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IVECO PROTEZIONE ALLO STATO FINALE DEI

18-1600
Standard PARTICOLARI METALLICI COSTITUENTI IL Page 1/13
CAPITOLATO
VEICOLO INDUSTRIALE Date 04.04.2012
All rights reserved. This standard must not be reproduced or in any way utilized by other parties without the written consent of IVECO.

Supervisore: IVECO STD. 19-0201

Gestore: IVECO STD. 19-0201


In case of dispute the only valid reference is the original italian edition.

Edition Date Description of modifications Group


1 11.07.1988 Nuovo.

9 01.03.2005 Aggiunto Nota nel riquadro a pagina 1, modificato: Ente Supervisore,


Gestore, punto 8.1.4, Prospetti III, V e Norme citate a pagina 9.
10 15.07.2005 Modificato punto 2.2. Aggiunto punto 2.3 e punto 9.
11 28.11.2006 Modificato Ente al Supervisore e Gestore. Eliminato nota a pagina
1. Modificato: Prospetto I; i punti 3.2.1, 3.2.2, 4; Prospetto II, punto
HANDLING ON INTERLEAF

5, Prospetto III, Prospetto V, punto 7, Norme Citate. Eseguito modi­


fiche redazionali.
12 20.10.2008 Modificato Supervisore, Gestore, il punto 2.3, Prospetti III, IV, V e
Norme Citate. Eliminato il punto 7 “Caratteristiche protettive dei par­
ticolari protetti con rivestimenti alternativi alla verniciatura". Aggiunto
il punto 9 “Collari a nastro con serraggio a vite". Effettuato modifiche
redazionali.
CMD
13 30.09.2009 Aggiornato indicazione Supervisore e Gestore.
14 04.04.2012 Modificato: il punto 4 “Operazioni meccaniche di eliminazione spi­
goli”, Nota 5 al Prospetto III e le Norme Ciatate. Effettuato modifiche
redazionali. (DA)

IN CASO DI STAMPA LA COPIA È DA RITENERSI NON CONTROLLATA, PERTANTO, È NECESSARIO VERIFICARE L'AGGIORNAMENTO NELL'APPOSITO SITO WEB

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1 SCOPO

Definire le classi di protezione dei materiali metallici in funzione del loro posizionamento sul
veicolo e dell'esigenza qualitativa, estetica e protettiva corrispondente (vedere Prospetto V).
Definire i cicli minimi di protezione di carattere generale per ciascuna Classe in relazione alle
seguenti tipologie:
a) Particolari e Gruppi verniciati.
b) Elementi di collegamento filettati o particolari metallici vari non verniciati.
c) Particolari di alluminio.

Il presente IVECO STD. annulla e sostituisce integralmente i seguenti IVECO Standards:

17-1600 “Cicli di verniciatura per particolari metallici da montare su telaio e su carroz­


zeria".
17-1600-A001 “Ciclo di protezione per ponti, assali, e sospensioni anteriori".
17-1600-A002 “Ciclo di protezione su serbatoi combustibile in lamiera in acciaio non rive­
stita e in acciaio alluminata".
17-1600-A003 “Modalità per l'esecuzione della protezione dei cambi in ghisa e relativa flan­
gia di accoppiamento con albero di trasmissione".
17-1600-A004 “Modalità per l'esecuzione della protezione degli alberi di trasmissione e
relative flange di accoppiamento (Cambio/Ponte)".
10-4152 “Classi di protezione dei particolari metallici impiegati su veicolo".

2 INDICAZIONE NELLA DOCUMENTAZIONE ENGINEERING

Sui disegni o sugli IVECO STD. relativi al componente deve essere indicato, in alternativa:

2.1 PROTEZIONE SUPERFICIALE secondo IVECO STD. 18-1600 CLASSE ... (A , B , B1, B2, C, D)

oppure

2.2 ELIMINAZIONE SPIGOLI secondo Prospetto II dell'IVECO STD. 18-1600 e PROTEZIONE


SUPERFICIALE secondo IVECO STD. 18-1600 CLASSE ... (A , B , B1, B2, C, D)

qualora sia richiesta un'operazione meccanica per migliorare la protezione anticorrosiva sugli
spigoli.

Oltre alle prescrizioni sopra riportate se è necessario effettuare la sigillatura delle giunzioni delle
traverse dei telai si dovrà indicare.

2.3 SIGILLATURA DELLE GIUNZIONI DELLE TRAVERSE INDICATE A DISEGNO, SECONDO LE


MODALITÀ RIPORTATE AL PUNTO 8 DELL'IVECO STD. 18-1600.

NOTA: Per il gruppo telaio l'indicazione della protezione deve essere riportata su tutti i disegni dei singoli
componenti (longheroni, traverse).

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3 CLASSI DI PROTEZIONE (Da indicare a disegno)

PROSPETTO I

Classe Esigenze dei particolari Esempi particolari interessati

Scocca - Specchi retrovisori - Tergicristalli -


Struttura metallica kit aerodinamico - Strut­
Particolari a diretto contatto degli agenti tura metallica alette parasole - Paraurti
A
atmosferici. metallici - Serratura aggancio cabina - Dispo­
sitivo arresto porta - Elementi di fissaggio
scocca (viti, bulloni, dadi, rosette), etc.

Telaio e relativi particolari, compresi gli


B elementi di fissaggio.
[1] B2 Particolari a diretto contatto degli agenti Particolari sotto calandra (classe B).
atmosferici con caratteristiche prevalente­ Pedane di salita cabina esterne.
mente strutturali, in vista diretta.

B1 Solo per ponti e assali

Particolari a diretto contatto degli agenti


C Motore e relativi particolari
atmosferici, non in vista diretta.

Particolari non a diretto contatto degli agenti Pedaliere - Ossature sedili - Elementi di fis­
D
atmosferici. saggio - etc., montati all'interno cabina.

NOTA: Le sottoclassi S1B - S2A -S2B - S2C sono state soppresse. Per l'eventuale trascodifica riferirsi
alle corrispondenti Classi B, A, B, C così come sono indicate nel Prospetto I.

[1] I particolari devono essere forniti solo con cataforesi o antiruggine (Prospetto III). Lo smalto
sarà applicato nella fase di finitura dell'autotelaio.

3.1 Per soli particolari protetti con verniciatura

3.1.1 Qualora sulla documentazione Engineering fossero indicate le Classi 1, 2, 3, 4, 10, 20 non
più contemplate nel presente STANDARD, si devono intendere le seguenti uguaglianze:
IVECO STD. 18-1600 - Classi 1, 2, 3, 4 = Classe B
IVECO STD. 18-1600 - Classe 10 = Classe A
IVECO STD. 18-1600 - Classe 20 = Classe D

3.2 Note a carattere generale

3.2.1 Su materiali ferrosi non sono accettate zone prive di protezione.


Per le superfici lavorate, e successivamente accoppiate, è necessario prevedere a disegno una
adeguata protezione uniforme, priva di difetti superficiali (es. cataforesi, rivestimenti privisti nel Pro­
spetto IV).

3.2.2 Le parti in lega leggera di regola non vanno protette. Se è necessaria la protezione si dovrà
prescriverla a disegno, secondo quanto previsto nel Prospetto IV.
Particolari di ottone o di rame non vanno protetti.

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4 OPERAZIONI MECCANICHE DI ELIMINAZIONE SPIGOLI

Allo scopo di ottenere la resistenza alla corrosione prevista anche sulle superfici tranciate, si
dovrà prescrivere l'operazione riportata nel Prospetto II. È da indicare a disegno per compo­
nenti dell'autotelaio in vista.

PROSPETTO II

Classi
Descrizione fase del ciclo
A B [2] B1 [3] B2 C D

La scelta del trattamento (ad


esempio molatura, burattatura,
barilatura, ecc.) deve essere fatta
ROTTURA SPIGOLI SU in funzione di:
PARTICOLARI OTTENUTI - tipologia componente; Si Si - Si - -
PER TRANCIATURA
- forma;
- dimensioni;
- entità del difetto.

5 CICLI DI PROTEZIONE E VERNICIATURA (Minimi richiesti)

I cicli di protezione e verniciatura, minimi richiesti, sono i seguenti:


- Particolari verniciati (vedere Prospetto III).
- Elementi di fissaggio, particolari protetti con rivestimenti alternativi alla verniciatura
(vedere Prospetto IV).

PROSPETTO III

Classi
Descrizione fase del ciclo
A B [2] B1 [3] B2 C D

Sabbiatura/Granigliatura -

PULIZIA MECCANICA
Spazzolatura Si [5] - Si [5] Si [5] Si [5]
SUPERFICIALE [4]
Si [5]
Carteggiatura

Fosfatazione al ferro (solo per


-
materiali ferrosi non prerivestiti)
PRETRATTAMENTO Si [5] - Si [5] Si [5] Si [5]
Fosfatazione allo zinco [6] Si

Alto spessore (30-40 µm) Si [7]


Si [5]
Si [5] [9] Si [5] Si [5]
CATAFORESI Medio spessore (20-30 µm) Si [8] − [9]
[9] [9]
[10]
Acrilica a finire (≥ 35 µm) - -

(segue ==>)
Per le NOTE [2], [3], [4], [5], [6], [7], [8], [9] e [10] vedere pagina 5.
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(==> continua)

Classi
Descrizione fase del ciclo
A B [2] B1 [3] B2 C D

Bicomponente (30-40 µm) Si - Si


Si [5]
ANTIRUGGINE - Si [5]
[10]
Monocomponente (30-40 µm) - Si -

Mono (130 oC) o Bicomponente


FONDO ANTIPIETRA Si [8] - - - - -
(30-40 µm)

Mono (130 oC) o Bicomponente


Si
(30-40 µm)
Si [5] -
Si [5]
SMALTO Polveri (40-110 µm) Si [11] - Si [5]
[12]

Monocomponente a bassa
- - Si
temperatura (30-40 µm)

[2] Per serbatoi combustibile in lamiera ferrosa o prerivestita, fare riferimento al punto 6.

[3] Solo ponti e assali.

[4] Operazione da effettuarsi in presenza di bave di tranciatura, ossidazioni, sfridi di saldatura,


superfici tagliate al laser.

[5] Prodotti e cicli alternativi per la stessa fase, purché compatibili con il particolare da trattare.
Su acciaio non prerivestito è da evitare l'utilizzo di pretrattamenti esenti da fosfati di zinco, per
particolari delle classi A, B e B2.

[6] Per lamiere zincate o alluminio, si dovranno impiegare fosfatanti specifici.

[7] Ciclo scocche a due strati.

[8] Ciclo scocche a tre strati.

[9] Esclusi i particolari che non possono subire l'immersione in bagni di pretrattamento o verni­
ciatura in quanto viene compromessa la loro funzionalità (es.: particolari meccanici), questi
particolari andranno trattati con antiruggine.

[10] Solo per particolari da montare sul motore.


[11] In alternativa allo smalto mono o bicomponente solo per particolari scocca (tergicristalli, spec­
chi retrovisori, ecc.).

[12] Applicazione necessaria solo se è definito a disegno il colore secondo un I.C.

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PROSPETTO IV
Resistenza
Coeffi­ alla corro­ Classe di
Tipo di Prescrizione a
protezione disegno Caratteristiche ciente d'at­ sione protezione
trito (ore - corro­ Prospetto I
sione ferrosa)

Acciaio inossidabile [13]


IVECO STD. 18-0506 - - - -

Rivestimento base per la prote­


DAC 320-8 zione dei particolari metallici, bullo­
neria e elementi filettati. 0,10-0,30
DAC 320-8 Nero Per esigenze estetiche è possibile
applicare una finizione nera. 800
DAC 500-8 PL Indicati per bulloneria ed elementi
filettati. A
Contenenti cromo esavalente

0,12-0,18
DAC 500-8 LC PL I trattamenti supplementari lubrifi­
canti a secco (finizioni organiche o
minerali), rendono possibile la ridu­
DAC 500-8 zione ed il controllo del coefficiente
di attrito ed incrementano la resi­ 0,08-0,14 1000
DAC 500-8 LC stenza alla corrosione.
RIVESTIMENTI CHIMICI ANTICORROSIONE - IVECO STD. 18-1101

Rivestimento base per la prote­


DAC 320-5 zione dei particolari metallici, bullo­
neria e elementi filettati. 0,10-0,30
DAC 320-5 Nero Per esigenze estetiche è possibile
applicare una finizione nera. 300 B2, B1, B
DAC 500-5 Indicati per bulloneria ed elementi
filettati. 0,12-0,18
DAC 500-5 LC I trattamenti supplementari lubrifi­
canti a secco (finizioni organiche o
minerali), rendono possibile la ridu­
DAC 500-5 LC PL zione ed il controllo del coefficiente
di attrito ed incrementano la resi­ 0,08-0,14 500 B1
DAC 500-5 PL stenza alla corrosione.
Rivestimento base per la prote­
GEO 321-8 zione dei particolari metallici, bullo­ 0,10-0,30
neria e elementi filettati. 800
GEO 500-8
Indicati per bulloneria ed elementi
GEO 321-8 PM filettati.
I trattamenti supplementari lubrifi­ 0,12-0,18
GEO 321-8 PM canti a secco (finizioni organiche o A
Nero minerali), rendono possibile la ridu­
GEO 321-8 PML zione ed il controllo del coefficiente 1000
Nero d'attrito ed incrementano la resi­ 0,10-0,16
stenza alla corrosione.
Esenti da cromo

GEO 321-8 PL Per esigenze estetiche è possibile


applicare una finizione nera. 0,08-0,14
GEO 500-8 PL
Rivestimento base per la prote­
GEO 321-5 zione dei particolari metallici, bullo­ 0,10-0,30
neria e elementi filettati. 300
GEO 500-5
Indicati per la bulloneria ed
GEO 321-5 PM elementi filettati. B2, B1, B
I trattamenti supplementari lubrifi­ 0,12-0,18
GEO 321-5 PM canti a secco (finizioni organiche o
Nero minerali), rendono possibile la ridu­
GEO 321-5 PML zione ed il controllo del coefficiente 500
Nero di attrito ed incrementano la resi­ 0,10-0,16
stenza alla corrosione.
GEO 321-5 PL Per esigenze estetiche è possibile
applicare una finizione nera. 0,08-0,14 B1
GEO 500-5 PL
(segue ==>)
[13] L'accoppiamento con altri materiali metallici non deve innescare “effetto pila".
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(==> continua)
Resistenza
Coeffi­ alla corro­ Classe di
Tipo di Prescrizione a
protezione disegno Caratteristiche ciente d'at­ sione protezione
trito (ore - corro­ Prospetto I
sione ferrosa)
Fe/Zn 7 III (gialla) Buona resistenza alla corrosione. 96
Il loro aspetto è giallo iridescente,
Fe/Zn 12 III (gialla) con riflessi azzurri, rossi o verdi. 216
Contenenti cromo esavalente

Fe/Zn 7 V (oliva) Elevata resistenza alla corrosione. 192


Il loro aspetto può presentare sfu­
mature che arrivano al marrone o 0,12-0,30 C, D
ZINCATURA ELETTROLITICA PER PARTICOLARI
IN MATERIALE FERROSO - IVECO STD. 18-1102

Fe/Zn 12 V (oliva) al bronzo. 288


Media resistenza alla corrosione,
Fe/Zn 12 VI (nera) da impiegarsi quando è richiesta 120
una colorazione nera.
Fe/Zn 7 III S
(gialla) 400
Elevata resistenza alla corrosione
Fe/Zn 12 III S fino a temperature di ~ 100 oC.
(gialla) [14] Aspetto giallo con lievi iridescenze 0,12-0,18 B, C, D
o colorazione nera se richiesta. 600
Fe/Zn 12 VI S
(nera) [14]

Fe/Zn 12 II 192
Esenti da cromo esavalente

Da utilizzarsi dove sia richiesta una


Fe/Zn 7 IV buona resistenza alla corrosione. 0,12-0,30 168
Il loro aspetto è in generale, bianco C, D
Fe/Zn 12 IV brillante, con lievi iridescenze gialle 240
e/o azzurre.

Fe/Zn 7 IV LUB 168

Fe/Zn 7 IV S Elevata resistenza alla corrosione 0,12-0,18 360


fino a temperature di ~ 100 oC.
Aspetto metallico, opaco con lievi
Fe/Zn 12 IV S [14] iridescenze.
RIVESTIMENTI ELETTROLITICI DI LEGA Zn-Ni
PER MATERIALI FERROSI - FIAT 9.57409

Buona resistenza alla corrosione


Fe/Zn Ni 7 VII S fino a temperature di ~ 100 oC.
(nera) Da utilizzarsi quando è richiesta 0,12-0,18
Esenti da cromo esavalente

una colorazione nera.

B, C, D
480

Da prescriversi quando sia richiesta


un'elevata resistenza alla corro­
sione in condizioni di esposizioni
Fe/Zn Ni 7 IV gravose. 0,12-0,30
La passivazione presenta una
colorazione grigio azzurra con leg­
gere iridescenze.

Ossidazione anodica
ALLUMINIO

IVECO STD. 18-1148 - - -


A, B, C, D
Verniciatura
(vedere Prospetto III) - - -

[14] La zincatura con spessore di zinco più elevato (12 mm) è consigliata per quei particolari mon­
tati in zone del veicolo più soggette all'azione corrosiva (es. telaio).
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6 CARATTERISTICHE PROTETTIVE DEI PARTICOLARI METALLICI VERNICIATI

Le caratteristiche protettive dei particolari metallici verniciati con i cicli riportati nel Prospetto III sono descritte nel Prospetto V.

PROSPETTO V

Metodo di Classe
Caratteristiche Prova Limiti
A B B1 B2 C D
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Non sono ammesse superfici non pro­


Esame visivo (▲) - tette. Si Si Si Si Si Si
Non sono ammessi gravi difetti superfi­
ciali.
Deve corrispondere a quello del cam­
Esame visivo - pione standard di riferimento. Si NOTA 1 NOTA 1 - NOTA 1 Si
Colore
Valutazione
strumentale - Prescritti dall'I.S. 18-1608 Si NOTA 1 NOTA 1 - NOTA 1 Si

I.S. 15-0457 90 - 95 gloss se non diversamente spe­


Brillantezza (angolo 60o) (ISO 2813) cificato. Si NOTA 1 NOTA 1 - NOTA 1 Si

Spessore (µm) (▲) - Secondo Prospetto III Si Si Si Si Si Si

18-1600
- Superfici verticali: - GMT ≥ 8
Distensione superficiale Wave scan - GMT 10-14 - Superfici interne - - - -
- Superfici orizzon.: longheroni traverse:
GMT 12-16 GMT ≥ 5
I.S. 15-6021
Durezza (PERSOZ) (ISO 1522) ≥ 200 oscillazioni complete. Si - - - - -

I.S. 15-0461 Non sono ammesse frastagliature o sol­


Adesione (ISO 2409) levamenti del films nel reticolo. Si Si Si Si Si Si

Date
Page
I.S. 15-0454 - ≥ 4 mm per ciclo a due strati
Imbutitura Metodo A Si - - - - -
- ≥ 2,5 mm per ciclo a tre strati

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8/13
Resistenza ai solventi I.S. 15-0473 Non sono ammesse alterazioni superfi­
[15] Metodo B ciali. Si Si Si Si Si Si

Resistenza all'umidità Non sono ammesse rimozioni, blistering,


(150 h a 40 oC) (▲) I.S. 15-0503 variazioni di colore. Si Si [16] Si [16] Si [16] - -

Per le note (▲), [15], [16] e NOTA 1 vedere pagina 10.


(segue ==>)
(==> continua)

IVECO S t a n d a r d
Metodo di Classe
Caratteristiche Prova Limiti
A B B1 B2 C D
Superfici esterne
Non sono ammessi:
- inneschi di corrosione su spigoli, giun­
zioni e superfici in genere;
- blistering, distacchi;
- corrosione sottopellicolare > 2 mm.
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Resistenza alla nebbia Superfici scatolate


I.S. 16-0135 Si
salina (▲) (solo per A1/B1 Non sono ammessi: Si Si Si (300 h) Si Si
lamiere ferrose non zin­ (ISO 7253) - inneschi di corrosione ferrosa sulle (1000 h) (300 h) (200 h) [18] (96 h) (96 h)
cate) pareti
Sono ammessi:
- limitati inneschi di corrosione ferrosa tra
i punti di saldatura
- limitati inneschi di corrosione ferrosa
dall'accoppiamento di rinforzi con le
pareti [17]
Resistenza all'acqua I.S. 15-0470 Non sono ammessi difetti superficiali e
(24 h a 60 oC) (ISO 1521) variazione dell'adesione Si Si - Si - -

Superfici esterne
Non sono ammessi:
- inneschi di corrosione su spigoli, giun­
zioni e superfici in genere;

18-1600
- blistering, distacchi;
- corrosione sottopellicolare > 6 mm.
Superfici scatolate Si
Resistenza alla Non sono ammessi: Si Si (300 h)
“Scab Corrosion" UNI 9590 (1000 h) (300 h) - - -
- inneschi di corrosione ferrosa sulle [18]
pareti
Sono ammessi:
- limitati inneschi di corrosione ferrosa tra

Date
Page
i punti di saldatura
- limitati inneschi di corrosione ferrosa
dall'accoppiamento di rinforzi con le
pareti [17]

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9/13
È ammessa una diminuzione della brillan­
tezza ≤ 15%. Si [19]
Resistenza agli agenti (1500 h) Si
atmosferici (W.O.M) I.S.16-0180 Non è ammesso sfarinamento. (500 h) - - - -
È ammessa una leggera variazione di (750 h)
colore.
Per le note (▲), [17], [18] e [19] vedere pagina 10. (segue ==>)
(==> continua)

IVECO S t a n d a r d
Metodo di Classe
Caratteristiche Prova Limiti
A B B1 B2 C D
Grado di scheggiatura: 6B
Resistenza ai colpi di Colpi di pietra a lamiera: 7B (punti di rug­
pietra [20] I.S. 15-6023 Si - - - - -
gine).
Resistenza all'abrasione
[21] I.S. 15-0488 ≥ 20 Kg/mm - Si Si - - -
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Resistenza agli oli emul­ Non sono ammessi difetti superficiali,


sionabili [22] distacchi. - - - - Si -

Resistenza alle soluzioni Non sono ammessi difetti superficiali,


alcaline [23] distacchi. - - - - Si -

Resistenza al calore [24] - Prescritti dall'I.S. 18-1609 - - - - Si -


[15] Utilizzare miscela (30 % toluene - 70 % isottano).
[16] È ammessa una leggera variazione di colore. Adesione ≥ 80 %.
[17] Se si vuole evitare questo tipo di corrosione si dovrà impiegare lamiera zincata.
[18] Per le fusioni in ghisa la prova deve essere effettuata dopo l'applicazione della finitura (smalto liquido o in polvere).
[19] Esposizione per 1500 h per smalti ad alta brillantezza (90 - 95 gloss), esposizione per 750 h per smalti di colore diverso dalla scocca (es. paraurti) e con bassa brillantezza
(5 - 20 gloss).
[20] Prova da eseguire solo se richiesta a disegno. Dopo aver eseguito le prescrizioni dell'I.S. 15-6023 e valutando il grado di scheggiatura, i provini devono essere esposti per 48
h in nebbia salina secondo l'I.S. 16-0135 Metodo A1, al fine di evidenziare i colpi di pietra che hanno raggiunto la lamiera.

18-1600
[21] Prova da eseguire solo se richiesta a disegno e nella zona indicata. La protezione antiabrasione prevede:
− pretrattamento;
− cataforesi o antiruggine;
− cottura;
− applicazione protettivo antiabrasione (I.S. 18−1654);
− cottura;
− applicazione smalto se prescritto il colore (IC), la scelta tra un prodotto monocomponente (130 oC) o bicomponente (80 oC) è condizionata dal tipo di protettivo antiabrasione
impiegato;
− cottura.

Date
Page
Gli spessori dei film di vernice sono riportati nel Prospetto III.
[22] Immergere per 24 h il particolare in una soluzione al 3% di acqua e olio emulsionabile, alla temperatura di 40 oC. Estrarre il particolare ed esaminarlo immediatamente e dopo
24 h.

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[23] Immergere per 15 min il particolare in una soluzione al 10 % di carbonato sodico a 80 oC.
[24] Prova da eseguire solo se richiesta a disegno.
NOTA 1: Per i particolari e gruppi costituenti l'autotelaio (Classi B, B1, C) il colore finale deve corrispondere all'I.C 444 (RAL 7021) con una brillantezza di 70 - 80 Gloss,
salvo diversamente prescritto.
NOTA 2: I particolari delle classi C e D richiesti da IVECO con protezioni intermedie di antiruggine o cataforesi, cioè in assenza di smalto, devono soddisfare le caratteristiche
indicate con (▲), in funzione della Classe di appartenenza.
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7 MODALITÀ PER L'ESECUZIONE DELLA PROTEZIONE DEI SERBATOI COMBUSTIBILE IN


LAMIERA DI ACCIAIO NON RIVESTITA OD ALLUMINATA

Da eseguire su tutti i serbatoi, salvo altre prescrizioni specifiche.

7.1 Serbatoi in lamiera di acciaio non rivestita

7.1.1 Pretrattamento

Preparazione della lamiera, previa spazzolatura delle zone saldate (eliminazione delle scorie
metalliche e carboniose), secondo quanto prescritto nel Prospetto III.

7.1.2 Ciclo di verniciatura

Secondo Classe B.

7.1.3 Protezione giunzioni perimetrali


- Applicazione di un bordino coprispigolo di plastica con sigillante incorporato.
- Per accoppiamenti di lamiere con spessore totale (compreso lo spessore della vernice) ≥ 4
mm, applicare un bordino in materiale plastico idoneo (es. tipo 0834 SAIAG).
- Per accoppiamenti di lamiere con spessore totale (compreso lo spessore della vernice) da 2
a 3 mm, applicare un bordino di materiale plastico idoneo (es. tipo 1093 ILPEA).

7.1.4 Protezione interna serbatoio

Protezione interna del serbatoio mediante applicazione (50 g/m2) del protettivo secondo IVECO
STD. 18-1655 Tipo B.

7.2 Serbatoi combustibile in lamiera di acciaio alluminata

7.2.1 Pretrattamento

Trattamento specifico per alluminio e/o materiali misti (Fe/Al).

7.2.2 Ciclo di verniciatura

Secondo Classe B.

7.2.3 Protezione giunzioni perimetrali

Da eseguire secondo il punto 7.1.3.

8 MODALITÀ PER LA SIGILLATURA DELLE GIUNZIONI DELLE TRAVERSE DEI TELAI

Le operazioni di seguito riportate devono essere effettuate dopo la protezione anticorrosione


(cataforesi o antiruggine) se il particolare è protetto secondo IVECO STD. 18-1600 classe B 2 e
dopo applicazione dello smalto se protetto secondo la classe B.

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8.1 Applicazione, a cordone, di un sigillante monocomponente poliuretanico di colore nero su tutte le


giunzioni del particolare indicate a disegno.
Non devono esserci interruzioni, specialmente negli angoli al fine di evitare nel tempo inneschi di
corrosione. Non sono ammesse riprese a pennello.

8.2 Pulizia, con stracci imbevuti di solvente di lavaggio, delle superfici verniciate circostanti la giun­
zione casualmente imbrattate.
Solo questa operazione può garantire una valida adesione di un successivo strato di vernice.

Documentazione fotografica (Figura 1) illustra quanto esposto.

Sigillatura delle giunzioni


di una traversa secondo
le indicazioni riportate al
punto 8

Figura 1

9 COLLARI A NASTRO CON SERRAGGIO A VITE [25]

Classificazione collari secondo le classi di protezione individuate nel Prospetto I.


PROSPETTO VI

Classi secondo Prospetto I Classi collari


- W5 [26]
B - B1 (telaio e sottocalandra) W4
C (motore) W3 - W1
D (interno scocca) W3 - W1
- W2 [27]

[25] Iveco Standard di riferimento 11-4540, 11-4541, 11-4542, 11-4543 e 11-4544.


[26] Tipologia di collare da utilizzare solo per impieghi ove sia richiesta una resistenza compresa
tra 400 - 500 ore in nebbia salina.
[27] La classe W2 è stata sostituita da W1 o W4 in funzione della resistenza in nebbia salina
richiesta.
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NORME CITATE
IVECO STD.: 10-4152, 11-4540, 11-4541, 11-4542, 11-4543, 11-4544, 15-0454, 15-0457, 15-0461, 15-0470,
15-0473, 15-0488, 15-0503, 15-6021, 15-6023, 16-0135, 16-0180, 17-1600, 17-1600-A001,
17-1600-A002, 17-1600-A003, 17-1600-A004, 18-0506, 18-1101, 18-1102, 18-1148, 18-1608,
18-1609, 18-1654, 18-1655, 19-0201.

FIAT: 9.57409.
ISO: 1521; 1522; 2409; 2813, 7253.
UNI: 9590.

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