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Agenda interculturale Note di Nelson Mandela 11 febbraio del 1990: scontati 27 anni di prigionia, Nelson Mandela tornava uomo

libero e per il Sudafrica cominciava un nuovo corso. Se la prima parte della sua reclusione era passata relativamente inosservata per la maggioranza dei media, soprattutto durante gli ultimi dieci anni la sua liberazione era stata chiesta a gran voci ad ogni latitudine, spesso complice la musica. Grazie a quella stagione, oggi che Mandela se n andato, sono molte le canzoni che ci permettono di ripercorrere il suo fertile sentiero. In primo luogo le linee melodiche della tromba di Hugh Masekela e il rap di Mzwakhe Mbuli, The People's Poet nato Sophiatown i cui quattro dischi, a cavallo dellinizio degli anni 90, - Change is Pain (1986), Unbroken Spirit (1989), Resistance and Defence(1992), Africa (1993) accompagnano il passaggio alla democrazia, un po come il suo brano rivoluzionario Change is Pain, prima censurato e poi trasmesso a furor di popolo, mentre Mbuli viene chiamato ad accogliere i prigionieri rilasciati dal carcere duro di Robben Island nel 1989 e ad accompagnare con la sua voce prima laddio a Chris Hani nel 1993 e quindi la cerimonia che consacra Mandela presidente nel 1994. Gi nel 1988 Mbuli aveva un ruolo di primo piano nel resoconto che Michael Chapman dedica alle possibilit dellimmaginazione durante lo stato di emergenza (The Possibilities of Imaginative Expression in A State of Emergency, pubblicato in The English Academy Review il 5 Febbraio 1988, pp. 23-53, http://www.michaelchapman.co.za/index.php?option=com_content&task=view&id=37&Itemid=25). Sono i giorni in cui la libert viene cantata forte al Mandela Day (11 giugno 1988, allo stadio di Wembley, a Londra) organizzato dalla fondazione Artists Against Apartheid, sospinta da quel Little Steven che qualche anno prima aveva scosso le stazioni radio con Sun City, album e brano omonimo in cui aveva chiamato a raccolta gli Artists United Against Apartheid: Bruce Springsteen, Bob Dylan, Lou Reed, Peter Gabriel, Jackson Browne, Jimmy Cliff, i Run DMC, Bono degli U2: tutti a dichiarare "Non suoner a Sun City!" (luogo di svago dei bianchi sudafricani). Gli artisti che partecipano al Mandela Day sono del calibro di Carlos Santana (suo il brano strumentale Mandela), Tracy Chapman (Freedom Now), Clapton, Sting. Fra loro anche Jerry Dammers degli Specials (autori di Free Nelson Mandela) e Jim Kerr dei Simple Minds (che presentano quel giorno Mandela Day). E Peter Gabriel, autore nel 1980 di Biko, la canzone dedicata al fondatore del Black Consciousness Movement, picchiato a morte in carcere dalla polizia nel 1977. Da allora molti artisti hanno sentito il bisogno di cantare il desiderio di libert dellAfrica australe: Hugh Masekela con Mandela (Bring Him Back Home), il Johnny Clegg di Asimbonanga, When You Come Back di Vusi Mahlasela, la Nelson Mandela Song di Nomfusi & The Lucky Charms, Black President, di Brenda Fassie. Una parziale selezione riportata da The Nation (http://www.thenation.com/blog/175037/top-ten-songsabout-nelson-mandela#) che dedica spazio al repertorio ska e reggae, ma omette uno dei brani pi famosi, la Nelson Mandela (http://www.youtube.com/watch?v=RSeoikP44rM) che dar il titolo ad uno dei dischi pi riusciti del senegalese Youssou NDour, qualche anno dopo partner musicale proprio di Peter Gabriel. In Italia, chi riusc ad attirare lattenzione sui giorni che Mandela stava vivendo a Robben Island fu Luca Barbarossa: Vorrei vedere dalla mia finestra i gabbiani tornare a volare gabbiani bianchi, gabbiani neri sopra lo stesso mare, lo stesso mare E se lacrime e se fatica io devo consumare voglio farlo per i miei fratelli che non dovranno dimenticare ogni lacrima nei tuoi occhi ogni gesto senza piet ogni lacrima sar un giorno di libert

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