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Loom
La matrice di Loom utilizza il codice cro-
matico per restituire il tono degli articoli
pubblicati (suddivisi in quattro catego-
rie), dove il rosso rappresenta un tono
arrabbiato, il verde un tono distaccato, il
giallo un tono dettato dall’emotività det-
tata dal momento, e in blu gli altri casi.
La schermata in piccolo, invece, mostra
una seconda modalità di visualizzazione
supportata da Loom, che attraverso l’uso
del grafo evidenzia le relazioni fra gli
articoli.
SeeSoft®
Schermate di SeeSoft® dove ogni file del
sistema operativo è rappresentato come
una colonna e ogni linea di codice è
identificata da una linea di colore.
La scala cromatica rappresenta una scala
temporale, differenziando dal blu al rosso
gli aggionamenti più vecchi da quelli più
attuali.
VisDB
Esempi di diversi gradi di finezza nella
costruzione delle matrici supportati da
VisDB.
Dynamic Dyagrams
Diagramma che sfrutta la tecnica della
proiezione isometrica per rappresentare
la sottomissione di articoli, da parte degli
utenti, e le revisioni effettuate dagli edi-
tori e amministratori del sito della casa
editrice www.benjamins.com. Per la spie-
gazione dell’utilizzo delle proiezioni iso-
metriche per la visualizzazione di proces-
si complessi si veda Applications of isometric
projection for visualizing web sites (Kahn, Lenk,
Kaczmarek, 2001), Information Design Jour-
nal, 2001.
Schemi strutturali 63
Grafi
L’esplorazione interattiva unita all’interrogazione dinamica dei dati, Hyperbolic Browser e Inxight
produce anche soluzioni ibride, sofisticate e suggestive al tempo stesso. Frame che mostrano la deformazione, o
movimento, della rappresentazione a
Seo e Shneiderman (2002) hanno perfezionato il sistema HCE - grafo nell’Hyperbolic Browser, mentre l’im-
Hierarchical Clustering Explorer che, combinando l’impianto ad albero con magine a colori è la versione commerciale
il diagramma ad impianto matriciale, consente l’esplorazione del geno- della stessa soluzione implementativa
ma umano. L’utente, formulando un’interrogazione dinamica al databa- commercializzata dalla società Inxight.
se, individua gruppi di geni in reciproca relazione, può selezionarli ed
ottenere i nomi dei geni corrispondenti, valutare le similarità tra diversi
gruppi di geni, mappare o seguire ogni singolo gene all’interno di più
gruppi, compiere selezioni riduttive ed evidenziare ricorrenze a scopo
sperimentale.
La necessità di percepire la struttura dei dati all’interno del web, ha
invece prodotto tool, browser e utility per la gestione, l’analisi e l’imple-
mentazione dei siti web. Astra Site Manager, Front Page 98 e Mapuccino sono
Schemi strutturali 65
Lufthansa
Home page del sito della Lufthansa in cui il
grafo tridimensionale è il dispositivo di
navigazione principale. Le immagini più
piccole riportano invece l’avvicinamento
ad un nodo del grafo, ingrandendo la
rappresentazione, e una sezione interna al
sito, in cui a fianco del grafo compaiono
le informazioni.
Treemap
Grafo ad impianto inclusivo che in una
schermata visualizza le quantità di byte
occupate da ogni elemento presente nel
computer, come il sistema operativo, le
applicazioni software e i diversi tipi di file.
Schemi strutturali 67
MBone
Visualizzazione in forma di grafo della
struttura topologica di una parte delle
infrastrutture fisiche di internet denomi-
nata tratta MBone.
Schemi strutturali 69
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oceani, dai router presenti sul territorio, ai sistemi di trasmissione satelli- L’anamorfosi geografica, se sul piano
tare, mentre a scopo statistico, la sovrapposizione di elementi quantita- formale può essere confusa con il grafo
inclusivo, in termini strutturali ha il solo
tivi consente di stimare la crescita del sistema, i flussi di dati, il suo uti- obiettivo di suddividere un’area in più
lizzo. regioni mentre, il grafo incluso ha come
finalità quella di stabilire un ordinamento
gerarchico fra un gruppo di informazioni.
Anamorfosi geografiche
ET-Map (sopra)
Sistema di visualizzazione dei dati che
raggruppa automaticamente gruppi di
informazioni simili in forma di ana-
morfosi geografica.
Mappe simulate
PhotoFinder
L’interfaccia di PhotoFinder si presenta
suddivisa in tre aree, che rappresentano
tre livelli di lettura e di approfondimento
diversi. L’area Library Viewer (a sinistra)
visualizza tutte le foto contenute nel
sistema, organizzate in base all’evento; la
selezione di un evento, determina la
visualizzazione delle singole foto ad esso
associate nell’area Collection Viewer (in alto
a destra), e la selezione di una singola
foto produce il suo ingrandimento all’in-
terno dell’area Photo Viewer (in basso a
destra).
Schemi ordinali 79