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Zu
Beginn
des
neuen.

Die
Theorie
der
Involution.

Helmut
Hubner


(L’alba
dei
nuovi
dei
e
la
teoria
dell’involuzione)




Traduzione
dall’originale.


Osserva
il
gregge
che
pascola
davanti
a
te:
non
sa
che
cosa
sia
ieri,
che
cosa
sia
oggi:
salta
intorno,
mangia,

digerisce,
salta
di
nuovo.
È
così
dal
mattino
alla
sera
e
giorno
dopo
giorno,
legato
brevemente
con
il
suo
piacere
e

il
suo
dispiacere,
attaccato
cioè
al
piolo
dell'attimo
e
perciò
né
triste
né
annoiato…
L'uomo
chiese
una
volta

all'animale:
"Perché
mi
guardi
soltanto
senza
parlarmi
della
felicità?"
L'animale
voleva
rispondere
e
dice:
"Ciò

avviene
perché
dimentico
subito
quello
che
volevo
dire"
–
ma
dimenticò
subito
anche
questa
risposta
e
tacque:

così
l'uomo
se
ne
meravigliò.
Ma
egli
si
meravigliò
anche
di
se
stesso,
di
non
poter
imparare
a
dimenticare
e
di

essere
sempre
accanto
al
passato:
per
quanto
lontano
egli
vada
e
per
quanto
velocemente,
la
catena
lo

accompagna.
È
un
prodigio:
l'attimo,
in
un
lampo
è
presente,
in
un
lampo
è
passato,
prima
un
niente,
dopo
un

niente,
ma
torna
come
fantasma
e
turba
la
pace
di
un
istante
successivo.
Continuamente
si
stacca
un
foglio
dal

rotolo
del
tempo,
cade,
vola
via
–
e
improvvisamente
rivola
indietro,
in
grembo
all'uomo.
Allora
l'uomo
dice
"Mi

ricordo".



Da
(Considerazioni
inattuali)
Friedrich
Nietzsche




I


E
venne
l’Uomo.


Il
suo
aspetto
era
come
d’oro
e
la
sua
voce
tonante
come
il
rombo
di
un
vulcano
in
eruzione,
alto
possente

incredibilmente
bello.
Egli
salì
al
cielo
e
spodestò
gli
antichi
dei
loro
piedistalli
d’argilla,
precipitandoli
nell’oblio

più
profondo
e
cancellando
per
sempre
i
loro
empi
nomi
dalle
montagne
della
terra.


L’Uomo
si
assise
sul
podio
più
alto
e
chiamò
a
se
tutti
gli
esseri
inferiori
della
terra
e
questi
gli
si
prostrarono
ai

piedi,
poi
chiamò
a
se
gli
animali
e
anche
costoro
gli
si
prostrarono
ai
suoi
piedi,
poi
chiamò
a
se
gli
elementi

della
natura,
aria,
acqua,
fuoco
e
terra
e
anche
questi
ultimi
con
referenza
s’inchinarono
al
nuovo
re.


Egli
parlò
agli
esseri
inferiori,
agli
animali
tutti
e
agli
elementi
e
tutti
s’inchinarono
ai
suoi
piedi
lucenti.

A
ognuno
assegnò
un
compito
preciso
e
tutti
obbedirono,
gli
esseri
più
bassi,
gli
animali
tutti
e
gli
elementi
e
così

un
nuovo
ordine
fu
stabilito.


Allora
il
vecchio
dio
domandò
all’Uomo:‐“
perché
mi
fai
questo?”
Io
ti
ho
creato,
ho
fatto
in
modo
che
la
tua
stirpe

si
generasse
sulla
faccia
della
terra
e
la
rendesse
feconda.
Ora
tu
mio
figlio
mi
cacci
dal
mio
trono
nel
cielo.


L’Uomo
rispose:‐“
la
tua
stirpe
non
esiste
più,
la
tua
progenie
fatta
di
carne
e
sangue,
debole
e
ignorante

appartiene
al
passato,
un
passato
che
sarà
presto
dimenticato”.
Io
ho
reso
prefetto
ciò
che
tu
hai
creato
difettoso,

Io
ho
reso
possibile
l’immortalità,
cosa
che
era
solo
priorità
tua.
D’ora
in
avanti
non
vi
saranno
più
differenze,

l’Uomo
nuovo
non
ha
più
bisogno
degli
dei,
perché
egli
stesso
s’è
autoproclamato
dio.


Allora
il
vecchio
dio
gli
chiese:‐“che
sarà
mai
di
me?”


Il
nuovo
dio
gli
rispose:‐“
il
tuo
nome
sarà
cancellato
dalla
faccia
di
tutte
le
terre
e
i
pianeti,
sari
condannato

all’oblio,
a
errare
senza
meta
né
pace,
per
l’eternità
e
questa
sarà
la
tua
condanna”.


Detto
questo
la
vecchia
divinità
si
dileguò
e
mai
più
fece
ritorno.


II


Dio
si
evolse
e
creò
l’uomo.

L’Uomo
s’involse
e
creò
dio.


III


L’Uomo
per
evolversi
non
deve
avere
ostacoli
davanti
a
se.

La
morale
retrograda
di
certi
movimenti
mistici
è
controproducente
per
il
cammino
che
l’umanità
debba

intraprendere.

L’Uomo
è
nato
libero.

L’Uomo
è.

Gli
esseri
inferiori
sono
stati
creati
per
asservire
l’Uomo,
giusto
che
Egli
se
ne
serva.



IV


La
macchina
umana
così
come
fu
progettata
non
è
più
conciliabile
con
i
tempi.

Riprogettazione
meccanica‐genetica
e
rinascita
a
nuova
vita.

Immortalità,
superiorità,
divinità.


V


La
bellezza
è
la
completezza
di
quell’opera
mirabile
che
fu
creata
e
mai
portata
a
termine,
nostro
compito
è
di

completare
quest’opera
per
renderla
immortale.


VI


La
creazione
di
una
nuova
stirpe
che
trascende
le
antiche
deità,
Uomo
generato
dall’uomo,
superiore
ai
suoi

simili,
concepito
per
regnare
nell’eternità,
un
dio
vivo,
che
si
nutre
di
cose
vive.



VII

L’oblio
non
è
concepito
nell’enciclica
umana,
è
l’ora
di
una
trasformazione,
di
quella
metamorfosi
che
renderà

l’essere
umano
superiore
a
un
dio,
in
grado
di
auto
generarsi
in
eterno.



VIII

Leitlinien

(Linee
guida)


Am
Beispiel
von
den
Tieren

(l’esempio
dagli
animali)


L’uomo
ha
sempre
imparato
dagli
animali,
di
ciò
dobbiamo
renderne
atto.
L’Uomo
nuovo
fa
di
necessità
virtù.


Dagli
animali
più
forti
e
da
quelli
più
furbi,
l’antico
Adamo
ha
imparato
a
cacciare,
riparasi
dalle
intemperie,

trovare
rifugio,
cibo,
acqua
ad
accoppiarsi
per
rinverdire
la
specie.


I
più
minuscoli
insetti
nascondevano
piccoli
segreti
di
sopravvivenza,
l’Uomo
nuovo
ha
imparato
anche
da
loro.

Molte
specie
animali,
senza
evolversi
sono
giunte
sino
a
noi
più
longeve
di
altre
che
si
sono
sviluppate
con

l’andare
del
tempo.


L’immortalità
sta
all’uomo
come
l’idea
alla
realizzazione.

Indubbio
è
che
così
come
fu
concepito
l’uomo
non
può
raggiungere
il
suo
scopo
primario
che
sta
nell’immortalità.

La
scienza,
la
genetica,
la
bio‐genetica
ha
dato
all’uomo
input
per
auto‐rigenerarsi
in
quell’essere
che
Friedrich

Nietzsche
teorizzò
nel
super
uomo.

L’eliminazione
di
qualsiasi
morale
etica
atta
a
ostacolare
questa
prerogativa
è
da
considerarsi
giusta.

Le
religioni
o
pseudo
tali
che
limitano
tali
libertà,
devono
essere
messe
al
bando,
al
pari
dei
loro
stessi
dei
che
le

hanno
innalzate
come
bandiere
ipocrite
di
fasulle
ideologie.


L’unica
ideologia
plausibile
è
l’uomo
e
la
sua
rinascita.


Gli
esseri
inferiori
sono
da
considerarsi
al
servizio
di
questa
progredita
avanzata
verso
la
perfezione,
e
dunque

oggetto
di
sperimentazioni
e
manipolazioni,
atte
a
raggiungere
gli
scopi
prefissi,
che
cito
in
tre
punti

fondamentali:

1. Raggiungimento
dell’immortalità

2. Supremazia
dell’Uomo,
su
qualsiasi
altro
essere.

3. Dominazione
sugli
eventi.

Sono
da
considerarsi
esseri
inferiori
e
quindi
non
appartenuti
alla
nuova
generazione
dei
viventi,
tutti
quelli
che

hanno
rifiutato
e
respingono
la
trasformazione
dell’uomo
in
Uomo,
in
una
nuova
generazione
che
abolendo
tutto

il
corollario
di
etica
e
sentimenti
che
hanno
per
millenni
tenuto
l’uomo
in
schiavitù
da
se
stesso,
negano
questo

passo
fondamentale
verso
l’autogenesi.

L’uomo
è
dio
al
centro
dell’universo
come
le
antiche
teorie
illuministe
hanno
cercato
di
fare
emergere
e
che
oggi

a
distanza
di
secoli
sono
innalzate
come
bandiere
di
libertà.


Paradossalmente
l’evoluzione
umana,
passa
per
un’involuzione
che
riporta
indietro
l’essere
umano
allo
stadio

primordiale,
per
poi
perfezionarsi
in
quella
creatura
unica
destinata
a
essere
al
centro
di
tutto.

Involuzione
è
la
nascita
di
nuove
divinità
auto
generate
e
autosufficienti
serbate
a
occupare
il
posto
che
gli
spetta

nel
panteon
dell’immortalità.


Tafeln
des
Gesetzes

(le
tavole
della
legge)


Rifiutiamo
le
religioni
di
qualsiasi
credo
e
confessione
che
inibisce
il
nostro
processo
di
cambiamento.

Respingiamo
le
antiche
morali
che
limitano
le
nostre
azioni.

Rigettiamo
con
forza
a
chi
si
oppone
con
qualsiasi
mezzo
alla
creazione
dell’Uomo.

Ogni
mezzo
è
lecito
perché
non
v’è
morale
se
queste
sono
soppresse
per
il
benessere
dell’umanità.

Assistiamo
oggi
alla
nascita
di
un
nuovo
dio.

Lui
è
il
centro
dell’universo,
la
bellezza
senza
confini,
il
puro
pensiero,
l’energia,
la
vita
eterna
e
il
sogno

realizzato.

Che
bisogno
abbiamo
dunque
di
chi
ci
insegna
la
morale?

Che
necessità
abbiamo
più
degli
dei,
se
siamo
noi
stesse
divinità?

Al
rogo
!
che
brucino
dunque
le
antiche
ideologie,
le
false
filosofie,
le
ipocrite
moralità.
Al
rogo
i
falsi
dei
e
i
loro

bugiardi
profeti.

Dalla
sacra
pira
della
scienza
e
della
ragione
si
sprigionerà
una
fiammata
che
innalzandosi
verso
il
cielo
brucerà

le
vesti
sacre
di
coloro
che
per
millenni
hanno
giudicato
il
nostro
lavoro.
Fuoco
dal
fuoco
e
che
sia
maledetto
il

tempo
passato
e
il
tempo
perso
a
causa
loro.

Rinnegando
il
passato,
neghiamo
le
false
verità,
e
tutto
ciò
che
“loro”
ci
hanno
sempre
voluto
insegnare.


L’uomo
ha
generato
l’Uomo,
rendiamoli
grazia.


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