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CORRIERE DELLA SERA LA LETTURA 19

DOMENICA 4 OTTOBRE 2015

Greche

Libri Saggistica

di Alice Patrioli

La lezione della cerva


Cera una volta un mostro con sette teste di
serpente, Ercole lo uccise con laiuto dellamico
Iolao e impar limportanza del lavoro di
squadra. Cera una volta una cerva velocissima,
Ercole la insegu per un anno prima di catturarla

e apprese che la forza fisica poca cosa rispetto


alla volont. Le fatiche di Ercole (di Sergio Parini,
disegni di Jacopo Fo, Gallucci, pp. 60, 12,90, dai
6 anni) presenta le imprese delleroe antico come
un avventuroso percorso di crescita.

Classici Il rapporto
conflittuale tra allievi e
maestri il sale nella
storia del pensiero.
Un esempio il modo
in cui Aristotele
critica lautore della
Repubblica, ma non
si spinge fino in fondo,
consapevole che la
filosofia non pu essere
ridotta alla dimensione
politica. Per questo
Raffaello, nella sua
Scuola di Atene,
non colse nel segno

A fianco: Valery Koshlyakov (1962, Salsk,


Russia), Socrates (2009, collage su carta),
Courtesy Saatchi Gallery, Londra

Socrate tradito? Non da Platone


di MAURO BONAZZI

i dice che i tradimenti siano il sale della vita. Di certo lo sono della filosofia, se vero che la sua
nascita coincide con un tradimento, quello che Platone ha
perpetrato nei confronti di Socrate. La voce circolava gi ad Atene, ed era solo linizio. Pi tardi ne avrebbe parlato il giovane
Giacomo Leopardi, convinto che il tradimento di Socrate avesse condotto al distacco tra filosofia e vita. George Grote
avrebbe poi rincarato la dose, sostenendo
che Socrate, nella citt ideale di Platone,
non avrebbe potuto neppure abitare. Nel
1954 Hannah Arendt, in un saggio appena
pubblicato da Raffaello Cortina, ha ripreso questa idea, ritrovando nel Socrate tradito da Platone un punto di riferimento
per ripensare la politica contemporanea.
La lista lunga, come si ricava dal nuovo
libro di Maria Michela Sassi Indagine su
Socrate (Einaudi), e laccusa sempre la
stessa: la fuga nella metafisica, lontano
dal mondo degli uomini.
A essere pignoli, laccusa impossibile
da provare. Socrate non scrisse nulla e
quelli che ne hanno parlato ce lo presentano sotto una luce diversa. Socrate rimane un mistero. Ma vero che tra quei due
successo qualcosa dimportante, che
avrebbe avuto conseguenze decisive per
la filosofia. Cosa? Per unironia della sorte
Platone ha rischiato di subire lo stesso
trattamento che era sospettato di aver inflitto al suo maestro. Qualche anno dopo
sarebbe stato lui a ritrovarsi nei panni del
maestro; lallievo sarebbe stato un certo
Aristotele. una storia che potrebbe aiutarci a capire qualcosa del tradimento,
presunto o vero, di Socrate.
I rapporti tra i due furono complicati
fin da subito. Elegante come solo gli aristocratici ateniesi sapevano essere, Platone sar rimasto sconcertato dallaspetto
del giovane macedone Aristotele, con i
capelli in avanti a coprire una calvizie incipiente, pieno di anelli, vestito pretenziosamente. Un vero provinciale e forse
neppure un greco: per di pi bizzarro nei
comportamenti, come quando disertava
compagnie e lezioni per leggere da solo.
Ma Aristotele era il migliore degli allievi:
lo chiamavano la Mente, ed a lui che
Platone inizi a interessarsi (manca la
Mente, pare dicesse, con malcelato disappunto, quando non lo vedeva in classe). Molte delle sue pagine sembrano ri-

volgersi direttamente a quellallievo solitario, per dialogare a distanza.


Il problema che Aristotele, leggendo
quei testi, aveva maturato un progetto curioso: smantellare il sistema filosofico del
maestro pezzo per pezzo, fino a rovesciarlo completamente. La famosa teoria delle
idee? Non spiegava nulla, raddoppiava
anzi i problemi. Il comunismo della citt
ideale? Impossibile da realizzare e neppure desiderabile. Lesistenza del Bene
assoluto? Assolutamente inutile. Attaccando Omero, il maestro per eccellenza,
Platone aveva osservato che il compito
della filosofia era quello di seguire la verit, non le autorit. Detto fatto: Aristotele
aveva ritorto lidea contro il proprio maestro, affermando, prima dellennesimo
attacco, che quando si tratta della verit
bisogna lasciare da parte gli aspetti personali. Amicus Plato sed magis amica
veritas. Niente male per uno che rimasto nellAccademia ventanni.

Il testo pi chiaro, in questo senso,


lEtica nicomachea. Per Platone senza la
filosofia non ci sarebbe stata fine ai mali
dellumanit. Aristotele mostra che non
cos, perch la politica umana ha bisogno
non di principi astratti, ma di ragionamenti concreti, che ci aiutino a confrontarci con la complessit dei problemi. Talete, a furia di guardare il cielo, era caduto
in un pozzo. Meglio seguire Pericle, che
Platone aveva accusato di essere la causa
della rovina di Atene ed era invece lesempio di unintelligenza pratica sempre
pronta a capire le situazioni e agire di
conseguenza. lintuizione che ha fatto la
fortuna odierna di Aristotele quando, dopo la tragica stagione dei totalitarismi, si
cominciato a ricostruire la politica sulla
base di una discussione razionale, a parti-


La metafisica necessaria
C bisogno di analisi
concrete per capire la
complessit dei problemi
ma non possibile fare a
meno di idee universali

re dal mondo dellesperienza umana, rinunciando alla pretesa di fondazioni ideali. Nella Scuola di Atene di Raffaello, Aristotele indica la terra e tiene in mano proprio lEtica nicomachea, il testo che
segnava il distacco dellallievo dal maestro.
Fosse stata conservata mutila della
conclusione, lEtica sarebbe stata il libro
del tradimento perfetto. Ma proprio allultimo tutto cambia, in modo clamoroso. Il tema in discussione era la felicit, il
grande problema dei Greci: come vivere
una vita felice? In mezzo agli uomini e per
gli uomini, era la conclusione a cui sembrava condurre lanalisi di Aristotele la
vita attiva di cui avrebbe parlato Hannah Arendt in riferimento a Socrate. Tradendo il maestro, lallievo stava rendendo
giustizia al maestro del maestro, ingiustamente tradito? Una storia edificante
che implode in dirittura di arrivo. Quando Aristotele conclude, ecco la sorpresa:
la vita politica non basta; la felicit si realizza altrove, nella conoscenza delle verit
ultime, perch noi crediamo di essere uomini mortali, ma in realt siamo esseri divini; indagando i misteri della conoscenza che troveremo dunque la felicit
pi piena. Questo Platone; pi precisamente questo il Platone del Timeo, dove
si tratta delluniverso e dei principi ultimi. Il Timeo, vale a dire il dialogo che Raffaello mise in mano a Platone (che indicava il cielo) per opporlo ad Aristotele.
Unopposizione che alla fine non c: la
Scuola di Atene stupenda, ma non riesce a rendere conto della complessit del
rapporto tra Platone e Aristotele. Nessuno ci ancora riuscito.
Gli studiosi si disperano quando leggono le pagine finali dellEtica: come
possibile conciliare questa conclusione
con i ragionamenti che precedono? Quello dellEtica, del resto, non neppure un
caso isolato; la manifestazione pi visibile di una tendenza di fondo: la Metafisica attacca le idee universali, rivendica la
priorit delle sostanze individuali e termina per con la celebrazione di Dio, la
forma pura una versione teologica delle idee. Per tacere dellanima: un intero
trattato per dimostrare, contro Platone,
che la nostra anima mortale e un capitolo finale che introduce lintelletto immortale.
Aristotele cade in contraddizione per

I testi
Sono usciti di recente tre libri
importanti sulla figura del
filosofo ateniese, maestro di
Platone, che venne
condannato a morte e bevve
la cicuta nel 399 avanti
Cristo: Hannah Arendt,
Socrate (traduzione di Ilaria
Possenti, Raffaello Cortina,
pagine 123,  11); Maria
Michela Sassi, Indagine su
Socrate. Persona filosofo
cittadino (Einaudi, pagine
XIV-250,  23); Alfred E.
Taylor, Socrate (traduzione di
Michele Bruni, Castelvecchi,
pagine 93,  14,50)

non rinunciare del tutto a Platone? S, ed


il segno della sua grandezza. Le risposte
le offrono i santoni; ai filosofi interessano
i problemi. A pensarci bene facile capire
perch Aristotele non sia andato fino in
fondo. Perch rinunciando a Platone
avrebbe dovuto rinunciare anche alla filosofia e a tutto quello che significa. Mentre
Socrate parlava, mentre Platone e Aristotele discutevano, mentre noi oggi leggiamo, intorno a noi tutti si dispiega un universo immenso, meraviglioso e inquietante: infinito o finito? E se finito cosa
c al di l? E ancora, eterno o creato? E
nel caso da chi? E perch? Dentro di noi,
intanto, e tra le piante e gli animali, scorre la vita, senza quasi che ce ne rendiamo
conto: che cos la vita? Da dove emerge?
Domande, e tante altre se ne potrebbero
aggiungere, ancora in attesa di risposte,
che forse non arriveranno mai. Domande
ingenue; ma possiamo farne a meno? Di
sicuro non pu farne a meno la filosofia.
La politica importantissima, ma non
tutto. Alla fine Aristotele ha raccolto il
messaggio che Platone gli aveva lasciato.

Socrate era un tipico cittadino ateniese, sempre in piazza a discutere con gli altri; parlava volentieri di politica, toccando
temi scomodi; il risultato fu un processo
con la condanna a morte. Anche se non lo
si poteva dire (cera stata unamnistia) la
causa vera della condanna era il suo coinvolgimento con gli oligarchici (probabilmente falso, ma tant). Platone era un
giovane aristocratico; limpegno politico
era la sua destinazione naturale, facilitata
dallambiente di provenienza; dopo aver
incontrato Socrate cambi vita, per la disperazione dei famigliari. Platone, promesso alla politica, divent filosofo grazie a Socrate. Fu tradimento? O aveva capito che il messaggio di Socrate andava
oltre la sola politica? Non lo sapremo mai.
Ma il confronto con Aristotele aiuta almeno a capire quale fosse la posta in gioco.
Non fuggire dalla realt, ma imparare a
meravigliarsi per la sua infinita ricchezza.
Questo il messaggio che Aristotele ha
raccolto da Platone. E questo quello che
Platone diceva di aver appreso da Socrate.
bello pensare che sia stato cos. Forse
non ci furono tradimenti.
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