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CCD

G.B. Morgagni

Infezioni correlate all’assistenza (I.C.A.)


Prevenzione e Sorveglianza

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Infezioni correlate all’assistenza

Microrganismi
Infezioni resistenti
emergenti
Procedure
invasive

Risorse
umane
disponibili

Pazienti
più gravi

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Infezioni in corsia
• Sono da 450mila a 700mila gli italiani che si
ammalano nei luoghi di cura.
• Da 5000 a 7000 morti Sono prevenibili 30%
• “Serve più attenzione alle norme igieniche”
• “Troppi antibiotici rafforzano i germi”
L’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità),
addirittura, stima che nel 2050 le morti dovute allo
stesso motivo potrebbero salire a ben 10 milioni ogni
anno. Un numero pari ai decessi per tumore e diabete
messi insieme.
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Impatto economico delle


Infezioni Correlate all’Assistenza

Costi per il singolo Costi addizionali


paziente (morbosità, per il sistema
mortalità, extra- sanitario e per
degenza) l’intera società

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Pseudomonas aeruginosa
• Ha bisogno di pochissime risorse
nutritive e spopola, così, sulle
superfici più disparate, da quelle
dei dispositivi ospedalieri
(endoscopi, spirometri) ai
disinfettanti, alle piscine per
fisioterapia, ai lavandini

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Clostridium difficile
studio dell'American
Journal of Infection
Control pubblicato
Sopravvivenza
nel 2013
nell’ambiente
> 5 mesi

• Batterio particolarmente difficile


da debellare con una semplice
passata di panno. Il patogeno è
tra i principali responsabili di
diarrea e irritazione al colon, e
colpisce soprattutto gli anziani o
chi ha difese immunitarie basse.

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Sopravvivenza
nell’ambiente
Staphylococcus aureus da 5 giorni a > 7 mesi

• Alcuni ceppi di questo batterio


normalmente presente sulla cute possono
provocare manifestazioni morbose e
aggressive del patogeno, sotto forma di
infezioni più o meno gravi.
• Nella foto, lo Staphylococcus aureus sulle
mani di un impiegato nel settore sanitario.

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15% cellulari in
uno studio

Stafilococchi coagulasi negativi


ghanese

• Questi batteri sono responsabili


del 30% delle infezioni
sanguigne contratte in Ospedale
• Si tratta di patogeni resistenti a
molti farmaci, difficili da
debellare.

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Streptococco
• Si trova in genere in due forme:
quello di tipo A, responsabile di
una delle più frequenti faringo-
tonsilliti in età pediatrica; e
quello di tipo B, che può causare
una vasta gamma di infezioni
anche in età adulta, dalle
polmoniti alle infezioni del tratto
urinario.

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Escherichia coli
• . È un batterio normalmente
presente nel nostro intestino, e
necessario al processo digestivo. Si
tratta, pertanto, di un batterio
fecale.
• Un ceppo particolare, l'O157:H7, o
Escherichia coli enteroemorragico,
associato all'assunzione di cibi
contaminati o poco cotti, è
particolarmente pericoloso, perché
provoca diarrea emorragica,
anemia e insufficienza renale.

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. Uno studio turco condotto su
200 cellulari utilizzati da
personale sanitario negli
ospedali ha evidenziato che
Lieviti
lieviti e funghi sono presenti
sull'11,9 % dei dispositivi
mobili.

• Alcuni, come la Candida


albicans, responsabile di
infezioni al cavo orale e alla
vagina, sono normalmente
presenti nel corpo umano e
limitati, nella diffusione, dal
sistema immunitario

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Muffe

• Non si trovano solo sulla frutta


dimenticata in frigorifero
• a lungo andare, se inalate
possono causare difficoltà
respiratorie, come respiro corto,
naso chiuso e - in rari casi -
infezioni polmonari.

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Potenziale tempo di sopravvivenza di microrganismi
nell’ambiente
Da: GImPIOS – vol 5, n.4, ottobre-dicembre 2015

MICRORGANISMO SOPRAVVIVENZA
NELL’ AMBIENTE

Enterococchi Da 5 giorni a > 4 mesi


Vancomicino-reisistenti
(VRE)

Acinetobacter spp. Da 3 giorni a >5 mesi

Klebsielle spp. CPE Da 2 ore a 30 mesi

Norovirus Da 8 ore a 7 giorni

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Muffe e batteri sopra una banconota al microscopio
Analizzando i microbi presenti sulle banconote in circolazione a
New York, gli scienziati hanno trovato di tutto: dai batteri
dell’ulcera all’antrace.
• In totale sono stati identificati oltre 3 mila tipi
di batteri, incluse alcune specie resistenti agli
antibiotici; solo per il 20 per cento circa del
Banconota al microscopio
DNA batterico è risultato appartenere a
specie conosciute, mentre per il resto si tratta
di microbi non ancora classificati.
• Le specie più abbondanti identificate sui soldi
sono i batteri che causano l’acne, seguiti dalla
flora batterica normalmente presente sulla
pelle. Ma è stata riscontrata anche la presenza
di specie di stafilococchi patogeni e di batteri
associati all’ulcera gastrica, alla polmonite e
alle intossicazioni alimentari.

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Trasmissione salivare
• un appassionato bacio alla francese di
10 secondi è sufficiente per ereditare
80 milioni di batteri dal partner.
• È quanto emerge da uno studio
olandese pubblicato sulla rivista
Microbiome, secondo il quale le
coppie più affiatate avrebbero anche
comunità di batteri orali molto simili.
• Secondo alcuni biologi avremmo 10
volte più germi che cellule: in pratica,
siamo una comunità di microrganismi
che cammina. Soltanto nella bocca,
vivono 700 diverse varietà di batteri.

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Didier Pittet dell'Ospedale Universitario di Ginevra.

• Sporchi quasi quanto le dita


«Anche nelle migliori strutture, i
medici dimenticano spesso di lavarsi
le mani; e quando accade, si scordano
senz'altro anche di disinfettare lo
stetoscopio» tra un soggetto e l'altro.
Le analisi successive a ciascuna visita
hanno rivelato, sul dispositivo
d'ascolto dello stetoscopio (il
diaframma), una concentrazione di
batteri inferiore soltanto a quella
rinvenuta sui polpastrelli (guantati)
dei medici e maggiore di quelle
registrate, per esempio, sui palmi o sul
dorso delle loro mani.

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29/10/18
Numero di batteri
nei diversi distretti dell’organismo

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Staphilococcus Acinetobacter Enterobacter
aureus baumannii species

Enterococcus
Pseudomonas
species Klebsiella
aeruginosa
pneumoniae

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• Dispositivi non critici: termometri,fonendoscopi,padelle
Dispositivi semi-critici: gastroscopi,colonscopi ecc.)
• Dispositivi critici: artroscopi, laparoscopi, aghi e pinze per
biopsie, strumentario chirurgico

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< 5 micron

50 micron < 5 micron


100 micron

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< 5 micron

Morbillo
Varicella

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FATTORI DI
INFEZIONI OSPEDALIERE RISCHIO

ESTRINSECI
MODIFICABILI

INTRINSECI • Procedure diagnostiche e


terapeutiche invasive
NON MODIFICABILI • Tipo e durata dell’intervento
chirurgico
Età • Durata della degenza
• Presenza e durata della
Sesso
permanenza del catetere
Stato nutrizionale urinario
Malattie croniche • Uso inappropriato degli
Deficit immunitari antibiotici
• Uso di antiacidi
• Mancata adozione di misure
di prevenzione
• Affollamento dei Reparti di
degenza
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Le sedi di infezioni correlate all’assistenza
sedi

altre
15% urinaria
26%

chirurgiche
16%

sepsi respiratoria
18% 25%

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Le infezioni correlate all’assistenza
Sedi e letalità

Sede Letalità% gg. dall’ accesso in


ospedalle

Urinaria <1 2

Respiratoria 5-20 8

Sepsi 10-40 14

Chirurgiche 2 7

Altre Variabile 3

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Modalità di trasmissione
• Contatto

• Mediante goccioline di grandi dimensioni “droplet” ,


( particelle > 5 micron ) distanza < 1-2m

• Via aerea “droplet nuclei “ ( particelle < 5 micron )


- disseminazione di nuclei di goccioline = residui di piccole
particelle di goccioline evaporate contenti microrganismi che
rimangono sospese nell’aria per un lungo periodo di tempo
- disseminazione di polveri che contengono l’agente infettivo
• Veicolo comune ( acqua,cibo,materiale,apparecchi …)

• Vettori esterni ( zanzara, mosca, altri parassiti )

Pietro Di Gregorio 29/10/18 Venezia 17 - 18 novembre2003


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FFP2
FFP3

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Talking walls (muri parlanti)

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PRECAUZIONI

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LINEE-GUIDA

PROTOCOLLI

GRUPPO DI LAVORO STANDARD


MULTIDISCIPLINARE
GRIGLIE DI VALIDAZIONE

GRIGLIE DI RILEVAZIONE
(indicatori)

Livelli accettabili di
risultato
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PRECAUZIONI
Principali misure per la prevenzione e il controllo delle ICA

•Precauzioni standard
(per tutti i liquidi biologici, cute e mucose)
•Precauzioni basate sulla modalita’ di
trasmissione

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PRECAUZIONI di ISOLAMENTO
BASATE sulle
MODALITÀ di TRASMISSIONE

1. Un supplemento alle precauzioni standard


(CDC - IA)

2.Utilizzate nell’assistenza di pazienti con


sospetta o accertata infezione o colonizzazione
da parte di microrganismi particolarmente
contagiosi o importanti epidemiologicamente
(CDC - IA)

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TRASMISSION E

DROPLET AEREA
CONTATTO

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Trasporto del paziente


PRECAUZIONI PER GOCCIOLINE (DROPLETS) Se è necessario trasportare il
paziente, insegnargli a
indossare la mascherina
• Collocarechirurgica
nellae a osservare
stessa le norme
stanza
di
(cohorting) igiene
i pazienti chechehanno
respiratoria riduconouna
la
infezione sostenuta dallo
trasmissione stesso
microrganismo
• Se nella stessa stanza con paziente
che non ha la stessa infezione,
assicurarsi che i due pazienti siano posti
ad una distanza >1 metro
• Indossare la mascherina chirurgica
all’ingresso della stanza del paziente se
ci si avvicina a meno di un metro

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Trasporto del paziente
26

Se è necessario trasportare il
PRECAUZIONI PER VIA AEREA paziente, insegnargli a
indossare la mascherina
• Collocare i pazienti in una stanza
chirurgica e a osservare le norme di
per l'isolamento respiratorio:
igiene respiratoria che riducono la
pressione negativa, 6-12 ricambi
aria, porte chiuse. Dopo la
trasmissione
dimissione le porte devono
essere tenute chiuse per un
tempo sufficiente alla rimozione
di microrganismi a trasmissione
aerea. Il paziente deve rimanere
confinato nella propria stanza e
disporre di bagno
• Insegnare ai pazienti ad indossare
la mascherina e ad osservare le
norma che riducono la
FFP2
trasmissionerespiratoria
FFP3

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PRECAUZIONI PER VIA AEREA


Ambiente per isolamento protettivo
HIV, Trapiantati)
• Sistemare il paziente sottoposto a trapianto allogenico di
midollo in un ambiente per isolamento protettivo al fine di
ridurre la possibile esposizione a miceti ambientali es.
Aspergillo
• Assicurare che l'ambiente mantenga una pressione positiva;
utilizzare un'anticamera per garantire un bilancio della
pressione fra l'ambiente isolato e il corridoio. Sigillare la
stanza in modo da prevenire l'ingresso di aria dall'esterno.
Utilizzare filtri HEPA. Prevedere almeno 12 ricambi di aria
all'ora
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PRECAUZIONI DA CONTATTO
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• Collocazione del paziente in stanza singola

• Oppure stessa stanza con pazienti


infetti/colonizzati dagli stessi patogeni
• Strumentazione e dispositivi per la cura del paziente
• Guanti sovracamice, anche per i familiari
• Misure ambientali

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PRECAUZIONI DA CONTATTO

2) Strumentazione e dispositivi per la cura


del paziente

Manipolare le attrezzature per la cura del paziente e


strumenti secondo le precauzioni standard

Utilizzo di attrezzature non critiche monouso o dedicato.


Se non possibile, pulire e disinfettare gli strumenti tra
un paziente e l'altro

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PRECAUZIONI DA CONTATTO
3) Misure ambientali

Sanificazione frequente (almeno 1 volta al giorno), con


particolare attenzione alle superfici toccate più
frequentemente e agli oggetti a più stretto contatto con il
paziente

Sospendere le precauzioni da contatto alla scomparsa dei


segni e sintomi di infezioni in linea con le
raccomandazioni specifiche per il patogeno

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PRECAUZIONI DA CONTATTO
Prima di venire a contatto diretto con un paziente che ha un’infezione causata da

Klebsiella pneumoniae multiresistente agli


antibiotici

E’ necessario che l’operatore sanitario pratichi


sempre l’igiene delle mani e indossi sempre il
sovracamice e i guanti monouso

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PRECAUZIONI DA CONTATTO

Clostridium difficile

E’ necessario appplicare isolamento da contatto in


stanza singola o nell’impossibilità si può adottare
l’isolamento in coorte

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29/10/18 Pietro Di Gregorio
Dottore, in questo
ospedale
diventa impossibile
causare infezioni
come vogliamo!

The University of Geneva


Hospitals
against DIRTY STAPH :
war has started
29/10/18 Pietro Di Gregorio 67
Dolce casa

29/10/18 Pietro Di Gregorio 68


Grazie per l’attenzione

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