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il disastro

Da un recente report dellAssociazione Salute Pubblica spiccano queste frasi:


(http://www.salutepubblica.net/)

Alla fine del 2012 abbiamo assistito alle pubblicazioni di alcuni rapporti istituzionali contenenti dati sanitari. LAssessorato regionale alla Salute ha pubblicato i dati dei registri tumori provinciali attivi, la ASL di Brindisi ha presentato il Bilancio Sociale. Oltre a questi rapporti, riviste scientifiche internazionali hanno pubblicato due importanti lavori di ricercatori del CNR di Lecce: in uno, svolto in collaborazione con la ASL di Brindisi, si registra nel decennio scorso, un importante incremento delle malformazioni neonatali nel capoluogo brindisino, superiore sia alla media europea sia alla media dei comuni limitrofi e del resto della provincia; nel secondo studio i ricercatori del CNR osservano un incremento del rischio di ricovero in particolare nei giorni di vento proveniente da porto e zona industriale. ... stato da pi parti segnalato che solo analisi dei dati nei pressi di fonti inquinanti (industrie pericolose, discariche, inceneritori, ecc.) e, quindi, su ambiti pi ridotti di quelli comunali possono individuare con sufficiente precisione le cause di alcuni fenomeni morbosi e di alcune cause di decesso. Viene il sospetto che tale analisi non si realizzi proprio per non giungere allo svelamento di simili verit. ... Al contrario si assiste ad una pratica mediatica istituzionale assolutamente tranquillizzante: ... frasi tese a descrivere sommariamente situazioni definite non disastrose. ... Come se si dovesse attendere il disastro per fare qualcosa.

A fine Dicembre scorso si concluso il compito affidato dal Sindaco al Gruppo di Lavoro - Ipotesi di lavoro per la tutela della salute".

La Relazione Conclusiva degli incontri svoltisi (scaricabile, oltre il sito di salute


pubblica, attraverso il link: http://www.brindisireport.it/ambiente/2012/12/19/lemergenza-non-esolo-nei-tumori/), a cui ho partecipato orgogliosamente, evidenzia uno stato

diffuso di inquinamento e contaminazione delle falde, nonch di ampie porzioni della matrice suolo, e formula alcune proposte tra cui:
- Necessit di ulteriori approfondimenti: controllo sugli alimenti... - Avvio improcrastinabile delle attivit di bonifica del suolo e sottosuolo fortemente inquinati. - Adozione di politiche per la riduzione delle emissioni massiche, da intendersi non solo in aria ma anche nelle altre matrici ambientali, autorizzando solo nuove attivit industriali con minimo impatto ambientale e negoziando un programma di consistente riduzione degli impatti ambientali di quelle in esercizio... - Aumentare la distribuzione di sensori di Benzene, PM2.5 e IPA in considerazione delle emissioni industriali, ed effettuare campagne di misura di PM1 e nano particelle. - Realizzazione di una valutazione economica dei costi dell'inquinamento a Brindisi (seguendo la metodologia dell'EEA).

In riferimento a questultimo punto, si rammenta che nel Report eseguito nel 2011 dallAgenzia Europea Ambientale, la citt di Brindisi stata piazzata al 1 posto in Italia per inquinamento industriale. Per fare un esempio la sola Centrale a Carbone di Cerano risultata al 18 posto in Europa, mentre lILVA di Taranto al 52. Il danno ambientale per Brindisi, nel quale stato considerato anche il valore degli anni di vita persi, stato stimato in almeno 500 milioni di euro lanno, considerando le varie attivit impattanti. Conseguentemente:
In base alla Legge Regionale n21 del 24 luglio 2012 -Norme a tutela della salute, dellambiente e del territorio sulle emissioni industriali inquinanti per le aree pugliesi gi dichiarate a elevato rischio ambientale- lAgenzia regionale dei servizi sanitari (AReS), lAgenzia regionale per la prevenzione e la protezione dellambiente della Puglia (ARPA Puglia) e lAzienda sanitaria locale (ASL) competente per territorio, sotto il coordinamento di ARPA Puglia, devono congiuntamente redigere, con cadenza almeno annuale, un rapporto di Valutazione del danno sanitario (VDS) anche sulla base del registro tumori regionale e delle mappe epidemiologiche sulle principali malattie a carattere ambientale. La prima VDS doveva farsi entro 90 giorni dall'emanazione del regolamento. La legge stata impugnata da tutte le aziende dell'area industriale di Brindisi e Taranto dinanzi al TAR.

Frattanto, la casistica, tutta brindisina, delle malformazioni congenite nei bambini, la presenza di plastica nel latte materno e nei cordoni ombelicali dei neonati, sta entrando nella letteratura scientifica mondiale. Pare capire, prendendo a riferimento le donne, per le quali potrebbe dirsi il tasso di Brindisi uguale a quello di Taranto e superiore a quello di Lecce, che le indagini epidemiologiche fatte sinora sono come aver cercato un cancro alla mammella facendo una generica radiografia a tutto il corpo, invece che una TAC localizzata. Pare di comprendere che lattuale schermo legislativo nazionale tenda a proteggere chi smercia tranquillamente mele avvelenate lasciando impagato il danno procurato.

Pare poter dire con certezza che i controlli di routine finora eseguiti consiglino comunque al paziente Brindisi di prenotare urgentemente loperazione. Pare poter concludere che nel fallimentare modello di sviluppo, attuato sinora conducendo una cittadina in fondo alla classifica di vivibilit ed a livelli massimi di disoccupazione, i grandi mosconi continuano a volare ingrassandosi e defecando indisturbati, le mosche piccole vengono intrappolate negli intrecci normativi, i ragni insistono nel tessere ragnatele di petrolio, gas e carbone, e la gente muore. www.pierpaolopetrosillo.blogspot.com

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