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1. ADEMPIMENTI COGENTI
1.1 PRESCRIZIONI GENERALI
Tutti i materiali per uso strutturale devono essere:
Identificati univocamente dal Produttore,
Qualificati sotto la responsabilit del Produttore,
Accettati dal Direttore dei Lavori mediante acquisizione e verifica della
documentazione di qualificazione, nonch mediante prove sperimentali di
accettazione,
e sono soggetti obbligatoriamente alle PROVE DI ACCETTAZIONE e/o di
CONTROLLO IN CANTIERE, da effettuare presso i Laboratori di cui allArt. 59
del DPR 380/2001 (ex art. 20 della Legge n 1086/71). (D 11.1)
Pertanto il Direttore dei Lavori, prima dellinizio dei lavori, deve verificare
lesistenza delle certificazioni che attestino le caratteristiche dei materiali impiegati
e/o dei loro processi di produzione e/o di trasformazione, in modo da rispettare e far
rispettare le PRESCRIZIONI DEL PROGETTO STRUTTURALE.
1.2.1 CALCESTRUZZO
Prima della fornitura in Cantiere di calcestruzzo prodotto con processo industrializzato, il
Direttore dei Lavori, tramite il Costruttore, deve acquisire copia del certificato del Controllo di
Processo produttivo di fabbrica (FPC - Factory Production Control) e la copia sia degli studi
teorici sia delle Certificazioni delle verifiche di ciascuna miscela omogenea.
Per forniture connesse con produzioni in Cantiere tramite processi non industrializzati,
ovvero per quantit inferiori a 1500 m3 di miscela omogenea, il D.L. deve acquisire
preliminarmente i documenti attestanti i criteri e le certificazioni delle prove che hanno
portato alla determinazione delle relative resistenze caratteristiche, certificazioni comunque
rilasciate da un laboratorio di cui allart. 59 del DPR 380/2001.
Inoltre, in Cantiere, prima dellinizio delle operazioni di scarico, il Direttore Lavori tenuto
a verificare la documentazione di consegna del calcestruzzo e a verificare la bolla di
accompagnamento per ogni fornitura di calcestruzzo, ed in particolare:
- gli estremi della certificazione FPC (Ente certificatore e codice certificazione).
GEOTEC Laboratori di cui allart. 59 del DPR n380/2001 Controllo materiali: adempimenti cogenti del Direttore Lavori 01.12
QUADERNO TECNICO A (D 1.1.1) = Rif. D.M. 14-01-2008 (C 1.1.1) = Rif. Circolare 02-02-2009
Vietata la riproduzione anche parziale, se non autorizzata.
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-la corrispondenza delle caratteristiche del calcestruzzo fornito con le prescrizioni inserite
nella relazione dei materiali e sugli elaborati grafici.
Nel caso in cui la bolla di accompagnamento risulti sprovvista dei riferimenti certificativi e/o le
caratteristiche del calcestruzzo fornito non corrispondano alle prescrizioni riportate negli Elaborati
Progettuali delle Strutture (Classe di Esposizione, Classe di Resistenza, Classe di Consistenza,
Dmax aggregati, ecc.), il Direttore dei Lavori deve rifiutare la fornitura. (D 11.2.8)
1.2.2 ACCIAIO
Prima della messa in opera, il Direttore dei Lavori tenuto a verificare che tutte le
forniture di acciaio siano accompagnate dalla copia dellAttestato di Qualificazione del
Servizio Tecnico Centrale, ed in particolare: (D 11.3.1.5)
- Per le forniture effettuate da un Commerciante intermedio dovr verificare che siano
accompagnate da copia dei documenti rilasciati dal Produttore e completati con il
riferimento al documento di trasporto del Commerciante stesso
- Per le forniture provenienti da Centri di Trasformazione (armature presagomate e/o
saldate), controllato preliminarmente il possesso dei relativi requisiti, dovr verificare
lesistenza sia della dichiarazione su documento di trasporto degli estremi
dellattestato di avvenuta dichiarazione di attivit (rilasciato dal Servizio Tecnico Centrale),
recante il logo o il marchio del centro di trasformazione, sia dellattestazione inerente
lesecuzione delle prove di controllo interno.
In caso di mancanza dellattestato di qualificazione e/o di assenza della documentazione di
accompagnamento del Commerciante intermedio e/o di mancanza di requisiti e/o di fornitura di
inadeguata documentazione da parte del Centro di Trasformazione, il Direttore dei Lavori deve
rifiutare la fornitura. (D 11.3.1.5) (C 11.3.1.5)
2. CALCESTRUZZO
2.1 PRESCRIZIONI PER IL CALCESTRUZZO (D 4.1) (C 4.1) (D 11.2.1) (C 11.2.1)
Classi di resistenza
C8/10 C25/30 C40/50 C60/75
C12/15 C28/35 C45/55 C70/85
C16/20 C32/40 C50/60 C80/95
C20/25 C35/45 C55/67 C90/105
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QUADERNO TECNICO A (D 1.1.1) = Rif. D.M. 14-01-2008 (C 1.1.1) = Rif. Circolare 02-02-2009
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2.2.3 CONTROLLO DI ACCETTAZIONE (D 11.2.5)
Tale controllo viene esercitato mediante il prelievo dagli impasti, al momento della posa
in opera, di un quantitativo di calcestruzzo necessario per il confezionamento di un gruppo
di due provini, i quali, sottoposti a prove di resistenza a compressione, forniranno con la
loro media la Resistenza di Prelievo utilizzata per i relativi controlli di Tipo A e Tipo B.
2.2.3.1 PRESCRIZIONI COMUNI PER I CONTROLLI TIPO A E TIPO B (C 11.2.5.3)
Il suddetto prelievo deve essere eseguito alla presenza del Direttore dei Lavori
(o di un Tecnico di sua fiducia) che dispone lidentificazione dei provini mediante
sigle, etichettature indelebili ecc. e provvede a redigere e firmare apposito
Verbale di Prelievo.
La domanda di prove al Laboratorio deve essere sottoscritta dal Direttore dei
Lavori e deve contenere precise indicazioni sulla posizione nelle strutture interessate
da ciascun prelievo e riportare gli estremi del Verbale di Prelievo oppure con il Verbale
di Prelievo allegato: la certificazione rilasciata dal Laboratorio deve riportare
riferimento a tale Verbale.
I campioni debbono essere consegnati al Laboratorio Prove dal Direttore dei
Lavori o per tramite di Tecnico di sua fiducia.
La Norma precisa che le prove non richieste dal Direttore dei Lavori non possono
far parte dellinsieme statistico per la determinazione della resistenza caratteristica
del calcestruzzo ed il Laboratorio, effettuate le prove, in luogo del Certificato ufficiale
valido ai sensi della legge vigente (Legge 1096/71 DPR 308/2001), deve rilasciare un
semplice Rapporto di Prova (che non ha valenza ai sensi delle vigenti norme).
Il Direttore dei Lavori ha lobbligo di eseguire controlli sistematici in corso dopera
per verificare la conformit delle caratteristiche del calcestruzzo messo in opera rispetto a
quello stabilito dal Progetto e sperimentalmente verificato in sede di valutazione
preliminare: dovr comunque prescrivere ulteriori prelievi rispetto al minimo prescritto
tutte le volte che si dovessero verificare variazioni di qualit del calcestruzzo.
Tali controlli di accettazione, eseguiti su miscele omogenee presso i Laboratori
di cui allart. 59 del DPR 380/2001, vengono praticati in funzione del quantitativo di
calcestruzzo omogeneo interessato.
2.2.3.2 CONTROLLO TIPO A (minimo n 3 prelievi) (D 11.2.5.1)
E riferito ad un quantitativo di miscela omogenea di calcestruzzo inferiore
a 300 m3 impiegato in opere strutturali.
Ogni controllo rappresentato da un prelievo al massimo ogni 100 m3 e per ogni giorno
di getto.
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QUADERNO TECNICO A (D 1.1.1) = Rif. D.M. 14-01-2008 (C 1.1.1) = Rif. Circolare 02-02-2009
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Per costruzioni con meno di 100 m3 di getto di miscela omogenea, per le quali consentito
derogare allobbligo del prelievo giornaliero, il numero dei prelievi pu essere ridotto ad un minimo
di tre.
Il controllo positivo ed il quantitativo di calcestruzzo accettato se risultano verificate
entrambe le diseguaglianze:
R1 Rck 3,5 (N/mm2)
Rm Rck + 3,5 (N/mm2)
essendo:
R1 il valore minimo dei prelievi
Rm Resistenza media dei prelievi
Rck Resistenza caratteristica di Progetto (o classe di resistenza del calcestruzzo)
Per tale tipo di controllo, la Circolare esplicativa della norma precisa che, qualora il
numero dei campioni di calcestruzzo consegnati in Laboratorio sia inferiore a sei per
miscela omogenea, il Laboratorio , effettuate le prove , rilascia la richiesta certificazione
ma deve segnalare al Direttore dei Lavori che il numero dei campioni prelevati non
sufficiente per eseguire il controllo tipo A previsto dalle vigenti Norme Tecniche per
le Costruzioni per calcestruzzo omogeneo. (C 11.2.5)
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La Norma precisa che lopera o la parte dopera non conforme ai controlli di
accettazione non pu essere accettata finch la conformit non sia stata definitivamente
rimossa dal Costruttore, il quale deve procedere ad una verifica delle caratteristiche del
calcestruzzo messo in opera mediante limpiego di altri mezzi dindagine secondo quanto
prescritto dal Direttore dei Lavori e conformemente a quanto indicato nel controllo
delle resistenze del calcestruzzo in opera.
Qualora gli ulteriori controlli dovessero confermare i risultati ottenuti, si dovr
procedere ad un controllo teorico e/o sperimentale della sicurezza della struttura interessata
dal quantitativo di calcestruzzo non conforme, sulla base della resistenza ridotta del
calcestruzzo.
Ove invece ci non fosse possibile, ovvero i risultati di tale indagine non risultassero
soddisfacenti, si pu dequalificare lopera, eseguire lavori di consolidamento ovvero
demolire lopera stessa.
I controlli di accettazione sono obbligatori ed il Collaudatore tenuto a
controllarne la validit, qualitativa e quantitativa; ove ci non fosse, il Collaudatore
tenuto a far eseguire delle prove che attestino le caratteristiche del calcestruzzo,
seguendo la medesima procedura che si applica quando non risultano rispettati i limiti
fissati dai controlli di accettazione.
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QUADERNO TECNICO A (D 1.1.1) = Rif. D.M. 14-01-2008 (C 1.1.1) = Rif. Circolare 02-02-2009
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compressione per determinare il valore medio della resistenza strutturale cilindrica in
opera, che deve essere almeno 85% di quella di progetto (valore medio accettabile, in
raffronto alla resistenza di progetto e comunque resistenza potenziale di prelievi eseguiti in
fase di getto e maturati in laboratorio in condizioni normalizzate di temperatura e umidit).
Per un calcestruzzo classe Rck = 30 N/mm2, (C25/30)
la Circolare n 617/2009 riporta quanto segue:
ottenuto il valore medio della resistenza cilindrica delle carote fcm
considerato che fcm = fck + 8 (N/mm2) con fck = 0,83 Rck (per carota con h= 2D)
deve risultare un valore medio della resistenza cilindrica in opera
fopera.m 0,85 fcm (N/mm2)
fopera.m 0,85 x (0,83 Rck + 8)
fopera.m 27,96 (N/mm2)
Nel caso di carote cilindriche di altezza pari al diametro fck = Rck
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3. ACCIAIO
3.1 PRESCRIZIONI COMUNI A TUTTI I TIPI DI ACCIAIO (D 11.3.1)
Sono previsti tre tipi di controllo obbligatori per tutte le tipologie di Acciaio:
in stabilimento di produzione, su lotti di produzione di 30 120 tonnellate,
nei centri di trasformazione su forniture di 90 tonnellate massimo, o frazione
di accettazione in cantiere su lotti di spedizione di 30 tonnellate massimo,o frazione
che debbono essere obbligatoriamente dotati di opportuno marchio di identificazione,
inalterabile nel tempo e senza possibilit di manomissione, con identificativi differenti
per prodotti aventi caratteristiche diverse anche se fabbricati nello stesso
stabilimento.
La mancata marchiatura e/o la sua non identificazione rendono il prodotto non
impiegabile.
Tutte le forniture di acciaio, per le quali non sussiste lobbligo della marchiatura CE,
devono essere accompagnate dalla copia conforme dellAttestato di Qualificazione del
Servizio Tecnico Centrale: il riferimento a tale attestato deve essere riportato sul
Documento di Trasporto (in seguito DDT).
Le eventuali forniture effettuate da un Commerciante intermedio devono essere
accompagnate da copia conforme dei documenti rilasciati dal Produttore e completati con
riferimento al DDT del Commerciante stesso.
Il Direttore dei Lavori, prima della messa in opera, tenuto a verificare quanto sopra
indicato ed a rifiutare le eventuali forniture non conformi.
Ogni fornitura in Cantiere di elementi presaldati, presagomati o preassemblati
effettuata da un Centro di Trasformazione (in seguito C.di T.) deve essere
accompagnata da una dichiarazione, riportata sul D.D.T., degli estremi dellAttestato di
Dichiarazione di Attivit rilasciata dal Servizio Tecnico Centrale del Consiglio Superiore
dei LL.PP. (in seguito S.T.C.) e recante il logo del Centro stesso e dellattestazione delle
prove di controllo interno fatte eseguire dal Direttore Tecnico del C.di T., con
lindicazione dei giorni in cui la fornitura stata lavorata: copia della relativa
certificazione potr essere inviata al Direttore dei Lavori, previa sua richiesta.
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Della documentazione fornita dal Centro di Trasformazione dovr prendere atto il
Collaudatore che nel Certificato di Collaudo dovr riportare gli estremi del Centro di
Trasformazione che ha fornito il materiale lavorato.
Resta comunque lobbligo per il Direttore dei Lavori di eseguire, su ogni tipo di
fornitura, i Controlli di Cantiere presso i Laboratori di cui allart. 59 del DPR
n 380/2001.
La validit, qualitativa e quantitativa, dei Controlli in Cantiere, e di quelli eventuali nei
Centri Trasformazione, dovr essere controllata dal Collaudatore che, in caso contrario,
tenuto a far eseguire e/o completare le prove previste dalla norma.
3.2.1 PRESCRIZIONI
E ammesso esclusivamente limpiego di acciai saldabili, qualificati, controllati e ad
aderenza migliorata (cio aventi superfici dotate di nervature o dentellature trasversali)
caratterizzato dai valori nominali delle tensioni caratteristiche di snervamento e di rottura
da utilizzare nei calcoli
fy nom = 450 (N/mm2)
ft nom = 540 (N/mm2)
sia per lAcciaio per cemento armato B450C (laminato a caldo)
che per lAcciaio per cemento armato B450A (trafilato a freddo)
3.2.2 REQUISITI
Per gli Acciai B450C e B450A sia forniti in barre e rotoli, sia forniti in reti e tralicci
elettrosaldati richiesto il rispetto dei requisiti di seguito elencati
3.2.2.1 PROPRIET MECCANICHE (D 11.3.2.2)
Premesso che:
le propriet meccaniche degli Acciai deformati a freddo, ivi compresi i rotoli, sono
determinate su provette mantenute per 60 minuti a 10010C e successivamente
raffreddate in aria;
la prova di piega viene eseguita alla temperatura ambiente piegando la provetta a 90,
mantenendola per 60 minuti a 10010C e procedendo, dopo raffreddamento in aria, al
parziale raddrizzamento per almeno 20: dopo la prova la provetta non deve presentare
cricche
la Norma stabilisce che gli Acciai da cemento armato (barre, reti e tralicci elettrosaldati)
debbano rispettare i requisiti di cui alle tabelle riportate nella pagine seguente:
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BARRE E ROTOLI
CARATTERISTICHE REQUISITI
Acciai B450C Acciai B450A
Tensione caratteristica di snervamento fyk fy nom fy nom
Tensione caratteristica di rottura ftk ft nom ft nom
(ft/fy)k 1,15 1,05
1,35
(fy/fy nom)k 1,25 1,25
Allungamento (Agt)k 7,5 % 2,5 %
Diametro del mandrino per prove di piegamento a 90
e successivo raddrizzamento senza cricche
12 mm 4 4 ( 10)
12 16 mm 5
16 25 mm 8
25 40 mm 10
Impiego di barre di diametro 6 40 mm 5 10 mm
Uso di acciai forniti in rotoli per diametri massimi 16 mm 10 mm
RETI E TRALICCI
CARATTERISTICHE REQUISITI
Acciai B450C Acciai B450A
Tensione caratteristica di snervamento fyk fy nom fy nom
Tensione caratteristica di rottura ftk ft nom ft nom
(ft/fy)k 1,15 1,05
1,35
(fy/fy nom)k 1,25 1,25
Allungamento (Agt)k 7,5 % 2,5 %
Elementi base di diametro 6 16 mm 5 10 mm
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Nei Certificati rilasciati dai Laboratori di cui allart. 59 del DPR n 380/2001 viene
riportato il rapporto rottura/snervamento (ft/fy): il Direttore dei Lavori deve accertare
che il valore caratteristico del rapporto (ft/fy) risulti non inferiore a quello stabilito
dal Progettista delle Strutture, quando questi abbia utilizzato un rapporto di
sovraresistenza k= (ft/fy)k > 1,15
dove il calcolo del Carbonio equivalente Ceq effettuato con la seguente formula:
Carbonio C 0,24
Fosforo P 0,055
Zolfo S 0,055
Rame Cu 0,85
Azoto N 0,014
Mn Cr Mo V Ni Cu
C eq C
6 5 15
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3.2.2.4 ACCIAI INOSSIDABILI (D 11.3.2.9.1)
ammesso limpiego di acciai inossidabili di natura austenitica o austeno-ferritica, purch
le caratteristiche meccaniche siano conformi alle prescrizioni relative agli acciai da c.a.,
con lavvertenza di sostituire al termine ft della Tab. 11.3.Ia, il termine f7%, ovvero la
tensione corrispondente ad un allungamento Agt=7%.
La saldabilit di tali acciai va documentata attraverso prove di saldabilit certificate da un
laboratorio di cui allart. 59 del DPR n. 380/2001 ed effettuate secondo gli specifici
procedimenti di saldatura, da utilizzare in cantiere o in officina, previsti dal produttore.
Per essi la qualificazione ammessa anche nel caso di produzione non continua,
permanendo tutte le altre regole relative alla qualificazione.
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3.2.3 CONTROLLI SU BARRE E ROTOLI
La Norma precisa che la sagomatura e/o lassemblaggio delle barre (dritte e/o rese
rettilinee e provenienti da rotoli) possano avvenire nei Centri di Trasformazione, sotto il
Controllo del Direttore Tecnico, ed in Cantiere sotto la vigilanza del Direttore dei Lavori.
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3.2.3.2 CONTROLLI DI ACCETTAZIONE IN CANTIERE su barre e rotoli (D 11.3.2.10.4)
Se il valore dei risultati delle prove eseguite su di uno dei provini ricavato dai tre
spezzoni inferiore a quello prescritto, si preleva un ulteriore provino.
Se la media dei due precedenti e di quello nuovo non soddisfa i criteri di accettazione,
occorre prelevare 10 ulteriori provini da prodotti diversi in presenza del Produttore, che
potr anche assistere allesecuzione delle prove presso il Laboratorio.
Se la media dei 10 risultati non maggiore del valore caratteristico ed i singoli valori
non sono compresi tra il valore minimo ed il valore massimo della soprastante tabella,
il lotto di spedizione deve essere respinto, con segnalazione al Servizio Tecnico
Centrale da parte del Direttore dei Lavori.
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Il prelievo dei campioni deve essere effettuato a cura del Direttore dei Lavori (o di
Tecnico di sua fiducia) che provvede ad etichettare i campioni e a redigere e firmare
apposito Verbale di Prelievo.
Per forniture (elementi sagomati o assemblati) provenienti dai Centri di
Trasformazione, il Direttore dei Lavori ne controlla i requisiti, e, se non vengono forniti
in Cantiere adeguati campioni da sottoporre a prove di Laboratorio, pu recarsi
presso lo stesso stabilimento, effettuare i relativi controlli e disporre il prelievo dei
campioni (eseguito dal Direttore Tecnico del Centro di Trasformazione) da inviare al
Laboratorio, previa personale etichettatura del Direttore dei Lavori, in quanto i controlli
di Cantiere sono comunque obbligatori ed il Direttore dei Lavori ne responsabile.
I campioni devono essere consegnati al Laboratorio Prove dal Direttore dei Lavori
o da Tecnico di sua fiducia.
Per i campioni sprovvisti di marchio o nel caso in cui il marchio rilevato non
dovesse rientrare tra quelli depositati presso il Servizio Tecnico Centrale, le
Certificazioni emesse non possono assumere valenza ai sensi delle vigenti norme e
di ci deve essere fatta esplicita menzione nel Certificato di prova.
Il Direttore dei Lavori deve inoltre accertare che il valore caratteristico del rapporto
ft/fy risulti non inferiore a quello stabilito dal Progettista.
Valgono le medesime procedure per le barre, con le opportune modifiche delle verifiche
dei requisiti, gi riportati nelle tabelle precedenti.
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Vietata la riproduzione anche parziale, se non autorizzata.
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In particolare il Prelievo interessa n 3 saggi da tre diversi pannelli per forniture max di
30 tonnellate, o frazione, con prove di trazione ed allungamento e di distacco dal nodo,
oltre alle verifiche dimensionali.
Se uno dei campioni non soddisfa i requisiti, occorre ripetere le prove su un altro elemento
della medesima partita, che sostituisce quello precedente a tutti gli effetti.
Valgono inoltre le medesime prescrizioni gi riportate per gli ACCIAI PER C.A.
Barre e Rotoli per quanto concerne in particolare il Verbale di Prelievo, la richiesta di
prove e la consegna dei campioni al Laboratorio (da parte del Direttore dei Lavori)
ed i campioni sprovvisti di marchio di identificazione o con marchio non rientrante
tra quelli depositati presso il Servizio Tecnico Centrale.
Le barre di acciaio nervato sono caratterizzate da una sezione effettiva circolare, con le
nervature posizionate al di fuori della predetta sezione effettiva.
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QUADERNO TECNICO A (D 1.1.1) = Rif. D.M. 14-01-2008 (C 1.1.1) = Rif. Circolare 02-02-2009
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3.3 ACCIAIO PER CEMENTO ARMATO PRECOMPRESSO
3.3.1 PRESCRIZIONI COMUNI (D 11.3.3)
ammesso solamente limpiego di acciai qualificati e provvisti di marchio, che debbono
essere controllati sia nei Centri di Trasformazione che in Cantiere.
3.3.2 REQUISITI
Per tutti i tipi di acciaio da c.a.p. richiesto il rispetto dei requisiti di seguito elencati:
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3.3.2.2 PROVE DI PIEGAMENTO (D 11.3.3.5.2.3)
Per le barre ed i fili con 8 mm vengono eseguite le prove di piegamento a 180, su
mandrino avente i seguenti diametri:
5 per i fili
6 per barre con 26 mm
8 per barre con > 26 mm
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QUADERNO TECNICO A (D 1.1.1) = Rif. D.M. 14-01-2008 (C 1.1.1) = Rif. Circolare 02-02-2009
Vietata la riproduzione anche parziale, se non autorizzata.
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Su dette serie di 3 saggi vengono eseguite sia le verifiche dimensionali che le prove di
trazione e di allungamento per le verifiche dei requisiti richiesti presso i Laboratori di cui
allarti. 59 del DPR n380/2001.
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QUADERNO TECNICO A (D 1.1.1) = Rif. D.M. 14-01-2008 (C 1.1.1) = Rif. Circolare 02-02-2009
Vietata la riproduzione anche parziale, se non autorizzata.
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Profilati cavi: tubi prodotti a caldo
Prodotti derivati: travi saldate, profilati a freddo, tubi saldati, lamiere grecate
e la documentazione di accompagnamento delle loro forniture simile a quelle per gli
ACCIAI PER C.A.
Dai prodotti laminati vengono prelevati i saggi per la preparazione delle provette per le
successive prove di Laboratorio.
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QUADERNO TECNICO A (D 1.1.1) = Rif. D.M. 14-01-2008 (C 1.1.1) = Rif. Circolare 02-02-2009
Vietata la riproduzione anche parziale, se non autorizzata.
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3.4.2.2 PREPARAZIONE DELLE PROVETTE
La preparazione delle provette per le prove di Trazione e di Resilienza viene eseguita come
di seguito riportato secondo norme cogenti di riferimento
do
dove Lo 5 , 65 So
2
NORMALE LUNGA NORMALE CORTA
do B C A Lo Lt Lo Lt
mm mm mm mm mm mm mm Mm
10 14 25 80 120 330 70 280
15 19 25 80 180 390 105 315
20 24 25 80 240 450 140 350
25 29 25 80 300 510 175 385
30 50 25 80 360 570 210 420
Qualora sulle provette si volessero applicare degli estensimetri, bisogner adottare provette pi lunghe.
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QUADERNO TECNICO A (D 1.1.1) = Rif. D.M. 14-01-2008 (C 1.1.1) = Rif. Circolare 02-02-2009
Vietata la riproduzione anche parziale, se non autorizzata.
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PROVA DI TRAZIONE: Dimensioni delle provette piatte (UNI EN 10002-1;2004)
Il tratto Lv deve essere perfettamente parallelo e raccordato con le teste.
NELLA LAVORAZIONE NON RISCALDARE IL MATERIALE
a b A B C Lv Lt
mm mm mm mm mm mm mm
3 10 70 20 10 120 280
4 10 70 20 10 120 280
5 10 70 20 10 130 290
6 15 70 25 10 130 290
8 15 70 25 10 140 300
10 20 70 30 10 160 320
12 20 70 30 15 170 340
14 25 70 40 15 180 350
16 25 80 40 15 190 380
18 30 80 45 15 200 400
20 30 80 45 15 220 420
La provetta pu anche essere costituita da una striscia a lati paralleli, purch lo spessore a sia inferiore a 8 mm
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Vietata la riproduzione anche parziale, se non autorizzata.
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3.4.2.3 PRESCRIZIONI
Per tutti i prodotti laminati sono normate le relative prescrizioni:
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Vietata la riproduzione anche parziale, se non autorizzata.
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3.4.2.3.2 Resistenza meccanica requisiti (D 11.3.4.11.2.3) (D 11.3.4.11.3)
Tanto i suddetti laminati a caldo quanto i profilati formati a freddo debbono rispettare i
requisiti riportati nelle sottostanti Tabelle per quanto concerne le tensioni di
snervamento e di rottura, lallungamento percentuale a rottura e la resilienza, valutati su
provette normalizzate.
Tabella A Laminati a caldo (UNI EN 10025-2)
Carico unitario di
Resistenza a trazione Allungamento
snervamento minimo
Rm percentuale minimo RESILIENZA
ReH
N/mm2 L0 = 5,65 S0
N/mm2
per spessori mm per spessori mm per spessori mm
Tipo di acciaio Temp. Energia minima
> 16 > 40 > 63 3 3 > 40 > 63 C J
EN 10027-1 16 40 63 80 <3 80 40 63 80
S 235 JR L 26 L 25 L 24 20 27
S 235 J0 235 225 215 215 360 510 0 27
S 235 J2 T 24 T 23 T 22 -20 27
S 275 JR L 23 L 22 L 21 20 27
S 275 J0 275 265 255 245 430 580 410 560 0 27
S 275 J2 T 21 T 20 T 19 -20 27
S 355 JR L 22 L 21 L 20 20 27
S 355 J0 0 27
355 345 335 325 510 680 470 630
S 355 J2 T 20 T 19 T 18 -20 27
S 355 K2 -20 40
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Tabella B2 Profilati cavi formati a freddo (UNI EN 10219-1)
Mn Cr Mo V Ni Cu
CEV C
6 5 15
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QUADERNO TECNICO A (D 1.1.1) = Rif. D.M. 14-01-2008 (C 1.1.1) = Rif. Circolare 02-02-2009
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a) Prodotti laminati a caldo (UNI EN 10025-2)
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b) Profilati cavi finiti a caldo (UNI EN 10210-1)
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c) Profilati cavi formati a freddo (UNI EN 10219-1)
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In relazione ai manufatti realizzati mediante saldatura, il Costruttore deve essere
qualificato secondo norma UNI EN 3834:2006, e la certificazione dellazienda e
del Personale deve essere operata da Ente Terzo
fy , m
Rd
Per il coefficiente di sovraresistenza del materiale - definito dal
f yk
rapporto tra il valore medio f y , m della tensione di snervamento ed il valore caratteristico
nominale f yk - si possono assumere i seguenti valori: (D 7.5.1)
3.4.2.4 CONTROLLI
Sono obbligatori i controlli sia nei Centri di Trasformazione sia nei Cantieri, da
eseguirsi presso Laboratorio di cui allart. 59 del DPR n 380/2001.
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Vietata la riproduzione anche parziale, se non autorizzata.
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3.4.2.4.2 Controlli di accettazione in Cantiere (D 11.3.4.11.3)
I controlli in Cantiere, demandati al Direttore dei Lavori, sono obbligatori e
consistono nel prelievo da ogni fornitura max di 30 tonnellate, o frazione, di almeno
3 saggi, di cui uno sullo spessore massimo ed uno sullo spessore minimo, da cui
ricavare le provette per le prove di trazione ed allungamento, di resilienza oltre che
per la determinazione della composizione chimica.
I prelievi devono essere eseguiti alla presenza del Direttore dei Lavori o di un
Tecnico di sua fiducia.
I prelievi debbono essere etichettati e, unitamente alla richiesta di prove firmata dal
Direttore dei Lavori, debbono essere consegnati al Laboratorio dallo stesso Direttore
dei Lavori o da Tecnico di sua fiducia.
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QUADERNO TECNICO A (D 1.1.1) = Rif. D.M. 14-01-2008 (C 1.1.1) = Rif. Circolare 02-02-2009
Vietata la riproduzione anche parziale, se non autorizzata.
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3.4.3 ACCIAI PER GETTI (D 11.3.4.3)
Per lesecuzione di parti in getti debbono essere impiegati acciai conformi alla norma
UNI EN 10293:2006 e, se eventualmente saldati, valgono le medesime limitazioni per la
composizione chimica previste per gli acciai laminati.
Quando i connettori vengono uniti alle strutture con procedimenti di saldatura speciali,
senza metallo dapporto, essi devono essere fabbricati con acciai la cui composizione
chimica soddisfi le limitazioni seguenti:
Le tensioni di snervamento fyb e di rottura ftb delle viti, appartenuti alle classi indicate nella
precedente tabella, sono riportate nella sottostante tabella 11.3 XII.b
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Vietata la riproduzione anche parziale, se non autorizzata.
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3.4.7 BULLONI PER GIUNZIONI AD ATTRITO (D 11.3.4.6.2)
I bulloni per giunzioni ad attrito devono essere conformi alle prescrizioni della
Tab. 11.3.XIII Viti e dadi, devono essere associati come indicato nella Tab. 11.3.XII.a
TAB. 11.3.XIII
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