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IL PONTE DI SAN MANGO


UN ESEMPIO DI APPLICATIVO DI LASTRE TRALICCIATE AUTOPORTANTI

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Ucio Tecnico Ferriere Nord (Gruppo Pittini)

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(02.04.2008)
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Un'applicazione rilevante di lastre autoportanti si ha nella realizzazione degli impalcati da


ponte, laddove sia le dimensioni che le altezze dell'impalcato renderebbero piuttosto dicile
la messa in opera di sostegni nella fase di costruzione.
Generalmente si tratta di sistemi composti con le travi in acciaio o in c.a.p. e l'impalcato in
cemento armato. La soletta viene fatta collaborare in fase di esercizio con le travi tramite dei
connettori (pioli nel caso di travi in acciaio o stae emergenti nel caso di travi in c.a.p.).
L'impalcato di solito ha uno sbalzo laterale, a destra e sinistra delle travi del ponte, che
solitamente varia da 1,5 a 2,5m. Sia la soletta a sbalzo che le parti interasse delle travi del
ponte sono realizzate con l'impiego di lastre tralicciate caratterizzate da tralicci autoportanti
tipo "Baustrada" i cui correnti longitudinali hanno diametri di 8-10-12-14 -16 mm. e le stae
diametri di 6-7.2-8-10 mm. Il rapporto tra il diametro delle stae e quello dei correnti, come
stabilito dal D.M. del 1996 sulle costruzioni in c.a., non deve essere inferiore a 0,6, per
garantire una buona saldatura, altrimenti a livello del diametro minore si crea una struttura
cristallina a grana grossa con una inaccettabile riduzione delle caratteristiche meccaniche. La
staatura, in questo modo, trasferisce meglio gli sforzi tra biella compressa e biella tesa, con
pi rigidezza dell'intera struttura e meno deformazione nella fase di autoportanza.
Prima di realizzare le lastre tralicciate necessario eseguire un calcolo strutturale per
identicare il numero di tralicci necessari per sostenere la fase di getto prima della
maturazione del calcestruzzo (autoportanza).
Ai procedimenti teorici di calcolo bene che il produttore associ delle prove di laboratorio su
lastre tralicciate con luci e carichi il pi possibile rappresentativi. Tali prove permettono di
conoscere il reale comportamento del traliccio e quindi di eseguire un calcolo in autoportanza
corretto e pi vicino alla realt.
Dai diagrammi ricavati dalle prove di laboratorio, si rileva che la capacit portante di un
traliccio a parit di altre condizioni aumenta con l'aumentare della dimensione delle stae e
del corrente superiore o con l'aumentare della sua altezza, mentre meno prevedibile
l'indicazione sul carico di collasso a taglio che rimane costante all'aumentare dell'altezza del
traliccio.
Nella fase transitoria di autoportanza le lastre tralicciate presentano nella zona di campata il
corrente superiore compresso i correnti inferiori tesi e le stae alternativamente tese e
compresse, mentre nello sbalzo i correnti superiori sono tesi e quelli inferiori compressi e
quindi soggetti ad instabilit elastica per la mancanza di calcestruzzo nella fascia dei
connettori; qualora necessario questi possono essere integrati da barre opportunamente
posizionate nella soletta.
E' importante vericare che il taglio in corrispondenza degli appoggi sia assorbito dalle stae;
perch questo avvenga oltre ad una progettazione opportuna necessario assicurarsi che le
saldature fra correnti inferiori e stae siano integre in corrispondenza dell'appoggio. Accade
spesso infatti che, erroneamente, il traliccio, le cui stae presentano un passo denito,
vengano tagliate per raggiungere le luce desiderata.
Se l'impalcato presenta gli sbalzi laterali spesso necessario che il getto dell'impalcato
avvenga in due fasi, dapprima gettando le campate (zona di soletta tra le travi del ponte) e
una parte dello sbalzo opportunamente dimensionata; in un secondo tempo, quando la
resistenza suciente (almeno Rck 250 Kg/cm2) viene gettata la restante parte dello
sbalzo, previo posizionamento della veletta laterale.
Questo permette di ridurre le sollecitazioni e quindi il numero di tralicci che prosegue dalla
campata all'estremit dello sbalzo, nel rispetto dei vincoli esistenti, come ad esempio la
distribuzione dei connettori.

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Di seguito si illustra come viene eseguito il calcolo in autoportanza in due fasi (coincidenti
con le fasi getto) in corrispondenza di uno sbalzo:
1a Fase: serve per calcolare la massima lunghezza del getto lungo lo sbalzo:
- si parte dai dati dimensionali, dal peso proprio e dai sovraccarichi dovuti
ai mezzi;
- si calcola la tensione di trazione nei correnti superiori;
- si calcola la compressione nei correnti inferiori, i quali possono andare in
instabilit per carico di punta (quando la snellezza maggiore a 250 si
possono inserire dei ferri aggiuntivi opportunamente ancorati) nella parte
della lastra dove stato interrotto il getto; per questo motivo si inserisce
in questa fase anche il dato della lunghezza libera di inessione;
- si calcola la compressione nelle stae;

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2a Fase: serve per calcolare la fase conclusiva del getto:


- ai dati dimensionali di cui sopra si inserisce il peso del carico concentrato
dovuto alla veletta che viene aggiunta a questo punto dell'opera;
- si calcola la tensione di trazione nei correnti superiori, tenendo conto che
la luce di sbalzo in questo caso inferiore e che il traliccio risulta essere
ora incastrato l dove nisce il getto di prima fase;
- si calcola la compressione nelle stae; in questo caso i correnti inferiori
non sono soggetti ad instabilit in quanto sono completamente annegati
nella lastra.

Un'applicazione interessante quella relativa al Ponte di San Mango (in provincia di Avellino).

www.pittini.it

Fig.1 Ponte di S. Mango (Avellino)


Si tratta di un ponte autostradale a cassone, continuo su pi campate, realizzato in struttura
mista acciaio-calcestruzzo, di supercie pari a 40.000m circa.
La struttura portante un unico cassone a sezione trapezia realizzato in acciaio COR-TEN (Fe
430), con una soletta di 30cm di spessore, costruita utilizzando lastre tralicciate autoportanti
aventi larghezza di 1,20m, una lunghezza pari a met larghezza dell'impalcato (~6,50m) ed
uno spessore pari a 5,0cm.
Le lastre in calcestruzzo presentano una interruzione della parte in calcestruzzo, in
corrispondenza degli appoggi con la trave principale per la presenza dei pioli "Nelson".
La posa in opera dell'armatura risultata facilitata in quanto tutta l'armatura necessaria per
assorbire i momenti positivi dell'impalcato contenuta nella lastra.
Sezione del Viadotto

Fig.2 Sezione trasversale dell'impalcato del ponte di S.Mango

Fasi costruttive
1. Posizionamento delle lastre tralicciate sulla struttura portante in acciaio CORTEN;
2. Posizionamento dell'armatura secondaria di ripartizione e di quella al negativo;
3. Prima fase di getto del calcestruzzo: vengono gettate le campate e una parte
dello sbalzo opportunamente denita in fase di calcolo;
4. Seconda fase di getto del calcestruzzo: viene gettata la parte degli sbalzi

restante dopo aver posizionato la veletta prefabbricata e dopo che il


calcestruzzo ha raggiunto una resistenza di almeno 250 daN/cm.
In tutte le fasi di getto bene evitare accumuli di calcestruzzo.
Per assorbire i forti momenti negativi dell'impalcato in fase di esercizio stata inoltre
realizzata una precompressione sia trasversale che longitudinale.

Fig.3 Posa delle lastre tralicciate


Di seguito si fornisce il calcolo in autoportanza realizzato per l'impalcato del ponte di San
Mango. Il calcolo viene eseuguito considerando il traliccio come una struttura reticolare in
acciaio soggetta al peso proprio del getto del calcestruzzo e ad un carico accidentale che
tiene conto dei mezzi d'opera.
Calcolo in fase di autoportanza
Caratteristiche geometriche dei materiali:
largh.lastra =
120cm
Altezza impalcato = 6+24cm
Tralicci
tipo Baustrada HD Pittini 12 / 12 / 8 H = 24cm (a = 71, b = 6)

Fig.4 Traliccio elettrosaldato Baustrada HD Pittini


Si prevedono N=4 tralicci Baustrada HD Pittini 12/12/8 h=24 che corrono lungo tutta la
lastra in oggetto in continuit dallo sbalzo all'appoggio opposto della campata, senza
interrompersi in corrispondenza dei pioli emergenti.
Si prevede inoltre di inserire nella lastra una rete elettrosaldata di confezione Pittini di tipo HD
520L per una migliore ripartizione degli sforzi e antifessurativa.
Le reti ed i tralicci, oltre che tutte le armature aggiuntive, sono in acciaio FeB44k ad alta
duttilit in quanto rispettano i rapporti fy/fyk < 1,35 e (ft/fy)medio > 1,13

Fig.5 sezione A-A e B-B

Analisi dei carichi:


Peso proprio impalcato: 2500daN/cm x 0,30m x 1,20m = 900 daN/m
Sovraccarichi mezzi d'opera: 100 daN/m x 1,20m =
120 daN/m
1020 daN/m
Campata
Luce di calcolo = 330 cm (Luce netta 325cm)
Si prevedono N.4 tralicci
Sollecitazioni:
Mcampata = 1389 daNm/120
T = 2104 daN/120

N = Mcampata /hut = 6200 daN/120


dove:
hut = H-(0,4+fsup /2+finf/2) = 22,4cm
H = altezza totale traliccio = 24cm
finf = diametro barra inferiore traliccio = 12mm
fsup = diametro barra superiore traliccio = 12mm
Verica a compressione correnti superiori:
s = w x N / Atot = 1,53 x 6200 / 1,13 x 4 = 2099 daN/cm < 2600 daN/cm
l = Lo / r = 20 / 0,3 = 67 (snellezza)

w = 1,53 (il coe. w viene ricavato

dalle norme DIN 4114 riferite ai tondi


realizzati con acciaio St52)
dove:
Lo = b x L = 20cm
b=1
L = 20cm
r = 0,3cm

(lunghezza libera di inessione)


(coe. di riduzione)
(luce passo delle stae)
(raggio d'inerzia)

Verica a trazione correnti inferiori:


s = N / Atot = 6200 / 1,13 x 4 = 685 daN/cm < 2600 daN/cm
Verica a compressione stae:
s = w x S / Atot = 3,12 x 1118 / 0,5 x 4 = 1744 daN/cm
S = T / ( 2 x sena x cosb) = 1118 daN/120
l = Lo / r = 22,36 / 0,2 = 111 (snellezza)
dove:
Lo = b x Lstae = 22,36cm
b = 0,9

w = 3,12

(lunghezza libera di inessione)


(coe. di riduzione)

Lstae = ((p/2) + b + hut)1/2 = 24,85cm (lunghezza staa)


p = 20cm
b = B/2 - (finf + fst/2) = 4cm

(passo)

B = 10cm
r = 0,2cm

(larghezza totale della base del traliccio)


(raggio d'inerzia)

Sbalzo
Il getto di completamento dell'impalcato deve essere eettuato in due fasi distinte:
1a Fase: getto delle zone soprastanti le campate e dello sbalzo per un tratto pari a
50 cm. (da lo appoggio).
2a Fase: completamento del getto nello sbalzo dopo aver posizionato le velette.
Tra i correnti inferiori dei tralicci che proseguono nello sbalzo, in corrispondenza della fascia
senza calcestruzzo (asola max 100cm), andrebbe posta una barra almeno del diametro 18
mm, centrata sull'appoggio e ben ancorata nella lastra. Siccome in campata sono necessari
4f20, questi vengono fatti proseguire no all'estramit opposta dello sbalzo, e quindi possono
essere utilizzati per assorbire la compressione della fase transitoria di getto.
1a Fase
Luce di calcolo = 60 cm (Luce netta 50cm)

Sollecitazioni:
Msbalzo, 1fase = -411 daNm
Tsbalzo, 1fase = 810 daNm
N = Msbalzo/hut = 1836 daN/120
dove:
hut = 22,4cm
Verica a trazione correnti superiori:
s = N / Atot = 1836 / 1,13 x 4 = 406 daN/cm < 2600 daN/cm
Verica a compressione nelle barre aggiunte inferiori:
(i correnti inferiori soggetti al carico di punta non sono in grado di sopportare lo sforzo di
compressione senza instabilizzarsi)
s = w x N / Atot = 10,13 x 1836 / 3,14 x 4 = 1480 daN/cm < 2600 daN/cm
l = Lo / r = 100 / 0,5 = 200 (snellezza)
dove:
Lo = b x L = 100cm
b=1
L = 100cm
r = 0,5cm

w = 10,13

(lunghezza libera di inessione)


(coe. di riduzione)
(luce porzione senza calcestruzzo)
(raggio d'inerzia)

Verica a compressione stae:


s = w x S / Atot = 3,12 x 430 / 0,5 x 4 = 670 daN/cm
S = T / ( 2 x sena x cosb) = 430 daN/120
l = Lo / r = 22,36 / 0,2 = 111 (snellezza)

dove:
Lo = b x Lstae = 22,36cm

w = 3,12

(lunghezza libera di inessione)

b = 0,9
(coe. di riduzione)
Lstae = ((p/2) + b + hut)1/2 = 24,85cm (lunghezza staa)
p = 20cm
(passo delle stae)
b = B/2 - (finf + fst/2) = 4cm
B = 10cm
r = 0,2cm

(larghezza totale della base del traliccio)


(raggio d'inerzia)

2a Fase
Il getto della seconda fase deve essere eettuato dopo che il calcestruzzo della fase
precedente ha raggiunto una resistenza superiore a 250 kg/cm.
Oltre al peso proprio dell'impalcato e ai carichi accidentali dei mezzi d'opera necessario
considerare un carico concentrato in corrispondenza dell'estremit dello sbalzo che tiene
conto del peso della veletta prefabbricata di 150daN/120
Luce di calcolo = 120 cm (Luce netta 110cm) Si considera come incastro della parte restante
dello sbalzo la sezione in corrispondenza al getto maturato.
Sollecitazioni:
Msbalzo, 2fase = -914 daNm
Tsbalzo, 2fase = 1374 daNm
N = Msbalzo /hut = 4080 daN/120
dove:
hut = 22,4cm
Verica a trazione correnti superiori:
s = N / Atot = 4080 / 1,13 x 4 = 902 daN/cm < 2600 daN/cm
Verica a compressione stae:
s = w x S / Atot = 3,12 x 732 / 0,5 x 4 = 1140 daN/cm
S = T / ( 2 x sena x cosb) = 732 daN/120
l = Lo / r = 22,36 / 0,2 = (snellezza)

dove:
Lo = b x Lstae = 22,36cm

(lunghezza libera di inessione)

b = 0,9

w = 3,12

(coe. di riduzione)

Lstae = ((p/2) + b + hut)1/2 = 24,85cm (lunghezza staa)


p = 20cm
b = B/2 - (finf + fst/2) = 4cm

(passo)

B = 10cm
r = 0,2cm

(larghezza totale della base del traliccio)


(raggio d'inerzia)

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