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UNIVERSITA
FACOLTA DI INGEGNERIA
DURABILIT
DURABILIT DEL CALCESTRUZZO
AGGRESSIONE CHIMICA
Prof. Ing. Luigi Coppola
AGGRESSIVI CHIMICI
Alcune sostanze presenti naturalmente o per
effetto delle attivit antropiche nei terreni e
nelle acque possono determinare il degrado
del calcestruzzo nelle strutture idrauliche ed in
quelle parzialmente o completamente interrate
a causa di reazioni
i i chimiche
hi i h
che
h
esse
stabiliscono con i costituenti della matrice
cementizia.
AMBIENTI ACIDI
La pasta di cemento costituita principalmente da
idrati di calcio relativamente solubili la cui stabilit
garantita
tit dallambiente
d ll bi t fortemente
f t
t basico
b i
d t
determinato
i t
dalla presenza degli ioni OH- e dagli alcali disciolti nella
f
fase
acquosa dei pori capillari. Pertanto, SE IL
IDROLISI
E
DILAVAMENTO
- ASPORTAZIONE PARZIALE
DELLA MATRICE LEGANTE
- AUMENTO DELLA
PENETRABILITA
REAZIONI
CHIMICHE
CON ESPANSIONI
- ESPANSIONI,
DISALLINEAMENTI E
DEFORMAZIONI
- FESSURAZIONI
- ESPULSIONI DI PORZIONI
DI CALCESTRUZZO
PERDITA DI MASSA
MASSA, PERDITA DI PORTANZA E RIGIDEZZA
L. Coppola Concretum
Durabilit: aggressione
chimica
ACCELERAZIONE
DEI PROCESSI
DI DEGRADO
NATURALI E ARTIFICIALI
Sono innumerevoli
S
i
li le
l sostanze
t
chimiche
hi i h che
h
possono promuovere i processi di degrado
delle strutture in calcestruzzo ed elencarle
pp
impresa
p
improba,
p
,
tutte rappresenterebbe
soprattutto se si volesse tener conto anche di
tutte quelle di provenienza artificiale
artificiale .
BASI DEBOLI
Nessun degrado
BASI FORTI
Nessun degrado
ACIDI DEBOLI
ACIDI FORTI
ACQUE DOLCI
OLI E GRASSI
SOLFATI
p
, disallineamenti,, fessurazioni,, espulsioni
p
di
Espansioni,
porzioni del copriferro e disgregazione della matrice
cementizia
NORMA EN 206
206--1
Proprio a causa della impossibilit di elencare
in un
ununica
unica lista tutte le possibili sostanze
aggressive, la normativa europea EN 206 si
limita a fornire le prescrizioni di capitolato per
il confezionamento del calcestruzzo soltanto
per quelle
ll
sostanze
t
chimiche
hi i h
che
h
con
maggiore frequenza si incontrano nei terreni e
nelle acque naturali.
CLASSE XA
DEGRADO DA ATTACCO CHIMICO
Per attacco chimico si intende la pericolosit che pu venire da agenti aggressivi nei
riguardi della pasta cementizia
Prima delle prescrizioni di capitolato deve essere sempre EFFETTUATA L
LANALISI
ANALISI
CHIMICA DELLACQUA E DEL TERRENO A CONTATTO CON IL
CALCESTRUZZO, per stabilire la concentrazione ionica degli agenti aggressivi, il
relativo grado di attacco
CLASSE XA
DEGRADO DA ATTACCO CHIMICO
DESCRIZIONE DELLAMBIENTE*
TERRENO
CLASSE
Acidit
Bauman
Gully**
ACQUA
SO42(mg/Kg@)
SO42(mg/l)
pH
CO2
(mg/l)
NH4+
(mg/l)
Mg++
(mg/l)
(a/c)ma
C(x/y)mi
cmin
(Kg/m3)
XA1
> 200
2000
3000
200
600
6.5
5.5
15 40
15
30
300
1000
0.55
C28/35
320
XA2
>3000
12000
600
3000
5.5
4 5
4.5
>40
100
>30
60
>1000
3000
0.50
C32/40
340
XA3
>12000
24000
>3000
6000
4.5
4.0
>100
>60
100
>3000
0.45
C35/45
360
(*) Quando due o pi agenti conducono a classi di esposizione diverse, lambiente deve essere classificato nella classe con il grado di aggressione maggiore.
(**) Lacidit del terreno viene valutata con il metodo DIN 4030-2.
(@) Terreni rocciosi o argillosi
g
con p
permeabilit inferiore a 10-5 m/s debbono essere classificati nella classe di esposizione
p
immediatamente inferiore.
2
(#) Valore in N/mm misurato su provini cubici di cls confezionati con cementi di classe 32.5
MAGNESIO E AMMONIO
Entrambi danno luogo
g ad una reazione
che consiste in uno scambio cationico
con lo ione calcio dei prodotti di
idratazione del cemento generando sali
solubili di calcio che vengono facilmente
rimossi dall
dallazione
azione delle acque.
acque
TERRENI AGRICOLI
AMMONIO
CLASSE XA
DEGRADO DA ATTACCO CHIMICO
DESCRIZIONE DELLAMBIENTE*
TERRENO
CLASSE
Acidit
Bauman
Gully**
ACQUA
SO42(mg/Kg@)
SO42(mg/l)
pH
CO2
(mg/l)
NH4+
(mg/l)
Mg++
(mg/l)
(a/c)ma
C(x/y)mi
cmin
(Kg/m3)
XA1
> 200
2000
3000
200
600
6.5
5.5
15 40
15
30
300
1000
0.55
C28/35
320
XA2
>3000
12000
600
3000
5.5
4 5
4.5
>40
100
>30
60
>1000
3000
0.50
C32/40
340
XA3
>12000
24000
>3000
6000
4.5
4.0
>100
>60
100
>3000
0.45
C35/45
360
(*) Quando due o pi agenti conducono a classi di esposizione diverse, lambiente deve essere classificato nella classe con il grado di aggressione maggiore.
(**) Lacidit del terreno viene valutata con il metodo DIN 4030-2.
(@) Terreni rocciosi o argillosi
g
con p
permeabilit inferiore a 10-5 m/s debbono essere classificati nella classe di esposizione
p
immediatamente inferiore.
2
(#) Valore in N/mm misurato su provini cubici di cls confezionati con cementi di classe 32.5
MAGNESIO
Il magnesio presenta la peculiarit di poter
g
chimicamente sia con lidrossido di
reagire
calcio che con il C-S-H che per effetto di
questa interazione perde gradualmente ioni
calcio i quali vengono sostituiti proprio dal
magnesio generando un silicato idrato di
magnesio responsabile della perdita parziale
d ll
delle
prestazioni
t i i
meccaniche
i h
d l
del
conglomerato.
CLASSE XA
DEGRADO DA ATTACCO CHIMICO
DESCRIZIONE DELLAMBIENTE*
TERRENO
CLASSE
Acidit
Bauman
Gully**
ACQUA
SO42(mg/Kg@)
SO42(mg/l)
pH
CO2
(mg/l)
NH4+
(mg/l)
Mg++
(mg/l)
(a/c)ma
C(x/y)mi
cmin
(Kg/m3)
XA1
> 200
2000
3000
200
600
6.5
5.5
15 40
15
30
300
1000
0.55
C28/35
320
XA2
>3000
12000
600
3000
5.5
4 5
4.5
>40
100
>30
60
>1000
3000
0.50
C32/40
340
XA3
>12000
24000
>3000
6000
4.5
4.0
>100
>60
100
>3000
0.45
C35/45
360
(*) Quando due o pi agenti conducono a classi di esposizione diverse, lambiente deve essere classificato nella classe con il grado di aggressione maggiore.
(**) Lacidit del terreno viene valutata con il metodo DIN 4030-2.
(@) Terreni rocciosi o argillosi
g
con p
permeabilit inferiore a 10-5 m/s debbono essere classificati nella classe di esposizione
p
immediatamente inferiore.
2
(#) Valore in N/mm misurato su provini cubici di cls confezionati con cementi di classe 32.5
ACQUE ACIDE
Quando una struttura in calcestruzzo in contatto con acque il cui
pH < 12.5 esistono le condizioni per una parziale dissoluzione dei
p
idrati del cemento. Q
Questo significherebbe
g
che q
qualsiasi
composti
struttura in calcestruzzo a contatto con acque naturali (il cui pH
allincirca pari a 7) dovrebbe subire un degrado con asportazione
di parte della pasta cementizia.
cementizia Tuttavia, da un punto di
ACQUE ACIDE
pH < 4
1. basso rapporto a/c;
2. rivestimenti protettivi a base di trattamenti
superficiali delle strutture con sistemi
epossidici, poliuretanici o con rivestimenti
ceramici in clinker o gres porcellanato
CLASSE XA
DEGRADO DA ATTACCO CHIMICO
DESCRIZIONE DELLAMBIENTE*
TERRENO
CLASSE
Acidit
Bauman
Gully**
ACQUA
SO42(mg/Kg@)
SO42(mg/l)
pH
CO2
(mg/l)
NH4+
(mg/l)
Mg++
(mg/l)
(a/c)ma
C(x/y)mi
cmin
(Kg/m3)
XA1
> 200
2000
3000
200
600
6.5
5.5
15 40
15
30
300
1000
0.55
C28/35
320
XA2
>3000
12000
600
3000
5.5
4 5
4.5
>40
100
>30
60
>1000
3000
0.50
C32/40
340
XA3
>12000
24000
>3000
6000
4.5
4.0
>100
>60
100
>3000
0.45
C35/45
360
(*) Quando due o pi agenti conducono a classi di esposizione diverse, lambiente deve essere classificato nella classe con il grado di aggressione maggiore.
(**) Lacidit del terreno viene valutata con il metodo DIN 4030-2.
(@) Terreni rocciosi o argillosi
g
con p
permeabilit inferiore a 10-5 m/s debbono essere classificati nella classe di esposizione
p
immediatamente inferiore.
2
(#) Valore in N/mm misurato su provini cubici di cls confezionati con cementi di classe 32.5
H2CO3 + Ca
C (OH)2 CaCO
C CO3 + H2O
lla matrice
ti
cementizia
ti i subisce
bi
una perdita
dit di
massa con conseguente aumento della
porosit
e
riduzione
delle
prestazioni
meccaniche
L. Coppola Concretum Durabilit: aggressione chimica
ACQUE INCROSTANTI
Se al contrario llacqua
acqua contraddistinta da un tenore
di CO2 libera inferiore rispetto al valore di equilibrio, la
reazione si sposta verso sinistra con formazione del
calcare. Questo significa che parte del bicarbonato
disciolto in acqua si deposita in forma di incrostazioni
calcaree sulla superficie della struttura in calcestruzzo
che, conseguentemente, non subisce alcun effetto
degradante Quando si verificano queste condizioni si
degradante.
dice che LACQUA INCROSTANTE.
Bicarbonato
(HCO3)2
Situazione teorica
EQUILIBRIO
DILAVAMENTO
Ca(HCO3)2
Bicarbonati
(HCO3)2
Solubilizzazione Ca(OH)2
Acque pure, sorgive, di
montagna
montagna.
INCROSTAZIONI
Bicarbonati
(HCO3)2
Formazione di
incrostazioni Acque di
mare poco inquinate
DILAVAMENTO
ACQUA IN MOVIMENTO
CO2 DISCIOLTA
CLS SCADENTE
POSA IN OPERA
A contatto con acque aggressive calcestruzzi
di elevata porosit subiscono un deciso
dil
dilavamento
t
per effetto
ff tt
d ll
dellasportazione
t i
dellidrossido di calcio che, preferenzialmente,
si manifesta in zone della struttura con difetti
posa in opera
p
((vespai
p e nidi di g
ghiaia),
), di
di p
realizzazione (riprese di getto) o fessurazioni
per mancata protezione umida dei getti.
getti
TAC
Curva di equilibrio
q
del calcare T=15
T=15C
p H:
10
6 .1
6 .3
6 .5
6 .6
AG G R E S S IVA
6 .9
9
4
A
7 .2
IN C R O S T AN T E
0
0
10
20
30
T A C ( f )
40
50
ACQUE DOLCI
Lasportazione
p
di CH p
pu risultare anche p
pari al
60% circa di quello contenuto nella matrice
cementizia ed aumenta al diminuire della
t
temperatura
t
d ll
dellacqua
a contatto
t tt
con la
l
struttura in calcestruzzo. Per questo motivo
laggressione pu risultare molto severa
soprattutto nelle strutture idrauliche in alta
montagna (sponde di torrenti,
torrenti briglie,
briglie canali,
canali
etc.) sia perch esse sono caratterizzate
generalmente da un basso TAC sia perch
aumenta la solubilit della portlandite alle basse
temperature.
Distanza dalla
superficie
della
struttura:
20
15
< 3mm
10
> 3mm
T=18C
T=18
C
T=40C
T=40
C
ACQUE DOLCI
CLASSE XA
DEGRADO DA ATTACCO CHIMICO
DESCRIZIONE DELLAMBIENTE*
TERRENO
CLASSE
Acidit
Bauman
Gully**
ACQUA
SO42(mg/Kg@)
SO42(mg/l)
pH
CO2
(mg/l)
NH4+
(mg/l)
Mg++
(mg/l)
(a/c)max C(x/y)min
cmin
(Kg/m3)
XA1
> 200
2000
3000
200
600
6.5
5.5
15 40
15
30
300
1000
0.55
C28/35
320
XA2
>3000
12000
600
3000
5.5
4 5
4.5
>40
100
>30
60
>1000
3000
0 50
0.50
C32/40
340
XA3
>12000
24000
>3000
6000
4.5
4.0
>100
>60
100
>3000
0.45
C35/45
360
(*) Quando due o pi agenti conducono a classi di esposizione diverse, lambiente deve essere classificato nella classe con il grado di aggressione maggiore.
(**) Lacidit del terreno viene valutata con il metodo DIN 4030-2.
(@) Terreni rocciosi o argillosi
g
con p
permeabilit inferiore a 10-5 m/s debbono essere classificati nella classe di esposizione
p
immediatamente inferiore.
2
(#) Valore in N/mm misurato su provini cubici di cls confezionati con cementi di classe 32.5
CEMENTI POZZOLANICI
Una ulteriore protezione nei confronti dellazione
aggressiva rappresentata dallimpiego di cementi
pozzolanici e daltoforno o dallimpiego di fumo di
PROVVEDIMENTI
1/K
a/c
Diminuire
dissoluzione Ca(OH)2
ad opera della CO2
Pozzolana: cenere,
loppa daltoforno
Perdita di mas
ssa (%)
10
a/c=0.50
CEM IV/A
CEM III/A
CEM II/A
II/A-L
L
+7% silica fume
0
0
10
15
Tempo (anni)
L. Coppola Concretum Durabilit: aggressione chimica
20
CLASSE XA
DEGRADO DA DILAVAMENTO
Concentrazione
Classe di
p
CO2 nelle acque
q
esposizione
(mg/l)
pH
a/c
max
C(x/y) min
Tipo di
cemento
(UNI
9606)
c
((Kg/m
g 3)
XA1
15 40
0 55 C28/35
6 5 5 5 0.55
6.55.5
MRD
320
[300]
XA2
40 100
0 50 C32/40
5 54 5 0.50
5.54.5
ARD
340
[320]
XA3
> 100
AARD
360
[360]
[C30/37]
[C30/37]
[C35/45]
STRUTTURE REALI
La realizzazione di strutture durevoli all
allazione
azione delle
acque contenenti CO2 aggressiva si persegue attraverso
una
ACCURATA
PROGETTAZIONE
DEL
CALCESTRUZZO in termini di:
rapporto a/c;
tipo di cemento e di aggiunte minerali
cuii
occorre
affiancare
ffi
una
CORRETTA
obiettivo
bi tti
quello
ll di eliminare
li i
i punti
ti di debolezza
d b l
d ll
delle
strutture che possono contribuire allesaltazione del
dilavamento ad opera dell
dellanidride
anidride carbonica
Realizzazione di giunti
strutturali a tenuta
idraulica.
ASPETTI
PROGETTUALI
QUALITA DEL
CALCESTRUZZO
Rapporto a/c max
Classe di resistenza minima;;
Cementi tipo III, IV, o V oppure
impiego di cementi tipo II con
cenere volante e fumo di silice;
Aggregati calcarei.
ASPETTI
ESECUTIVI
Riduzione o eliminazione
p
di vespai
p e nidi di ghiaia;
g
completa
Corretta esecuzione delle riprese
di getto;
Maturazione umida (almeno 7gg).
(A)
Fessure p
per mancanza di g
giunti in corrispondenza
p
di una variazione di
geometria del muro di contenimento
(B)
(C)
(D)
SOLFATI
Il degrado
d
d delle
d ll strutture
t tt
i calcestruzzo
in
l
t
pu manifestarsi se esse sono in
p
contatto con acque e terreni che
contengono solfati.
solfati Questi possono
essere di origine
g
naturale, biologica
g
oppure
derivanti
dallinquinamento
prodotto dalle attivit antropiche sia di
tipo domestico che industriale.
PERICOLOSIT
PERICOLOSIT
DECOMPOSIZIONE BIOLOGICA
Il solfato,
lf t
i lt
inoltre,
pu
provenire
i
d ll
dalla
decomposizione
biologica
in
condizioni
aerobiche di sostanze organiche contenenti
p ,p
per le p
piante o
zolfo,, come avviene ad esempio,
per i concimi. Il solfato di ammonio,
particolarmente aggressivo,
aggressivo
ad esempio,
esempio
proviene dallutilizzo intensivo di fertilizzanti in
agricoltura.
agricoltura
PRSENZA DI SOLFATI
SOLFATI
TERRENI
ALLUVIONALI
U O
E
COERENTI
ACQUE
SOTTERRANEE
TERRENI ZONE
INDUSTRIALI
contengono pirite
( lf
(solfuro
di ferro)
f
)
che in presenza di
ossigeno, formano
acido
solforico
pu dare origine
alla
a
a formazione
o a o e d
di
gesso.
dove un elevato
t
t
di
contenuto
solfati nelle acque
, generalmente,
indice che esse
attraversano
solfati alcalini.
linquinamento pu
determinare
concentrazioni di
solfato nelle acque
ti l
t
particolarmente
pericolose ( 1500
mg/l).
LIQUAMI
DOMESTICI,
IMPIANTI
FOGNARI
OG
E DI
DEPURAZIONE
ove
le
acque
reflue
confluiscono per
essere sottoposte
a
trattamenti
biofisici
che
hanno
come
obiettivo
leliminazione dei
composti
di
natura organica.
IMPIANTI
FOGNARI
IDROGENO
SOLFORATO
DEPOSITI
MATERIALE
ORGANICO
IMPIANTI FOGNARI
Per
prevenire
llattacco
attacco
acido
determinato
dallossidazione dallidrogeno solforato ad acido
solforico generalmente non sufficiente confezionare
calcestruzzi di bassa permeabilit, ma necessario
ricorrere a rivestimenti protettivi. Una possibile
soluzione rappresentata dalla realizzazione di un
rivestimento in piastrelle di clinker incollato alla
struttura in calcestruzzo con adesivi a base epossidica
(di tipo R in accordo alla EN 12004) le cui fughe
vengono sigillate con malte anch
anchesse
esse epossidiche (di
tipo RG in accordo alla EN 13888).
ETTRINGITE SECONDARIA
LETTRINGITE generata dalla reazione solfatica
viene definita SECONDARIA (o ritardata) per
g
da q
quella p
primaria formatasi
distinguerla
durante lidratazione del cemento per reazione
dellalluminato
dell
alluminato tricalcico con llacqua
acqua in
presenza del gesso aggiunto per la regolazione
della presa.
presa
ET
TTRIING
GITE
E
PRIM
MAR
RIA
ETTRINGITE PRIMARIA
fformazione
i
b
benefica
fi
giacch
i
h consente
t
attraverso
tt
un
ALLUNGAMENTO DEL TEMPO DI PRESA per il trasporto e la
messa in opera del conglomerato;
AUMENTO DI VOLUME connesso con la sua formazione
avviene OMOGENEAMENTE in tutta la massa del
conglomerato;
limite imposto dalle norme di legge al tenore di gesso nel
cemento consente di CONTROLLARE LA QUANTIT DI
ETTRINGITE PRIMARIA formatasi e,
e conseguentemente,
conseguentemente
lespansione a valori non pericolosi;
ESPANSIONE connessa con la formazione dellettringite
avviene
i
NELLE PRIME ORE/GIORNI successivi
i i alla
ll messa in
i
opera dellimpasto, conseguentemente, le tensioni indotte dal
contrasto allespansione prodotta dallettringite primaria
vengono mitigate dalla deformazione viscosa del calcestruzzo
che, a causa della giovane et del conglomerato, risulta
relativamente alta.
L. Coppola Concretum Durabilit: aggressione chimica
ET
TTRIING
GITE
E
S CON
SEC
NDA
ARIA
A
ETTRINGITE SECONDARIA
formazione DELETERIA per il conglomerato;
ESPANSIONE connessa con la sua formazione
INTERESSA SOLO GLI STRATI PI ESTERNI
della struttura in calcestruzzo a contatto con
l bi t solfatico;
lambiente
lf ti
AUMENTO DI VOLUME di questi strati
IMPEDITO DAL CALCESTRUZZO PI INTERNO,
INTERNO
non interessato dallaggressione;
NASCITA DI STATI TENSIONALI superiori alla
resistenza
del
materiale
generando
fessurazioni e distacchi di porzioni di
conglomerato
L. Coppola Concretum Durabilit: aggressione chimica
MECCANISMO
Il degrado
g
promosso dalla reazione solfatica riconducibile alla
p
formazione dellettringite secondaria.
Alcuni autori la formazione di cavillature e fessure pou essere
causato da:
1. pressioni generate dallaumento di volume dei prodotti della
reazione solfatica rispetto ai composti originari;
2 aumento di pressione determinato dall
2.
dalladsorbimento
adsorbimento di acqua
da parte dellettringite secondaria che per la sua natura
colloidale contraddistinta da una elevata superficie specifica.
La natura colloidale dell
dellettringite
ettringite secondaria,
secondaria caratterizzata da
cristalli aghiformi e poco accresciuti (spessore qualche decimo
di micrometri e lunghezza pari a qualche micrometro) sembra
sia da ascrivere alla riduzione di solubilit dell
dellettringite
ettringite in
presenza di soluzioni sature di calce (come quella esistente
nella fase interstiziale dei pori capillari) che determinerebbe una
velocit di formazione dei germi maggiore di quella necessaria
per garantire una crescita cristallina
ESO--ENDO ETTRINGITE
ESO
ETTRINGITE SECONDARIA
generata dallattacco del solfato
ESO-ETTRINGITE SECONDARIA
Ambiente esterno
(degrado esogeno)
ENDO-ETTRINGITE SECONDARIA
Aggregati inquinati
Cemento
(d
(degrado
d endogeno)
d
)
il processo degradante per
manifestarsi ha bisogno di acqua
che, permeando la matrice
cementizia, possa scatenare la
reazione
i
solfatica,
lf ti
la
l formazione
f
i
di
ettringite (endo-ettringite secondaria)
ed il conseguente processo
distruttivo delle strutture.
ESO--ENDO ETTRINGITE
ESO
ENDO-ETTRINGITE SECONDARIA
generata dallimpiego di ingredienti inquinati
CONTENUTO SO4
INGREDIENTI
0.8%
massa
secca
GROSSI 0.2%
massa
secca
FINI
AGGREGATI
CEMENTO
della
dellaggregato
gg g
della
dellaggregato
gg g
4%
trattamenti accelerati di
maturazione a vapore che raggiungono
temperature di regime superiori a 80C
AGGRESSIONE
Il meccanismo di aggressione pu
p essere cos
riassunto:
1 PENETRAZIONE DELLO IONE SOLFATO nelle zone
1.
corticali della struttura e dei cationi ad esso
associati;
2. FORMAZIONE DI GESSO disponibile in soluzione
nella fase acquosa dei pori capillari (o sua
eventuale precipitazione);
3. reazione degli ioni solfato con il C3A anidro e con i
prodotti dellidratazione dellalluminato tricalcico o
p
con il monosolfoalluminato con formazione di
ETTRINGITE SECONDARIA;
AGGRESSIONE (2)
4. ESPANSIONE ED AUMENTO DELLA PRESSIONE
Q
adsorbita dallettringite
g
secondaria a
DELLACQUA
causa della sua natura colloidale;
5. formazione di FESSURE ED ESPULSIONE PARZIALE
del calcestruzzo nelle zone corticali della struttura;
6. ACCENTUAZIONE DEI PROCESSI DI DEGRADO per
la facilit con cui attraverso le zone fessurate il
solfato e le altre sostanze aggressive possono
penetrare nel calcestruzzo;
AGGRESSIONE (3)
7. DEGRADO CONSISTENTE DELLE STRUTTURE IN
PRESENZA DI ACQUA in movimento per
laccentuazione
delleffetto
dilavante
di
q
questultima;
8. ulteriore ESALTAZIONE DEI PROCESSI DI
DEGRADO NELLE ZONE DELLA STRUTTURA CHE
ALTERNANO
SITUAZIONI
DI
IMMERSIONE/EMERSIONE per la concomitante
azione della pressione determinata dai fenomeni di
cristallizzazione salina.
STRUTTURE
S
U U
IDRAULICHE
U C
Lattacco solfatico interessa principalmente:
p
p
STRUTTURE IDRAULICHE:
canali di irrigazione;
tubazioni;
t ba ioni
collettori fognari;
GALLERIE;
PAVIMENTAZIONI POGGIANTI
DIRETTAMENTE SU TERRENI.
TERRENI
L. Coppola Concretum Durabilit: aggressione chimica
STRUTTURE IDRAULICHE
Nelle strutture reali lattacco solfatico
generalmente accompagnato da altri fenomeni
che
contribuiscono
al
degrado
del
conglomerato
cementizio,
quali
lazione
dilavante dellanidride carbonica aggressiva e
la cristallizzazione salina
CRISTALLIZZAZIONE SALINA
Severissimo degrado per alcune pavimentazioni in
calcestruzzo
l
t
che
h presentavano
t
espansioni
i i dirompenti,
di
ti
fessurazioni e completa decoesione della matrice
cementizia.
Lanalisi
petrografica
e
diffrattometrica
aveva
evidenziato per queste strutture lassenza dei prodotti
che
h accompagnano la
l reazione
i
solfatica
lf ti
(
(gesso
ed
d
ettringite). Allinterno delle fessure, tuttavia, rilevante
era la concentrazione di solfato di sodio anidro e
decaidrato. Questo induce a ritenere che il degrado, pi
che allattacco solfatico, fosse da attribuire alla risalita
capillare dell
dellacqua
acqua e alla successiva evaporazione che
aveva favorito le condizioni di sovrassaturazione dei sali
q
dei p
pori capillari
p
con conseguente
g
nella fase acquosa
nascita delle pressioni di cristallizzazione responsabili,
in definitiva, del processo degradante.
L. Coppola Concretum Durabilit: aggressione chimica
THAUMASITE
PARTICOLARI CONDIZIONI AMBIENTALI: CLIMA FREDDO ((T = 0 5C);
);
IN PRESENZA DI ACQUA E DI ANIDRIDE CARBONICA
PREVENZIONE
Per prevenire
P
i il degrado
d
d del
d l
calcestruzzo p
promosso dallattacco solfatico
occorre:
1.VALUTARE IL GRADO DI AGGRESSIONE
dellambiente solfatico a contatto con le
strutture;
2.CONFEZIONARE
UN
CALCESTRUZZO,
mediante una accurata scelta delle materie
prime ed un opportuno proporzionamento,
capace
di
resistere
chimicamente
allaggressione.
L. Coppola Concretum Durabilit: aggressione chimica
SOLFATO
NEL
TERRENO
Cl
Classi
i di esposizione
i i
ambientale,
bi t l concentrazione
t i
di solfato
lf t nelle
ll
acque e nei terreni e prescrizioni di capitolato per calcestruzzi
durevoli all
allaggressione
aggressione solfatica
Classe di
Esposizio
ne
Concentrazione
2 nelle acque
SO42(mg/l)
Concentrazione
2 nel terreno
SO42(mg/Kg)
a/c
max
C(x/y) min
Tipo di
cemento
UNI 9156
XA1
200 600
200-600
2000 3000
2000-3000
0 55
0.55
C28/35
[C30/37]
MRS
320
[300]
XA2
600-3000
3000-12000
0 50
0.50
C32/40
[C30/37]
ARS
340
[320]
XA3
3000-6000
12000-24000
0.45
0
5
C38/45
[C35/45]
AARS
S
360
[360]
c
(Kg/m3)
TERRENI COESIVI
TERRENI
COERENTI
inversamente
proporzionale al contenuto di alluminato
t i l i del
tricalcico
d l cemento.
t
L. Coppola Concretum Durabilit: aggressione chimica
ALLUMINATI
IDRATI
REAZIONE CON
SOLFATO
ETTRINGITE
SECONDARIA
Tipo di cemento
secondo UNI ENV 197-1
(1)
Moderata(1)
I
II/A-S
I/B-S
II/A D
II/A-D
II/A-P
II/A-V
II/A-L
II/B-L
II/A-M
II/A-W
II/A-T
II/B-P
II/B-V
II/B-W
II/B-T
C3A = 0%
C4AF o (C4AF + C2F) 20%
Pozzolanicit (2)
II/B-M
Pozzolanicit
P
l i it (2) o
C3A 8% e SO3 3.5%
C3A 10% e SO3 3.0%
Pozzolanicit
P
l i it (2) e
C3A 3% e SO3 3.5%
C3A 5% e SO3 3.0%
III/A
Nessuna prescrizione
C3A = 0% e
C4AF o (C4AF + C2F) 20%
III/B
III/C
Nessuna prescrizione
Nessuna prescrizione
C3A 2%
IV/A
Nessuna prescrizione
C3A 6%
C3A 3.5%
IV/B
Nessuna prescrizione
Nessuna prescrizione
C3A 3.5%
V/A
Nessuna prescrizione
V/B
Nessuna prescrizione
Nessuna prescrizione
(2) La
Altissima
C3A/SO3
La resistenza del cemento allaggressione
solfatica funzione del rapporto C3A/SO3; per
questo motivo la norma UNI 9156 classifica di
pari resistenza al solfato quei cementi che pur
contenendo un maggior quantitativo di C3A
sono caratterizzati da un tenore pi basso di
solfato.
CEMENTI POZZOLANICI
CEM III - CEM IV e CEM V
contengono aggiunte pozzolaniche
MAGGIORE RESISTENZA intrinseca
allaggressione
all
aggressione del solfato per la minore
percentuale di CH disponibile impegnato
nella reazione pozzolanica e per questo
motivo sottratto alla possibile
aggressione con il solfato proveniente
dallambiente esterno
L. Coppola Concretum Durabilit: aggressione chimica
CEM I (SO3=3.5%)
160
Degra
ado (%))
a/c:
0.80
120
80
0.60
40
0.45
0
0
3
ARS
6
MRS
C3A (%)
Cemento Comune
AARS
L. Coppola Concretum Durabilit: aggressione chimica
12
SO3=5%
Espans
sione (m
mm/m)
C3A=12.8%
SO3=4%
4%
2000
C3A=7.4
1600
SO3=3%
1200
C3A=1.8%
A=1 8%
SO3=2.5%
800
400
0
0
C3A/SO3
L. Coppola Concretum Durabilit: aggressione chimica
CEM I (C3A=6.4%)
Esp
pansione
e (%)
0,2
,
0,16
0,12
CEM IV/A
0,08
CEM II/A-D
CEM III/B
CEM V/A
0 04
0,04
0
0
12
18
24
30