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SCALE

SFALSAMENTO DEI GRADINI


Volendo che il piano intradosso delle rampe e quello del
pianerottollo o dei piani si incontrino sulla stessa linea
necessario ammettere uno sfalsamento dei gradini chevarier in funzione della differenza d=s-r/cos.

Lo sfaldamento in avanti o indietro riferito al verso di salita


della rampa.
Nel caso in cui d=0 lo sfalsamento indietro di una pedata.
Nel caso in cui d=a/2 lo sfalsamento nullo.
Nei casi intermedi ci si serve del diagramma in disegno.

corrimano

corrimano

corrimano
l1

l 1= l2

l1
d

r
cos

Sfaldamento nullo d < a

2
a + p

= s- r

cos

a + p
p

d= s-

Sfaldamento indietro d < a


d= s-

l2
d

= s- r

Sfaldamento avanti d < a


r

d= s-

cos

= s- r

2
a + p
p

cos

Nel caso in cui d maggiore o minore a/2 gli sfalsamenti sono una frazione di pedata in avanti o indietro e i loro valori sono
dati dal diagramma in disegno: a, alzata; p, pedata;, inclinazione delle rampe; s, spessore del pianerottolo misurato fra i piani
intradosso ed intradosso al finito: r, distanza fra il piano di intradosso della rampa ed il piano radente ai vertici interni della
spezzata formata dalle pedate e dalle alzate.
a + p

= r

cos

Valori sfaldamento in dietro

valore di r misurato verticalmented= s-

r
cos

Valori sfaldamento in avanti

35 34 33 32 3130 29 28 2726 252423 22 2120 1918 17 16 15 14 13121110 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 1011 1213 14 15 16 17 1819 2021 22 23 2425 2627 28 29 3031 32 33 34 35

0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15

15x33
18x27

17x29

16

16x31

0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16

17

20x23

18

19
20

19x25

17
18

19
20
y= valori di d in cm

A.P.I.C.E. S.r.l.

122a

Manuale dellArchitetto

SCALE
SFALSAMENTO DEI GRADINI
250
317

858

789

589

611

600 700
135

658

467

417
430

100 135
235
235
100

240
279

~500

436

250

Schemi comparativi dell'ingombro necessario per superare il dislivello di m 3,20 con rampe di m 1 di larghezza e rapporto a/p=16/

A.P.I.C.E. S.r.l.

122b

Manuale dellArchitetto

SCALE
SCALE CON STRUTTURA IN MASSELLO
25

25

18
28 15
31

60

28

28

31

28

12
28

31

50

37.5

.03

28

25
18

18

18.2 0
18.5 2

28
25

26

28

18

25
18

18

28
25
18

18

SCHEMI STRUTTURALI COMPARATIVI PER SCALE NORMALI


muratura di c.a. o di mattoni pieni
A

21

31

28

.5
19

50

18

SEZ. B B
SEZ. A A
Le strutture portanti verticali consistono in una normalein- Le strutture portanti verticali consistono in muratura di
gabbiatura di pilastri in c.a.; le rampe ed i pianerottoli in c.a. c.a. o di mattoni pieni; le rampe ed i pianerottoli in
c.acosti.-tuiscono solette continue a ginocchio.
costituiscono solette continue a ginocchio

SEZ. C C
Le strutture portanti consistono in murature di c.a. o di
mattoni pieni disposte lungo i lati maggiori del vano scala:
le rampe ed i pianerottoli in c.a. sono a sbalzo dalla
struttura portante..

A.P.I.C.E. S.r.l.

124a

Manuale dellArchitetto

SCALE
SCALE CON STRUTTURA IN MASSELLO
ESEMPI DI SCALE A STRUTTURE IN C.A.

170
95

60
25
270
50
6
315
Pos 1 40 10
410
Pos 2
40
Pos 3

25

25 Pos 2
25

65

20 Pos 3
25

50 40
65 20

90

40

150 Pos 4

20 65

40

25

Pos 1

45
20

140
Pos 2

45
20
25

30
25

20

36

POS 5

270
Pos 5

25

Struttura a soletta (a ginocchio). Spessore soletta: case di abitazione cm 11; scuole, teatri cm 12,5.

POS 4

Destinazione

Pos. 1

Pos. 2

Pos. 3

Pos. 4

Pos. 5

Case di abitazione
Scuole, teatri . . .

1 12
1 12

1 14
1 14

1 14
1 14

1 14
1 14

4 12
4 14

Destinazione
Case di abitazione
Scuole, teatri . . .

Pos. 1
4 14
4 16

Pos. 2
1 14
1 14

Pos. 3
1 14
1 14

Pos. 4
1 14
1 16

Pos. 5
4 8
4 8

Pos. 6
4 5
4 5

Tipo

Pos. 1

Pos. 2

Pos. 3

Pos. 4

Pos 3
Pos. 5 Struttura a sbalzo dalla maturata perimetrale

100
110
120
100
110
120

17
18
1 10
18
1 10
1 10

17
18
18
18
18
1 10

15

45

35

15

45

35

108
30 14

Destinazione
Case di abitazione

Scuole, teatri . . .

Pos 1

20

108

60

Pos 1
Pos 2

Pos 5

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124b

Manuale dellArchitetto

SCALE
SCALE A CHIOCCIOLA NORMALE CON GRADINI IM MASSELLO
VARIANTE SABBIA
E GHIAIA
SCALE PER GIARDINI
ACCIOTOLATO

assonometria dei gradino


A

variante sabbia e ghiaia


acciotolato
alzate prefabbricate in c.a.
acciotolato

pianta gradino

palo sostegno in legno


SEZIONE AA
alzate angolari
SCALA A CHIOCCIOLA CON GRADINI IN MASSELLO
DI MARMO A SBALZO DELLA MURATURA PERIMETRALE
PIANTA GRADINO
muratura di mattoni pieni

SEZIONE CC
SEZIONE DD

B
r= 90 150

assonometria del gradino


SEZIONE EE
10
60 120

C
D
E

filo muratura
perimetrale

60120
E
D
C
SEZIONE BB

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127

Manuale dellArchitetto

RIVESTIMENTI
PARETI ESTERNE IN MARMO E PIETRA IN LASTRE
Le dimensioni delle lastre variano,
compatibilmente con la natura del
materiale, in funzione dello spessore. Le caratteristiche mineralogiche consentono spessori minimi ai
quali non si dovrebbe mai scendere
per i rivestimenti, specialmente
esterni. Lo spessore delle lastre da
rivestimento non dovrebbe mai essere inferiore a cm 4 per i marmi ed a
cm 56 per le pietre in genere.

pentini e pietre tenere possono raggiungere, con lo spessore minimo di


cm. 3, le dimensioni massime di cm
130170x70. I ceppi, con lo spessore minimo di cm 45, arrivano a
dimensioni massime di cm 130x170.
Alle dimensioni massime di cm
100x50 possono giungere le beole,
con lo spessore minimo di cm 46.
Tutti i marmi in genere, con spessore
ridotto a cm 2, possono raggiuingere
le dimensioni di cm 150x80.

PARTICOLARI SOLUZIONI DI ANGOLO

Graniti, serizzi, dioriti, sieniti, ser-

2
PARTICOLARI SOLUZIONI DI GIUNZIONI
FRA GLI SPIGOLI VERTICALI DI LASTRE DI
FORTE SPESSORE

3
5

1, rivestimento con lastre posate con i giunti orizzontali e verticali allineati; 2,


rivestimento con lastre posate con i giunti verticali sfalsati;

3, rivestimento con lastre interrotto da fasce in masselli rettangolari allo scopo di distribuire il peso delle lastre quando esse fossero
semplicemente ancorate e quindi gravanti una sullaltra;
4, rivestimento in tessere o listelli a spacco rustico, di sezione rettangolare, a teste tranciate, lunghezze variabili da cm 2 a cm 12; 5,
rivestimento con lastre rettangolari di diversa dimensione, superfici piane ed eventualmente levigate, coste refilate a sega;

6, rivestimento come il precedente ma con lastre a superfici a spacco o bocciardate, coste non refilate;
7, rivestimento con lastre a contorno irregolare di varia grandezza e spessore, normalmente realizzato con beole (spessore cm 46) o quarzite
(spessore cm 16, diagonali da cm 7 a cm 60, commercialmente distinte, per quanto riguarda la superficie, in scelta ruvida o grezza).

A.P.I.C.E. S.r.l.

129

Manuale dellArchitetto

RIVESTIMENTI
PARETI ESTERNE IN MARMO E PIETRA IN LASTRE
Il fissaggio delle lastre si realizza mediante l'aggancio dei bordi con codette,
zanche o grappe me talliche di ottone
ricotto, bronzo o ferro zincato annegate
nella struttura portante. Ci pu
avvenire per punti o per segmenti
lungo i bordi orizzontali o verticali delle
lastre. Le lastre possono aderire all
parete retro-stante, nel qual caso si
proceder al l'imbottitura con malte di
cemento degli interspazi, oppure
nettamente staccate ed indipendenti in
modo che si formi una camera d'aria.
La scelta del sistema di fissaggio alla
struttura portante deve essere determi-

nata tenendo presenti i seguenti fattori:


- struttura mineralogica e caratteristiche
chimiche e fisiche del rivestimento
(porosit, gelivit, coefficiente di dilatazione termica, peso, ecc.);

- dimensioni delle lastre;


- caratteristiche della struttura portante;

- caratteristiche della malta di imbottitura.


Le cause principali di distacchi o
rotture sono dovute:
- all'impiego di materiali gelivo od
eccessivamente poroso ;
- alla posa prematura delle lastre
rispetto alla struttura portante ;

- all'impiego di malte non adatte, o di


gesso, nella imbottitura;
- alla posa delle lastre in stagione
sfavo-revole;
- all'inadeguato proporzionamento fra
spessore delle lastre e le altre
dimensioni,
in
riferimento
alla
particolare struttura mineralogica;
- allimperfetto fissaggio delle grappe
alla struttura portante;
- all'insufficiente numero delle grappe ;
- alleccessivo divario fra i coefficienti
di dilatazione termica del rivestimento,
della struttura portante e della malta di
imbotti-tura.

1
2
1

6
6
7

Sistemi di fissaggio
1. sistema di semplice ancoraggio per punti: un tondino metallico, diametro di mm 5 6, viene ripiegato alle estremit in modo da permettere
il fissaggio del bordo superiore della lastra alla struttura portante. La
lastra risulta in tal modo semplicemente ancorata ma non sostenuta;
2. sistema di ancoraggio per punti di due lastre contigue: un tondino
metallico, del diametro di mm 56 foggiato a martelletto ed attorcigliato ad un
tondino di ferro preventivamente allog giato nella muratura retrostante,

permette di ancorare a quest'ultima i bordi di due lastre contigue. Il sistema utilizzabile indifferentemente sui quattro bordi della lastra. Le
lastre in tal modo risultano ancorate ma non sostenute;
3. sistema di ancoraggio per punti di due lastre contigue: un tondino
metallico aggancia alla muratura retrostante lo spinotto di collegamento di

due lastre contigue. Le lastre in tal modo risultano ancorate ma non


so-

stenute;
4. sistema di ancoraggio, eventualmente anche in funzione portante, di

due lastre contigue. Una piattina metallica con l'estremit sdoppiata in

due lembi ripiegati in versi opposti, ancora ; i bordi di due lastre


contigue alla muratura retrostante;
5. sistema portante di ancoraggio di due lastre contigue. Due piattine
metalliche vengono accostate e ripiegate in versi opposti alle estremit in
modo da trattenere separatamente i bordi di due lastre contigue;
6. sistema portante di ancoraggio di due lastre contigue, particolarmente
adatto per lastre di forte spessore e notevoli dimensioni. Una sbarra
metallica piatta doppiamente azzancata alla mura tura retrostante, si inserisce nelle scanalature dei bordi di due lastre sovrapposte. La sbarra, lunga
normalmente cm 30, permette una razionale distribuzione degli sforzi e
garantisce di conseguenza una sicura funzione portante;

7. sistema portante di due lastre contigue. Una sbarra metallica piatta


viene doppiata in due lembi. Questi, ripiegati in versi opposti si
inseri-

scono nelle scanalature dei bordi di due lastre sovrapposte.

A.P.I.C.E. S.r.l.

130

Manuale dellArchitetto

RIVESTIMENTI
PARETI ESTERNE - INTONACI

Malta di intonaco rustico


1

Calce dolce (spenta) m 0,4 sabbia viva m 1 acqua l 100200

Calce idrata q 4
Calce idraulica q 4
Cemento 500

q 3,5

sabbia viva m 1 acqua l 200200


sabbia viva m 1 acqua l 200200
sabbia viva m 1

acqua l 250350

Malta di intonaco completo a civile


3

Calce dolce (spenta) m 0,5


Calce idrata q 5
Calce idraulica q 5
Cemento 500 q 4

sabbiett. m 0,8
sabbiett. m 0,8
sabbiett. m 0,8
sabbiett. m 0,9

acqua l 200300
acqua l 200300
acqua l 200300
acqua l 250450

Rivestimenti di pareti esterne in mattoni


A,B,C,D, diverse soluzioni dei giunti ottenute con la malta di fondo; 1 e 2, disposizione a cortina; 3, paramento a
cortina od alla fiamminga; 4, paramento a blocco;5, parametro olandese; 6, parametro alla francese.
L'aspetto di una muratura di mattoni lamente.
pu eseguire anche la rasatura con
sciata a vista condizionato da tre fattori:
gesso scagliola e calce adesiva (60%
Paramento a blocco. - I corsi sono
di gesso 40% di calce) in spessore
- caratteristiche fisiche del mattone;
alternativamente formati da elementi
medio di mm 5.
- disposizione del mattone nella di testa e da elementi posti di fascia.
muratura (di testa o di fascia nelle Paramento olandese. - Un corso risulta La rasatura a stucco lucido si esegue
dall'alternarsi di fasce e teste, il succestirando a piano perfetto sull'intonaco ruvarie combina-zioni possibili);
sivo da elementi tutti disposti di testa.
stico uno strato di mm4 di malta da stucco
- trattamento dei giunti.
A seconda del tipo di lavorazione il mattone si distingue in trafilato (comune) o
stampato. Il primo tipo non viene quasi mai
usato per superfici a vista. La super-ficie
dei mattoni da rivestimento pu es-sere
liscia, scabra o sabbiata (paramano). La
composizione chimica dell'argilla in-fluisce
anche sull'oppor tunit o meno di impiegare
un mattone per rivesti mento: la presenza,
di sostanze saline produce, in pareti
soggette ad umidit, le caratteri-stiche
effluorescenze biancastre.

Le disposizioni pi comuni sono le seguenti:


Disposizioni a cortina, usate per tavolati o
come rivestimento di strutture portanti. Gli
elementi, tutti disposti di fascia, sono
sfalsati verticalmente di 1/2 di modulo o di
1/4 di modulo.

Gli altri esempi riprodotti riguardano


pa-ramenti esterni di strutture.
Paramento a cortina (o alla fiamminga). Gli elementi si alternano di testa e di fascia
sia orizzontal mente che vertical-

A.P.I.C.E. S.r.l.

Paramento alla francese. - Sfalsati i corsi


di 114 di modulo, alternativamente avanti
e indietro, i singoli elementi si susseguono
in coppie disposte di testa con un
elemento disposto di fascia. La particolare
finitura dei giunti ha pure notevole
importanza: la malta di alletta-mento pu
essere arretrata rispetto al filo esterno del
rivestimento o perch trattenuta all'atto
della posa (2) o perch scavata subito
dopo (3). Pu essere invece rasata al filo
dei mattoni (4) o addirittura sbordare da
esso (1).

INTONACI
L'intonaco rustico (rinzaffo) viene
tirato in piano a frattazzo lungo o a
frattazzo fino.
Sopra di esso si applicano i diversi
rivestimenti, allettati normal mente con
malta per stabilitura, o direttamente la
malta per stabilitura (arricciatura) a formazione di intonaco a civile. Sopra
l'intonaco rustico tirato a frattazzo fino si

131

e successiva lucidatura con ferro caldo e


acqua di sapone, previa tinteggiatura.

L'intonaco in cemento decorativo si


ese-gue su sottofondo di intonaco
rustico di malta di cemento con un
impasto di cemento tipo 500 (q 3,5) e
gra niglia di marmo: lisciato lo strato di
mm 1520, a presa avvenuta, si
procede alla ra-schiatura od alla
martellinatura od alla spuntatura.
Gli intonaci pietrificati si ottengono
sten-dendo sopra un sottofondo di
malta ba-starda (m 0,300 di calce
dolce spenta e q 1 di cemento 500) un
impasto di cemento e coloranti minerali
a base silicea : appena la superficie ha
rag-giunto una sufficiente con sistenza
viene raschiata con lame di acciaio.
Intonaci isolanti si ottengono mescolando
nella malta vermiculite, perlite e simili (per
l'isolamento termo acustico) o liquidi
idrofughi (per l'isolamento dall'umidit).

Manuale dellArchitetto

PAVIMENTI

P
i
a
s
t
r P

B
B
a
t

t
t
u

u
t

Destinazioni pi comuni

u
t

Saloni per il pubblico

Edifici scolastici
Edifici sportivi

l
l a

d
i
c

v
n

s
n

A
s

f
a

e
A c
m e
m m

i
n

l
l

z
i

Locali pubblici

Servizi

e
m

Abitazioni

i
n
a

s
i

L
i

s
i

e o
t l

G
o

e
t
c

m
a

n p m

a r

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M
o

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M
a

l
e

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i
t
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t

t
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P
i
a
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t
r
e
l

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a

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l
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l
l
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l

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M re t
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celV nt
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Q
u
a

e
s

t
e

G
P
i
e

r
e

t
i

M
a
r

q
u

m e
o t

INGRESSO-DISIMPEGNI
SOGGIORNO-SALE
CAMERE DA LETTO
BAGNI-W.C.-CUCINE
MARCIAPIEDI-CORTILI
PORTICATI SOTTOPASSAGGI
AUTORIMESSE-OFFICINE
MAGAZZINI-DEPOSITI
ATRI-CORRIDOI
LOC.INTENSO MOVIM. PEDONALE
UFFICI IN GENERE
UFFICI POSTALI-BANCHE
BIBLIOTECHE-MUSEI
ALBERGHI - RISTORANTI
CHIESE
AULE
REFETTORI
PALETRE
PISCINE
SPOGLIATOI

Edifici rurali

Edifici industriali

CASE COLONICHE
STALLE - PORCILAIE
POLLAI
SILOS
CONCIMAIE
MUNGITURA - RACCOLTA LATTE
LABORATORI MECCANICI
LABORATORI CHIMICI
LABORATORI ALIMENTARI
LABORATORI IN GENERE

Materiali

LOGORAMENTO IN MM DEL MATERIALE DA PAVIMENTO SOTTOPOSTO


A 1000 M DI PERCORSO DELLA MOLA
ABRASIVA

A.P.I.C.E. S.r.l.

135a

Mattone comune
Mattone molto cotto
Piastrella argilla pressata
Battuto di cemento
Idem con graniglia di marmo
Mattonella di cemento a mano
Rovere di Slavonia
Pitch Pine scelto
Mattonella cemento pressata
Rovere scelta dura
Faggio lisciviato
Marmetta cemento e graniglia
Marmo comune
Marmo duro
Limoleum
Piastrella greificata Klinker
Piastrella gres ceramico

Indice
abrasione
6,80
5
4,80
4,80
4,10
3,40
3,10
2,80
2,80
2,50
3
2,20
1,90
1,40
1,30
1
0,80

Manuale dellArchitetto

PAVIMENTI
MATERIALI E MANO D'OPERA OCCORRENTI PER M DI PAVIMENTO
Ammattonato di costa per m
Sabbia di fondo.............................................................m...............0,03
Mattoni..........................................................................n.................70
Malta di calce (tipo 1 o 2)............................................... m...............0,04
Cemento per stilatura.....................................................kg.................1
Muratore......................................................................ore............0,751
Manovale..................................................................... ore............0,751
Ammattonato di piatto per m
Sabbia di fondo non indispensabile)................................ m...............0,02
Mattoni.................n32(12x28)........................................n...........24 (14x28)
Malta di calce (tipo 1 o 2)............................................... m...............0,02
Cemento per stuccatura a giunti......................................kg...............0,50
Muratore......................................................................ore...........0,40,6
Manovale..................................................................... ore...........0,40,6
Pavimento con mattonelle di cotto o di cemento quadre
Per mattonelle l = 0,25/m................................................n.................16
Malta di calce e cemento (tipo 3).....................................m...............0,03
Cemento per stuccature................................................. kg..........0,100,20
Pavimentatore.............................................................. ore.........0,450,75
Manovale..................................................................... ore.........0,450,75
Per mattonelle l =0,20/m................................................n.................25
Esagonali l =0,25/m.......................................................n.................18
Se le mattonelle sono di varie forme e dimensioni il numero
dei prezzi si ottiene dividendo 1 m per la superficie delle
mattonella aggiungendo 1/20 per consumo.
Battuto di cemento su fondo di ghiaia
(carreggiabile limitatamente)
Spessore m 0,12 - Sottofondo di ghiaia di m 0,20 per m
Ghiaia grossa vagliata
m
0,22
Ghiasetta
m
0,10
Sabbia
m
0,05
Cemento per massetto...................................................kg................25
Cemento per strato superficiale.......................................kg.............4042
Pavimentatore.............................................................. ore............0,751
Manovale..................................................................... ore............11,20
Battuto di cemento su massetto preesistente-Spessore m 0,03
Sabbia......................................................................... m...............0,04
Cemento.......................................................................kg................30
Pavimentatore.............................................................. ore...........0,40,6
Manovale..................................................................... ore...........0,40,6
Pavimento alla veneziana m
Sabbia battuta.............................................................. m...............0,02
Malta di cemento (tipo 4) con eventuale aggiunta
di polvere di coccio o di marmo
m
0,020,03
Dadi di marmo...............................................................kg.............5060
Pavimentatore.............................................................. ore................2
Manovale..................................................................... ore................2
Per gli stessi a disegni aggiungere dal 10% al 100% per la
mano d'opera (a parte la rifinitura con macchine arrotatrici)
Pavimento di asfalto di spessore 20 mm
Asfalto..........................................................................kg................25
Bitume naturale.............................................................kg.................2
Sabbia..........................................................................kg.................1
Graniglia.......................................................................kg...............12
Legna da ardere............................................................kg...............0,40
Operaio........................................................................ore..............0,60
Manovale..................................................................... ore................1
Parquet a liste variamente disposte per m
Correnti 3x6.................................................................. m..........2,602,75
Tavolette......................................................................m...............1,05
Chiodi e staffe............................................................... kg...............0,50
Gesso..........................................................................kg...............0,50
Falegname...................................................................ore................2
Muratore......................................................................ore..............0,50
Manovale..................................................................... ore..............0,50

A.P.I.C.E. S.r.l.

135b

MALTE DA PAVIEMNTI COMPOSIZIONE PER M DIMPASTO


Malta per posa di pavimenti in pastrelle
di cemento compresso
1 Calce pasta
m 0,400
Sabbia
m 0,800
Acqua
litri 180
2 Calce idraulica
q 1,50
Calce in pasta
m 0,250
Sabbia
m 0,900
Acqua
litri 180
3 Cemento
Sabbia
Acqua

q 3,50
m 1,000
litri 250

4 Calce in pasta
Sabbia
Acqua
Cemento

m
m
litri
kg

0,350
0,800
200
150/m

Malta per sottofondi di pavimenti in mosaico


(porcellana, vetro, ceramica)
Cemento
q 2,50
Sabbia
m 0,400
Pietrischeto
m 0,800
Acqua
litri 140
Malta per sottofondo di pavimento in
linoleum (escluso gesso e colla)
Cemento
cm3 q 3,50
Sabbia
di m 1
Acqua
spes. litri 250
Cemento
cm1 q 5
Sabbietta
di m 0,950
Acqua
spes. litri 280

Manuale dellArchitetto

IMPERMEABILIZZAZIONE
COPERTURE PIANE E LORO PROTEZIONE
MATERIALI PER L''IMPERMEABILIZZAZIONE
PRODOTTI NATURALI
Bitume. - Prodotto derivato dall'ossidazione o distillazione naturale in seno
alla terra, ad alta temperatura, dei
petroli grezzi. Usato principalmente per
la lavo-razione dell'asfalto e per la
confezione del feltri impermeabili.
Asfalto. - Roccia sedimentaria di
natura
prevalentemente
calcarea
impregnata naturalmente di bitume
puro fino al 50%. Geologicamente la
formazione degli asfalti avviene in
giacimenti petroliferi aperti, vale a
dire non protetti da strati impermeabili.
Un asfalto di buona qualit presenta l'aspetto di una roccia tenera in estate, dura
d'inverno, a grana fine, di colore bruno
scuro, con p. s. medio 2,23, e con un
tenore di bitume variabile dal 5 al 13 %.

Farina d'asfalto: si ottiene mediante


fran-tumazione,
triturazione
e
macinazione del materiale grezzo.
Usata per pavimenti, stratificazioni e
into-naci.
Mastice d'asfalto: si ottiene dalla
fusione della farina d'asfalto. Tale
fusione, in apposite caldaie si ottiene
aggiungendo alla farina d'asfalto dal 7
all'8% di bitume puro che agisce da
fondente. Dopo 5 ore di cottura viene
raffreddato e confezio-nato in pani.
Asfalto colato: si ottiene dalla fusione
del mastice di asfalto ridotto in
frammenti con l'aggiunta del 6%, in
peso, di bitume. Posto in opera di
strati, a caldo, solidifica raffreddandosi.
Asfalto colato sabbiato: si ottiene aggiungendo sabbia fine ben asciutta e lavata

alla fusione del mastice d'asfalto: viene


posto in opera di strati e raffreddandosi
solidifica. Un'eccessiva quantit di bitume
d un asfalto di maggior resistenza, ma
meno impermeabile e che si screpola pi
facilmente alle basse temperature.

PRODOTTI DI DISTILLAZIONE
INDUSTRIALE
Peci, - Sono miscele di idrocarburi e di
loro derivati provenienti dal petrolio,
dal catrame di carbon fossile o da
altre materie organiche, di colore nero
o bruno scuro, viscose o solide. Si
otten-gono per evaporazione parziale,
per distillazione frazionata o altri
processi; si distinguono:
Peci di petrolio, se ottenute dal trattamento del petrolio.
Sono solide e poco fluide alla
tempera-tura ordinaria.
Peci di catrame, se ottenute da
catrami di carbon fossile o altri
prodotti catra-mosi.
Catrami. - Sono prodotti dalla distillazione del legno, del carbone e di
scisti. Usati per manti stradali.
SISTEMI
ZIONE

DI

IMPERMEABILIZZA-

Asfalto colato. - Rivestimento omogeneo


pesante (peso minimo 3040 kg/m)
costituito da uno o due strati di asfalto
opportunamente miscelato con bitume e
sabbia e disteso a caldo sul piano di posa.
La superficie a vista quando ancora
calda viene cosparsa di grani-glietta
bianca di marmo oppure se desti-nata ad
essere protetta dal pavimento, rimane
liscia e nera. Per ovviare ai

possibili cedimenti del piano di posa


opportuno che il manto di asfalto risulti
semplicemente appoggiato. A tale scopo si
interpone tra il manto e il piano di posa uno
strato di cartone bitumato.
Impermeabilizzazione con manto a strati
multipli sovrapposti. - Questo tipo di manto
leggero (peso medio 59 kg/m) costituito
da strisce di feltro (cellulosa, lana, cotone,
iuta, amianto, fibra di vetro) rivestite di
bitume o di pece di catrame su entrambe le
facce. Le strisce vengono posate con una
sovrapposizione di cm 6 al minimo ed
incollate fra di loro sia per mezzo di bitume
puro fuso, sia per fu-sione del rivestimento
mediante una lam-pada da saldatore.
Gli strati successivi si dispongono con
strisce perpendicolari a quelle del manto
precedente. Vengono usati comunemente
manti formati da tre feltri bitumati, ma la
sicurezza tanto maggiore quanto maggiore il numero degli strati.
Per rendere indipendente il manto pla-stico
dal piano di posa si impiegano util-mente
feltri bitumati e talcati. Il supporto, in tela o
feltro, pu essere conveniente-mente
sostituito da una lamina sottile in alluminio
(rame, bronzo) crespato o gof-frato e
bitumato su entrambe le facce.
Materiali plastici usati a freddo. - Lo strato
di protezione costituito da una miscela
omogenea di consistenza pastosa (con o
senza solvente) di bitume o di pece, di
fibre di amianto e di pietra polverizzata
(3040% del peso totale).

Usato per riparazione di strutture e di


terrazze.

Esempi di impermeabilizzazione di coperture piane e loro protezione (pendenze 3%)

A, limpermeabilizzazione del tipo a manti


multipli. La sua protezione ottenuta
mediante spandimento sulla superficie
bitumata di ghiaietto in ragione di 12 Kg/m
circa. La co-pertura non praticabile.

A.P.I.C.E. S.r.l.

C, limpermeabilizzazione, costituita da uno strato


dasfalto, protetta da due successivi strati di
sabbia (minimo cm 2) e di ghiaietto (cm 5). La
copertura non praticabile.

139a

B, limpermeabilizzazione, comunque ottenuta,


protetta da lastre metalliche (alluminio, rame,
piombo, ecc.) Ne risulta una copertura non
praticabile, particolarmente adatta per terrazze a
pendenza o per superfici curve.

Manuale dellArchitetto

IMPERMEABILIZZAZIONE
COPERTURE PIANE E LORO PROTEZIONE
Avvertenze:
evitare l'applicazione su strutture
umide o con tempo umido;
evitare l'applicazione in pericolo di gelo.
Vernici bituminose. - Comprendono tutti i
prodotti vernicianti costituiti dalla dispersione di una o pi materie bitumi-nose
in adatti diluenti con l'eventuale aggiunta
di olii, resine essiccanti ed altre materie
complementari.

Trovano
largo
impiego
nella
protezione di strutture murarie,
metalliche, ecc. specie in localit
esposte alla salsedine marina.
Si applicano a freddo col pennello.
Emulsioni bituminose. - Sono composte di
bitume per il 70% e di olio pesante

per il 30% diluite ed aggiunte all'acqua di


impasto delle malte inviluppano i granuli
di
cemento
conferendo
potere
impermeabile alla massa. Presentano
per gravi difetti: diminuiscono la resistenza delle malte, colorano in nero
l'intonaco, rendono difficile l'applica-zione
di uno strato di intonaco normale su
quello impermeabilizzato.

Vernici di catrame. - li catrame viene


usato con l'aggiunta di altre sostanze
per la formazione di vernici
impermea-bilizzanti
per
metalli,
legno, murature, ecc.
Idrofughi. - Gruppo di prodotti chimici
di costituzione diversa che mescolati
con sabbia e cemento formano malte

impermeabilizzanti; si possono
dividere in due grandi categorie:
Fluati: fluorosilicati di Mg e Zn trovano
il loro massimo impiego per rendere
resi-stente agli agenti chimici e
contempora-neamente
impermeabilizzare il ce-mento.
Soluzioni saponose: basta mescolarle
al-l'acqua da usare per l'impasto della
malta cementizia nelle proporzioni
pre-scritte e procedere all'impasto
usando l'acqua emulsionata in luogo
di acqua comune.
Si ottengono Malte
impermeabilizzanti di facile impiego.

Esempi di impermeabilizzazione di coperture piane e loro protezione (pendenze 3%)

G, limpermeabilizzazione, a manti multipli,


protetta da lastroni di cemento posati su
letto di sabbia. Nei giunti fra i lastroni viene
colato del bitume.
La copertura praticabile.

D, a protezione dellimpermeabilizzazione si
stende una cappa di calcestruzzo retinato. Sopra
il calcestruzzo si posa uno strato di terra da
coltura, previo drenaggio della parte inferiore con
ghiaia, a formazione di giardino pensile.

H, limpermeabilizzazione, a manti multipli,


coperta successivamente da uno strato di sabbia,

E, limpermeabilizzazione
ottenuta
mediante doppio strato di asfalto colato a
giunti sfalsati. A protezione viene steso un
manto di mm 15 circa di asfalto sabbiato.
La copertura praticabile.

da una cappa di malta da sottofondo e dal pavimento (piastrelle, pietrini, lastre, ecc.). La copertura praticabile.

I, limpermeabilizzazione, comunque ottenuta,


protetta da lastre metalliche (alluminio, rame,
piombo, ecc.). Un soprastante strato di
ghiaietto impastato con bitume rende la
copertura pratica-bile.

F, limpermeabilizzazione, ottenuta
mediante doppio strato di asfalto colato,
protetta da un impasto di bitume e ghiaietto
steso sopra letto di sabbia.
La copertura proticabile.

A.P.I.C.E. S.r.l.

139b

Manuale dellArchitetto

GIUNTI DI DILATAZIONE E COPERTINE


E

DILATAZIONE TERMICA

I giunti di dilatazione devono permettere il massimo


causato dalle variazioni termiche che verosimilmente possono capitare. La larghezza del giunto
deve essere superiore a: A = L x D x N
A= larghezza del giunto in cm
L = lunghezza della campata in cm
D = differenza della temperatura fra linverno ed
estate (30)
N = coefficiente di dilatazione del materiale.
Il giunto di dilatazione nelle strutture in c.a. si
realizza sdoppiando i pilastri e le travi maestre a
partire dal
plinto di fondazione. Il giunto deve
essere protetto contro gli agenti atmosferici se esposto allaperto e deve essere adatto al traffico se
praticato nei pavimenti e mascherato se danneggia
lestetica.

F
2 cm
A

L
I

15X15
I

Coefficienti di dilatazione lineare


Metalli e leghe
Acciaio
Alluminio
Bronzo
Ferro omogeneo
Ghisa
Ottone
Rame
Pietre-murature
Ardesia
Arenaria
Conglomerato di cemento

O
=
=
=
=
=
=
=

0,000012
0,000024
0,000018
0,000012
0,000011
0,000018
0,000017

=
=
=

0,000010
0,000010
0,000012

Granito
Intonaco
Marmo
Muratura di pietrame
Muratura di mattoni
Pietra calcarea
Legnami Paral. alla fibra)
Abete
Acero
Pinno
Quercia
Legnami (trasver. alla fibra)

=
=
=
=
=
=

0,000009
0,000016
0,000007
0,000006
0,000006
0,000007

=
=
=
=

0,000003
0,000006
0,000005
0,000004

Abete
Acero

=
=

0,000057
0,000048

M
cm 8

E
U

A
A
E

G
Q
P

MP Z

MP

K R

W P

giunto fra due corpi di fabbrica di diversa altezza;


grappe in ferro per sostegno della grondalina;
grondalina in lamiera zincata;
pavimento;

Q
R
S
T

sottofondo in malta di allettamento;


strati di asfalto cm 1,6
spugnocemento o strato termoisolante cm 5;
coprigiunto in lega leggera o piastrina in metallo
fissata da un lato solo (per pavimenti) oppure
in legno (per soffitti e parete)

U profilato in ferro;
V codetta;
Z lastra metallica a soffietto;
X carta isolante;
Y giunto di dilatazione in coperture in terrazzo;
W giunto in bitume;
MP manti plastici 8 mm ciascuno;
K cappello in c.a .

Y
E

15x15

mm 4:5

H giunto praticato in un muro esterno di mattoni (pianta)


I rivestimento muro esterno;
M
N
O
P

MR

15x15

F giunto praticato in muro esterno di c.a. (pianta);


G giunto praticato in un pavimento;

corda catramata;

cm 2:5
Z

plinto di fondazione in c.a.;


pilastri in c.a.;
differenza di temperatura fra inverno ed estate;
parti del solaio che compongono il giunto;

G
E

si considera di 30
A larghezza del giunto in cm (LxDxN);

G
E

Pinno
=
0,000037
Quercia
=
0,000054
Vetri
=
0,000009
Nota: il salto di temperatura tra l'inverno e l'estate

B
C
D
E

HE

R
SP Q
R

MR
S PQ

NP
S

cm 3
cm 2,5

E
MR Q

Q
RP

P Q W MR
P

R W MR

MR calcestruzzo retinato;
J giunto particolarmente adatto per
costruzioni industriali;
NP profilati in ferro;
HE fibrocemento.

A.P.I.C.E. S.r.l.

142

Manuale dellArchitetto

GIUNTI DI DILATAZIONE E COPERTINE


COPERTINE IN PIETRA NATURALE ED ARTIFICIALE
A

cm 1,25

cm 1,2
7

cm 0,5

cm 1,25

4H
cm 4

7
D

4
4

4
C

2.5

M
cm 5,5

cm 3
cm 6,5

cm 6
6

cm 0,5

cm 5
N
H
L

A, copertina in pietra;

L
L

C
45

34

O
cm 3

B, materiale plastico o piombo;


C, asfalto, almeno due strati di mm 58
ognuno o feltri bitumati;
D, malta;
E, rivestimento in litoceramica alla parete;
F, canale di ventilazione del solaio;

4
G

G, intonaco;
H, rivestimento in pietra alla parete;

cm12
B
O

I, giunto delle copertine;

30:60
I

L, malta cementizia cm 1,52;

M, bietta in ferro mm 40 x 5;

N, caviglia di ancoraggio in ferro zincato;


O, coprigiunto di ardesia (spessore mm 10);
P, lastra mm 10 di spessore;

COPERTINE METALLICHE

S
cm 6

cm 7

cm 5
4

Z
cm 6,5

V
3

U
O

V
V

L
G
4

X
cm 5

cm 3,5

cm 10
C

cm 5:10

cm 2,5

cm 1,8

R
Z
5

W
Q

C
K

C
K

A, copertina in pietra naturale od artificiale;


Q, calcestruzzo leggero di riempimento;
R, copertina metallica per terrazze non praticabili;
S, copertina metallica fissata ad interasse di cm 5080 a
liste metalliche, queste liste vanno ancorate preventivamente
alla copertina di pietra;
T, grembiule in lamiera;
U, risvolto pavimento;
V, codetta di fissaggio con incastro a muro cm 1520;
Z, listone in legno cm 75 x 8;
X, copertina in rame per balaustra di terrazza;
Y, piattina di rinforzo in ferro, fissata ogni cm 30 a tasselli di legno;
W, correnti in legno;
J, calcestruzzo impermeabilizzato;
K, calcestruzzo di scorie.

A.P.I.C.E. S.r.l.

143

Manuale dellArchitetto

BALAUSTRE DI BALCONI E TERRAZZE


BALAUSTRA IN FERRO CON VETRO TEMPERATO

Z
H

B
S
P

L 30x3

L 30x3

A
X

L 30x3

A G

V
P

L
30x30x3

L 30x3

N
O

BALAUSTRA IN FERRO E FIBROCEMENTO O RESINA


POLIVINILICA K
I

C
U

P
R

I
U

G
U

V
X
F

R
V

BALAUSTRA IN LEGNO

X
2

5
2

A,

ancoraggio di montanti metallici su piano verticale in c.a. o in muratura;

B,
C,
D,
E,
F,
G,
H,
I,
L,
M,
N,

ancoraggio di montanti metallici su piano verticale a mezzo di zanca;


ancoraggio di montanti metallici su piano orizzontale (gronda di copertura piana);
ancoraggio, mediante saldatura, di montanti metallici su piano verticale di struttura in ferro;
ancoraggio a sospensione su piano orizzontale;
collare staccagoccia;
collare di copertura;
cristallo temperato;
lastre di fibrocemento o resina polivinilica;
acciaio inossidabile;
collocare troncoconico;
cravatta di fissaggio della lamina;

O,
P,
Q,
R,
S,

lamina di piombo sagomata;


strati di impermeabilizzazione;
piatto in ferro verniciato mm 50 x 15;
montanti di sostegno della balaustra;
malta Sika;

T,

ancoraggio montanti sulla soglia del balcone (vedi ancoraggio montanti su piani orizz.);

U,
V,
Z,

profilato a T 40 x 40 x 5 mm;
soglia in cemento o pietra;
corrimano in profilato normale a C 65 x 42 x 5,5 mm;

X
,

A.P.I.C.E. S.r.l.

a
n

145

coraggio montanti di sostegno della balaustra, con fissaggio a vite, alle zanche;
K, profilato a L mm 40 x 40 x 5.

Manuale dellArchitetto

CONTROSOFFITTI
0.25
0.40

0.025
E
E

C
A

PERRET APPLICATO A SOLAIO IN LEGNO


Il controsoffitto Perret costituisce una discreta protezione
incombustibile per le strutture in legno in caso di incendio. I
ganci di sospensione, di lunghezza a piacere, consentono
di realizzare unottima camera daria. Il controsoffitto
Perret, risulatando perfettamente piano e senza scabrosit,
richiede un minimo spessore di intonaco, e, se ben eseguito, pu bastare il solo strato di intonaco civile di cm 0,5.
Non necessario incassare la tavellina nel muro
perimetrale.

cm 100

I L
I
C

G
N

F
B

cm 100
A
I

R
B

cm 100
cm 25

5 S

C
cm 15
B

A,tavellina del peso di circa kg 2, spessore cm 2,5dimensioni cm 25x40;


B, gancio in ferro zincato della sezione di 3 mm e di
lunghezza variabile in funzione della camera daria che si
vuol ottenere;
C, tondino di armatura 56 mm;
D, malta di allettamento tra tavellina e tavellina in gesso
da forma (scagliola) o di cemento a rapida presa (almeno
a 600kg);
E, travicelli in legno di orditura del solaio posti a distanza
di m 100 circa;
F, chiodo comune;
G, sbruffatura di malta di cemento e intonaco civile;
H, gancio a vite in ferro;
I, putrelle in ferro;
L, cavallotti in ferro zincato;
M, orditura intermedia in legno;
N, staffe in ferro;
O, solaio in celcestruzzo e putrelle;
P, staffe;
Q, staffe;
R, solaio in celcestruzzo armato;
S, elementi in laterizio del solaio;
T, sospensione dei ganci al solaio in leterizio.
PERRET APPLICATO A TRAVATURE IN FERRO
Il solaio Perret pu essere fissato con cavallotti in ferro
zincato L quando le travi in ferro l siano completamente
libere. Quando invece alle travi siano gi sovrapposti altri
elementi (tavelloni ecc.) si pu ricorrere ad un orditura
intermedia in listelli di legno M sospesa alle travi in ferro
mediante staffe N. Allorditura sussidiaria M si applica poi
il piano di tavelle A come su un comune solaio in legno (v.
Perret applicato su solai in legno). Quando le travi in ferro
L siano completamente coperte (per es. da strutture in
calcestruzzo O) si adottano staffe del tipo P o del tipo Q
applicate ad intervalli allala inferiore delle travi. Per sospendere il soffitto Perret a solai in calcestruzzo armato S
si adottano ganci in ferro B appesi allarmatura in ferro del
solaio portante o fissati con spezzoni in ferro T allenervature dei forati.
DOPPIA ORDITURA
Il sistema della doppia orditura ammettendo delleoscillazioni di interassi fra i pendini da mm 5 del solaio consente
una maggiore speditezza della messa in opera. Il sistema
possibile anche con solai in c.a. e laterizio con uno dei
tipi di sospensione illustrati.

A.P.I.C.E. S.r.l.

147

Manuale dellArchitetto

INFISSI IN LEGNO
ESTERNI - FINESTRE - TELAIO FISSO E TELAIO MOBILE

attacco all'architrave (traversa sup.)

Montanti (collegamenti alla spalla)


Sistemi di fissaggio

80
tolleranza di montaggio

mm 10

stesso spessore del


collegamento

telaio mobile 4555

alla spalla
(montante)

sporgenza dal rustico

mm 30

(mm 20 spessore intonaco


mm 10 sporgenza telaio dal piano finito)
attacco alla soglia

(traversa inferiore)
Per il telaio fisso sufficiente l'incastro a mascella

Soluzione dei giunti: A, con regoli coprigiunto

semplice non essendo il telaio stesso sottoposto a


sollecitazioni tendenti a deformare l'incastro.

B, con canali nel telaio; C, con canali nell'intonaco

stessi giunti del montante

Traversa superiore
(collegamento con l'architrave)

Traversa inferiore (collegamento con la soglia)


A, con soglia esterna; B, con soglia in vista internamente; C, con controsoglia in pietra; D, con controsoglia in legno.

(3)

1
A

stucco facilmente
(2)

deteriorabile

(2)

stucco parzialmente
protetto

B
2
3

(1)

(1)

Per il telaio mobile necessario l'incastro a maschio e femmina doppio, verificandosi in esso
solle-citazioni tendenti a deformare l'incastro.

C
(2)
(3)

traversa superiore
traversa superiore

(2)

stucco interamente
protetto

E
(3)

(3)

traversa inferiore

(2)
Montante del telaio mobile (sistemi del fissaggio del vetro)
traversa inferiore
A,B,C,D, montaggio vetro a battente; E, montaggio vetro
ad infilare
A, posizione errata del vetro (l'acqua piovana entra nell'interno quando si deteriora lo stucco);
B, posizione corretta del vetro (l'acqua piovana confluisce sempre verso l'esterno

A.P.I.C.E. S.r.l.

150

Manuale dellArchitetto

INFISSI IN LEGNO
ESTERNI - FINESTRE - MOVIMENTO DI ROTAZIONE - ARTICOLAZIONI - SCHEMI SEMPLICI

Rs

Rs

Dc A

Con questi tipi di articolazioni si possono


risolvere tutte le chiusure appartenenti al
gruppo con movimento di rotazione.
L'applicazione immediata senza varianti
permette di risolvere i tipi 1,2,3,4.

Rs
A

Dc

Ac

D
Ri

Ri

Rs

Rs

A
A

Dc
Ri

Ac Dc

A
Ri

Ri
ARTICOLAZIONE A

ARTICOLAZIONE A complanare

ARTICOLAZIONE D

ARTICOLAZIONE D complanare

ARTICOLAZIONE Rs compl.
ARTICOLAZIONE Ri

ARTICOLAZIONE Rs

giuoco necessario per il logorio


dell'anello delle cerniere ed
eventuali deformazioni dei telai
mobili specialmente per chiusure
a pi di due partite.

spazio
necessario
per
evitare l'ingresso dell'acqua
piovana nell'ambiente.

A.P.I.C.E. S.r.l.

151

Manuale dellArchitetto

INFISSI IN LEGNO
ESTERNI - FINESTRE - MOVIMENTO DI ROTAZIONE
CHIUSURE SEMPLICI
SCHEMA DI CHIUSURA

VARIANTI ALLE ARTICOLAZIONI

NOTE

ART. A
aggiunto gocciolatoio
canali per spurgo acqua
A
Vastisas
ART. D
aggiunto gocciolatoio

Non si usa di frequente

aggiunto cartella per dispositivo


di bloccaggio

perch in fase di apertura


lo sportello mobile ingombrante.

Ribalta - apertura interna


ART. D
Non applicabile con diD

spositivo di oscuramento a
persiane avvolgibili.

Ribalta - apertura esterna

Ds

ART. Ds

ART. Di
Inversione
battuta bilico
orizzontale
ad articolazioni non
complanari.

Di
Bilico orizzontale
Ds

ART. Ds

ART. Di
I bilici ad

complanari
permettono
angoli di apertura maggiori degli altri.

Di
Bilico orizzontale
articolazione complanare
A
A tre
partite

articolazioni

dipende dallo spessore


0,11

0,16

dei montanti, dall'aggetto


del gocciolatoio
e dal tipo di maniglia

A
ARTICOLAZIONE A (3 partite)

ARTICOLAZIONE A (4 partite)

A quattro partite

A.P.I.C.E. S.r.l.

152

Manuale dellArchitetto

INFISSI IN LEGNO
ESTERNI - FINESTRE - MOVIMENTO DI ROTAZIONE
CHIUSURE MULTIPLE
SCHEMI

MISURE VINCOLATIVE MONTANTI E SPORTELLI

NOTE
La larghezza del

Ad una partita con


montante fisso

montante
deve
permettere lapertura dello sportello con angolo
90 e la maniglia
non deve impedire
lapertura
dellosportello

A B

Sportello fisso
uguale a quello
mobile.
Ad una partita con
sportello fisso

A-B
5

La larghezza del
montante
deve
permettere lapertura degli sportelli
con langolo 90
tenendo presente
lingombro
delle
maniglie.

A due partite con


montante fisso

10 cm
B=A5 cm

Sportello

fisso

largo quanto i
due sportelli mobili pi mm 50
per i battenti.
A due partite con
sportello fisso

A.P.I.C.E. S.r.l.

153

Manuale dellArchitetto

INFISSI IN LEGNO
ESTERNI - FINESTRE - MOVIMENTO DI ROTAZIONE
CHIUSURE MULTIPLE

SCHEMI

MISURE VINCOLATIVE MONTANTI E SPORTELLI

NOTE

Chiusure multiple a tre

La larghezza

partite con interposto


montante fisso.
A

dei

montanti deve permettere almeno la


apertura degli sportelli a 90, tenendo
presenti gli ingombri delle maniglie e
dei gocciolatoi.

A=B
0,13
B

Chiusure multiple a tre


partite con interposto
sportello fisso.

90

0,06

B>AC0,06

Chiusure multiple a

quattro partite con


interposto sportello
fisso.

0,10

eventuale montante fisso

A
B A0,10

In questa chiusura e nella precedente stata soppressa la complanarit fra


sportelli fissi e mobili per creare lalloggiamento di questi in fase di apertura.

Chiusure multiple a

Questa soluzione praticamente irea-

quattro partite con


interposto montante
fisso.

lizzabile con montante fisso, essendo


questo di dimensioni notevoli per lingombro degli sportelli mobili in fase di
apertura. Viene cos sostituito da uno
sportello fisso la cui lunghezza dipende dallo spessore dei montanti,
dalla dimensione della magniglia e
da quella del gocciolatoio. Conviene
che la dimensione A, per ragioni estetiche sia uguale a quella di uno sportello mobile.

A 0,25

A.P.I.C.E. S.r.l.

154

Manuale dellArchitetto

INFISSI IN LEGNO
ESTERNI - FINESTRE - MOVIMENTO DI ROTAZIONE
FINESTRE A DOPPIO VETRO E A DOPPIA CHIUSURA
D

soluzione con viti

FINESTRA A DOPPIO VETRO

(Pi efficiente in zone non ventose)


soluzione con cerniera

Ri

FINESTRA A DOPPIA CHIUSURA


(Pi efficiente in zone non ventose)
65

spazio per

distanza fra le
due cerniere

75

maniglie e
per cartella

65

100

le 3 dimensioni vincolative
dipendono dagli spessori
dei montanti e dalle
dimensioni della maniglia

A.P.I.C.E. S.r.l.

155

Manuale dellArchitetto

INFISSI IN LEGNO
ESTERNI - FINESTRE - MOVIMENTO DI ROTAZIONE

DISPOSITIVI DI MOVIMENTO - CERNIERE

Cerniera a bietta
posiz. eventuale
cuscinetto

rondella
b

a
12
14
16
18

b
30
32
40
45

72
78
96
108

d
88
108
148
168

a
c

Si vedono le teste delle viti anche se stuccate.


Applicazione non adatta per infissi lucidati.

posiz.
cuscinetto
rondella
d

a
c

Cerniera a rasare

13
14
16
18

28
30
35
39

69
74
86
96

60
80
100
120

13
14
16
18

28
30
35
39

69
74
86
96

60
80
100
120

a sfilare

Non si vedono le viti, ma si vede


la fessura fra i due telai

a
c
a nodo

d
b

a
13
14
16
18
18
18
18

b
28
30
35
40
40
40
40

69
74
86
96
96
96
96

d
60
80
100
120
140
160
180

Cerniera a bietta

Non si vedono le viti ed eliminata


la fessura fra i due telai.
Applicazione adatta per infissi lucidati.

A.P.I.C.E. S.r.l.

156

Manuale dellArchitetto

INFISSI IN LEGNO
ESTERNI - FINESTRE - MOVIMENTO DI ROTAZIONE
DISPOSITIVI DI MOVIMENTO - PERNI PER BILICI

A
25

B
14

Larghezza
nominale
25

Bilico a scatola tipo piccolo


A

Larghezza

40

14

nominale
30

50

16

34

60

16

40

70

18

45

Le chiusure

a bilico

comportano la difficolt costruttiva dellinversione dellarticolazione del tipo R.


La tenuta in corrispondenza del perno realizzata dalla scatola
stessa.

Applicazione bilico a scatola


Bilico a scatola tipo leggero
Articolazione - Apertura a 90
A

Larghezza

40

14

nominale
30

50

16

34

60

16

40

70

18

45

Applicazione bilico a scatola

Bilico a scatola tipo pesante


A

45

11

100

18

65

13

125

26

Articolazione complanari
Apertura a 90

Larghezza

nominale
35
a
40
45
a
50

Applicazione bilico a frizione


A

A.P.I.C.E. S.r.l.

Bilico a scatola con frizione

157

Articolazione complanari
Apertura a ribaltamento
(comoda per la pulizia dei vetri)

Manuale dellArchitetto

INFISSI IN LEGNO
ESTERNI - FINESTRE - MOVIMENTO DI ROTAZIONE
DISPOSITIVI DI BLOCCAGGIO PER FINESTRE DA 1 A 4 PARTITE, VASISTAS, RIBALTA, BILICI
Dispositivo a cremonese con doppio bloccaggio con comando a maniglia
(da usarsi quando la maniglia direttamente accessibile con la mano).

55

55
dimensione da tenere

presente per gli ingombri degli sportelli in


fase di apertura

150
Rs

35

60

15
Ri

175

8
ARTICOLAZIONE A
1 partita vasistas
ribalta bilici

30

asta cremonese

ARTICOLAZIONE A

16

complanare
(2 partite 3, 4)

45

18
rullo sup. e inf.

A.P.I.C.E. S.r.l.

158

Manuale dellArchitetto

INFISSI IN LEGNO
ESTERNI - FINESTRE - MOVIMENTO DI ROTAZIONE
DISPOSITIVI DI BLOCCAGGIO CON COMANDO A DISTANZA

Comando a leva

Corsa

Dispositivo ad asta rigida

45

85
45

90
45

asta di trasmissione

105

compasso

230
A
260

300

Comando a leva con grimagliera


A

Corsa

170
200

65
90

compasso
A spostamento=alla corsa della maniglia di comando (vedi tabelle)
B dimensione dipendente dalla corsa della maniglia
Dispositivo a corda d'acciaio

Comando a manovella con grimagliera - tipo esterno

40

43

85

63

comando con maniglia


a corda incassata
50

50

comando con maniglia


a corda esterna

Comando a manovella con grimagliera - tipo da incasso

D
C
comando con manovella
e corda incassata
B
A

40
85

43
63

38
43

36
58

A.P.I.C.E. S.r.l.

159

50

50+85

Manuale dellArchitetto

INFISSI IN LEGNO
ESTERNI - FINESTRE - DISPOSITIVI DI OSCURAMENTO - PERSIANE
PERSIANE A CERNIERA E PERSIANE SCORREVOLI
una testa

Persiana a cerniera senza telaio

Persiana scorrevole

questa dimensione pu

ARTICOLAZIONE Ri

essere ridotta fino a mm 80


Sezione persiana scorrevole

controsportello
Persiana a cerniera con telaio doppio

specchiato
questa dimensione pu

questa dimensione pu

essere ridotta fino a mm 80


ARTICOLAZIONE Ri

essere ridotta fino a mm 80


Persiana a cerniera con telaio semplice

A.P.I.C.E. S.r.l.

160

Sezione persiana a cerniera

Manuale dellArchitetto

INFISSI IN LEGNO
ESTERNI - FINESTRE - DISPOSITIVI DI OSCURAMENTO - PERSIANE AVVOLGIBILI
DIAMETRI DEI RULLI E DIMENSIONI DEL CASSONETTO IN FUNZIONE DELLA LUCE VERTICALE

A collegamenti fissi

1,5
e altezza cassonetto

1,5

1,5

2,5

f altezza veletta esterna

1,21,5 cm
1,5

a=larghezza mazzetta
b=D + 3 cm
c=a + D +5,5 cm
e=D + 3,5 cm f=D
+ 9 cm

luce finestra
a
b larghezza cassonetto

mazzetta

c spessore parete al rustico


IN LEGNO STECCHE NORMALI

IN LEGNO

IN LAMIERINO
ALLUMINIO
STECCHE SOTTILI
STECCHE SOTTILI
D
D
D
D
D
D
D
D
LUCE
collegamenti collegamenti collegamenti collegamenti
tipo
tipo
tipo
tipo
VERTICALE
fissi
fissi
mobili
mobili
Griesser
Griesser
Griesser
Griesser
FINESTRA
stecche
stecche
stecche
stecche tutte fisse 1/2 mobili 1/2 mobili tutte mobili
m
12 mm
15 mm
12 mm
15 mm
stecche
stecche 1/2 fisse
stecche
9 mm

9 mm

stecche

6,5 mm
cm
16

cm

cm

cm

cm

17 - 18

21

19

22

cm
15

18

1,50

19 - 20

23

21

24

17

20

2,00

22

25

23

26

19

2,50

24

27

25

28

20

3,00

25

29

26

30

22

25

24

25

3,50

27

31

28

32

23

27

26

27

4,00

29

34

30

35

25

29

4,50

31

36

32

37

26

31

5,00

33

38

34

39

5,50

35

40

36

42

A.P.I.C.E. S.r.l.

161

22
23

Tipo Griesser sottili in legno

cm

16

18

18

20

21

22

1,21,5 cm

6,5 mm

1,00

cm

A collegamenti mobili

0,9

23

Tipo Griesser
in lamierino
di alluminio

0,9

Manuale dellArchitetto

INFISSI IN LEGNO
ESTERNI - FINESTRE - DISPOSITIVI DI OSCURAMENTO - PERSIANE AVVOLGIBILI

3,5
4

2,2

questa dimensione consente la


posizione interna della squadretta
di arresto.

Applicazione senza apparecchio a sporgere (guida esterna)


Spessore veletta esterna uguale spessore mazzetta.

Applicazione senza apparecchio a sporgere (guida incassata)


Spessore veletta esterna uguale spessore mazzetta.

4
2,2

raccoglitore
nella spalla

3
6

2,2

2,2

14

raccoglitore incassato nel


telaio o nel parapetto

Applicazione con guida esterna. Mazzetta


ad una testa veletta esterna da mm 75.

5,5

Applicazione con guida esterna. Mazzetta


ad una testa veletta esterna da mm 75.

Applicazione con guida incassata. Mazzetta


ad una testa veletta esterna da mm 50.

SOLUZIONI ED INGOMBRI PER COMANDI BIFORA E TRIFORA CON RACCOGLITORI CINGHIA INCASSATI NELLA SPALLA

cm 2,5

4 cm

guida cielino
U 20
cm 4,5
raccoglitore

D+7 (v. tav.)


4 cm

D+15

1,2 2,1
>4

tavella 2,5

cm 4,5

tavella 2,5

11

A.P.I.C.E. S.r.l.

163

Manuale dellArchitetto

INFISSI IN LEGNO
ESTERNI - FINESTRE - MOVIMENTO DI SCORRIMENTO
SCHEMA DELLE CHIUSURE
SCHEMA SEMPLICE

SCHEMA MULTIPLO A SVILUPPO ORIZZONTALE

SVILUPPO VERTICALE

Con interposto sportello fisso


Ss

Scorrevole B
orizzontale
ad una partita

SCHEMA MULTIPLO A

Si

Scorrevole
orizzontale
a due partite

Con interposto
montante

Ss
B

Con interposto

Si

sportello fisso
Ss

Scorrevole

Con interposto

sportello fisso

orizzontale
a due partite
complanari
Si
Con montante
Ss
Scorrevole
orizzontale

fisso
B

a tre partite
Si

Con sportello
fisso

Scorrevole

verticale
a due partite
S

Con montante
fisso
S

Con sportello
fisso

B
B
Scorrevole
verticale
a due partiteS
autobilanciato

Con montante

fisso
S

Con sportello
fisso

B
Scorrevole

verticale
a due partite
complanari S

Con montante
fisso
S

Con sportello

Con traversa

Con sportello

fissa

fisso

fisso
B

A.P.I.C.E. S.r.l.

164

Manuale dellArchitetto

INFISSI IN LEGNO
ESTERNI - FINESTRE - MOVIMENTO DI SCORRIMENTO
DISPOSITIVI DI MOVIMENTO PER SCORREVOLI ORIZZONTALI
DISPOSITIVI
Tipo Helios

APPLICAZIONI

Applicazione per una partita o due


E

complanari (coulisse)

C
sportello apribile

~14

per l'ispezione

A
registro

104
124
136
156

64
44
76
56

30
30
40
40

44
44
56
56

27
27
33
33

20
20
20
20

B
F

escursione registro
Tipo Standard

Analoga applicazione
pu realizzarsi con gli
altri dispositivi.
~14

Applicazione per due partite non complanari

~18
10,5
registro

sportello apribile
per l'ispezione

escursione
2,5 registro

Analoga applicazione
pu realizzarsi con gli
altri dispositivi.

8,8
Tipo Helm

~18

6
B
4,8
MISURE GUIDE

1,4
registro
3
escursione
registro
Tipo Eureon

A
40
40
48

B
25
35
45

C
2,5
3
4

Tipo
200
300
400

75

75

500

Applicazione
Applicazione

a soffitto

a parete

12
7,5

registro
escursione
registro

A.P.I.C.E. S.r.l.

Dimensioni
Portata
guide mm
Kg
A
B2 ruote
4 ruote
30
30
15
20
38
45
30
40
45
60
70
80
60

70

120

160

70

80

240

320

166

12

applicazione a

applicazione a parete

parete per una

per tre partite

partita o due

complanari

applicazione a parete
per due partite

Manuale dellArchitetto

INFISSI IN LEGNO
ESTERNI - FINESTRE - MOVIMENTO DI SCORRIMENTO
DISPOSITIVI DI MOVIMENTO PER SCORREVOLI VERTICALI - TIPI A CONTRAPPESI
DISPOSITIVI

APPLICAZIONI

12

15

Dispositivo a due contrappesi

questa dimensione dipende dalla


dimensione del contrappeso, cio
dalle dimensioni degli sportelli.

15

Dispositivo a quattro contrappesi

vano
contrappesi

A.P.I.C.E. S.r.l.

167

Manuale dellArchitetto

INFISSI IN LEGNO
ESTERNI - FINESTRE - MOVIMENTO DI SCORRIMENTO
DISPOSITIVI DI MOVIMENTO PER SCORREVOLI VERTICALI - TIPI SENZA CONTRAPPESI
DISPOSITIVI

APPLICAZIONI

Compensazione con molla tipo Olva

Portata
in Kg
la coppia
811

mm
17

Altezza
finestre
mm
1300

18x18

Corsa
max
mm
560

Scanalatura mm

17

1214

1500

18x18

660

22

1620

1600

24x24

700

22

2226

1800

24x24

800

girare per regolare il tiro


Compensazione a molla tipo Olva
foro quadro per chiave messa

Portata
in Kg

a punto tensione molla


811
811
811
811
1214
811
811
1620
811
811
2226
811

dispositivo da applicare

Altezza
finestre
mm
1000

B
mm

mm

mm

mm

150

92

35

120

180

112

35

145

210

140

40

170

240

170

45

200

1200

1400

1600

al montante o alla traversa


Compensazione a molla lavorante a torsione
puleggia conica

18

dispositivo di messa a
punto tiro molla
15
apribile per
l'ispezione
molla

La puleggia conica permette che l'azione compensatrice sia uniforme per tutta la corsa dello sportello.

A.P.I.C.E. S.r.l.

168

Manuale dellArchitetto

INFISSI IN LEGNO
ESTERNI - FINESTRE - MOVIMENTO MISTO

SCHEMA MULTIPLO A SVILUPPO


ORIZZONTALE

SCHEMA SEMPLICE
D

SCHEMA MULTIPLO A SVILUPPO


VERTICALE

R
R

B Con montante fisso

R
B
D
B

Vasistas bilanciato

Con sportello fisso

Con traversa Con sportello


fissa
D

D
R

fisso

Senza
traversa

F
B
BCon sportello fisso
D

R
Ribalta bilanciato

Con traversa Con sportello


D Con montante fisso

Libro
Chiusure di semplice costruzione,
con le stesse articolazioni delle finestre con movimento di rotazione. D
luogo in corrispondenza delle guide
a spinte normali al piano del serramento, in fase di apertura. E necessario perci il pattino inferiore a rullo
e guide robuste e ben fissate. Buona
tenuta di aria.

fissa

fisso

Senza
traversa

Rs
A

Ri

Rs

Armonica

Di costruzione pi complessa alla


precedente avendo inversione delle
articolazioni, R come nei bilici verticali. Non d azioni laterali sulle
guide.
Tenuta di aria meno efficace.

A.P.I.C.E. S.r.l.

Ri

169

Manuale dellArchitetto

INFISSI IN LEGNO
ESTERNI - FINESTRE - MOVIMENTO MISTO
DISPOSITIVI DI MOVIMENTO
Tipo Kostor per chiusure a libro ed armonica

Chiusura a libro

piastra ad angolo
15

per chiusure a libro

aggetto gocciolatoio
r. cerniera

piastra

piastra semplice per


chiusure ad armonica

Tipo Helm per chiusure a libro ed armonica

cuscinetto

Tipo Eureon per chiusure a libro ed armonica


combinazione con
cerniera per infissi

a libro

Compasso equilibratore
tipo Olva per vastisas
e ribalta bilanciati.

Compasso equilibratore
da costruirsi appositamente
per vasistas e ribalta
bilanciati.

Guide inferiori

Incassate
A
B
17
35
25
54
37
76

Sporgenti
A
B
25
35
35
47
45
60

A
B

A.P.I.C.E. S.r.l.

A
B

170

Manuale dellArchitetto

INFISSI IN LEGNO
ESTERNI - PORTE E FINESTRE

ARTICOLAZIONI Ri
per predella piena di
maggiore altezza conviene eseguire un pannello con i sistemi costruttivi
delle
porte
esterne.

spessore montante

questa soluzione non


permette
lapertura
delle ante a 180 a
meno di usare i tipi
speciali di cerneire.

dimensione minima
altezza zoccolino
piano pavimento finito

Diverse soluzioni per zoccolino inferiore. Le altre articolazioni sono uguali a quelle delle finestre esterne.
DISPOSITIVO DI BLOCCAGGIO PER CHIUSURE CON MOVIMENTO DI ROTAZIONE

A, bloccaggio a triplice chiusura; B, dispositivo tipo Bettini per richiamo telaio; C, dispositivo tipo Guerrieri per richiamo telaio (in caso di
def del montante mobile). I dispositivi di movimento sono gli stessi delle finestre esterne (cerniere) se ne applicano tre per ogni anta:

A.P.I.C.E. S.r.l.

171

Manuale dellArchitetto

INFISSI IN LEGNO
ESTERNI - PORTE
TELAIO FISSO

SENZA CONTROTELAIO

CON CONTROTELAIO

5,5

senza mazzetta

5,5

con mazzetta

5,5

con imbotto esterno


in pietra

A.P.I.C.E. S.r.l.

172

Manuale dellArchitetto

INFISSI IN LEGNO
ESTERNI - PORTE
SISTEMI COSTRUTTIVI ANTA MOBILE
SISTEMI SEMPLICI
A tavolato

Specchiata a massello

4,5

4,5

2,5

2,5

non fissato
2
Specchiata a masonite

A doppio tavolato

4,5

1,2

3
Tamburata

Specchiata a doghe

4,5

4,5

2,5

lamiera zincata
o di alluminio
STISTEMI DOPPI
Esterno: a tavolato

Esterno: a tavolato

Interno: tamburata
2,5

Interno: specchiata
4,5

4,5

A.P.I.C.E. S.r.l.

1,2

2,5

173

Manuale dellArchitetto

INFISSI IN LEGNO
INTERNI - PORTE - MOVIMENTO DI ROTAZIONE

TELAIO E CONTROTELAIO

cm 2 cm 2
cm 5

Montaggio

su tramezzo spessore
rustico mm 50

0,5
2,5

luce controtelaio=LT+10 cm

4,5

cm 2

1,2 A

cm 5

0,5

Montaggio filo

parete su muro

spessore rustico
mm 150

2,5

luce
telaio

pavimento finito
rustico solaio

4,5
1,2 A

cm 5

Montaggio filo

1,2 A

parete su muro
mm 300

0,5
2,5

Montaggio spessore
parete su muro
mm 450

4,5

2,5

0,5
4,5

1,2 A

A, dipende dallo spessore dell'anta mobile e dal tipo di articolazione.

Muro ad una testa (mm 150)


Montaggio errato. Limposta aperta fa
azione di leva sul telaio.

Muro ad una
testa (mm 150)
Montaggio corretto.

Muro mm 450
Montaggio errato.

Muro mm 450
Montaggio corretto.
Si utilizza lo spessore
del muro per lingombro
del-limposta aperta.

A.P.I.C.E. S.r.l.

174

Manuale dellArchitetto

INFISSI IN LEGNO
INTERNI - PORTE
COSTRUZIONE IMPOSTA
DA VERNICIARE

DA LUCIDARE
Tamburata con nido dape

1,2

0,8

1,2 0,8 legno pregiato


5
4,5

impellicciatura

4,5
intelaiatura in abete

compensati

Si possono costruire anche con articolazioni a rasare


Tamburata con pannello Isocarver
0,8

0,8

impellicciatura in

legno pregiato

4,5

legno pregiato

4,5

intelaiatura in abete

compensato

Si possono costruire anche con articolazioni a bietta


Specchiata con regoli
0,8

legno pregiato

1,2

1,2

Specchiatura

0,8

impellicciatura in
legno pregiato

4,5
intelaiatura in abete

compensato

Si possono costruire anche con articolazioni a rasare


Specchiata con regoli
Specchiata con regoli a rasare
placcature in
legno pregiato impellicciatura in
0,8

0,8
4,5

legno pregiato
4,5

intelaiatura in abete

Si possono costruire anche con articolazioni a bietta

A.P.I.C.E. S.r.l.

175

Manuale dellArchitetto

INFISSI IN LEGNO
INTERNI - PORTE - MOVIMENTO DI ROTAZIONE
ARTICOLAZIONI
ARTICOLAZIONI A

ARTICOLAZIONI B

A bietta

A bietta
A rasare

ARTICOLAZIONI Rs

A bietta

A rasare

A rasare

A vento

A vento

A vento

Articolazione B complanare per porte a due partite

Articola-

zione
Ri per tutti
pavimento
finito

A.P.I.C.E. S.r.l.

176

Manuale dellArchitetto

INFISSI IN LEGNO
INTERNI - PORTE - CHIUSURE CON MOVIMENTO DI ROTAZIONE
DISPOSITIVI DI MOVIMENTO

DISPOSITIVI

APPLICAZIONI
Cerniera a bietta

Per le dimensioni
(v. pag. 156)

Cerniera a rasare

a
Per le dimensioni
c
(v. pag. 156)
Spessore
Cerniera a vento semplice effetto - tipo Olva
a

35

42

50

57

Cerniera a vento doppio effetto - tipo Olva


d

35

47

Imposta
e
b
20

75
25
25

100
30
30

125
35
35

150
40
c
d
e

e
20

spessore c
imposta

42

50

A.P.I.C.E. S.r.l.

57

25
25
60 100
30
30
72 125
35
35
80 150
40

177

75

21

24

29

34

Manuale dellArchitetto

INFISSI IN LEGNO
INTERNI - PORTE - DISPOSITIVO DI BLOCCAGGIO
SERRATURE TIPO PATENT CON SCROCCO RIVOLTABILE
3,5

17

Chiusura a bietta

3,5

2,2

Chiusura a rasare

0,8
6
cm 6 per porte da 45
0,5

Articolazione B; porta a due partite

2,5
10

A=2,5x3x3,5 cm
A=4x4,5x5 cm

una mandata
due mandate

0,3

2,2
4,5
1,7
0,3

A.P.I.C.E. S.r.l.

178

Manuale dellArchitetto

INFISSI IN LEGNO
INTERNI - PORTE - CHIUSURE CON MOVIMENTO DI SCORRIMENTO
ARTICOLAZIONI
Ss

Art. Ss

2 partite complanari
(coulisse)
A

B
parte asportabile

per l'ispezione
del registro

Art. A
(coulisse)
Art. B complanare (coulisse)

Ss

Articolazione Ss

(porta a 2 partite non complanari)


(guida doppia)
Articolazione B

Articolazione B
(porta a 2 partite non complanari)
(guida doppia)

A.P.I.C.E. S.r.l.

179

Manuale dellArchitetto

INFISSI IN LEGNO
INTERNI - PORTE - MOVIMENTO MISTO
PORTA AD ARMONICA

PORTA A LIBRO

ARTICOLAZIONE Ss

ARTICOLAZIONE Ss

parte asportabile

per manovra registro


ARTICOLAZIONE Si

ARTICOLAZIONE Si
ARTICOLAZIONE A

ARTICOLAZIONE A

A.P.I.C.E. S.r.l.

180

Manuale dellArchitetto

INFISSI IN LEGNO
FINESTRA E PORTAFINESTRA A DUE PARTITE CON PERSIANA SCORREVOLE - UNI

Altezza
locali
2800

a1h1

1365
435

990
1545

495
3200

h2

1510

375
3000

a2

a3h3

1605

guida tipo UNI 2833

1970

1090

Forcella UNI 2833

970

1110 1690 1210 1785

1090 1750

1230

1210

1725

1330
1870

1965

4
24

1930

Finestra a due partite UNI 2983 con persiana scorrevole


tipo A UNI 2826

25
h2 h3

h1

11
Altezza
locali

h4

2800

375

1365

3000

375
435

1545

495
3200

a1h1

a2h2

2398
555

2445

20

2420

990
1090
970
1110 2578 1210 2625 1090 2600
1230

1725

a3h3

1330

2758 2758

rullino tipo B
16
14

1210
2805

2780

pattino UNI 2833

2833
13
17 guida tipo B
UNI 2833

Finestra a due partite UNI 2987 con persiana scorrevole


tipo B UNI 2826
I profili UNI sono quotati nelle pagg. 184 e 185.
20
34

h
12

a2
a3

h2 h3

sportello UNI 2833


32

30

25

h1

31

9
zona UNI 2993

h4

21
1

22
cerniera tipo A UNI 2993

15
27
16

a
a1

A.P.I.C.E. S.r.l.

182

Manuale dellArchitetto

INFISSI IN LEGNO
FINESTRE E PORTAFINESTRA A QUATTRO PARTITE CON CASSONETTO PER PERSIANA AVVOLGIBILE - UYNI

Altezze locali 2800 3000 3200


a
375/345/495

36

1365 1545 1725


1960/2200/2440
1510 1690 1870
2060/2300/2540
1605 1785 1965
1940/2180/2420
1570 1570 1930

a1
h1
a2
h2
a3
h3

puleggia
UNI 2994

39

Finestra a 4 partite UNI 2985 con cassonetto


UNI 2990 per persiana avvolgibile
Altezze locali

37
2800 3000

3200

h1

375/345/495
1365 1545
1725
555

a1
h1
a2
h2

1960/2200/2440
2398 2578
2758
2060/2300/2540
2445 2625
2805

a3
h3

1940/2180/2420
2420 2600
2780

a
h

18 40
8

20
11

h2 h3

h1
rullino per

16
Portafinestra a 4 partite UNI 2989 con cassonetto
UNI 2990 per persiana avvolgibile
I profili UNI sono quotati nelle pagg. 184 e 185

cremonese
UNI 2993

13
14

17

davanzale UNI 2970


avvolgitore tipo B
esterno UNI 2993
zanca UNI 2993
a2

12

a3
9

21

21

h4
h2

h3

20
h1
15

cerniera tipo A UNI 2993


a

20
a

soglia UNI 2971

183

Manuale dellArchitetto

a1

A.P.I.C.E. S.r.l.

INFISSI IN LEGNO
PROFILI DELLE INTELAIATURE PER FINESTRE E BALCONI AD UNO, DUE, TRE E QUATTRO BATTENTI - UNI

65

56

45

12

51

23

11

45

10
8

2.5

15

15
12

2.5
4
4

44
45

20
45

95

48
39

25

28

2.5 18

20
45

85

12

60
Telaio a vetri. Montante centrale, sinistro

45

9
2

45

30

9
11
19

36

42
71

15

1526

4
56
45
65
Telaio a vetri. Montante laterale

22

15
4

54

41
58

23
13

15

15

10
10

11

10
54

Telarone. Montante

25

Telarone. Montante

15

22

20
15
6

14

15

60
13
25

34

15
5

Telaio a vetri. Gocciolatoio

70

17
Parti integranti.
Riquadro, parti
orizzontali

3
6

30
35 5
Parti integranti.

Telaio a vetri.

Riquadro, parti verticali

Fermavetro

6
8

Telaio a vetri. Cartella esterna

A.P.I.C.E. S.r.l.

15
5

7
4

9
11 4
71

4 7

62
4

45
Telaio a vetri. Traversa inferiore
45
19
11
9
15
11

4
5

15 4

Telaio a vetri. Traversa intermedia

14
55

10
8 15
10

Telaio a vetri. Cartella interna

184

17
28
Telarone. Traversa inferiore

11

19

26

15

2
4

284
335

24
7061

14
35

11 4

80 62

11 15

17

26

11

30
14

25

4
5

11

Parti integranti. Davanzalino


5

19

20 5 19

47

4
15

4
10

80

11

5
4
12

Parti facoltative. Traversino


19
26
11 4
15
5

19
30

30

10

10

30

11

2
15

4
44
7
45

30

4
4

15

12

45

60

26
19
Telaio a vetri. Traversa superiore

9
30

4 7

45

26
7
44

56

65 45

15 26

41

19

65

11

45

Telaio a vetri. Montante di cerniera, destro


Telaio a vetri. Montante di cerniera, sinistro

65
17

11

15

19

45

45
19

15

30 45
11

22

30

Telarone. Traversa sup.

54

11

11

4 5

Telaio a vetri. Montante centrale, destro

13

54

65

15 26

63
11

11

8 2.5

54

Telaio a vetri. Monatante laterale

19
4

25

18

9
2

5
4

5
324
10

20
10
30 45

15

Telaio a vetri. Traversa di base

Manuale dellArchitetto

INFISSI IN LEGNO
PROFILI UNI DELLE INTELAIATURE PER PERSIANE A VENTOLA - PERSIANE SCORREVOLI

E CASSONETTO PER PERSIANE AVVOLGIBILI

45

45
12

95
15
15

95

20

45

83

15

10

Persiana a ventola
Traversa superiore

10
15
45

75

12.5 45

15

15

27.5

15
15

2.5

85

95
Persiana scorrevole
Montante centrale sinistro
10

85

95
15

Persiana scorrevole
Traversa superiore

45

15
15
95
Persiana scorrevole

12

15
15

33

15
73

105
50

55

Persiana a ventola e scorrevole 55

Tavoletta

45
Persiana scorrevole
13
Traversa inferiore finestra

18

21

45
Cassonetto per persiana avvolgibile
Traversa superiore

25
Cassonetto per persiana avvolgibile

Traversa inferiore

Unghie
25
10

22

45
55

Cassonetto per persiana avvolgibile


Montante laterale destro e sinistro

90

45

22
4

16
Cassonetto per
persiana avvolgibile

10

25

11

22

45

Persiana a ventola e
persiana scorrevole
Persiana a ventola
Traversa inferiore
Montante laterale sinistro e destro balcone
4
21
12

Montante laterale sinistro e destro

10

160

Persiana scorrevole
Montante centrale destro

10

45
Persiana a ventola

Traversa inferiore finestra

Persiana a ventola
Traversa centrale

10

2.5

15

95

10

Montante centrale destro

10

75

75

Persiana a ventola

Persiana a ventola
Montante centrale sinistro

33

85

20
22.5
2.5
10

75
10

12

95

2.5

22.5

245
Cassonetto per persiana avvolgibile

Cielino

45
Persiana scorrevole
Traversa centrale

A.P.I.C.E. S.r.l.

185

Manuale dellArchitetto

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