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0 e pratiche di
course design: spunti per un’indagine nel
contesto universitario
Antonella Esposito
aesposito47@gmail.com
Introduzione
Nel 1953 un giornalista chiese a Edmund Hillary per quale
ragione avesse deciso di scalare l’Everest. La risposta fu:
“Perché era lì”. Il senso di questa battuta è stato ripreso da
Maddux [1994], che ha coniato l’espressione “sindrome
dell’Everest”, riferendosi all’atteggiamento di quegli educatori
che adottano una tecnologia semplicemente perché questa si
rende disponibile e non perché a loro avviso costituisce uno
strumento adatto per una specifica situazione di
apprendimento.
L’irresistibile onda anomala prodotta dalla disponibilità
immediata e dalla facilità d’uso degli strumenti Web 2.0
sembrerebbe prefigurare una diffusione pandemica di questa
sindrome, seguita da un’altrettanto rapida fase di declino
tipica delle mode tecnologiche.
Tuttavia, quelle del Web 2.0 non possono essere considerate
semplicemente tecnologie “cool”: esse sono infatti portatrici di
alcune “idee forti” [Anderson, 2007] – quali “essere open”,
“architettura della partecipazione”, “user-generated content”,
ecc. - che ne prefigurano un uso ideale in contesti didattici in
cui la partecipazione sociale è elemento fondante. Se le
potenzialità del Web 2.0 abbiano poi effettiva attuazione in
contesti educativi specifici, in senso evolutivo o rivoluzionario,
è un interrogativo che aspetta risposte rigorose dalla comunità
scientifica, al di là della pletora di casi studio presenti nella
letteratura [Mason e Rennie, 2008].
La domanda che qui ci interessa porre all’attenzione per una
futura indagine è la seguente: qual è l’impatto che l’uso degli
strumenti Web 2.0 sta avendo sulle pratiche di course design
nei progetti universitari di e-learning? Riteniamo infatti che
quello del course design sia un punto di vista privilegiato per
analizzare l’impatto del web 2.0 sulla didattica: in particolare,
se il course design viene inteso come attività che fa emergere
tensioni e contraddizioni tra i modi di operare del course
designer, dei docenti e degli studenti. Considerando una
prima fase esplorativa della ricerca, nelle pagine che seguono
intendiamo evidenziare alcuni spunti di interesse derivati da
studi e discussioni sul tema web 2.0 e didattica e dar conto in
breve della scarsità di ricerche documentate sul tema specifico
del Web 2.0 e pratiche di course design nell’e-learning
universitario.
La presente proposta fa parte di un lavoro originale più ampio,
inedito e sviluppato nell’ambito di un corso di specializzazione
sulle pratiche di ricerca nell’educational technology seguito nel
2009 presso la Open University.
Conclusioni
La rassegna di temi e di ricerche in corso presentata in questo
articolo ha inteso mostrare la molteplicità di aspetti di cui
tener conto in un’indagine sull’impatto degli strumenti Web
2.0 sulle pratiche di course design in ambito universitario.
Molto lavoro rimane da fare per impostare i parametri di
un’indagine esplorativa: dall’analisi delle rassegne di casi
studio alla definizione dei metodi di ricerca più adeguati per
catturare le pratiche di course design; dalla definizione
dell’ambito in cui svolgere l’indagine alla selezione delle
domande a cui la ricerca dovrebbe dare risposta. La finalità di
una ricerca che non si voglia limitare ad una rilevazione dei
fenomeni emergenti dovrebbe essere quella di creare uno
strumento per il censimento, la descrizione e il monitoraggio
nel tempo delle esperienze in corso di didattica 2.0. A questo
proposito, il framework teorico di riferimento che si pensa di
utilizzare nell’impostazione della ricerca è quello dell’Activity
Theory (Barab et al., 2004), i cui principi offrono gli strumenti e
la flessibilità necessaria per analizzare l’evoluzione di una
pratica professionale mediata dalla tecnologia, in un contesto
specifico.
Come ultimo spunto, si ritiene che prevedere una dimensione
nazionale all’indagine consentirebbe inoltre di lavorare su un
insieme definito di pratiche culturali e organizzative ed
aprirebbe la possibilità di studi comparativi con altre realtà
nazionali, alla ricerca di quelle differenze culturali nell’impatto
degli strumenti Web 2.0 nella didattica su cui qualcuno inizia
ad interrogarsi.
Bibliografia
PAROLE CHIAVE
Web 2.0
Course design
Didattica universitaria
Docente progettista
Università 2.0