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Disegni tecnici

NORMA ITALIANA

Filettature e parti filettate


Convenzioni generali

UNI EN ISO
6410-1
APRILE 1998

Technical drawings

Screw threads and threaded parts

DESCRITTORI

Disegno, disegno tecnico, filettatura, parte filettata, rappresentazione grafica, generalit

CLASSIFICAZIONE ICS

01.100.20; 21.040.01

SOMMARIO

La norma stabilisce i metodi di rappresentazione dettagliata e convenzionale delle filettature e le regole per la quotatura delle parti filettate.

RELAZIONI NAZIONALI

La presente norma, con la parte 2, sostituisce la UNI 3978.

RELAZIONI INTERNAZIONALI

= EN ISO 6410-1:1996 (= ISO 6410-1:1993)


La presente norma la versione ufficiale in lingua italiana della norma
europea EN ISO 6410-1 (edizione aprile 1996).

ORGANO COMPETENTE

Commissione "Disegni tecnici e documentazione tecnica di prodotto"

RATIFICA

Presidente dellUNI, delibera del 20 marzo 1998

RICONFERMA

UNI
Ente Nazionale Italiano
di Unificazione
Via Battistotti Sassi, 11B
20133 Milano, Italia
Gr. 5

NORMA EUROPEA

General conventions

UNI - Milano 1998


Riproduzione vietata. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente documento
pu essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senza
il consenso scritto dellUNI.

N di riferimento UNI EN ISO 6410-1:1998

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PREMESSA NAZIONALE
La presente norma costituisce il recepimento, in lingua italiana, della norma europea EN ISO 6410-1 (edizione aprile 1996), che assume cos lo status di norma nazionale italiana.
La traduzione stata curata dallUNI.
La Commissione "Disegni tecnici e documentazione tecnica di prodotto" dellUNI, che segue i lavori europei sullargomento, per delega della Commissione Centrale Tecnica, ha approvato il progetto
europeo il 22 dicembre 1995 e la versione in lingua italiana della
norma il 15 novembre 1996.
La UNI EN ISO 6410 costituita dalle seguenti parti, aventi il titolo
generale "Disegni tecnici - Filettature e parti filettate":
- Parte 1: Convenzioni generali
- Parte 2: Inserti filettati
- Parte 3: Rappresentazione semplificata
Per agevolare gli utenti, viene di seguito indicata la corrispondenza
tra le norme citate al punto "Riferimenti normativi" e nellappendice
A "Bibliografia" e le norme italiane vigenti:
ISO 128:1982
= UNI 3968:1986, UNI 3970:1986,
UNI 3971:1981, UNI 3977:1986
ISO 129:1985
= UNI 3973:1989, UNI 3974:1989,
UNI 3975:1989, UNI 4820:1989
ISO 225:1983
= UNI EN 20225:1992
ISO 2902:1977
= UNI ISO 2902:1978
ISO 4753:1983
= UNI 947:ISO 4753:1986
ISO 6410-2:1993 = UNI EN ISO 6410-2:1998
ISO 6410-3:1993 = UNI EN ISO 6410-3:1998

Le norme UNI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione di nuove


edizioni o di aggiornamenti.
importante pertanto che gli utenti delle stesse si accertino di essere in possesso
dellultima edizione e degli eventuali aggiornamenti.
Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le parti
interessate e di conciliare ogni aspetto conflittuale, per rappresentare il reale stato
dellarte della materia ed il necessario grado di consenso.
Chiunque ritenesse, a seguito dellapplicazione di questa norma, di poter fornire suggerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dellarte
in evoluzione pregato di inviare i propri contributi allUNI, Ente Nazionale Italiano di
Unificazione, che li terr in considerazione, per leventuale revisione della norma stessa.

UNI EN ISO 6410-1:1998

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INDICE
PREMESSA

INTRODUZIONE

SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE

RIFERIMENTI NORMATIVI

3
3.1

RAPPRESENTAZIONE
3
Rappresentazione dettagliata delle filettature ........................................................................... 3
............................................................................................................................................................................ 4
............................................................................................................................................................................ 4
............................................................................................................................................................................ 4
Rappresentazione convenzionale.................................................................................................... 4
............................................................................................................................................................................ 5
............................................................................................................................................................................ 5
............................................................................................................................................................................ 6
Accoppiamenti filettati ............................................................................................................................ 6
............................................................................................................................................................................ 6
............................................................................................................................................................................ 7
............................................................................................................................................................................ 7
............................................................................................................................................................................ 7

figura

figura

figura

figura

figura

figura

figura

figura

3.2

3.3

figura

figura

10

4
4.1
4.2
4.3
4.4

figura

13

figura

14

figura

15

INDICAZIONE E QUOTATURA DELLE PARTI FILETTATE


7
Designazione .............................................................................................................................................. 7
Quotatura ...................................................................................................................................................... 8
Lunghezza di filettatura e profondit del foro cieco ............................................................... 8
Indicazione del verso della filettatura ............................................................................................. 8
............................................................................................................................................................................ 9
............................................................................................................................................................................ 9
............................................................................................................................................................................ 9
............................................................................................................................................................................ 9
......................................................................................................................................................................... 10

APPENDICE
(informativa)

BIBLIOGRAFIA

11

APPENDICE
(normativa)

ZA

RIFERIMENTI NORMATIVI ALLE PUBBLICAZIONI INTERNAZIONALI E


PUBBLICAZIONI EUROPEE CORRISPONDENTI

12

figura

11

figura

12

UNI EN ISO 6410-1:1998

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UNI EN ISO 6410-1:1998

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Disegni tecnici
NORMA EUROPEA

Filettature e parti filettate

EN ISO 6410-1

Convenzioni generali
APRILE 1996
Technical drawings
EUROPEAN STANDARD

Screw threads and threaded parts


General conventions (ISO 6410-1:1993)
Dessins techniques

NORME EUROPENNE

Filetages et pices filetes


Conventions gnrales (ISO 6410-1:1993)
Technische Zeichnungen

EUROPISCHE NORM

Gewinde und Gewindeteile


Allgemeines (ISO 6410-1:1993)

DESCRITTORI

Disegno, disegno tecnico, filettatura, parte filettata, rappresentazione grafica,


generalit

ICS

01.100.20; 21.040

La presente norma europea stata approvata dal CEN il 2 marzo 1996.


I membri del CEN devono attenersi alle Regole Comuni del CEN/CENELEC
che definiscono le modalit secondo le quali deve essere attribuito lo status di
norma nazionale alla norma europea, senza apportarvi modifiche.
Gli elenchi aggiornati ed i riferimenti bibliografici relativi alle norme nazionali
corrispondenti possono essere ottenuti tramite richiesta alla Segreteria Centrale oppure ai membri del CEN.
Le norme europee sono emanate in tre versioni ufficiali (inglese, francese e tedesca). Traduzioni nella lingua nazionale, fatte sotto la propria responsabilit
da membri del CEN e notificate alla Segreteria Centrale, hanno il medesimo
status delle versioni ufficiali.
I membri del CEN sono gli Organismi nazionali di normazione di Austria,
Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda,
Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Spagna, Svezia e Svizzera.

CEN
COMITATO EUROPEO DI NORMAZIONE
European Committee for Standardization
Comit Europen de Normalisation
Europisches Komitee fr Normung
Segreteria Centrale: rue de Stassart, 36 - B-1050 Bruxelles

CEN 1996
I diritti di riproduzione sono riservati ai membri del CEN.
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PREMESSA
Il testo della norma internazionale elaborato dallISO/TC 10 "Disegni tecnici, definizione
dei prodotti e documentazione relativa" dellOrganizzazione Internazionale di Normazione
(ISO) stato adottato come norma europea dal Bureau Technique del CEN.
Alla presente norma europea deve essere attribuito lo status di norma nazionale, o mediante la pubblicazione di un testo identico o mediante notifica di adozione, entro ottobre
1996, e le norme nazionali in contrasto devono essere ritirate entro ottobre 1996.
In conformit alle Regole Comuni CEN/CENELEC, gli enti nazionali di normazione dei seguenti Paesi sono tenuti a recepire la presente norma europea: Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia,
Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Spagna, Svezia e Svizzera.

NOTIFICA DI ADOZIONE
Il testo della norma internazionale ISO 6410-1:1993 stato approvato dal CEN come norma europea senza alcuna modifica.

NOTA
I riferimenti normativi alle pubblicazioni internazionali sono elencati nellappendice ZA
(normativa).

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INTRODUZIONE
La ISO 6410 stata elaborata per fornire un mezzo universale di comunicazione tra le
parti interessate nella progettazione, nella fabbricazione e nellinstallazione dei collegamenti filettati.
Le esigenze delle varie industrie variano considerevolmente; per tenere conto di ci la
ISO 6410 stata presentata in tre parti.

SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE


La presente parte della ISO 6410 specifica i metodi di rappresentazione delle filettature e
delle parti filettate sui disegni tecnici.

RIFERIMENTI NORMATIVI
Le norme sottoindicate contengono disposizioni valide anche per la presente parte della
ISO 6410 in quanto in essa espressamente richiamate.
Al momento della pubblicazione della presente norma erano in vigore le edizioni sottoindicate.
Tutte le norme sono soggette a revisione, pertanto gli interessati che stabiliscono accordi
sulla base della presente parte della ISO 6410 sono invitati a verificare la possibilit di applicare le edizioni pi recenti delle norme richiamate. I membri dellISO e dellIEC posseggono gli elenchi delle norme internazionali in vigore.
ISO 128:1982
Disegni tecnici - Principi generali di rappresentazione
ISO 129:1985
Disegni tecnici - Quotatura - Principi generali, definizioni, metodo
di esecuzione ed indicazioni speciali
ISO 225:1983
Elementi di fissaggio - Viti e dadi - Simboli e denominazioni delle
dimensioni
ISO 4753:1983
Elementi di fissaggio - Estremit degli elementi con filettatura
esterna metrica ISO
ISO 6410-2:1993
Disegni tecnici - Filettature e parti filettate - Inserti filettati
ISO 6410-3:1993
Disegni tecnici - Filettature e parti filettate - Rappresentazione
semplificata

RAPPRESENTAZIONE

3.1

Rappresentazione dettagliata delle filettature


In determinati tipi di documentazione tecnica dei prodotti (per esempio pubblicazioni, manuali di istruzione per l'uso, ecc.) pu essere necessaria la rappresentazione dettagliata
di una filettatura, sia in vista frontale, sia in sezione (vedere figure da 1 a 3) per illustrare
parti singole o montate.
Di regola non necessita la rappresentazione in scala del passo e del filetto.
Nei disegni tecnici, la rappresentazione dettagliata delle filettature (vedere figure da 1 a 3)
dovrebbe essere impiegata solamente quando assolutamente necessario e, ogniqualvolta possibile, l'elica dovrebbe essere rappresentata da linee rette (vedere figura 2).

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figura

Legenda
1 Filettatura esterna
_
2 Filettatura interna
_

figura

figura

3.2

Rappresentazione convenzionale
Di regola, per convenzione, la rappresentazione delle filettature e delle parti filettate viene
semplificata in tutti i tipi di disegno tecnico come illustrato nelle figure da 4 a 7.

3.2.1

Viste e sezioni di filettature


Nelle filettature in vista, in vista frontale e in sezione, la cresta1) del filetto deve essere rappresentata con linea continua grossa (tipo A, ISO 128) ed il fondo2) con linea continua fine
(tipo B, ISO 128) come mostrato dalle figure da 4 a 13.

1)
2)

"Cresta", di regola, si riferisce al diametro maggiore per le filettature esterne ed al diametro minore per le filettature
interne.
"Fondo", di regola, si riferisce al diametro minore per le filettature esterne ed al diametro maggiore per le filettature
interne.
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La distanza tra le linee rappresentanti la cresta ed il fondo del filetto dovrebbe approssimarsi il pi possibile alla profondit del filetto; in ogni caso, non deve essere minore del
pi grande dei due valori seguenti:
- due volte la grossezza della linea pi grossa, oppure
- 0,7 mm.
In certi casi, per esempio nel disegno assistito dall'elaboratore,

Nota 1
-

3.2.2

per le filettature di diametro nominale d 8 mm sul disegno generalmente accettabile una distanza di 1,5 mm;
per filettature di diametro nominale d 6 mm, raccomandata una rappresentazione semplificata secondo ISO 6410-3.

Vista frontale delle filettature


Su una vista frontale di una filettatura, il fondo dei filetti deve essere rappresentato da un
arco di circonferenza a linea continua fine (tipo B, ISO 128) di lunghezza approssimativamente uguale a tre quarti della circonferenza (vedere figure 4 e 5), preferibilmente interrotto nel quadrante superiore destro. La linea continua grossa rappresentante lo smusso
viene generalmente omessa nella vista frontale (vedere figure 4 e 5).
Nota 2

3.2.3

La porzione di arco di circonferenza pu avere anche una qualunque altra posizione rispetto agli
assi intersecanti (vedere figura 6).

Filettature non in vista


Qualora sia necessario mostrare filettature non in vista, le creste1) e i fondi2) devono essere rappresentati da linee a tratti fini (tipo F, ISO 128), come illustrato in figura 7.

3.2.4

Tratteggio delle sezioni di parti filettate


Per le parti filettate rappresentate in sezione, il tratteggio deve essere esteso fino alla linea che rappresenta le creste del filetto (vedere figure da 5 ad 8).
figura

figura

1)
2)

"Cresta", di regola, si riferisce al diametro maggiore per le filettature esterne ed al diametro minore per le filettature
interne.
"Fondo", di regola, si riferisce al diametro minore per le filettature esterne ed al diametro maggiore per le filettature
interne.
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figura

3.2.5

Lunghezza limite di filettatura utile


La lunghezza limite di filettatura utile
- deve essere indicata, in vista e sezione, con una linea continua grossa (tipo A, ISO 128);
- pu essere indicata, non in vista, con una linea a tratti (tipo F, ISO 128).
Le linee limite devono estendersi fino alle linee che rappresentano il diametro maggiore
della filettatura (vedere figure 4, da 8 a 11 e 13).

3.2.6

Filettature incomplete
Oltre la linea limite di filettatura utile possono esserci dei filetti incompleti utili solo nei prigionieri.
Tale parte deve essere rappresentata da una linea continua fine (tipo B, ISO 128) inclinata, solo se necessaria per il funzionamento (vedere figura 8) o per la quotatura (vedere
figura 13). Comunque, appena possibile, consentito di non rappresentare la parte di filettatura incompleta (vedere figure 4, 5 e 7).

3.3

Accoppiamenti filettati
Nei disegni di accoppiamenti filettati sono applicate le convenzioni stabilite in 3.2. Tuttavia, le filettature esterne nascondono sempre le filettature interne (madreviti) e non possono essere nascoste da queste ultime (vedere figure 8 e 10). La linea grossa che rappresenta il limite della filettatura interna con filetto completamente formato deve essere
tracciata fino a fondo filetto della filettatura interna (vedere figure 8 e 9).
figura

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figura

figura

figura

10

INDICAZIONE E QUOTATURA DELLE PARTI FILETTATE

4.1

Designazione
Il tipo di filettatura e le sue dimensioni devono essere indicate mediante le designazioni
specificate nelle norme internazionali per le filettature.
Quando si indica la designazione su un disegno tecnico, si omettono la descrizione ed il
riferimento della norma internazionale della filettatura.
In generale, la designazione della filettatura comprende:
- il simbolo del tipo di filettatura (simboli unificati, per esempio M, G, Tr, HA, ecc.);
- il diametro nominale o grandezza (per esempio: 20; 1/2; 40; 4,5; ecc.);
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e, se necessario,
- il passo di filettatura (L), in millimetri;
- il passo del profilo (P), in millimetri;
- il verso della filettatura (vedere 4.4);
nonch indicazioni addizionali, come
- la classe di tolleranza, secondo la pertinente norma internazionale;
- la lunghezza di accoppiamento della filettatura (S = corta, L = lunga, N = normale);
- il numero di principi.
Esempi (presi dalle norme internazionali, vedere appendice A):
a)
M20 2 - 6G/6h - LH
b)
M20 L3 - P1,5 - 6H - S
c)
G 1/2 A
d)
Tr 40 7
e)
HA 4,5

4.2

Quotatura

4.2.1

Il diametro nominale, d, si riferisce sempre alla cresta1) delle filettature esterne (vedere
figure 11 e 13) ed al fondo2) delle filettature interne (vedere figura 12).
La quota della lunghezza di filettatura, di regola, si riferisce alla lunghezza corrispondente
alla completa profondit del filetto (vedere figura 11), a meno che la porzione di filetto non
completa sia funzionalmente necessaria (per esempio, prigionieri) e pertanto specificatamente indicata sul disegno (vedere figure 8 e 13).
Nota 3

Le estremit delle viti (vedere ISO 4753) dovrebbero essere incluse nella lunghezza della filettatura
completamente formata (b) o (l).

Tutte le dimensioni devono essere indicate in accordo con la ISO 129 e la ISO 225 od in
accordo con 4.3.

4.3

Lunghezza di filettatura e profondit del foro cieco


Generalmente necessario indicare la dimensione della lunghezza di filettatura, mentre
la profondit del foro cieco pu essere, di regola, omessa.
La necessit di indicare la profondit del foro cieco dipende principalmente dal pezzo
stesso e dall'utensile utilizzato per eseguire la filettatura. Quando la profondit del foro
cieco non specificata deve essere ritenuta uguale a 1,25 volte la lunghezza della filettatura (vedere figura 14). Pu anche essere usata una notazione abbreviata come indicato
in figura 15.

4.4

Indicazione del verso della filettatura


Le filettature destre, in generale, non devono essere specificate. Le filettature sinistre devono essere evidenziate aggiungendo alla designazione della filettatura la sigla LH.
Le filettature destra e sinistra di uno stesso pezzo devono essere specificate in ogni caso.
Le filettature destre devono essere indicate, se necessario, aggiungendo l'abbreviazione
RH alla designazione della filettatura.

1)
2)

"Cresta", di regola, si riferisce al diametro maggiore per le filettature esterne ed al diametro minore per le filettature
interne.
"Fondo", di regola, si riferisce al diametro minore per le filettature esterne ed al diametro maggiore per le filettature
interne.
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11

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15

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APPENDICE
(informativa)

A BIBLIOGRAFIA
[1]
[2]
[3]
[4]
[5]
[6]

[7]

3)
4)

ISO 228-1:1982

Filettature di tubazioni per accoppiamento non a tenuta sul


filetto - Designazione, dimensioni e tolleranze
ISO 261:-3)
Filettature metriche ISO per usi generali - Piano generale
4)
ISO 262:Filettature metriche ISO per usi generali - Selezione per viti
e dadi
ISO 965-1:1980
Filettature metriche ISO per usi generali - Tolleranze - Principi e dati fondamentali
ISO 2902:1977
Filettature metriche trapezoidali ISO - Piano generale
ISO 5835:1991
Impianti chirurgici - Viti metalliche per ossa con testa a cava
esagonale, superficie sottotesta sferica e filettatura asimmetrica - Dimensioni
Guida internazionale per le filettature - Simboli, profili e designazione delle filettature in norme di vari paesi - Beuth Verlag - Berlino

Da pubblicare. (Revisione della ISO 261:1973).


Da pubblicare. (Revisione della ISO 262:1973).
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APPENDICE
(normativa)

ZA RIFERIMENTI NORMATIVI ALLE PUBBLICAZIONI INTERNAZIONALI E


PUBBLICAZIONI EUROPEE CORRISPONDENTI
La presente norma europea rimanda, mediante riferimenti datati e non, a disposizioni
contenute in altre pubblicazioni. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti appropriati
del testo e vengono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati, successive
modifiche o revisioni apportate a dette pubblicazioni valgono unicamente se introdotte
nella presente norma europea come aggiornamento o revisione. Per i riferimenti non datati, vale lultima edizione della pubblicazione alla quale si fa riferimento.
Pubblicazione

Anno

Titolo

EN

Anno

ISO 225

1983

Elementi di fissaggio - Viti e dadi - Simboli e denominazioni delle dimensioni

EN 20225

1991

ISO 6410-2

1993

Disegni tecnici - Filettature e parti filettate - Inserti filettati

EN ISO 6410-2

1996

ISO 6410-3

1993

Disegni tecnici - Filettature e parti filettate - Rappresentazione semplificata

EN ISO 6410-3

1996

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PUNTI DI INFORMAZIONE E DIFFUSIONE UNI

Milano (sede)

Via Battistotti Sassi, 11B - 20133 Milano - Tel. (02) 70024200 - Fax (02) 70105992
Internet: www.unicei.it - Email: diffusione@uni.unicei.it

Roma

Piazza Capranica, 95 - 00186 Roma - Tel. (06) 69923074 - Fax (06) 6991604
Email: uni.roma@uni1.inet.it

Bari

c/o Tecnopolis CSATA Novus Ortus


Strada Provinciale Casamassima - 70010 Valenzano (BA) - Tel. (080) 8770301 - Fax (080) 8770553

Bologna

c/o CERMET
Via A. Moro, 22 - 40068 San Lazzaro di Savena (BO) - Tel. (051) 6250260 - Fax (051) 6257650

Brescia

c/o AQM
Via Lithos, 53 - 25086 Rezzato (BS) - Tel. (030) 2590656 - Fax (030) 2590659

Cagliari

c/o Centro Servizi Promozionali per le Imprese


Viale Diaz, 221 - 09126 Cagliari - Tel. (070) 349961 - Fax (070) 34996306

Catania

c/o C.F.T. SICILIA


Piazza Buonarroti, 22 - 95126 Catania - Tel. (095) 445977 - Fax (095) 446707

Firenze

c/o Associazione Industriali Provincia di Firenze


Via Valfonda, 9 - 50123 Firenze - Tel. (055) 2707268 - Fax (055) 2707204

La Spezia

c/o La Spezia Euroinformazione, Promozione e Sviluppo


Piazza Europa, 16 - 19124 La Spezia - Tel. (0187) 728225 - Fax (0187) 777961

Napoli

c/o Consorzio Napoli Ricerche


Corso Meridionale, 58 - 80143 Napoli - Tel. (081) 5537106 - Fax (081) 5537112

Pescara

c/o Azienda Speciale Innovazione Promozione ASIP


Via Conte di Ruvo, 2 - 65127 Pescara - Tel. (085) 61207 - Fax (085) 61487

Torino

c/o Centro Estero Camere Commercio Piemontesi


Via Ventimiglia, 165 - 10127 Torino - Tel. (011) 6700511 - Fax (011) 6965456

Treviso

c/o Treviso Tecnologia


Via Roma, 4/D - 31020 Lancenigo di Villorba (TV) - Tel. (0422) 608858 - Fax (0422) 608866

Udine

c/o CATAS
Via Antica, 14 - 33048 S. Giovanni al Natisone (UD) - Tel. (0432) 747211 - Fax (0432) 747250

Vicenza

c/o Associazione Industriali Provincia di Vicenza


Corso Palladio, 15 - 36100 Vicenza - Tel. (0444) 232794 - Fax (0444) 545573

UNI
Ente Nazionale Italiano
di Unificazione
Via Battistotti Sassi, 11B
20133 Milano, Italia

La pubblicazione della presente norma avviene con la partecipazione volontaria dei Soci,
dellIndustria e dei Ministeri.
Riproduzione vietata - Legge 22 aprile 1941 N 633 e successivi aggiornamenti.

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