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Accademia, scuola di Platone con i suoi discepoli.

Teoria platinica sempre


fondamentale anche tra i discepoli, ma col tentativo di modificare oppure
difendere le sue tesi. Speusippo matematizzazione della realt, luno ed il
molteplice sono i principi fondamentali per capire le radici della realt e la
perfezione razionale del numero bastevole anche senza la teoria delle idee.
Questa dottrina spiega con rigore ed esattezza oggettiva la realt, senza
parlare di valori, teorie assiologiche messe da parte. Aristotele ribatteva che se
i numeri sono trascendenti non si comprende come sia possibile che facciano
da fondamento per le cose del sensibile. Il fatto che poi il processo causale
proceda a livelli e non dallunico principio posto allinizio della catena, lascia
aperta unidea del mondo episodico con elementi non legati.
Senocrate salva le idee, luno e la diade che producono lintera realt per
derivazione. La teoria platonica delle idee rimane nellesistenza a suo parere
dei numeri ideali che non posson essere divisi e che hanno il ruolo esemplare di
modelli. Aristotele criticava anche lui, i numeri ideali attaccano la vera
matematica perch non operazionali e non adatti a matematizzazione.
Eudosso, mescolare idee e cose come il colore bianco con ci che bianco
veramente, rifiutare il trascendente e divisione tra principi formali oppure
ideali.
Timeo, questioni cosmologiche per capire se luniverso sia eterno e come
funzioni. Luniverso deriva la sua ragione dessere da qualcosa daltro, principi
intelleggibili generati. Gegone, parola di dubbio significato; creazione
temporale del demiurgo attaccata da Aristolete che credeva alluniverso
eterno, oppure creazione logica raccontata in modo mitico. Platone parla di
universo con sfere, terra ferma in una sfera con stelle ecc, che per non era
fedele alle osservazioni di alcune irregolarit celesti trovate dagli astronomi.
Eudosso risolveva la questione parlando di sfere con uguale centro con
grandezze ed inclinazione degli assi diversi.
IV sec progressi delle scienze astronomiche e matematiche, paradigmi di
esattezza e rigore. Obiettivo di capire i principi base della realt senza un
regressum ad infinitum, la soluzione poteva essere un sapere intuitivo e non
analitico oppure quello diairetico, capire la natura di un oggetto nei suoi
collegamenti con gli altri oggetti. Questo poteva portare ad un ricercare senza
sosta di stampo scettico. Per Speusippo conoscere i numeri permette di
mettere ordine nella realt concreta esistente, per quanto non si possa avere
un conoscere sicuro.
Sul piano etico, poche fonti. Eudosso sosteneva che il piacere sia un bene,
perch il dolore quello che evitiamo, e noi tendiamo al bene per s stesso e
non in vista daltro. Speusippo ribatteva che non tutti gli esseri mirano al
piacere, i pi razionali mirano ad una assenza di affanni intermedia tra dolore e
passione libera.
Polemone, 314 durante lascesa al potere alessandrina. Stoici ed epicurei si
diffondono, meno meta fisica e pi attenzione alle questioni concrete della
quotidianit. Per lui la virt era bastavole per vivere felici, anche se alcuni gli

attribuiscono lidea che anche i beni materiali concorrerebbero ad una felice


esistenza. Divisione tra beni e legame tra questi e il valore sono argomenti che
poi diventeranno fondamentali.
Crantore, moderazione delle passioni senza tolgierle completamente come
suggeriva lapateia stoica, valore della tuk ed accettazione dei beni materiali,
tutto ben lontano dagli stoici.
Svolta di Arcesilao in senso scettico, pur rimanendo collegati alla teoria
platonica. Polemiche sue contro gli stoici, tra cui Zenone. Non scrissero niente
n lui n Carneade, suo successore. Legati a socrate per attenzione al metodo
dialettico e per simili strategie argomentative. Esigevano rigore e formalismo,
ideale di stampo ellenista. Arcesilao esponeva tesi contrarie a quelle degli
interlocutori per contraddirli, mentre Carneade era capace di esporre lui stesso
argomenti a favore oppure contro la stessa tesi. Al contrario di Socrate, non
lasciavano spazio alla possibile verit degli argomenti degli avversari,
costringendo ognuno di loro alla sospensione del giudizio.
Stoici, rappresentazioni catalettiche- deriva da un oggetto esistente, lo
riproduce precisamente e non pu provenire da un oggetto non esistente. Per
gli academici, non era possibile distinguerle con sicurezza da alcune false ma
molto simili, come monete dello stesso conio oppure illusioni. Per questo si
invita lo stoico allepoch, sospensione del giudizio. Il saggio academico non
vuole vie duscita facili oppure scorciatoie, ma essere saggio ed instancabile
nel ricercare verit chiare. Contro laccusa di non lasciare pi spazio al
conoscere e di impedire la vita con il suo vigore esagerato, Carneade invita a
diffidare da scicurezze non sicure quanto invece a seguire ci che probabile e
persuasivo. Rinunciare parzialmente alle nostre grandi pretese sul conoscere ci
lascia vivere, felici. Possiamo quindi avere rappresentazioni accettate ma che
non devono essere ritenute con sicurezza vere, come quando la sensazione di
timore ci fa fuggire via anche se non ci sar veramente una imboscata. Stoici e
carneade dibattono anche sul determinismo, perch se Zenone asserisce che il
fato determina le nostre esistenze allora s che non possiamo vivere liberi.
Carneade attaccava poi lidea dellesistenza di un universo creato da Dio,
perch pu essere stato creato da solo per natura, e supporre lesistenza di
esseri superiori agli uomini non significa essere sicuri che ne esista un gruppo
veramente. Se poi si crede al provvidenzialismo, allora lesistenza del male
sarebbe indice di debolezza ed impotenza divina, e pensare a dei e sotto- dei
spinge ad un regressum ad infinitum insensato. Infine, in ambito etico non
avrebbe diviso intenzione ed effettiva realizzazione. Preoccuparsi di mirare ad
un bene senza poi badare al suo conseguimento significa essere felici per
qualcosa di indifferente.
Filone di larissa- si pu affermare qualcosa senza che per questo si sia sicuri di
essere di fronte ad una verit, avendo unopinione piuttosto che una sicurezza
totale, e non stando fermi nellepoch. Era uno scetticismo moderato in quanto
scelta razionale, senza accettare passivamente una sorta di impotenza
intellettuale.

Queste posizioni non sono di stampo platonico, anzi molti parlano di et buia
dellaccademia in questa era. Semnra che sia una posizione pi vicina a
Pirrone, eppure lui uno scettico basato sullindeterminatezza della realt, ben
pi estremo degli academici quando parlano dei nostri limiti nel conoscere.
Anche linfluenza dialettica era fondamentale, ma un pi grande rigore
argomentativo era tipico di qualsiasi scuola di allora. Arcesilao si riferisce a
platone e socrate ma anche ai suoi predecessori nellaccademia come modelli,
collegava platonismo e presocratismo. Non era giusto pensare quindi ad una
rottura tra teoria tradizionale e platonismo, era un filone collegato. Difendeva
unimmagine platonica di socrate, attaccato in era ellenista di farne un saggio
perfetto e senza errori. In verit, socrate e platone pongono sempre in dubbio e
non si ritengono gi perfetti.
Antioco, 130-68. Pi vicino agli stoici che allo scetticismo dei platonici, che
criticava. Per lui anche platone considera i sensi di valore nel conoscere, e gli
stoici si attaccano competamente al sensibile e basta. Mostrando che le idee
sono un possesso comune tra queste teorie, lui subordiba lo stoicismo al
platonismo e pu appropriarsi delle teorie delgi stoici senza essere tacciato di
eresia. Parla poi del vivere secondo natura, collegando il valore della virt per
essere felici delgi stoici con i beni di natura considerati importanto dai
platonici, perch se gli stoici seguono ci che per natura da preferire, allora il
valore di alcuni beni come la salute da loro condivisi. Lapatia stoica era poi
associata alla metriopateia, la misura nelle passioni platonica.
Interpretazione del timeo profondamente stoica, i principi sono una forza attiva
ed unaltra invece passivamente espressa, antioco collegava questi elementi in
una compenetrazione che non lascia spazio ad enti ulteriori incorporei.
Lassenza delle idee colmata dalla teoria di un principio chiamato mente, che
abbia come oggetti di pensiero proprio concetti simili alle originali idee
platonica. Equipararle alle ennoiai non sarebbe accettato dagli stoici, in quanto
queste si creano iniziando dallesperienza.
Accademia finir nel 89 crc, fuga di Filone e giardini dellaccademia poi
distrutti. La sua rovina era in verit da associare alla nascita fiorentissima di
nuove scuole di filosofia, et imperiale era quella dello studio rinnovato degli
autori fondamentali dellantichit con antologie e commenti. Tendenza ad
escludere la fase ellenista, marchiata in quanto non positiva. Attaccano gli
epicurei. Plutarco difendeva la accademia tradizionale contro gli stoici, mentre
tendenzialmente gli altri autori riadattavano le teorie dei nemici al nuovo
contesto platonico. Anche teorie di aristotele spesso mischiate con teorie di
stampo platonico. Era anche unera di diffusione di atteggiamenti
pitagorizzanti, ma pi che confusione questa variet creava attivismo e grandi
ragionamenti. I platonici condividevano comunque lidea che fosse stato lui a
diffondere inizialmente la verit e che il loro lavoro era quello di capire il
sistema dottrinale contenuto nei dialoghi. Si voleva andare oltre al testo scritto
per coglierne la vera natura. Dialoghi classificati per contenuto oppure per
tetralogie, con uguale obiettivo di fermare una interpretazione profondamente
scettica della teoria platonica.

Eudoro di alessandria, I sec avanti Cristo, Simplicio ne tratta nella sua Fisica
citandolo a proposito del pitagorismo. La filosofia era ora recupero delle verit
dellantichit, sforzo esegetico. Pitagorismo che si ricollega ad una
interpretazione del timeo che distingue vero principio da elementi della realt
effettiva, con grande collegamento allaristotele che attaccava platone per il
suo mancato riconoscimento del principio trascendente, causa efficiente divina.
Quindi si finiva con lattaccare aristotele e difendere platone, ma assegnandogli
quelle teorie che aristotele stesso avrebbe voluto ritrovare in lui. archita, divide
Dio idee come cause formali e materia immanente.
Novit di questo platonismo, insistere sulla trascendenza del Dio.
Demiurgo oppure il bene come Dio ?
Possono combaciare perch il demiurgo buono, oppure essere divisi tra
principio completamente trascendente e Dio che vada a creare la realt,
oppure ancora 3 principi dal trascendente al Dio allanima. Questa divisione tra
trascendente ed immanente pu mettere da parte la teoria platonica delle
idee, non pi propriamente divine bens mediatrici. Idea in quanto pensiero
perfetto del Dio quando deve garantire ordine alla realt materiale immanente.
Anche parlare di chora platnonica in quanto materia e non spazio che le forme
ideali accolgono era simbolico delladesione ad aristotele ed alla sua idea che
dovesse essere tenuto in considerazione un principio causale materiale.
Affermare che luniverso fosse eterno rischiava di far cadere lideale di un Dio
che creava. La scienza era molto sviluppata, mito e scienza collegati e
parimenti validi.
La teoria stoica di concezioni comuni valide create con esperienze sensibili
poteva far cadere nellaccusa scettica di un sapere non stabile, almeno quanto
il nostro percepire sensibile stesso. alcinoo ripara al tutto parlando di una
visione prenatale delle idee che aiuta quella realt sensibile con cui entriamo in
contatto. Quello che possiamo sapere della realt rimane quindi solamente ci
che si ricollega ad un conoscere trascendente. Rimane la questione di come
conoscere questa altra realt intelleggibile, ed anche plutarco non dar una
risposta sicura ma rester nel limbo dei limiti del nostro conoscere possibile.
Piuttosto che puramente scettici, questi platonici rimangono nellambito
dellontologia ed affermano che la realt intelleggibile scappa ad un sapere
totale da parte di noi uomini.
Lanima divisa in razionale e non razionale, e quella razionale con cui pensiamo
deve farci innalzare verso il dio. se per Dio andiamo ad intendere quello
originale completamente trascendente, vivere significa contemplazione
teoretica totale. Quando invece indica il Dio che ha creato, lesistenza risulter
attiva. Queste posizioni posson congiungersi quando si pensi al vivere attivo in
quanto strumento adatto a creare lordine che porta ad avere unanima
contemplativa. Il fato non ci impone scelte, ma le conseguenze delle nostre
decisioni sono gi stabilite quando agiamo.
Pi che neo pitagorismo, si tratta da platonici pitagorizzanti. Il cuore della
teoria platonica era a loro parere sotto linfluenza del pitagorismo originale,

avevano grande interesse per le speculazioni aritmologiche. Erano per loro i


numeri e non le idee ad essere mediani tra Dio e materia sensibile. Autore in
et imperiale di stampo leggermente pitagorizzante e grande amante del timeo
era numenio nel II sec. Rivolgeva accuse di essere traditori a tutti i
predecessori academici, con tono comico e di satira, con grande ironia. Grande
esperto di filosofia orientale, che sfrutta nei suoi argomenti simili alla teoria
platonica senza assoggettare questa alle idee straniere. Era lui a sostenere la
divisione tra Dio puramente trascendente e quello che deve creare e mettere
ordine alla realt. Divisione anche interiore, gli uomini hanno un lato malvagio
dellanima da oltrepassare per salire allambito divino.
La teoria platonica ebbe una diffusione capillare, oracoli caldaici di Giuliano nel
161, ricevuti dagli dei ma anche dallanima stessa di platone. Divisione tra
padre figlio e dei minori di stampo numenico. Parlano di congiungersi al Dio e
salire verso di lui, riprendevano in modo esagerato lidea platonica di
congiungersi ai principi superiori. Gnosticismo, trattati ritrovati in Egitto nel
1945. Idea di ricercare la verit, in campo religioso rispetttare il vero salvatore.
Divisione tra totale trascendenza e regno intelleggibile, ed infine regni del
tempo e del movimento con ancora sotto il mondo fisico. La divisione tra
uomini eletti oppure non eletti e lapplicazione di divisioni in livelli della realt
di cui i platonici non hanno mai parlato oltre alla teoria di un Dio malvagio,
testimoniano che ci sono enormi differenze tra gnosticismo e platonici.
Vite parallele di plutarco e metamorfosi di apuleio testimoniano infine il valore
della teoria platonica sulla paideia e sulla letteratura imperiale di allora.
Neoplatonismo, movimento che conserva collegamenti con i medio platonici e
rimane nellambito dellesegetica dei dialoghi platonici. Non si deve pensare a
questo come un periodo chiuso, anche qui ci furono contrasti e grandi
ragionamenti tra autori. Ammonio, conciliazione tra platone ed aristotele.
Plotino, nacque nel 205 in Egitto e studi la fil orientale. Ebbe una scuola a
Roma molto frequentata.
Porfirio 234-305, si sposta a Roma per la scuola di plotino. Riprende aristotele e
pitagorici ma questa volta in contrasto con le teorie cristiane di allora.
Giamblico, difesa delle pratiche teurgiche religiose e delle verit degli oracoli
caldaici. Svolta pitagorizzante, ed analisi di aristotele fatta considerando
principi intellettuali platonici e pitagorici. Giamblico organizza infine le letture
ed i lavori platonici con un ordine che diventer canone, lasciando il timeo
come passo finale insieme al Parmenide. Scuola di atene, tentativo di costruire
una scienza teologica che congiungesse idee mistiche e teoria salvifica con il
rigore degli argomenti dei dialoghi. anche Siriano sosteneva che la filosofia
platonica fosse il punto comune della tradizione religiosa. Per lui lesegetica era
parte di una strada di conversione dellanima verso i principi divini. Proclo,
studio del Parmenide e presa in analisi di tutte le strade possibili per
interpretare i principi platonici.
529, chiude la scuola ed era finen della filosofia antica. Scuola di alessandria
per esiste, ed era collegata a quella di Atene per struttura dottrinale. Il suo
interesse era maggiormente diretto agli ambiti scientifici e logici piuttosto che

allambito teologico. Spesso ebbe maestri cristiani, Ammonio attaccato per


teorie come luniverso eterno in contrasto con teorie cristiane. Simplicio, 490
molte citazioni e riferimenti, esegetico purissimo e quindi difensore del valore
dello studio della filosofia antica, ora in rovina.
Plotino spacca con le teorie precedenti, bench allinizio parli di un principio del
bene e di un Dio, un essere simili a quelle di cui parlavano i medio platonici ma
che lui intendeva invece sfruttare per indicare propriet che noi attribuiamo al
principio ma che non gli sono precisamente adatte. Luno assenza di
determinazioni. Era una brillante interpretazione della repubblica e del suo
principio del bene al di l di tutto, che plotino intendeva come una
trascendenza anche dellessere. Enfatizza la differenza in ontologia tra causa e
causato, il principio non deve quindi possedere ci di cui motivo di esistenza.
Riformulazione porfiriana, influenza sulla meta fisica dellesodo di tommaso
daquino per cui in Dio esistenza ed essenza convivono. Giamblico, postulare
lesistenza di un principio ineffabile ancora precedente alluno. Proclo mediava,
tra luno e le idee poneva le enadi, luno non conteneva il molteplice ma queste
entit da lui si irradiano. Damascio, necessit di una entit superiore e
trascendente alluno stesso su cui non mai possibile esprimere un giudizio
veritiero.
Ma come deriva la realt dalluno allora ? Emanazione, come un raggio lucente
che fuoriesce dalluno che trabocca per la troppa perfezione. Energeia, la forza
della natura delloggetto ed unaltra forza che deriva dalla sua stessa natura.
Luno non genera quindi propriamente lintelletto, ma fa nascere un prodotto
indistinto che costruisce s stesso nel ritornare al suo principio originale. Per
plotino le idee sono contemporaneamente oggetto e soggetto del conoscere, si
basava su alcuni passi dei dialoghi che attribuiscono movimento ai principi
intelleggibili. Nellazione dellintuizione, soggetto pensante ed oggetto pensato
sono la stessa cosa, ognuna delle idee diventer intelletto pensante a sua
volta. Lanima invece rappresenta la pluralit, incorporea e libera ma il cui
lavoro si articoler nel mondo dei corpi. Il suo conoscere discorsivo,
passaggio da pi contenuti di pensiero ad altri. Lanima era tramite tra realt
intelleggibile delle idee e realt sensibile. Questo non significa che la realt
sensibile materiale fosse osservata troppo negativamente, pur sempre
prodotto dellazione dellanima e quindi grazie a questa ha ordine ed
armoniosa. Spunti stoici, credere nella bellezza del mondo intorno a noi.
Obiettivo di mostrarci che le teorie aristoteliche hanno necessit di quella
platonica per resistere, divisione tra materia e forma come aristotele ma la
forma per lui non era inerente ai corpi ma invece trascendente. Eppure, se la
polemica a favore degli stoici ed antignostica era a favore della bellezza del
mondo, quella antiaristotelica sembra svuotare ontologicamente il mondo
sensibile rendendolo uno specchio inerme. Per i platonici esiste la dottrina della
materia in quanto privazione del bene, residuo e passivit totale quindi il bene
assente. Oppure male attivo, ostacolo allimposizione delle forme. Proclo
pensa invece che se la materia coincidesse col male allora il principio originale
da cui deriva dovrebbe essere simile e malvagio, il che non possibile. Il male
dipende sempre per lui da eventi specifici e riguarda esseri non perfetti e

deboli che non sono ingrando di agire per il bene che per natura ci
apparterrebbe. Questo ridurrebbe il male ad una forma di mancanza e di
errore, piuttosto che forma attiva e ragionata di malvagit.
Neoplatonici non scartano aristotele, tentano di integrare con la teoria
platonica. Il mondo fisico devessere capito col contributo di aristotele, ma con
lapporto platonico pu e devessere integrato, perch Ari non considera
abbastanza gli elementi trascendenti della nostra realt. Credono che
luniverso sia eterno definitivamente, generato dai principi divini intelleggibili.
Difendere il fatto che sia eterno significa per trasformarlo in una grande entit
divina.
La nostra anima e il nostro corpo esistono in simbiosi, noi siamo un corpo
soggetto al tempo ed al morire, eppure ci che ci distingue lanima razionale
interiore. plotino, anima non discesa- noi siamo la parte di anima che non si
intaccata con il corpo materiale, una parte immortale ed eterna. Superiore a
noi quindi lanima non discesa, mentre inferiore a noi rimane il livello delle
passioni e del desiderio. Come affermare allora che abbiamo unidentit nostra
e personale? Per plotino non importava quella che noi chiamiamo persona, ma
di realizzare ci che ognuno di noi in quanto totale ha in potere, perfezionare
gli uomini. Giamblico, se lanima scende scende intera e non ha senso che si
divida. Proclo, anima con natura complessa, che quando scende rimane della
stessa natura originale ma cambia la sua attivit. Damascio, lanima che
scende cambia ma la sua identit rimane uguale. Si determina scendendo e
risalendo poi al divino, come una sougna che rimane pur sempre uguale anche
se allasciutto piuttosto che fradicia.
Per plotino il vero male dellanima sta nella cura eccessiva per il corpo. Eppure
per lui lepica non era niente pi che una preparazione, il vero obiettivo era
essere simili al Dio, non sono i valori a renderci simili a lui perch possiede i
modelli ideali ma non le virt come le nostre. I veri valori sono quelli
contemplativi, che permettono di realizzare le nostre capacit cognitive.
come se fossimo gi per sempre felici, perch conta la nostra anima discesa
senza condizionamenti empirici. Trionfo della teoria. I neoplatonici parlavano
invece dei gradi di virt, civili esemplari intellettuali ecc. Era un tentativo di
inglobare valori superiori ed inferiori senza sminuirli troppo. Ci che per loro
importava maggiormente erano le pratiche teurgiche, obiettivo salvifico
religioso quanto legato alla filosofia ed alla verit, pur sempre collegata
allambito divino. Giamblico, lascesi con la filosofia non bastevole per
raggiungere il divino quindi si necessita anche la purificazione rituale tipica
della teurgia.
APPENDICI- platonici e politica
CRISTIANI
Platonici tradizionalmente contro teorie cristiane, porfirio scrive il contro i
cristiani e giuliano il contro i galilei, Proclo molto contrario. Questo perch la
religione cristiana era non razionale ed ignorante, anche se si condivide il
concetto di fondo di teologia e filosofia collegate. Anche lidea di un principio

diviso nella trinit era simile allidea platonica dei principi. La vera colpa dei
cristiani era di credere sempre e solamente al loro Dio, disprezzando qualsiasi
altra teoria. Anche politicamente era rischioso lasciare potere ai cristiani, che
avrebbero voluto eliminare qualsiasi culto minore e deriva non cristiana.
Tertulliano, contrapporsi alla filosofia platonica per salvaguardare il
cristianesimo come fede in cui credere senza che fosse strozzata da teorie di
meta fisica. Alcuni cristiani trovarono per punti di conciliazione e di possibile
crescita grazie alle stesse teorie cristiane, Atenagora e clemente. Per loro
platone aveva tratto teorie da mos, filosofia ancella della teo logia. Platonismi
cristiani, Iv sec con eusebio e gregorio di nazianzo. Condivide coi platonici
avversione per il materialismo e idea di un principio originale fondamentale,
dibattiti su Dio e Cristo simili a quelli platonici su quali fossero i veri principi
originali ecc. Mondo latino, agostino con la sua teoria della grazia e quindi
tentativo di riconciliare platonici e teorie cristiane. Boezio, non ricorreva alle
scritture ma alla teoria platonica. Pseudo dionigi areo pagita, presta fede alle
parole di paolo con influenza di Proclo per enfasi della trascendenza assoluta e
per il ricorso al movimento della triade. Il corpus areopagiticum latino era uno
strumento fondamentale per la diffusione della filosofia platonica
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