi dellart. 89 D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81) il sig. - che i lavori appaltati rientrano nelle soglie fissate dallart. 90 del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i., per la nomina dei Coordinatori della Sicurezza; - che il Coordinatore della Sicurezza in fase di progettazione il sig Ing. De Santis Vittorio; - che il Coordinatore della Sicurezza in fase di esecuzione il sig.da nominare - di aver preso visione del Piano di Sicurezza e Coordinamento in quanto facente parte del progetto e di avervi adeguato le proprie offerte, tenendo conto che i relativi oneri, non soggetti a ribasso dasta ai sensi dellart. 131 comma 3 del D.Lgs. 12 aprile 2006 n.163 e s.m.i., assommano allimporto di Euro Nella fase di realizzazione dellopera il Coordinatore per lesecuzione dei lavori, ove previsto ai sensi dell'art. 92 D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i.: verificher, tramite opportune azioni di coordinamento e controllo, lapplicazione da parte pelle imprese appaltatrici (e subappaltatrici) e dei lavoratori autonomi delle disposizioni contenute nel Piano di Sicurezza e Coordinamento di cui allart. 100, D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i. ove previsto; verificher lidoneit dei Piani Operativi di Sicurezza; adeguer il piano di sicurezza e coordinamento ove previsto e il fascicolo, in relazione allevoluzione dei lavori e alle eventuali modifiche; organizzer, tra tutte le imprese presenti a vario titolo in cantiere, la cooperazione ed il coordinamento delle attivit per la prevenzione e la protezione dai rischi; sovrintender allattivit informativa e formativa per i lavoratori, espletata dalle varie imprese; controller la corretta applicazione, da parte delle imprese, delle procedure di lavoro e, in caso contrario, attuer le azioni correttive pi efficaci. Il Coordinatore per lesecuzione dei lavori provveder, inoltre, ai sensi dellart. 92, d.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i. a: segnalare al Committente o al responsabile dei lavori, previa contestazione scritta, le inadempienze da parte delle imprese e dei lavoratori autonomi; a proporre la sospensione dei lavori, lallontanamento delle imprese o dei lavoratori autonomi dal cantiere o la risoluzione del contratto. Nel caso in cui la Stazione Appaltante o il responsabile dei lavori non adottino alcun provvedimento, senza fornire idonea motivazione, provvede a dare comunicazione dellinadempienza alla ASL e alla Direzione Provinciale del Lavoro. In caso di pericolo grave ed imminente, direttamente riscontrato, egli potr sospendere le singole lavorazioni, fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati dalle imprese interessate. LAppaltatore altres obbligato, nellottemperare a quanto prescritto dallart. 131 comma 2 del D.Lgs. 12 aprile 2006 n. 163 e s.m.i. a redigere e consegnare: a) eventuali proposte integrative del piano di sicurezza e di coordinamento quando quest'ultimo sia previsto ai sensi del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i.; b) un piano di sicurezza sostitutivo del piano di sicurezza e di coordinamento quando quest'ultimo non sia previsto ai sensi del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i.; c) un piano operativo di sicurezza per quanto attiene alle proprie scelte autonome e relative responsabilit nell'organizzazione del cantiere e nell'esecuzione dei lavori, da considerare come piano complementare di dettaglio del piano di sicurezza e di coordinamento quando quest'ultimo sia previsto ai sensi del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i., ovvero del piano di sicurezza sostitutivo di cui alla lettera b). Il piano (o i piani) dovranno comunque essere aggiornati nel caso di nuove disposizioni in materia di sicurezza e di igiene del lavoro, o di nuove circostanze intervenute nel corso dellappalto, nonch ogni qualvolta lAppaltatore intenda apportare modifiche alle misure previste o ai macchinari ed attrezzature da impiegare. pag.28

Il piano (o i piani) dovranno comunque essere sottoscritti dallAppaltatore, dal Direttore di Cantiere e, ove diverso da questi, dal progettista del piano, i quali assumono, di conseguenza: il progettista: la responsabilit della rispondenza delle misure previste alle disposizioni vigenti in materia; lAppaltatore ed il Direttore di Cantiere: la responsabilit dellattuazione delle stesse in sede di esecuzione dellappalto. LAppaltatore dovr portare a conoscenza del personale impiegato in cantiere e dei rappresentanti dei lavori per la sicurezza il piano (o i piani) di sicurezza ed igiene del lavoro e gli eventuali successivi aggiornamenti, allo scopo di informare e formare detto personale, secondo le direttive eventualmente emanate dal Coordinatore per lesecuzione dei lavori. Art. 4.11 OBBLIGHI DELLAPPALTATORE RELATIVI ALLA TRACCIABILIT DEI FLUSSI FINANZIARI LAppaltatore assume tutti gli obblighi di tracciabilit dei flussi finanziari di cui allarticolo 3 della legge 13 agosto 2010, n. 136 e s.m.i, a pena di nullit del contratto. L'Appaltatore si impegna, inoltre, a dare immediata comunicazione alla stazione appaltante ed alla prefettura-ufficio territoriale del Governo della provincia di Latina della notizia dellinadempimento della propria controparte (subappaltatore/subcontraente) agli obblighi di tracciabilit finanziaria.

Art. 4.12 ANTICIPAZIONE E PAGAMENTI IN ACCONTO Ai sensi dell'art. 5, comma 1, del D.L. 79/97 e s.m.i., convertito con modificazioni dalla legge 140/97, non dovuta alcuna anticipazione. L'Appaltatore avr diritto a pagamenti in acconto, in corso d'opera, ogni qual volta il suo credito, al netto del ribasso d'asta e delle prescritte ritenute, raggiunga la cifra di Euro centomila Per esercitare il suddetto diritto lAppaltatore dovr produrre periodicamente, durante il corso dei lavori, la documentazione comprovante la regolarit dei versamenti agli Enti previdenziali (inclusa la Cassa Edile), assicurativi e infortunistici anche mediante la produzione del Documento Unico di Regolarit Contributiva, di cui allart. 90, comma 9, del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i. Il certificato per il pagamento dellultima rata del corrispettivo, qualunque sia l'ammontare, verr rilasciato dopo l'ultimazione dei lavori. I materiali approvvigionati nel cantiere, semprech siano stati accettati dalla Direzione dei lavori, verranno compresi negli stati di avanzamento dei lavori per i pagamenti suddetti in misura non superiore alla met del loro valore secondo quanto disposto dall'art. 28 del D.M. 145/2000. Ai sensi dell'art. 133 del D.Lgs. 12 aprile 2006 n. 163 e s.m.i., in caso di ritardo nella emissione dei certificati di pagamento o dei titoli di spesa relativi agli acconti e alla rata di saldo rispetto alle condizioni e ai termini stabiliti dal contratto, spettano all'esecutore dei lavori gli interessi, legali e moratori, ferma restando la sua facolt, trascorsi i richiamati termini contrattuali o, nel caso in cui l'ammontare delle rate di acconto, per le quali non sia stato tempestivamente emesso il certificato o il titolo di spesa, raggiunga il quarto dell'importo netto contrattuale, di agire ai sensi dell'articolo 1460 del codice civile, ovvero, previa costituzione in mora dell'amministrazione aggiudicatrice e trascorsi sessanta giorni dalla data della costituzione stessa, di promuovere il giudizio arbitrale per la dichiarazione di risoluzione del contratto. Art. 4.13 CONTO FINALE Si stabilisce che il conto finale verr compilato entro sessanta giorni dalla data dell'ultimazione dei lavori. Art. 4.14 GARANZIA DELL'IMPIANTO L'Appaltatore ha l'obbligo di garantire tutto l'impianto, per la qualit dei materiali, per il montaggio ed, infine, per il regolare funzionamento, fino al termine della prima stagione invernale successiva al collaudo, se si tratta di impianti di riscaldamento, e fino al termine della stagione estiva successiva al collaudo, se si tratta di impianti di condizionamento estivo. Pertanto, fino al termine di tale periodo, l'Impresa deve riparare, tempestivamente e a sue spese, pag.29

tutti i guasti e le imperfezioni che si verifichino negli impianti per effetto della non buona qualit dei materiali o per difetti di montaggio o di funzionamento, escluse soltanto le riparazioni dei danni che, a giudizio della Stazione Appaltante, non possono attribuirsi all'ordinario esercizio degli impianti, ma ad evidente imperizia o negligenza del personale che ne fa uso oppure da cattiva qualit dei combustibili impiegati o da normale usura. Art. 4.15 ESERCIZIO E MANUTENZIONE DELL'IMPIANTO Ove lo ritenga di sua convenienza, la Stazione Appaltante, pu affidare, mediante apposito contratto, all'Impresa l'esercizio normale di tutto l'impianto e la relativa manutenzione per una o pi stagioni di funzionamento, dopo l'ultimazione dei lavori. Il compenso relativo a tale esercizio risulta da quanto indicato nell'articolo relativo alla formulazione progetto dell'impianto e sar corrisposto per ogni singola stagione in 9/10 con acconti su contabilizzazione ad ogni 30 giorni di esercizio prestato e, per quanto al saldo, dopo che l'Appaltatore abbia consegnato alla Stazione Appaltante alla fine di ogni singolo esercizio stagionale l'impianto in perfetto stato di conservazione e di funzionamento. Questa condizione deve risultare da regolare verbale. L'esercizio e la manutenzione dell'impianto dovranno essere condotti in conformit a quanto prescritto nel D.P.R. 412/93 e s.m.i. Art. 4.16 ONERI ED OBBLIGHI GENERALI E SPECIALI A CARICO DELL'APPALTATORE Sono a carico dellAppaltatore, oltre gli oneri e gli obblighi di cui al D.M. 145/2000 Capitolato Generale dAppalto e al presente Capitolato Speciale, anche quelli di seguito elencati: a) la prestazione, anche saltuaria, di un proprio tecnico specialista per la direzione dei lavori di che trattasi e per tutta la durata di questi, quando la potenza dell'impianto non superi 300 kW per il riscaldamento o 115 kW per il condizionamento e la prestazione di un ingegnere specialista per le potenze superiori; b) i ponti di servizio ed ogni altra opera provvisionale; c) i mezzi d'opera relativi all'impianto; d) tutte le murature refrattarie per i rivestimenti di focolari di caldaie ed, in ogni caso, dovunque esse occorrono; e) le prove che la Direzione dei Lavori, in caso di contestazioni ordini, di far eseguire presso gli Istituti da essa incaricati, dei materiali impiegati o da impiegarsi nell'impianto, in relazione a quanto prescritto nell'articolo riguardante la qualit e la provenienza dei materiali, circa l'accettazione dei materiali stessi. Dei campioni pu essere ordinata la conservazione nell'Ufficio dirigente, e, in questo caso, essi saranno muniti di suggelli a firma della Direzione dei Lavori e dell'Appaltatore nei modi pi adatti a garantirne l'autenticit; f) il permesso di accedere nei locali in cui si esegue l'impianto agli operai di altre ditte che vi debbano eseguire i lavori affidati alle medesime, e la relativa sorveglianza, per evitare danni o manomissioni ai propri materiali ed alle proprie opere, sollevando la Stazione Appaltante da qualsiasi responsabilit in merito; g) lo sgombero, subito dopo l'ultimazione dell'impianto, del locale dell'edificio assegnatole dalla Direzione dei Lavori e del quale l'Appaltatore si sia servito durante l'esecuzione dei lavori per cantiere di deposito dei propri materiali ed attrezzi, provvedendo alla custodia e sorveglianza di questi nel modo da essa ritenuto pi opportuno e sollevando la Stazione Appaltante da qualunque responsabilit in merito. Per esigenze di lavoro o per altre necessit, la Direzione dei Lavori pu far sgomberare, a cura e spese dell'Appaltatore, il detto locale anche prima della ultimazione dell'impianto, assegnandogliene altro, comunque situato nell'edificio. Anche quest'ultimo deve essere sgombrato, sempre a cura e spese dell'Impresa, subito dopo l'ultimazione dei lavori; pag.30

h) l'adatta mano d'opera, gli apparecchi e strumenti di controllo e di misura preventivamente tarati e quanto occorrente per seguire le verifiche e le prove preliminari dell'impianto e quelle di collaudo di cui, rispettivamente, all'articolo relativo alla qualit e provenienza dei materiali ed a quello relativo al collaudo; i) la fornitura e posa in opera, nei locali delle centrali termiche, frigorifera e di condizionamento d'aria, di apposite targhette con le indicazioni occorrenti per rendere facile l'esercizio e l'ispezione dell'impianto anche a chi non ne abbia seguita la costruzione; l) la fornitura, a lavori ultimati, all'Ufficio dirigente, di una copia dei disegni del progetto approvato con le varianti eventualmente effettuate nel corso dei lavori, in modo da lasciare un'esatta documentazione dell'impianto eseguito; m) la garanzia di tutti i materiali, del montaggio e del regolare funzionamento dell'impianto, come specificato dall'articolo relativo alla garanzia dell'impianto; Il corrispettivo di tutti i sopra richiamati e specificati obblighi ed oneri compreso nei prezzi unitari indicati nel relativo elenco di progetto.

Sono inoltre a carico dell'Appaltatore gli oneri ed obblighi seguenti: 1) La guardiania e la sorveglianza, sia di giorno, sia di notte - da affidarsi a persone provviste della qualifica di guardia giurata, come dispone l'art. 22 della legge 646/82 e s.m.i. - del cantiere e di tutti i materiali in esso esistenti, nonch di tutte le cose della Stazione Appaltante che saranno consegnate all'Appaltatore. 2) L'osservanza delle norme derivanti dalle vigenti leggi e decreti, relative alle assicurazioni varie degli operai contro gli infortuni sul lavoro, la disoccupazione involontaria, l'invalidit e la vecchiaia, la tubercolosi e delle altre disposizioni in vigore o che potranno intervenire in corso di appalto. Resta stabilito che, in caso di inadempienza, semprech sia intervenuta denuncia da parte delle competenti autorit, la Stazione Appaltante proceder ad una detrazione dalla rata d'acconto nella misura del 20 per cento, che costituir apposita garanzia per l'adempimento dei detti obblighi, ferma restando l'osservanza delle norme che regolano lo svincolo della cauzione e delle ritenute regolamentari. Sulla somma detratta non saranno per qualsiasi titolo corrisposti interessi. 3) La comunicazione all'Ufficio da cui i lavori dipendono, entro i termini prefissi dallo stesso, di tutte le notizie relative all'impiego della mano d'opera. Per ogni giorno di ritardo rispetto alla data fissata dall'Ufficio per l'inoltro delle notizie suddette, verr applicata una multa pari al 10% della penalit prevista all'articolo relativo al subappalto o cottimo del presente Capitolato, restando salvi eventuali pi gravi provvedimenti che potranno essere adottati in conformit a quanto sancisce il Capitolato Generale per l'irregolarit di gestione e per le gravi inadempienze contrattuali. 4) Le spese per la fornitura di fotografie delle opere in corso nei vari periodi dell'appalto, nel numero e dimensioni che saranno di volta in volta indicati dalla Direzione dei Lavori. 5) L'assicurazione contro eventuali danni a persone e cose e gli incendi di tutte le opere e del cantiere dall'inizio dei lavori fino al collaudo finale, comprendendo nel valore assicurato anche le opere eseguite da altre Imprese; l'assicurazione contro tali rischi dovr farsi con polizza intestata alla Stazione Appaltante. 6) Il pagamento delle tasse e l'accollo di altri oneri per concessioni comunali (licenza di costruzione, di occupazione temporanea di suolo pubblico, di passi carrabili, ecc.), nonch il pagamento di ogni tassa presente e futura inerente ai materiali e mezzi d'opera da impiegarsi, ovvero alle stesse opere finite. 7) L'adozione, nell'esecuzione di tutti i lavori, dei provvedimenti e delle cautele necessarie per garantire la vita e l'incolumit degli operai, delle persone addette ai lavori stessi e dei terzi, pag.31

nonch per evitare danni ai beni pubblici e privati, osservando le disposizioni contenute nel D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81, e nelle altre norme vigenti. Ogni pi ampia responsabilit in caso di infortuni ricadr, pertanto, sull'Appaltatore, restandone sollevata la Stazione Appaltante, nonch il personale preposto alla direzione e sorveglianza. 8) Disciplina e buon ordine dei cantieri: l'appaltatore responsabile della disciplina e del buon ordine nel cantiere e ha l'obbligo di osservare e far osservare al proprio personale le norme di legge e di regolamento. L'appaltatore, tramite il direttore di cantiere assicura l'organizzazione, la gestione tecnica e la conduzione del cantiere. La direzione del cantiere assunta dal direttore tecnico dell'impresa o da altro tecnico formalmente incaricato dall'appaltatore. In caso di appalto affidato ad associazione temporanea di imprese o a consorzio, l'incarico della direzione di cantiere attribuito mediante delega conferita da tutte le imprese operanti nel cantiere; la delega deve indicare specificamente le attribuzioni da esercitare dal direttore anche in rapporto a quelle degli altri soggetti operanti nel cantiere. La Direzione dei Lavori ha il diritto, previa motivata comunicazione all'appaltatore, di esigere il cambiamento del direttore di cantiere e del personale per indisciplina, incapacit o grave negligenza. L'appaltatore comunque responsabile dei danni causati dall'imperizia o dalla negligenza di detti soggetti, e risponde nei confronti dell'amministrazione committente per la malafede o la frode dei medesimi nell'impiego dei materiali. Art. 4.17 CARTELLI ALL'ESTERNO DEL CANTIERE L'Appaltatore ha l'obbligo di fornire in opera a sua cura e spese e di esporre all'esterno del cantiere, come dispone la Circolare Min. LL.PP. 1 giugno 1990, n. 1729/UL, due cartelli di dimensioni non inferiori a m. 1,00 (larghezza) per m. 2,00 (altezza) in cui devono essere indicati la Stazione Appaltante, l'oggetto dei lavori, i nominativi dell'Appaltatore, del Progettista, della Direzione dei Lavori e dell' Assistente ai lavori;in detti cartelli, ai sensi dellart. 118 comma 5 del D.Lgs. 12 aprile 2006 n. 163 e s.m.i., devono essere indicati, altres, i nominativi di tutte le imprese subappaltatrici e dei cottimisti nonch tutti i dati richiesti dalle vigenti normative nazionali e locali. Art. 4.18 MODO DI VALUTARE I LAVORI Per tutti i lavori esplicitamente contemplati nel progetto allegato al contratto e per quelle maggiori forniture ed opere non previste, ma che si rendano necessarie per dare compiuti gli impianti a regola d'arte, in perfetto stato di funzionamento e rispondenti pienamente ai registri prescritti, stabilito il prezzo dedotto dallelenco prezzi dedotto il relativo ribasso dasta, il quale viene corrisposto all'Impresa nei modi stabiliti dall'art. "Anticipazione e Pagamenti in Acconto". Tuttavia, se durante l'esecuzione dell'impianto la Direzione dei Lavori richieda delle varianti che portino un maggiore o minore lavoro, il relativo importo valutato, per essere aggiunto o detratto in base ai prezzi unitari indicati nel relativo elenco di progetto di cui all'articolo relativo al progetto. Durante l'esecuzione dell'impianto, l'Appaltatore da parte sua, non pu introdurre variazioni al progetto senza averne ricevuta l'autorizzazione per iscritto dalla Stazione Appaltante. Ogni contravvenzione a questa disposizione a completo rischio e pericolo dell'Appaltatore, che deve rimuovere e demolire le opere eseguite qualora la Stazione Appaltante, a suo giudizio insindacabile, non creda di accettare. In caso di accettazione, l'Appaltatore, senza alcun aumento del suindicato prezzo totale a corpo dell'appalto, obbligato all'esecuzione delle eventuali opere accessorie e complementari che le siano richieste perch i lavori eseguiti corrispondano alle prescrizioni contrattuali. Art. 4.19 DEFINIZIONE DELLE CONTROVERSIE ACCORDO BONARIO ARBITRATO Le eventuali controversie tra lAppaltatore e la Stazione Appaltante saranno risolte secondo quanto stabilito nel Capitolato Generale dappalto di cui al D.M. 19/04/2000 n.145 e ai disposti della Parte IV del D.Lgs. 12 aprile 2006 n. 163 e s.m.i. Ai sensi dell'articolo 241 comma 1 del predetto Decreto Legislativo, ove non si proceda all'accordo bonario e l'Appaltatore confermi le riserve, la definizione delle controversie derivanti dallesecuzione del contratto, deferita ad un collegio arbitrale. Qualora una delle parti non intendesse procedere a giudizio arbitrale la competenza a conoscere delle pag.32

controversie derivanti dal contratto di appalto devoluta all'autorit giudiziaria competente. Accordo bonario Qualora nel corso dei lavori lAppaltatore abbia iscritto negli atti contabili riserve il cui importo economico dell'opera superi i limiti indicati dallarticolo art. 240 del D.Lgs. 12 aprile 2006 n. 163 e s.m.i., la Direzione dei Lavori ne d immediata comunicazione al Responsabile del procedimento, trasmettendo nel pi breve tempo possibile la propria relazione riservata in merito. Il Responsabile del procedimento pu promuovere la costituzione di apposita commissione, secondo le modalit di cui all'art. 240 del D.Lgs. 12 aprile 2006 n. 163 e s.m.i., affinch formuli, acquisita la relazione riservata della Direzione dei Lavori e, ove costituito, dell'organo di collaudo, entro novanta giorni dalla costituzione della commissione, proposta motivata di accordo bonario. In merito alla proposta, entro trenta giorni dal ricevimento, si pronunciano l'Appaltatore e la Stazione Appaltante. Qualora lAppaltatore e la Stazione Appaltante aderiscano alla soluzione bonaria prospettata si procede alla sottoscrizione del verbale di accordo bonario. La sottoscrizione determina la definizione di ogni contestazione sino a quel momento insorta. L'accordo bonario definito con le modalit precedenti e sottoscritto dalle parti ha natura di transazione. La Stazione Appaltante e l'Appaltatore hanno facolt di conferire alla commissione il potere di assumere decisioni vincolanti, perfezionando, per conto delle stesse, l'accordo bonario risolutivo delle riserve. Sulla somma riconosciuta in sede di accordo bonario sono dovuti gli interessi al tasso legale a decorrere dal sessantesimo giorno successivo alla sottoscrizione dell'accordo. Le dichiarazioni e gli atti del procedimento non sono vincolanti per le parti in caso di mancata sottoscrizione dellaccordo bonario. La procedura per la definizione dell'accordo bonario pu essere reiterata per una sola volta. Arbitrato Le eventuali controversie derivanti dallesecuzione del contratto, comprese quelle conseguenti al mancato raggiungimento dellaccordo bonario previsto dallarticolo 240 del D.Lgs. 12 aprile 2006 n. 163 e s.m.i., insorte tra la Stazione Appaltante e lAppaltatore, attribuita al procedimento arbitrale ai sensi dellart. 241 del D.Lgs. 12 aprile 2006 n. 163 e s.m.i. Larbitrato ha natura rituale. Ciascuna delle parti, nella domanda di arbitrato o nellatto di resistenza alla domanda, nomina larbitro di propria competenza tra soggetti aventi competenza specifica in relazione all'oggetto del contratto cui l'arbitrato si riferisce. Il Presidente del collegio arbitrale nominato da soggetto terzo (camera di commercio elenco arbitrati), o su loro mandato dagli arbitri di parte, tra soggetti di particolare esperienza nella materia oggetto del contratto, muniti di requisiti di indipendenza, e comunque tra coloro che nell'ultimo triennio non hanno esercitato le funzioni di arbitro di parte o di difensore in giudizi arbitrali in materia di contratti pubblici, ad eccezione delle ipotesi in cui l'esercizio della difesa costituisca adempimento di dovere d'ufficio del difensore dipendente pubblico; la nomina del presidente del collegio effettuata in violazione dell'art. 241 del D.Lgs. 12 aprile 2006, n. 163 e s.m.i. determina la nullit del lodo. Esauriti gli adempimenti necessari alla costituzione del collegio, il giudizio si svolge secondo i disposti degli articoli 241, 242 e 243 del D. Lgs. 12 aprile 2006, n. 163 e s.m.i. Il Collegio arbitrale decide con lodo definitivo e vincolante tra le parti in lite.

pag.33

INDICE
IMPIANTI TERMICI
1) Oggetto dell'Appalto -Designazione delle Opere- -AggiudicazionePrezzo .......................................................................................................... pag. " 1) Oggetto dell'Appalto .............................................................................. pag. " 2) Forma e Ammontare dell'Appalto .......................................................... pag. " 3) Descrizione delle Opere da Eseguire .................................................... pag. " 1) Impianti di Riscaldamento Diretto........................................................ pag. " 2) Impianti di Condizionamento ............................................................... pag. " 3) Impianti di Ventilazione Meccanica ..................................................... pag. " 4) Impianti di Riscaldamento e Condizionamento - Definizioni .................. pag. " 5) Progetto del Nuovo Impianto ................................................................. pag. " 1) Suddivisione del Progetto in Impianti .................................................. pag. " 2) Suddivisione dell'Impianto in Circuiti ................................................... pag. " 3) Formulazione del Progetto .................................................................. pag. " 6) Presentazione del Campionario ............................................................ pag. " 7) Aggiudicazione dell'Appalto .................................................................. pag. " 8) Protezione della Propriet Intellettuale .................................................. pag. " 9) Prezzo dell'Appalto................................................................................ pag. 2) Caratteristiche Tecniche dell'Impianto ...................................................... pag. " 1) Prescrizioni Tecniche Generali.............................................................. pag. " 1) Prescrizioni Relative ad Impianti di Riscaldamento e Condizionamento Invernale .......................................................................... pag. " 2) Prescrizioni Relative al Condizionamento Estivo ................................ pag. " 2) Sistema di Produzione o di Sottrazione del Calore ............................... pag. " 1) Generatori di Calore ad Acqua Calda ................................................. pag. " 2) Generatori di Calore a Vapore o ad Acqua Surriscaldata ................... pag. " 3) Impianto di Combustione..................................................................... pag. " 4) Apparecchiature di Controllo della Combustione ................................ pag. " 5) Rendimento dei Generatori di Calore (gi esistenti)............................ pag. " 6) Camino ................................................................................................ pag. " 7) Mezzi Refrigeranti ............................................................................... pag. " 3) Impianto di Riscaldamento Diretto ........................................................ pag. " 4) Impianto di Riscaldamento a Pannelli Radianti (non previsto) .............. pag. " 5) Impianti di Tipo Particolare .................................................................... pag. " 6) Impianti ad Acqua Surriscaldata (non prevista) ..................................... pag. " 7) Impianto di Condizionamento d'Aria ...................................................... pag. " 1) Condizionamento Integrale ................................................................. pag. " 2) Solo Condizionamento Estivo ............................................................. pag. " 3) Solo Condizionamento Invernale ........................................................ pag. 3) Prescrizioni per i Materiali - l' Esecuzione Lavori - le Verifiche Impianto .. pag. " 1) Qualit e Provenienza dei Materiali....................................................... pag. " 2) Modo di Esecuzione dei Lavori ............................................................. pag.
pag.34

2 2 2 2 2 3 3 4 4 4 5 5 6 7 7 7 8 8 8 9 10 10 10 11 11 11 12 12 13 14 15 15 16 16 17 17 19 19 19

" 3) Ordine dei Lavori ................................................................................... pag. " 4) Verifiche e Prove Preliminari dell'Impianto ............................................ pag. 4) Disposizioni Particolari Riguardanti L'Appalto .......................................... pag. " 1) Osservanza del Capitolato Generale e di Particolari Disposizioni ......... pag. " 2) Documenti che Fanno Parte del Contratto ............................................ pag. " 3) Qualificazione dell'Appaltatore .............................................................. pag. " 4) Cauzione Provvisoria ............................................................................ pag. " 5) Cauzione Definitiva ............................................................................... pag. " 6) Disciplina del Subappalto ...................................................................... pag. " 7) Trattamento dei Lavoratori .................................................................... pag. " 8) Coperture Assicurative .......................................................................... pag. " 9) Consegna Lavori-Programma Operativo Lavori-Piano Qualita' Costruzione Install -Inizio Termine Sospensione .......................................... pag. " 10) Sicurezza dei Lavori ............................................................................ pag. " 11) Obblighi dellAppaltatore relativi alla Tracciabilit dei Flussi Finanziari ...................................................................................................... pag. " 12) Anticipazione e Pagamenti in Acconto ................................................ pag. " 13) Conto Finale ........................................................................................ pag. " 14) Garanzia dell'Impianto......................................................................... pag. " 15) Esercizio e Manutenzione dell'Impianto .............................................. pag. " 16) Oneri ed Obblighi Generali e Speciali a Carico dell'Appaltatore ......... pag. " 1) Oneri Relativi all'Esecuzione delle Opere ........................................... pag. " 17) Cartelli all'Esterno del Cantiere ........................................................... pag. " 18) Modo di Valutare i Lavori..................................................................... pag. " 19) Definizione delle Controversie Accordo Bonario - Arbitrato................. pag. "

19 19 21 21 21 22 22 22 22 24 25 25 27 29 29 29 29 30 30 31 32 32 32

pag.35

You might also like