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COMUNIT 68 - ANNO 1 n.

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Maggio - Giugno 1968

Direzione e Redazione: Via Milano, 19 - Ronago -

pro manuscripto

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In copertina: il sindaco Dr. Francesco Ambrosoli la seggio





Nello scorso aprile si svolto a Como il congresso diocesano della Giovent Maschile di
Azione Cattolica. Scopo dello incontro stato quello di riscoprire lo scopo dell'azione
cattolica giovanile ed indicare le direttive di impegno. Possiamo fissare nelle seguenti note
le conclusioni del congresso.

L'Azione Cattolica giovanile forza al servizio della parrocchia. Deve essere impegno dei
giovani di A. C.:

- collaborare al servizio liturgico: lettori, cantori, voci guida che aiutano ad unire
l'assemblea liturgica al celebrante.

- animare l'attivit parrocchiale a servizio di tutta la giovent instaurando un aperto
colloquio ed una collaborazione rivolta ad ogni attivit giovanile.

Ci deve essere realizzato con azione di gruppo non solo con impegno di qualche iscritto.
Occorre quindi che i giovani sintonizzino i loro pensieri, arrivino ad avere un linguaggio
comune ed unit di scelte.
Per fare questo indispensabile incontrarsi: ecco la necessit del centro giovanile che
prepara e realizza la vita associativa.
Al congresso si auspicata una maggiore collaborazione con gli altri rami di A. C.:
Giovent Femminile ed Unione Uomini.


Concludiamo queste brevi note ricordando che tutti i cristiani sono chiamati all'apostolato
in virt del Battesimo e soprattutto della Cresima. Quindi tutti siamo obbligati a
testimoniare con la nostra vita la fede.
L'appartenere all'Azione Cattolica invece una scelta: una scelta: assumere degli
impegni che poi dovremo con lealt adempiere.
Ogni scelta anche rinuncia: " Seguimi " dice Ges a Levi, ed egli LASCIATO TUTTO lo
segu.


Sabato 15 giugno alle ore 20.30 ufficiatura nel secondo anniversario della
morte di don Carlo Porlezza.



C. 68 traccer un profilo della figura di don Carlo nel prossimo numero.





A due passi dalla chiesa, alla classica ombra del campanile, c, come tutti sanno, un
edificio pi o meno alto e pi o meno giallo, in cui fra l'altro, trova posto il centro giovanile.
Sopra il centro giovanile, allo stesso piano dell'ambulatorio, c un locale non meglio
identificato sulla cui porta un foglio bianco: vi riprodotta la copertina del primo numero di
Comunit 68. A questo punto, qualcuno particolarmente dotato, potrebbe arguire che si
tratti della redazione del nostro giornale ...; e infatti proprio cos. Chi entrasse in quel
famigerato locale di Via Milano, 19 avrebbe l'impressione di entrare, pi che in un luogo
dove nasce un giornale, in uno di quei magazzini che gli Svizzeri, in vena di esotismo
chiamano bazar, dove si trova di tutto "a bun marc". Invece proprio l che una volta al
mese (o quasi) il ciclostile butta fuori con veloce ritmo, i fogli che andranno a comporre
Comunit 68.
Per, bisogna sapere che i fogli non si scrivono da soli, e qui viene il bello, perch, le
riunioni in cui si decide cosa scrivervi sopra sono una cosa a cui tutti dovrebbero assistere
almeno una volta nella vita, prima di morire. La gente non si accorge di niente, ma chi
passasse per il primo tratto di Via Milano a tarda sera del sabato (magari la donzelletta
che viene dalla campagna) si troverebbe di fronte a scene che normalmente si presentano
solo nei giornaletti di Topolino: i muri della casa si riempiono di crepe e il tetto vola verso il
cielo, questo bel cielo di Ronago in cui qualche volta, di sera s'intende, quando sereno ci
sono le stelle. Questo non avviene in seguito ad imperizia dei costruttori dell'edificio e
nemmeno a causa di. eventuali bombe poste negli scantinati della redazione per far
cessare la pubblicazione del giornale (non siamo ancora giunti a tanto) ma un prodotto
della foga con cui si discute, si lavora, si decide e qualche volta si "dialoga.... Tutto queste
nelle prime ore della serata del sabato (di 7 il pi gradito giorno, specialmente per i
frequentatori del circolo;. A tarda notte, armati di cazzuola, scalpelli e cemento, i redattori
al completo si danno con impegno alla difficile opera di rifare il tetto, risistemare i mattoni
caduti, ripristinare la linea della corrente elettrica.
La gente cos non si accorger di nulla.
.... E qualche volta, la domenica esce Comunit 68.






Da qualche settimana si concluso il IIciclo di lezioni sulla Bibbia.
Come tutti sanno, le lezioni si sono svolte in due periodi: da Ottobre a Natale; da Febbraio
a Pasqua.
Si notata una buona frequenza di ragazze e donne. Pure un gruppo di una trentina di
uomini ha seguito con costanza le lezioni, partecipando con interesse anche alle
discussioni.
Certo che il numero dei partecipanti poteva essere di molto superiore.
Mi sono chiesto i motivi che hanno tenuto lontano tanti dall'istruzione religiosa.
Sar stato la stanchezza di una giornata di lavoro o le occupazioni e preoccupazioni
famigliari?
Quando c buona volont si superano anche questi ostacoli.
Temo che la causa che ha tenuto lontano i pi sia l'indifferenza verso la religione che si
avverte pure nel modo di vivere di troppi, anche giovanissimi. Infatti ci che pi preoccupa
lassenza quasi totale della giovent maschile. Si sono quasi sempre contati sulle dita di
una mano i giovani presenti alle istruzioni religiose.
La mancanza di istruzione religiosa causa linfantilismo della fede, la perdita del senso
morale ed il progressivo abbandono della Chiesa.

Possiamo stare tranquilli di fronte a simili pericoli?
Pu un giovane intelligente rinunciare a conoscere a fondo la fede nella quale stato
battezzato e ripudiarla forse senza sapere cosa rinuncia?
Possono un papa od una mamma essere tranquilli in coscienza se non hanno richiamato i
figli al dovere dellIstruzione religiosa e se loro stessi dimostrano di non apprezzarla?
Pu un parroco accontentarsi di dire: io ho parlato, se gli altri non sono venuti, si
arrangino?
"Parla a tempo opportuno e anche inopportuno mi esorta lapostolo Paolo e per questo
richiamo ancora la necessit di confermare ogni giorno la nostra fede con l'ascolto della
parola di Dio.
Solo chi creder sar salvo, ma come pu credere chi non vuole ascoltare?


La benedizione delle case

Fu occasione di incontro con quasi tutti i parrocchiani.
Con qualche persona, forse ci si incontrati per la prima volta.
Per me stata un'esperienza utile ma forse gli incontri furono troppo brevi. Pi che una
volta non sono riuscito nemmeno a fotografare le fisionomie nella memoria.
Ci vorrebbero altre occasioni di incontro.
Il dover aggiornare lo stato d'anime della parrocchia penso che mi aiuter a conoscere
meglio i miei fedeli.


La 1a Comunione

II 5 maggio gli alunni di seconda elementare si sono accostati con tanta devozione e
fervore per la prima volta allaltare per ricevere Ges nel loro cuore.
Assistere alla 1a Comunione infonde in tutti commozione e gioia perch ci sentiamo quasi
partecipi della loro innocenza e del loro entusiasmo.
Ricordiamo per che la serena letizia di quei fanciulli affidata a noi adulti. I nostri cattivi
esempi, l'insensibilit e la volgarit possono intristire queste anime felici.


Concelebrazione Missionaria

II giorno 23 giugno nella cattedrale di Parma il padre Giacomo Orozco Gutirrez dei
Comboniani di Venegono verr consacrato sacerdote.
Noi ricordiamo P. Giacomo per l'opera di catechista svolta gli scorsi anni presso la nostra
giovent.
Vogliamo essergli particolarmente vicini in questi giorni con la preghiera, invocando lo
Spirito Santo, affinch perfezioni e consacri la sua donazione missionaria. Padre Giacomo
ha espresso il desiderio di celebrare per noi a Ronago una delle sue prime S. Messe.
Credo di aver interpretato il pensiero di tutta la parrocchia, accettando con vera
riconoscenza la sua proposta. Domenica 30 giugno P. Giacomo verr a Ronago con altri
due confratelli e connazionali: Padre Manuel Baldovinos Valencia e Raoul Llamas
Martinez e concelebreranno la Santa Messa alle ore 10.30.
Sono sicuro che la parrocchia e soprattutto la giovent non mancher di esprimere la
simpatia e la riconoscenza ai Padri per questo bel dono che ci fanno.
Coi novelli missionari vogliamo festeggiare il sacerdozio e la vocazione e pregare il
Signore perch mandi "tanti operai nella sua messe".


Maggio e Giugno

La funzione serale del mese di maggio ha visto una buona partecipazione di fedeli: una
lode la merita anche la giovent. Numerose pure le Sante Comunioni.
Alcune persone hanno espresso il desiderio che venga solennizzato anche il mese di
giugno con la funzione serale in onore al Sacro Cuore di Ges. Anch'io da un po di tempo
vado pensando a quante grazie il Signore far alle anime e a tutta la parrocchia se
ravviveremo la devozione al suo cuore. Per questo, ho deciso di continuare le funzioni
serali anche in giugno. Raccomando in modo particolare la S. Comunione riparatrice e la
preghiera per la conversione di tutti i cuori.



1948 1953 1958 1963 1968
voti % voti % voti % voti % voti %
Iscritti 558 - 599 - 737 - 862 - 848 -
Votanti 553 95,4 547 91,3 684 93,2 771 89,5 795 94,0
DC 346 66,0 342 66,6 447 68,9 472 62,4 485 63,0
PCI - - 21 4,0 34 5,2 59 7,8 73 9,45
PSI - - 75 14,4 81 12,5 124 16,4
PSDI 72 1,45 29 5,5 33 5,2 49 6,7
PRI - - 1 0,2 2 0,3 3 0,4 3 0,42
PLI - - 7 1,26 15 2,3 32 4,2 37 4,9
MSI 3 0,7 15 2,8 15 2,3 13 1,7 17 2,08
PDIUM 3 0,7 18 3,4 21 3,2 3 0,4 4 0,56
PSIUP - - - - - - - - 31 4,01
Nuova Repubblica - - - - 1 0,1 - - 2 0,28
All. Monarchica - - 4 0,78 - - - - - -
Stretta di mano
socialista
- - - - - - - -
Repubblica e Libert - - - - - - - -
Fronte Popolare 64 13,5 - - - - - - - -
Blocco Nazionale 10 2,0 - - - - - - - -
Contadini d'Italia 6 1,2 - - - - - - - -
Mov. nazionale dei
socialisti
1 0,2 - - - - - - - -
Stati Uniti del Mondo 2 0,4 - - - - - - - -
Comunismo
Internazionalista
4 0,8 - - - - - - - -
Bianche - Nulle 44 7,82 34 5,7 35 4,75 16 2,08 25 3,14
CAMERA
118 15,2
6 1,06



1948 1953 1958 1963 1968
voti % voti % voti % voti % voti %
Iscritti 501 - 531 - 633 - 710 - 736 -
Votanti 469 93,5 503 94,6 605 95,3 666 93,8 695 94,2
DC 290 65,4 326 68,4 404 70,4 407 63,9 441 65,2
PCI - - 25 5,71 32 5,6 52 8,1
PSIUP - - - - - - - -
PSI - - 61 12,7 66 11,5 103 16,2
PSDI 46 10,4 29 6,1 34 5,9 38 6,0
PRI - - - - - - - - 5 0,07
PLI - - 10 2,1 11 1,9 17 2,7 32 4,72
MSI - - 9 2,0 10 1,8 13 2,0 13 1,92
PDIUM - - 19 3,99 17 2,9 7 1,1 7 0,89
Fronte Popolare 63 14,2 - - - - - - - -
Blocco Nazionale 44 10,0 - - - - - - - -
Bianche - Nulle 23 4,92 24 4,76 31 5,12 29 4,36 17 2,44
SENATO
77 12,0
103 15,2















La sig.ra Angelina
Papis al seggio:
la pi anziana
elettrice di Ronago.


















COLLOQUIO CON GIOVANNI TAVASCI


Giovanni Tavasci nato a Gordona (SO) nel 1907.
In giovane et, nel 1921 si
trasferisce a Ronago coi
genitori, divenuti proprietari di
parte dello "Stallone".
Fa il servizio militare nel genio
ferroviario a Merano.
Ritornato, lavora nellAzienda
paterna.
Nel 1946 nominato
presidente locale della
nascente coltivatori diretti
(carica che ricopre ancora
oggi).
Dal 1946 al 1951 lavora come dipendente comunale. Nel 1952 viene eletto consigliere
comunale nella lista della coltivatori diretti; conserver tale carica sino alla fine del 1962,
quando di nuovo passa alle dipendenze del comune.
Riceve nel 1965 una medaglia d'oro della coltivatori diretti nel ventennale di presidenza.

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Da questa breve biografia, non traspare di certo la figura,il personaggio Giovanni Tavasci;
si pu essere indotti a considerarla una persona comune. Non per cos. Giovanni
Tavasci un uomo intelligente, cordiale, sensibile. Non una impressione tratta da questo
incontro, ma da una serie di incontri avvenuti da due anni a questa parte. Quello che
colpisce (ha colpito persino lallora ministro dell'agricoltura Rumor, il quale faticava a
credere che quello che gli si trovava di fronte era un contadino), la fluidit del suo
discorso, la profondit del suo pensiero.
Un fatterello che varr a esemplificare quanto detto il seguente: nel 1952 Giovanni
Tavasci si rec a Como dall'Avv. Spallino, allora presidente della coltivatori diretti, per
avere il permesso di fare una lista di categoria per le elezioni amministrative. Al rifiuto
iniziale, Giovanni Tavasci tanto disse, che ad un certo punto lAvv. Spallino gli chiese:
"Giovanni sei tu l'avvocato o sono io?". "In questo caso sono io" rispose Giovanni Tavasci,
Da allora pot fare la lista dei coltivatori diretti.
L'incontro stato un pretesto per scrivere queste cose, le avrei potute scrivere senza
incontrarlo di nuovo, tanto lo conosco.
Durante l'incontro, avvenuto al cimitero mentre Giovanni Tavasci stava compiendo
un'opera di misericordia (seppellire i morti) gli ho chiesto informazioni sulla coltivatori
diretti, e un giudizio sul suo lavoro. Alla prima domanda mi ha risposto in modo esauriente,
narrandomi tra l'altro le peripezie che ha dovuto compiere, soprattutto per far avere la
pensione a vecchi contadini. Alla seconda ha risposto dicendosi entusiasta del lavoro che
svolge. Entusiasta per il rispetto con cui trattato dai superiori, per lautonomia
concessagli, per il fatto di poter lavorare al cimitero. Qui varr la pena di ricordare che il
nostro cimitero uno dei pi ordinati che si possano vedere nella zona. Giovanni mi ha
ricordato a questo proposito la collaborazione che riceve dal sig. Rigamonti, col quale ha
potuto compiere degli importanti lavori di sistemazione.
Concludo con questo breve episodio. Nelle nostre scuole elementari fu dato un tema sullo
"stradino. I risultati furono indicativi. Tutti.ebbero parole di lode, tutti lo consideravano un
amico. (Giovanni Tavasci ha labitudine di salutare i bambini dicendo: "ciao amico").









Mt, VI "Perci vi dico: Non vi preoccupate
per la vostra vita di quel che mangerete
(o di che berrete) n per il vostro corpo di
che vi vestirete. La vita non vale pi del
cibo ed il corpo pi del vestito? Guardate
gli uccelli del cielo: essi non seminano,
non mietono, non ammucchiano nei
granai, e il vostro Padre celeste li
nutrisce. E voi non valete pi di essi? E
chi di voi pu, a forza di pensarci,
aggiungere alla sua et, un solo cubito?
Non siate dunque inquieti dicendo: "Che
mangeremo? o "Che berremo? o "Di
che vestiremo" - Perch sono i Gentili che
vanno in cerca di tutte queste cose -
Poich il vostro Padre celeste sa che di
tutte queste cose voi avete bisogno. Ma
cercate prima il regno e la sua giustizia e
tutte queste cose vi saranno date per
soprappi. Non siate dunque inquieti., per
il domani, perch il domani avr le sue
inquietudini: a (ciascun) giorno basta la
sua pena.
Tornavo da Milano col treno. Alla
stazione di Como, un uomo mi chiese:
"Mi sa indicare la corriera per Rodero",
Chi meglio di me poteva dargli
indicazioni? . Mi offrii perci' di
accompagnarlo. Mi accorsi per che, se
lo avessi condotto dalla centrale a Piazza
S. Agostino, avrei perso la corriera per
Ronago. La scelta di Dio era per
evidente: "Sii nella carit aiuta il fratello".
Lo accompagnai. Mi avvidi pure che la
valigia che portava gli pesava: era una di
quelle valigie legate con la corda che ho
sempre odiato. Temevo di passare per un
emigrante se l'avessi portata. Anche qui,
per, la scelta di Dio era chiara. Dice
infatti il Vangelo: "Rinnega te stesso". Lo
aiutai e portammo alternativamente la
valigia sino alla fermata della corriera. La
mia gioia alla fine di questa esperienza fu
grande : sentivo la pienezza di Dio Carit.




Ges in questo brano di Vangelo non voleva dire che Dio presente per ognuno di noi in
ogni momento, che ha cio cura di noi attimo per attimo. Questo un concetto che presso
gli Ebrei era gi affermato. Egli vuole invece dare una visione superiore alle strette
necessit contingenti (il vitto, il vestito, ecc.).
Prima di queste cose, dice Ges, cerca di pensare al regno di Dio; cerca di fare la mia
volont, cerca di essere buon lavoratore della mia vigna, (il resto vi sar dato in
sovrappi). Sostanzialmente Ges dice che va scelto Lui, prima di ogni cosa, Ges parla
cio di scelta di Dio".
Scelta vuoi dire prendere una cosa e lasciare le altre.
Nella scelta di Dio ci che va preso il Vangelo. Da questo appare chiaramente quello
che dobbiamo fare "ama il prossimo tuo, "sii il sale della terra"
Se realizziamo il Vangelo, ecco cos facciamo la scelta di Dio. Lo sappiamo, la legge
fondamentale del Vangelo la carit, per cui possiamo dire che nella misura in cui siamo
nella carit verso i fratelli, e verso Dio, abbiamo fatto la sua scelta, Lo abbiamo messo al
primo posto.
Riguardo a che cosa sia la carit, non sempre abbiamo le idee chiare. Il concetto di carit
come elemosina parziale. La carit nel senso completo amore. Siamo nella carit
quando amiamo chi ci offende, quando aiutiamo chi ha bisogno, quando......








Ci siamo occupati questa volta della situazione
operaia nel nostro Comune ai fini di rilevare quale
siano le principali fonti di lavoro e le condizioni
dei lavoratori e di fornire alcuni dati statistici.
Una buona percentuale della popolazione
ronaghese, pari a 180 persone inclusa nella
categoria dei "frontalieri" cio di coloro che
quotidianamente si recano al lavoro in Svizzera,
senza possibilit di soggiornare in territorio
elvetico. Costoro sono assunti mediante la
concessione di un permesso di lavoro da
parte delle autorit cantonali, permesso che
scade annualmente e che pu essere revocato,
qualora le autorit svizzere e la Ditta lo
richiedano. Le maggiori organizzazioni sindacali
e cio l'Organizzazione Cristiano Sociale e la
Federazione Svizzera dei lavori edili e del legno,
assumono il compito di difendere i diritti e gli
interessi dei frontalieri ed intervengono nei
casi di ingiusta retribuzione o di altre irregolarit.
Inoltre queste organizzazioni, mediante accordi
preventivi con ll.N.A.M. provvedono alle
assicurazioni contro le malattie. Il trattamento
economico buono e generalmente al di sopra
della media nazionale nostra.
Un'altra discreta percentuale di Ronaghesi trova
lavoro nella locale Ditta "Ambrosoli" che conta
oggi un totale di 145 dipendenti di cui 107
Ronaghesi. Questi sono cos suddivisi: N. 131 operai di cui 76 uomini e 55 donne. N.14
impiegati di cui 8 uomini e 6 donne.
Gli operai sono suddivisi in dolciari, chimici, meccanici, sottoposti tutti allo stesso
trattamento economico, secondo il contratto dolciari (superiore alle altre categorie).
All'interno di esso vige l'ulteriore suddivisione in 4 categorie, la cui retribuzione varia da un
minimo di L. 400.- all'ora per la 4a categoria ad un massimo di L. 490.- per la 1a categoria,
pi eventuali superminimi per coloro che svolgono mansioni di responsabilit. A ci vanno
aggiunti l'incentivo e il premio di produzione a secondo dell'anzianit del dipendente e le
gratifiche varie. La prima categoria conta n. 20 operai, la seconda n. 34, la terza n. 32, la
quarta n. 45. Quanto alle richieste di assunzione, secondo quanto attesta la Direzione non
se ne prevedono, cos come non si prevedono per il futuro grandi possibilit di
espansione, essendo il mercato gi in clima di superproduzione.
Rispetto al passato, nel numero dei dipendenti c stato un calo.
Delle altre attivit nelle quali sono impegnate altre discrete percentuali di Ronaghesi ci
riserviamo di parlare nei prossimi numeri.

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