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Margherita Ministeri
Policlinico “G.B. Morgagni” Centro Cuore Pedara
Dipartimento di Cardiologia e Cardiochirurgia – Unità Funzionale di Cardiologia
L’ecocardiografia è una metodica non invasiva, che attraverso l’utilizzo gli ultrasuoni in un
intervallo di frequenza compreso fra 2 e 10 MHz consente di esplorare l'anatomia e la
funzione del cuore. L'esame si compone di più fasi (l'analisi monodimensionale,
bidimensionale, quella Doppler, tridimensionale, doppler e colordoppler) che insieme
forniscono informazioni complete e permettono di eseguire misurazioni e analisi dettagliate
delle strutture cardiache. Con il perfezionamento della tecnica, l'ecocardiografia ha sostituito
progressivamente altri esami più invasivi che prima erano necessari per diagnosticare
alcune malattie del cuore. Può essere eseguita al letto del paziente, non produce alcun
disturbo o danno al paziente stesso e permette di ottenere informazioni in diretta durante
l'esame. Non esistono rischi per il paziente che si sottopone all’esame ecocardiografico
(trattandosi di una tecnica ecografica, si basa, a differenza delle radiografie, sull’uso di onde
acustiche e non elettromagnetiche), tuttavia la sua attendibilità dipende molto dall’abilità e
dall’esperienza dell’operatore. Inoltre, in alcuni pazienti con malattie polmonari o in quelli
obesi può essere difficile ottenere immagini di qualità per l'impossibilità degli ultrasuoni di
penetrare adeguatamente all'interno del torace.
L’ecocardiografia grazie alla sua versatilità trova applicazione in svariati scenari clinici:
• In regime ambulatoriale come esame di screening in paziente con sospetta malattia
cardiaca, Figura 1e 2; o nel Follow-up di pazienti con nota cardiopatia;
L’azienda Policlinico G.B. Morgagni operando su due presidi, avvalendosi di personale medico
specificatamente formato in “imaging cardiovascolare” e sfruttando apparecchiature di
ultima generazione, offre all’utenza un servizio di diagnostica ecocardiografica completa.
Presso il Centro polispecialistico di Catania è attivo un servizio di diagnostica ecocardiografica
ambulatoriale basale (ecocardiogramma transtoracico) al quale possono far riferimento tutti i
pazienti con nota o sospetta malattia cardiaca.
pensi alle protesi valvolari meccaniche) che creano riverberi ed artefatti di immagine.
Per escludere la presenza di trombi e lesioni endocarditiche (infezioni del cuore).
Studiare nei dettagli l’anatomia cardiaca ai fini di un trattamento riparativo (es.
chiusura di un difetto del setto interatriale, riparazione mitralica).
- Ecocardiografia da stress farmacologico: prevede la somministrazione di uno stimo
farmacologico (stress) e permette di studiare il comportamento del muscolo cardiaco o
le variazioni dei parametri emodinamici valvolari durante l’aumento del carico di
lavoro. L’ecostress farmacologico serve a definire la natura dei disturbi accusati dal
paziente, ad accertare la funzionalità del sistema cardiovascolare, a decidere, in base
all’esito, un ulteriore iter clinico e terapeutico.
- Ecocardiografia con contrasto: prevede la somministrazione per via endovenosa di
un mezzo di contrasto durante l’esecuzione di un ecocardiogramma transtoracico o
transesofageo. I mezzi di contrasto adoperati in ecocardiografia sono diversi dai
tradizionali mezzi di contrasto radiologici. L’effetto ecocontrastografico è dovuto alla
formazione di microbolle che, aumentando la riflessione degli ultrasuoni, potenziano il
segnale acustico e migliorano la qualità dell’immagine ecocardiografica (migliore
definizione dei bordi endocardici e dei flussi valvolari, possibilità di valutare la
perfusione coronarica). E’ possibile escludere la presenza di trombi e/o fare diagnosi
di miocardio non compattato.
- Ecocardiografia con iniezione di soluzione salina agitata o “bolle” indicato per la
diagnosi di cardiopatia congenita con shunt destro-sinistro e/o nel sospetto di
cardiopatia emboligena (pervietà del forame ovale), Figura 3.
S’inizia con una valutazione ecocardiografica transtoracica con la quale si studia nel dettaglio
la patologia cardiaca da correggere ed al contempo si ottengono dati circa la funzione ed
anatomia cardiaca globale. L’insieme di queste informazioni unitamente ai dati clinici guida la
scelta terapeutica sia in termini di terapia medica versus terapia chirurgica sia il tipo di
tecnica chirurgica da utilizzare.