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Tra il dire e il fare le politiche del territorio in Italia

Paola Bonora
Visioni e politiche del territorio Per una nuova alleanza tra urbano e rurale
Bologna - San Giovanni in Monte - 21 gennaio 2011

le politiche del territorio tra consapevolezza, retoriche e contraddittoriet delle pratiche

dopo la crisi dell idea di pianificazione regolatrice e normativa, strumento distributivo in seno al welfare state la deregolazione neoliberista porta al governo degli affari, del potere economico, non contano volont e interessi collettivi ma il peso, la forza di pressione/persuasione del denaro (lecito e non) in un connubio strumentale alla finanziarizzazione lurbanizzazione diventa fattore di crescita, da dilatare nelle campagne (omogeneizzare la rendita) il settore immobiliare, il mattone come strategia privilegiata della politica economica crisi della decisionalit politica locale tra consapevolezza dei problemi, retoriche e legittimazione del mercato

tra il dire e il fare il caso bolognese


Previsioni di alloggi nella pianura bolognese ogni anno nei comuni della pianura si costruiscono mediamente circa 2.500 alloggi (di cui circa 700 nel comune di Bologna) dai PSC approvati o in corso di elaborazione, per la sola pianura bolognese, emerge che le previsioni di nuovi alloggi di circa 60.000 unit, di cui solo 22.000 derivano da residui non realizzati dei vecchi PRG (il 36%). Gli altri 38.000 alloggi sono nuove previsioni maturate negli ultimissimi anni agli attuali ritmi di assorbimento del mercato edilizio si tratta di previsioni che impegnano i prossimi 25 anni del territorio e delle sue comunit meno del 15% di queste previsioni derivano da interventi di riqualificazione urbana: per l85% sono alloggi che investono nuove aree agricole o non urbanizzate

tra il dire e il fare


Le nuove aree produttive A queste previsioni residenziali vanno aggiunte le previsioni per aree produttive. Considerando solo le aree produttive principali possibile stimare che le nuove previsioni contenute nei PSC investano quasi 800 ettari di suolo oggi agricolo

cosa prescrivono le leggi della Regione Emilia-Romagna di Disciplina generale sulla tutela e l'uso del territorio
legge regionale 20/2000 art. 2, comma 2, lettera f): prevedere il consumo di nuovo territorio solo quando non sussistano alternative derivanti dalla sostituzione dei tessuti insediativi esistenti ovvero dalla loro riorganizzazione e riqualificazione legge regionale 6/2009 art. art. 26, comma 2, lettera e): precisa che il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale definisce i bilanci delle risorse territoriali e ambientali, i criteri e le soglie del loro uso, stabilendo per tutto il territorio provinciale le condizioni e i limiti al consumo di territorio non urbanizzato, nell'osservanza del principio generale di cui all'articolo 2, comma 2, lettera f), nonch i requisiti di sostenibilit territoriale e ambientale delle previsioni urbanistiche comunali che comportano rilevanti effetti che esulano dai confini amministrativi di ciascun ente.

cosa sta scritto nel PTCP 2004


della Provincia di Bologna
minimizzare il consumo di suolo e gli impatti ambientali contenere il consumo di territorio, riducendo al minimo lulteriore occupazione di suolo non urbano per funzioni urbane (in PTCP, Norme, art. 10.1 pag 203) Il territorio urbanizzato continua a crescere....se si considera che si tratta di una crescita a popolazione costante, il trend risulta elevato... Anche il territorio pianificato....continua a crescere in forma diffusiva... ....concertare una motivata gradualit delleffettiva entrata sul mercato della disponibilit di aree previste dai PRG... propone un ragionevole decentramento per centri che eviti i rischi e i costi ambientali ed economici della dispersione incontrollata.... Un modello di assetto del territorio che punta a ridurre il consumo di suolo....(in PTCP Relazione, cap. B1 pp. 147-152)

e i PSC delle Unioni di Comuni?


un esempio nella pianura bolognese Terre dacqua
Garantire la sostenibilit ambientale e territoriale delle scelte localizzative per i nuovi insediamenti residenziali Orientare l'offerta insediativa residenziale, anche al fine di incentivare una mobilit sostenibile per le persone e le merci Limitare e regolamentare ogni ulteriore urbanizzazione in particolare in riferimento al consumo di suolo, frammentazione del territorio agricolo ed ecosistemico, permeabilit dei terreni
(cfr. Relazione, pag 9, aprile 2009)

Previsioni urbanistiche: 9.068 alloggi, Residuo dei PRG vigenti 6.494 alloggi (Esclusi i PP approvati); Nuove previsioni: 2.574 alloggi (escluso consolidamento tessuto esistente e recupero in territorio rurale. Comprensivo di riqualificazione urbana e incrementato del 10% per mix funzionale) di cui 1.068 da riqualificazione urbana

un altro PSC associato Reno Galliera


analoghe dichiarazioni programmatiche Previsioni urbanistiche: totale : 9.480 alloggi. Residuo dei PRG vigenti: 4.270 alloggi (esclusi i PP approvati); Nuove previsioni: 5.210 alloggi (escluso consolidamento tessuto esistente e recupero in territorio rurale. Comprensivo di riqualificazione urbana e delle quote di riserva per esigenze non preventivabili)

i 60.000 alloggi

tutto era cominciato da Bologna

PRG adottato 1986 previsioni urbanistiche 7.110 residenze Su 563.480 mq PRG approvato 1989 previsioni urbanistiche 19.341 residenze Su 1.547.293 mq

incremento abitazioni a Bologna (fonte PTCP, Quaderno 7, 2003)

tra le deroghe al PRG:


i Piani di Riqualificazione Urbanistica un bilancio: degli standard negativo (specie nei casi delocalizzati ad arcipelago) o nullo - oppure standard aggiunti dove gi erano superiori agli indici fissati risultati di edilizia sociale marginali molti casi con superficie residenziale superiore al 90% impatti su equilibri ambientali e mobilit: maggioranza dei casi non migliorativi e in alcuni casi peggiorativi ovvero: in larga misura disattesi e contraddetti i principi esplicitati per motivarne lattuazione

andamento del mercato immobiliare (in alcune zone della citt) (fonte Osservatorio immobiliare FIAIP, anni vari)

8000

7000

6000

5000 euro/mq

4000

3000

2000

1000

0 2000 2001-02 2002-03 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

Irnerio (2) Marconi (6) S. Donato /S. Vitale (11) Saragozza / Colli (16)

S. Vitale / Galvani (3) Marconi / Irnerio (7) Murri (13) Costa Saragozza / Saffi (17)

Galvani (4) Galvani /Malpighi (8) Murri / Giardini Margherita (14) S. Vitale / Massarenti (24)

Malpighi (5) Saffi (9) S. Stefano / Colli (15) Mazzini / Murri (26)

andamento mercato immobiliare in alcuni centri periferici


(fonte Osservatorio immobiliare FIAIP, anni vari)
4000
c

3500 3000 2500 euro 2000 1500 1000 500 0 2000 2001-02 2002-03 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

Anzola dell'Emilia Bentivoglio Casalecchio: centro Castel Maggiore:centro Granarolo dell'Emilia Ozzano dell'Emilia: centro pedecollinare San Giorgio di Piano Sasso Marconi Zola Predosa: capoluogo pedecollinare

Argelato Budrio: centro Castel Guelfo Castel San Pietro Imola: centro storico Pianoro San Giovanni in Persiceto Sasso Marconi:Pontecchio-Borgonovo

Bazzano Calderara di Reno: capoluogo Castello d'Argile Castenaso Monte San Pietro: Calderino Pianoro: Rastignano San Pietro in Casale Savigno

linvenduto in Emilia-Romagna
Abitazioni invendute : circa 35.000 unit (in pronta consegna) che salgono a circa 50.000 unit considerando anche i cantieri in corso
(stime Regione Emilia-Romagna)

il settore edilizio

dal 2007 al 2010 il settore delle costruzioni (edilizia e indotto) ha perso 67 miliardi di euro di produzione, pari ad una diminuzione del 17,3 % in valori reali nello stesso periodo ledilizia residenziale ha registrato una diminuzione del proprio fatturato pari al 38% (fonte
Cresme)

250.000 posti di lavoro in meno negli ultimi 2 anni (fonte


Ance)

le vittime della crisi del neoliberismo


a livello nazionale i pignoramenti di abitazioni per mancato pagamento del mutuo nel 2010 sono aumentati del 31,3% per un totale di circa 150.000 abitazioni messe allasta (una citt di medie dimensioni!) tra 2008 e 2010 laumento stato del 70% (fonte Adusbef) nel 2007, a crisi appena iniziata, le insolvenze hanno coinvolto il 5% delle famiglie che ha contratto un mutuo
(fonte Banca dItalia)

le politiche del territorio in Italia


manca un approccio al governo del territorio, alla dimensione complessa, articolata, trasversale, concatenata, di sistema interrelato e interinfluente dimenticati la portata sociale della pianificazione territoriale e i diritti dei cittadini presenti e futuri ignorate, disattese direttive UE e accordi internazionali

gli strumenti
forte difformit degli strumenti di pianificazione territoriale e urbanistica, difficolt di confronto, dialogo diversa impostazione: indicazioni di carattere generalestrutturale // prescrizioni di dettaglio; non sempre presenti preoccupazioni ambientali; differente efficacia sugli altri strumenti urbanistici; mancanza di monitoraggio e controllo; diverse attribuzioni delle funzioni tra gli enti territoriali formule spregiudicate di applicazione degli standard, loro perequazione delocalizzata, commercializzata, monetizzata una confusione voluta?

in quale direzione andare


precauzione: tutela dellambiente e dellecosistema come principio di fondo sviluppo durevole: assumersi la responsabilit delle generazioni future tutela preventiva: non agire a posteriori dei danni, evitare che i patrimoni territoriali vengano dilapidati, intervenire nel presente per evitare danni nel futuro, manutenere slegare loccupazione di suolo da unidea distorta di sviluppo riconoscere la trasversalit dei sistemi territoriali attraverso il coordinamento delle normative settoriali

quali pratiche
compattare lurbanizzato, densificare insediamenti e infrastrutture ricondurre alla ruralit e alla naturalit aree di decrescita migliorare la qualit del territorio urbanizzato per contrastare ulteriore suburbanizzazione pianificare, rigenerare, ristrutturare, manutenere i paesaggi introdurre seri criteri di valutazione preventiva della sostenibilit sociale e ambientale, condizionare le scelte a puntuale analisi dei costi sociali ed economici

giustizia territoriale

la pianificazione del territorio un atto politico che coinvolge linteresse collettivo e delle generazioni future, non pu soggiacere agli impulsi del mercato e ai ricatti dei gruppi di pressione economici implica responsabilit morale e civile, equit, rispetto delle volont sociali, lungimiranza urge una svolta etica di giustizia territoriale contro la dissipazione dei patrimoni comuni e le disparit prodotte dal neoliberismo

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