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Per saperne di più: La seduta del 18 Settembre 2008 della conferenza stato-regioni Non si risparmia sulle scarpe
sancisce l’accordo su “ le procedure di assenza di tossicodipendenza o l’assunzione di
antinfortunistiche
sostanze stupefacenti o psicotrope in lavoratori addetti a mansioni che comportano
Episodi di preposti che tentano di
particolari rischi per la sicurezza, l’incolumità e la salute di terzi”. Un titolone per dire
mercanteggiare con l’addetto che ha
che chi svolge un certo tipo di mansione viene sottoposto ad esami che verifichino se si
bisogno di scarpe antinfortunistiche
è consumatori di sostanze stupefacenti. L’esame indaga anche sulle abitudini che avete
fuori dall’orario di lavoro. Una formula invasiva per garantire la sicurezza sul lavoro. In
si moltiplicano. Soprattutto oggi,
ferrari saranno obbligati a fare il test i carrellisti e i collaudatori questi ultimi (se hanno
visto il contenimento delle spese,
patente c-d-e…). Il test verrà effettuato in azienda dal medico con le procedure previste l’azienda è tentata di risparmiare
dalla legge. SVOLGERE IL TEST E’ OBBLIGATORIO SE SI RIENTRA NELLA CATEGORIA A qualcosa anche sulla sicurezza.
RISCHIO PREVISTE DALLA LEGGE. Chi risulta positivo è inviato a fare dei controlli Noi, invece, chiediamo al RSPP di
supplementari al SERT, Intanto è sospeso dalla mansione ma conserva il posto di lavoro. ispezionare le aree di lavoro e di
verificare di persona la situazione.
Verniciatura: la Compagnia del paesello nel principato di Maranello
C’era una volta, questo si poteva dire, c’era una volta un
il gran pastore conservò per i più gentili innumerevoli
reparto dove tutti gli amici ei compari si ritrovarono per
mansioni ad hoc. La famiglia si tenne unita: uno faceva il
fondare una colonia denominata la compagnia del
parcheggiatore, l’altro il giardiniere, l’altro il pastore capo
paesello. In questo reparto, dove ogni giorno trascorreva
aggiunto, insomma, una ricca e festosa babele di capi
come una festa, gli amici e le amiche si rincorrevano e
pastori e pastorelli ai quali se uno della plebe chiedeva di
nascondevano tra le scocche cariche e allegre come foglie
cosa si occupasse,
a primavera. E questa
qualcuno rispondeva:
primavera, questo
“ lavoriamo di testa”! Poi
reparto, dove spesso
se lo sventurato popolano
nascevano amori si
si arrischiava a chiedere
chiamava Verniciatura.
approfondimenti, il
Gli amici, questi
pastorello sbottava: “tu
professionisti della
non sai chi sono io”…
mozzarella del paese
Tutti conoscono la storia
crescevano e
della compagnia del
proliferavano; bastava
paesello in verniciatura,
un sorriso, un genere
alcuni hanno provato
alimentare in dono
anche a scriverne un
e…un posto al sole
finale che non sia
ancora ci sarà!
necessariamente lieto.
Per molti c’era un posto,
vista panoramica del paesello e dell’antica torre del caseificio Noi povera plebe delle
bastava essere gentile
linee di lavoro non
col gran pastore.
vorremmo per costoro un
Tanto è vero, che
quando ai tempi brutti, che dai 3 turni si passò al lavoro a lieto fine. Per questo
vorremmo che il finale della storia ci aiutasse a definirlo il
giornata, quando da circa 200 addetti si era passati a 120,
giovane Monaco Polacco: perché si sappia che chi non
53 addetti incarnavano la compagnia del paesello e non
tollera la compagnia del paesello si preoccupa della salute
furono toccati, gli altri, la plebe, si ridimensionata a 67
dell’azienda e delle lavoratrici e dei lavoratori che
lavoratori!
davvero danno un contributo per renderla un simbolo.
Ebbene si, anche nei tempi bui (ma bui per chi?),
COMUNICATO RSU-FIOM-FERRARI
Il 15-4-09, Confindustria insieme a Cisl e Uil hanno siglato a Roma un accordo sul nuovo modello contrattuale; le nuove regole su
cui verranno siglati i contratti del pubblico impiego e del settore privato.
Accordo firmato senza la Cgil e senza i lavoratori. Lavoratori chiamati ad esprimersi sul contenuto dell’accordo nelle scorse
settimane grazie all’iniziativa di consultazione voluta dalla sola Cgil.
Su 3 milioni e mezzo di partecipanti al voto oltre il 96% dei lavoratori ha votato contro l’accordo. Anche alla ferrari oltre
l’83% dei lavoratori ha bocciato l’ipotesi di accordo di Confindustria e di Cisl e Uil.
Nonostante tutto si fa finta di niente. Si calpestano i diritti dei lavoratori, con un accordo che centralizza le decisioni contrattuali,
impoverisce i contratti e svuota di fatto il ruolo delle RSU e dei lavoratori nei posti di lavoro.
Le prime avvisaglie di ciò che si sta preparando lo stanno vivendo, ad esempio, alla Fincantieri, azienda italiana leader nella
costruzioni di navi: il coordinamento nazionale dei delegati della Fincantieri, la RSU, composta da oltre 120 elementi boccia, a
maggioranza, l’ipotesi di accordo. Infatti, oltre alla Fiom, votano contro l’accordo alcuni delegati della Fim. Secondo gli accordi
del 1993, che danno alla RSU la titolarità della contrattazione aziendale, l’ipotesi è bocciata a maggioranza e quindi si dovrebbe
tornare alla trattativa.
Tuttavia le segreterie di Fim e Uilm non mollano. Oltre a non riconoscere la titolarità della RSU non vogliono nemmeno
lasciare votare i lavoratori dell’azienda sull’accordo.
Altro esempio di ciò che sta accadendo è rappresentato dall’azienda GGP, dove Fim e Uilm hanno siglato un ipotesi di accordo
con l’azienda che permette il rinnovo all’infinito dei contratti a tempo determinato per alcuni lavoratori, peggiorando non solo
il contratto nazionale dei metalmeccanici in materia di mercato del lavoro, ma superando addirittura l’accordo welfare 2007 e le
norme europee che regolano la flessibilità del lavoro. La RSU-FIOM-FERRARI ritiene gravissimo l’accordo siglato da
Confindustria e Cisl e Uil, poiché con una decisione imposta dall’alto si tenta di annientare la voce della base, ponendo una pesante
ipoteca sulle regole democratiche nei luoghi di lavoro e nella società.
La redazione dedica questo numero al carissimo Maurizio Pignatti. 40 anni al lavoro sui motori compiuti in
questi giorni! Lo hanno chiamato in tutti i modi: lo psichiatra del carburatore e l’esteta del pistone. Per noi resta
sempre il miglior meccanico, l’artigiano di fiducia, l’uomo a cui non si può negare ne l’affetto ne la parcella!