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LA fortunA degLi etruschi neLLA costruzione deLLitALiA unitA Atti del XViii convegno internazionale di studi sulla storia e lArcheologia delletruria a cura di giuseppe M. della fina

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isBn 978-88-7140-462-2 roma 2011 - edizioni Quasar di severino tognon srl via Ajaccio 41-43 - 00198 roma tel. 0685358444, fax 0685833591 www.edizioniquasar.it
Finito di stampare nel mese di novembre 2011 presso Arti grafiche La Moderna - Roma

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AnnALi
deLLA fondAzione per iL Museo cLAudio fAinA

VoLuMe XViii

orVieto neLLA sede deLLA fondAzione edizioni QuAsAr 2011

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Il volume dedicato alla memoria di Isidoro Galluccio

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MirAri Vos: LA poLiticA MuseALe di gregorio XVi trA storiA e AntistoriA

Meno il vizio del boccale, non credo che altri ne avesse. come prete era spregiudicato; come papa era persuaso essere la baracca molto sdrucita, e limmobilit il solo mezzo per tenerla in piedi; e come principe era ignorantissimo di affari; senza pratica di mondo, non vedeva che cospiratori, settari e rivoluzionari contro a cui nutriva un odio implacabile, e come opera loro, aborriva ogni utile nuovit, ogni moderna invenzione. non era per n crudele n vendicativo. papa gregorio XVi che ci viene descritto con queste vivaci pennellate da uno dei pi pungenti polemisti del nostro risorgimento, Aurelio Bianchi iovini1. Ancor oggi la storiografia risente inevitabilmente di simili giudizi, espressi da laici e liberali sul pontefice che, con il successore pio iX, lultimo papa-re, e come tale contrasta pesantemente ogni istanza dei nascenti moti unitari. unanalisi anche superficiale della bibliografia sul periodo evidenzia come gli storici darea cattolica abbiano preferito analizzare e difendere soprattutto la figura e le posizioni di Pio IX, forse per coincidere il suo regno con il momento del definitivo collasso del potere temporale della Chiesa, forse perch papa gregorio non ha goduto di un pari favore da parte dellaristocrazia e della intellighenzia pontificie: eletto inaspettatamente in un lungo conclave segnato dai veti incrociati delle potenze straniere, fra Mauro cappellari appartiene alla piccola nobilt terriera veneta, n viene dal clero secolare, quindi lontano - per prove-

sul personaggio: boTTigLioNi - barreLLa 1951.

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nienza, mentalit e casta - dalle logiche e dalle consorterie della curia e della nobilt romana e dei territori pontifici2. i giudizi severi da un lato, la disattenzione dallaltro hanno portato - a mio modesto parere - a unancora inadeguata valutazione del pontificato di Gregorio XVI, e a una non completa percezione delle radici del suo agire politico. rifacendoci allincipit della sua enciclica pi nota, c forse da meravigliarsi nel constatare come le posizioni certamente reazionarie e conservatrici del pontefice - finora attribuite a ignoranza, isolamento, immobilismo - siano frutto piuttosto duna matura e scaltra analisi degli eventi che stavano travolgendo lo stato della chiesa. noto come uno dei principali opinionisti del regno fosse il conte Monaldo Leopardi, padre di giacomo, solitamente descritto dalla manualistica come retrivo e codino: egli senzaltro un conservatore, ma un uomo che legge le principali gazzette europee ed edita a sue spese una rivista, La voce della ragione, in cui si mostra aggiornato e attento conoscitore della realt nazionale e internazionale. in merito alla possibile realizzazione di una rete ferroviaria pontificia egli schierato sulle posizioni di netto rifiuto che connoteranno poi in negativo la figura di Gregorio XVI, ma nei suoi scritti si comprende come tale scelta sia frutto di ponderata analisi: il nobile marchigiano conosce assai bene il nuovo mezzo di locomozione, ne descrive le caratteristiche tecniche e gli indubbi vantaggi, ma conclude se roma non ha niente da preparare contro i vascelli che possono arrivare allimprovviso da Marsiglia per occupare le sue piazze e i suoi porti, deve almeno guardarsi dallandare vendendo a minuto la propria sovranit, e dallo intrecciarsi le gambe con i prestiti, con gli appalti, con le banche e con le strade di ferro, giacch quando si vanno vendendo le camere non si pi padroni della casa, e se roma non ha giudizio, gli appaltatori, i banchieri, i possessori dei boni, e gli imprenditori della strada saranno gli unici e veri padroni di roma, e dello stato di roma3. Lanalisi corretta e aggiornata: lo Stato pontificio non ha la forza per contrastare loccupazione militare di un suo porto da parte di una potenza straniera4, ma pu almeno impedire un altro - ben pi subdolo - genere dinvasione: limpegno materiale, economico, profes2 significativo che i suoi predecessori sul soglio pontificio, come i suoi successori, adottino come stemma le proprie armi di famiglia, semplicemente sovrapponendo allo scudo la tiara e le chiavi di san pietro, cappellari invece inquarta il suo stemma familiare con quello della dignit cardinalizia e quello dellordine monastico di appartenenza, i camaldolesi. 3 LeoparDi 1835, p. 365 s.; LeoparDi 1845, p. 134. 4 Leopardi si riferisce alla occupazione francese di Ancona, protrattasi dal 1832 al 1839, in risposta alla crescente influenza austriaca sullo stato pontificio.

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sionale per la realizzazione di uninfrastruttura complessa quale una ferrovia, poteva materializzarsi solo appaltando il tutto a imprenditori non presenti nello stato pontificio, e lenorme investimento economico necessario poteva esser sostenuto solo attivando i nuovi meccanismi della nascente economia di capitale, con lemissione di Buoni che, di fatto, vendevano a privati parte dello stato. tali Buoni, mancando al regno pontificio la capacit economica di restituire a scadenza un debito cos acceso, avrebbero messo di fatto lo stato alla merc dei capitali stranieri. quanto accade 30 anni dopo, nei primi anni dello stato unitario, in esito alla collocazione di Buoni della - si noti la denominazione - societ anonima per la vendita di Beni del regno ditalia: litalia dovette cedere alla francia gran parte dei depositi aurei della sua Banca centrale, in uno dei primi scandali della nazione appena nata5. Anche il computista della camera Apostolica, Angelo galli, prende parte al dibattito con posizioni e conclusioni analoghe: da una parte lammirazione per una novit tecnologica, dallaltra la preoccupazione per limpatto di essa in una economia chiusa quale quella dello stato pontificio6. Il rifiuto della ferrovia, uno degli argomenti solitamente portati come prova del gretto pensiero papale, dunque lesito di un consapevole e maturo dibattito interno: esito senzaltro conservatore, forse sbagliato, ma - questo preme qui sottolineare - non dettato da acritica ignoranza. L dove lo stato possa gestire in proprio lattivit, assistiamo invece nella roma di gregorio XVi a lavori e innovazioni non trascurabili, tenuto conto delle esigue finanze del regno: la marina pontificia ha un particolare slancio, tale da esser poi competitiva nella prima guerra dindipendenza7, vengono introdotti i vaccini, il sistema metrico decimale, le assicurazioni, le banche di credito, vengono istituiti premi per la qualit e linnovazione nellartigianato e nellindustria, fondate le camere di commercio8. La serie annuale delle prestigiose medaglie commemorative9 ricorda importanti lavori proprio nel campo delle comunicazioni e dei commerci: la sistemazione e/o lampliamento dei porti di terracina, civitavecchia, Ancona, ripetta, il viadotto di Galloro, la costruzione del palazzo delle Poste Pontificie.
Relazione 1869, p. 33 ss. gaLLi 1846. CheriCi 2008; vorrei far notare tra laltro come nellacquerello del Museo di roma con il varo della moderna pirodraga santAntonio (DaLLa Torre 1848, fig. a p. 64), le bandiere sui pennoni dichiarino la partecipazione allimpresa di francia, Spagna e Gran Bretagna (che ha fornito la macchina a vapore): lo Stato Pontifico tuttaltro che isolato. 8 DaLLa Torre 1848; muNoz 1948, p. 320; Laboa 2003, p. 33. 9 sulle quali paTrigNaNi 1929, purtroppo non completo.
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Anche limprenditoria privata non da meno: Luigi canina - ben noto a chi mi legge - costruisce nel 1840 per i tenimenti Borghese una trebbiatrice meccanica mobile che, azionata da forza idraulica o animale a seconda delle possibilit del luogo ove si trovi a operare, realizza un notevole vantaggio nei tempi di lavorazione10. Le medaglie ostentano ovviamente anche i traguardi raggiunti in uno dei settori sui quali la politica del cappellari non ha subito pesanti critiche, quello culturale: il restauro dellAcqua claudia e della facciata del Duomo di Orvieto, la riedificazione della Basilica di San Paolo, lopera di tutela dei monumenti antichi hanno ciascuno unemissione, ordinaria o speciale. Almeno 4 medaglie vengono coniate per i tre Musei gregoriani11: una rispettivamente per il Lateranense e legizio (fig. 1), due per letrusco (figg. 2-3), cui si aggiungono due di benemerenza12. essendo lemissione di medaglie la principale vetrina - pubblica e internazionale - della politica pontificia, qui evidente limportanza che gregorio XVi attribuisce alla creazione delle tre raccolte. considerando le capacit di analisi e di ascolto sopra delineate, credo possa proporsi che dietro tale intensa e ostentata politica museale possano celarsi non solo le sensibilit culturali di fra Mauro, quanto anche motivazioni e disegni squisitamente politici, in parte gi chiari nel suo sostegno allorientalistica quale conferma degli studi biblici13. il linguaggio delle alte gerarchie della chiesa di roma non mai stato esplicito, soprattutto nei documenti a stampa e soprattutto in questepoca. invano quindi cercheremo un brano pubblicato o, in archivio, una minuta di colloquio, in cui sia espresso a chiare lettere quanto vorrei prospettare allattenzione degli studiosi. credo per che soppesare alcune espressioni sapientemente collocate - e altrimenti pleonastiche - possa avallare la mia ipotesi. per i tre musei gregoriani un intento politico sembrerebbe percepibile nelle parole di don Augusto dei conti Verzaglia, principe dellAccademia deglincolti, che cos annota nel Cracas del 1836: le tre raccolte, collocate proprio a fianco dei massimi luoghi della fede, attestano che roma cristiana, mentre adora il vero Dio e gli erge templi magnifici, serba pur anco le opere del gentilesimo [] per mostrare che non teme il confronto delle fole ed assurdit che rappresentano colle verit della pura e sublime religione di cristo14. Una riflessione e una domanda insieme: con che
10 La macchina trebbiava un rubbio di grano lora, ove in un giorno 14 uomini e 24 cavalli ne lavoravano solo 20: DaLLa Torre 1848, p. 73 ss.; beNDiNeLLi 1953, p. 66. 11 sui quali: buraNeLLi 2008, saNNibaLe 2009. 12 moroNi 1847, pp. 113, 128; peraLi 1948, p. 369. 13 CheriCi 2008, p. 158. 14 moroNi 1847, p. 127; peraLi 1948, p. 370.

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cosa pu temere il confronto la chiesa cattolica in pieno 800? se non si tratta di un vezzo retorico - ma anche la retorica lancia messaggi! - contro gli di pagani, annullati gi da teodosio e brevemente risuscitati da pomponio Leto, quali sono le fole e assurdit che il gentilesimo rappresenta e che nel 1836 non possono ancora esser il neopaganesimo e il ricostruzionismo del secolo successivo? Ancora, ai musei sovrintendeva la Pontificia Accademia di Archeologia15, potenziata dallo stesso gregorio XVi16 con lo scopo dillustrare i monumenti antichi e di correggere gli errori invalsi sopra i pi conosciuti. il linguaggio ancora quello, mediato, proprio degli ambienti di curia, dove il correggere gli errori - soprattutto nelle parole di un papa - non un riferimento a un mero esercizio formale, ma a una parte sostanziale del magistero pontificio, ribadito pochi anni prima (1832) proprio nella Mirari vos, lettera enciclica sul pensiero di flicit r. de Lamennais e sugli errori moderni, sottolineato pochi anni dopo da pio iX nella Quanta cura, lettera enciclica di condanna e proscrizione di gravi errori. credo che dietro tali parole, che la curia romana non spende mai casualmente, si celi losservazione, lascolto e la risposta a tendenze culturali che, fondandosi sugli studi sullantico, stavano in quegli anni o consolidandosi o formandosi, e che un secolo dopo, parlando proprio dei musei gregoriani, vengono citate per nome e condannate dal direttore dellArchivio segreto Vaticano, Pericle Perali: misteriosofismo, magicismo, primitivismo17. il mondo massonico e, strettamente contiguo, quello carbonaro - ambedue condannati nella Mirari vos - si sono gi impossessati o stanno per farlo, il primo della simbologia e dellaura mistica emanante dallantico egitto, il secondo del mito risorgimentale di unitalia primitiva prospera e non soggiogata: accogliere nei palazzi pontifici testimonianze e segni delluno e dellaltro mito significava annullare o comunque ridimensionare la loro potenza oppositiva, soprattutto significava legittimare uno studio politically correct su di essi, correggendo errori che allepoca avevano appunto e soprattutto valenza politica, anche perch la lettura dellantico non era ancora una scienza umana fine a se stessa, ma aveva sempre il suo specchio nel presente. il celebre cagliostro colui che abbina durevolmente in tutta europa la simbologia e i valori massonici allegitto, e anche la massoneria carbonara si baser su tale identit18, fino a Garibaldi che moroNi 1847, p. 127; peraLi 1948, p. 369 ss. pieTraNgeLi 1983, p. 11 ss. peraLi 1948, p. 378 s.; ma vedi a margine la polemica dello stesso perali con J. evora (LAvvenire, 16/11/1939). 18 gaLTier 1989.
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sostenuto nelle sue imprese dalla rete dei liberi muratori - giunge nel 1881 alla suprema carica di gran ierofante del rito egizio di Memphis-Misraim19. Tra la fine del 700 e i primi decenni dell800 i simboli egizi segnalano agli occhi attenti del Vaticano contiguit e ammiccamenti particolarmente pericolosi, ne sottolineo due per tutti: Luigi filippo giuseppe dorleans, duca di chartres, capo della Massoneria francese e padre del futuro re di francia, riconosce il rito egizio di cagliostro e si fa erigere una piramide, un serapeion, vari obelischi nel parco della sua folie di Monceau, a parigi20; Alberto di sassonia commemora la moglie Maria cristina dAsburgo con la piramide che canova erige a Vienna, nella Augustinerkirche, dove il principe detta il programma iconografico: la Virt reca il vaso con le ceneri - torneremo su questo punto - della defunta, il ritratto incorniciato dalluroboro, simbolo egizio di eternit. due grandi stati, due pilastri del potere temporale della chiesa che vacillano: abbiamo visto come il regno di gregorio XVi si apra con loccupazione francese di Ancona, e sappiamo che presso la corte apostolica il governo austriaco passava per esser poco meno che eretico, impressione confermata dal fornire lAustria sempre meno sacerdoti21. Le battaglie politiche si combattono ovviamente su altri tavoli, certo che, se allinizio del Risorgimento la misteriosofia egizia offre una forte legittimazione mitistorica allideologia massonica, nel corso dell800 questo richiamo fondante si ridimensiona a pochi simboli: lapertura del museo gregoriano egizio, il potenziamento degli studi orientali da parte di gregorio pu aver contribuito a spuntare questarma? unipotesi che mi permetto di formulare. Allinizio dell800 la nascente carboneria cerca, come ogni nuovo movimento, una propria legittimazione in radici, simboli, valori necessariamente opposti a quelli di roma, sede di un potere temporale che spezza in due la penisola, e visto comunque come principale ostacolo alle istanze di un pensiero laico. una delle prime societ segrete che, immediatamente dopo il congresso di Vienna, rivendicano ununit nazionale e contrastano il potere temporale della chiesa si rif non a caso al primo dei popoli sottomessi da roma, quello da cui per roma stessa trae lingua e identit culturale: si tratta dellancor poco studiata societ dei Latini22.
per le cariche massoniche ricoperte da garibaldi vedi moLa 2001, p. 66 ss. pur vero che, nello spirito della folie, si proseguir poi con la costruzione di un minareto, una fattoria svizzera, un castello gotico: per un dato storico ladesione alla massoneria di rito egizio dellasse dinastico della casa dorleans. 21 biaNChi-ioviNi 1860, p. 27 s. Anche alla luce di queste preoccupazioni va considerato liniziale appoggio di pio iX alla prima guerra dindipendenza, che colse di sorpresa lAustria (CheriCi 2008, p. 156). 22 Carte segrete 1851, i, p. 142 ss.; DiTo 1905, p. 192 ss.; LuTher 2010, p. 52.
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Ma c un libro che sembra, gi nel titolo, dare veste storica alle istanze di un risorgimento ancora agli albori: il livornese giuseppe Micali pubblica a firenze nel 1810 LItalia avanti il dominio dei romani, seguita pochi mesi dopo dalle tavole degli Antichi monumenti per servire allopera intitolata lItalia avanti il dominio dei Romani, e disponibile dal 1824 in traduzione francese. una serie di nuove edizioni decretano il largo apprezzamento dellopera e portano lautore ad assurgere a simbolo del risorgimento: per la proclamazione del regno ditalia la sua citt natale gli dedica un monumento (fig. 4) in cui lo studioso ostenta il suo libro assiso in cathedra, e nella base inciso solo il nome23, essendo evidentemente allora inutile aggiungere una motivazione di dedica. Le riflessioni che lopera del Micali suscita nella cultura europea sono in linea perfetta con le esigenze di chi vuol sollevare una questione italiana, avallata dalle prove documentarie di una storia primitiva prospera ma interrotta, e interrotta da roma: je me sens indign contre les romains, qui vinrent troubler, sans autre titre que le courage froce, ces rpubliques detrurie, qui leur taient si suprieures par les beaux-arts, par les richesses et par lart detre heureux scrive stendhal nel 182624 rivolto al qualificato pubblico internazionale del grand tour. nel 1835 una rivista pure internazionale, il Ricoglitore Italiano e Straniero, istituiva un significativo parallelo tra lopera di Augustin thierry25 e quella del Micali. il primo uno dei massimi esponenti di quella lettura romantica e nazionalista che in quegli anni cresce con i moti che scuotono leuropa della restaurazione, in una reciproca fecondazione tra storiografia, letteratura e movimenti rivoluzionari nazionali: eguale lo scopo dambidue gli storici, eguale il sentimento che ha inspirate le opere loro; entrambi hanno voluto innalzare a popoli sventurati un monumento che passer a posteri, e chieder una lagrima a tutti coloro che sentono piet di chi morto per amore della sua religione, delle sue instituzioni, della sua patria queste storie non si possono leggere due volte, pel dispiacere che, in leggendole, simpadronisce dellanima nostra26. del resto, gi nel 1829, The Edinburgh literary Journal faceva un esplicito riferimento in tal senso allopera del Micali, e questo analizzando altri autori del nostro risorgimento: in the romantic rime of grossi, we trace the tears of a bleeding country, who distractedly fled to bewail the sorrowful fate
23 La statua, di giovanni paganucci, fu eretta dapprima presso la Biblioteca, ed ora nel cortile del palazzo di giustizia. 24 sTeNDahL 1826, p. 231. 25 sul thierry: fioreNTiNi 2003. 26 Ricoglitore Italiano e Straniero 1835, p. 328 ss.

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of ildegonda, that they might wesp for the approaching destiny of Ausonia27. Ausonia, il nome antico dellitalia per Micali, nella sua interezza e nella sua gloria: nel 1821 appare in francia - e viene presentato alle autorit inglesi28 - il manifesto della propaganda massonico-carbonara, il Pacte social constitutionel de lAusonie, che allArt. i recita LAusonie se compose de toute la pninsule italienne29; dalle descrizioni - e dalle tavole - del Micali ripreso, talvolta proponendo la semplice traduzione, anche il costume dei citoyens de lAusonie: tunique romaine, tombant mi - jambe pour les hommes, et jusquaux talons pour les femmes. [] Jusqua lage de ladolescence, la jeunesse des deux sexes, sans distinction, portera la tunique longue jusquaux talons [] et la chaussure en sandales cothurne, ainsi quun lger turban haute forme cylindrique, calotte blanche30. dal 1827 al 1830 compie un particolare grand tour per la penisola ch. didier, un giovane scrittore ginevrino ben inserito nei circoli eversivi europei; avr tra laltro una relazione sentimentale con g. sand, colei che introduce alle dottrine socialiste il de Lamennais, il sacerdote bretone condannato dalla Mirari vos: egli, dapprima osannato dalla curia per il suo saper contrastare le posizioni laiche della francia napoleonica, viene poi esaltato dal Mazzini come autore di un progetto di chiesa fondata sulla libert dei popoli31. nel 1833 didier descrive in forma romanzata gli ambienti e le istanze da lui conosciuti in italia: appare la Rome souterraine, opera di un potente romanticismo che - ben diffusa prima in francese e, dal 1848 in italiano32 - sar quasi una bibbia per i giovani del nostro risorgimento, soprattutto nei moti del 4833. nel libro, come in altri dello stesso autore e dello stesso periodo34, si confondono molteplici
The Edinburgh literary Journal i, p. 48. forse il primo di una serie di rapporti sotterranei che, 40 anni dopo, porteranno alcune unit di sua Maest Britannica a proteggere lo sbarco di garibaldi a Marsala. 29 sul patto: DiTo 1905, p. 192 ss.; LuTher 2010, pp. 35 ss., 43 ss., 52. Lidentificazione Ausonia / Italia proseguir nella letteratura di tutto il Risorgimento: saiNTeDme 1821, passim; giovanni prati (1814-84), Anniversario di curtatone: O benedetti e prodi/ di Curtaton, salute!/ O della bella Ausonia/ gigli defunti al crin!; felice cavallotti (1842-98), il 9 giugno 1860, Brindisi: Fu santo quel giuro! pi vivida allora/ la stella dAusonia nel cielo brill. La Loggia Massonica Ausonia, costituita a torino nel 1859 per interessamento di cavour, cerc di costituire una massoneria nazionale unitaria. 30 non lasciandosi ingannare dalla terminologia orientale, facile riconoscervi un tutulus. 31 mazziNi 1847, pp. 1 ss., 130. 32 Per i tipi della Tipografia del patriota; di tale edizione riportiamo i brani. 33 mazziNi 1847, p. 128 ss.; frigyesi 1868, p. 208; faNToNi 1963, p. 208. 34 in particolare DiDier 1842.
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messaggi, in unatmosfera tra il magico e lineluttabile, percorsa da figure gigantesche, consapevoli di un grande passato, di una grande responsabilit civile. fulcro della storia la possibile elezione di un papa riformatore, un francescano35 che prender il nome di giulio iV e che rinuncer al potere temporale, catalizzando lirredentismo dei popoli dItalia con i cui rappresentanti il futuro pontefice ha gi sottoscritto un accordo. evidente il riferimento al francescano giulio ii, il papa del fuori i barbari, forse non casuale il fatto che nessun papa moderno abbia riproposto il nome giulio. Sono ben tracciabili nelle tante pagine di questo prolifico e prolisso autore le suggestioni misteriofiche della massoneria, le istanze irredentiste di una nazione fatta dai popoli dellitalia preromana ancora consapevoli della loro identit e di un loro primitivo comune sentire, lesaltazione di figure dellantichit che si opposero alla sopraffazione romana36, la distinzione tra popolo di roma, vero erede dei valori civici e civili antichi, e la curia continuatrice delle logiche di dominio e sopraffazione dellimpero37; ovunque i tentativi della carboneria di dare avallo storico alle proprie idee e quindi a se stessa. Impossibile citare tutti i brani significativi, tutti i riferimenti sottesi a unopera fatta dintrecci e di centinaia di pagine, ne propongo solo alcuni. Il miteriosofismo e il magicismo egiziaco: LItalia [] come lantico egitto, un paese di misteri e diniziazioni38; il rapporto tra massoneria e societ carbonare, allinsegna di unantica tradizione egiziaca: instituzione religiosa e politica trasferita degitto in europa, il carbonarismo ha traversato i secoli sotto mille nomi39. A piene mani sono prese suggestioni dal Micali nel disegnare unitalia primitiva fatta di repubbliche felici, avanti il dominio dei romani, con il potere di roma visto come tradimento, degenerazione, interruzio35 Significativo che, nel citato Pacte social constitutionel de lAusonie, sia prevista la soppressione degli ordini religiosi, tranne che dei francescani (art. Liii). 36 Brenno, pirro, Annibale, porsenna (DiDier 1842, p. 124). forse significativo che una delle medaglie commemorative per il Museo gregoriano rechi proprio limmagine del sepolcro di porsenna, chiaramente ispirato alla c.d. tomba degli orazi e dei curiazi presso Albano (si veda soprattutto il podio di grandi pietre squadrate), monumento di cui si occupa proprio allinizio del pontificato di Gregorio, la Commissione generale consultiva di Belle Arti (sedute del 14 ottobre e del 19 dicembre 1831, cfr. barToLi 1948, p. 44 s.). citare in una medaglia un monumento celebre - la tomba di porsenna - ma non facente parte del territorio pontificio, riproducendone uno consimile, esistente e restaurato, potrebbe esser in linea con la politica che proponiamo dintravedere nellagire di gregorio XVi nel campo dellarcheologia. 37 interessante in questo un parallelo istituibile tra DiDier 1848, i, p. 327 (gli abiti rossi e le calze paonazze divorano la sostanza del popolo. siam noi, trasteverini, siam noi i veri discendenti degli antichi) e biaNChi-ioviNi 1860, p. 36: il cardinale rivarola disse pubblicamente che i secolari non sono permessi a roma, ma tollerati. 38 DiDier 1848, i, pp. 122, 172 s. 39 DiDier 1848, i, p. 176.

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ne di tale percorso civile: invano pareami di ravvisare lombra delle citt latine, Antenne e fidene, nomento e ficolea, scuotere lantica lor polve e passare a miei piedi come tanti spettri beffardi. eccola, mi dicevano esse, mostrandomi arrogantemente a dito la citt degenere; eccola, la citt del bastardo! che giovolle essersi arricchita di nostre spoglie, e aver fatto passare su di noi laratro?40. i congiurati della roma sotterranea sono chiamati siculi, Veneti, sanniti, Liguri, Latini, equi, Volsci, sabini, Marsi: quei tanti popoli che gi avevano enucleato ed elencato i commentatori del Micali41; che il gergo carbonaro simpossessi del mondo preromano ci confermata anche da altre fonti: i carbonari di napoli che chiedono aiuto ai loro cugini etruschi42. Le principali riunioni carbonare si svolgono in una sala di torre Astura, illuminata da una lampana etrusca a tre punte43, e in un luogo denso di magia, di simboli antichi come di premonizioni: Virgilio narra che tra gli italiani venuti in soccorso denea eravi un etrusco chiamato Asturo44: il popolo antico, gli etruschi di Asturo, parte della nazione futura, gli italiani. Ad Astura muore di malaria uno dei carbonari qui convenuti da tutte le regioni dellantica Ausonia e futura italia, il genovese grimaldi, che viene cremato in una cerimonia dai chiari richiami classici, e tipaldo il Veneziano raccolse piangendo e rinchiuse in unurna antica, dissotterrata in quei luoghi, la cenera ancora calda di grimaldi45, e il valore archeologico dellurna sar confermato pi tardi quando essa, nel finale fallimento della congiura, sar acquistata come reperto da un viaggiatore inglese46. sinserisce qui un ulteriore, cospicuo, elemento simbolico liberale, massonico, risorgimentale, che trae spunto e avallo dalle pratiche funerarie che si vanno identificando nellItalia preromana: il cremazionismo. La prima cremazione delleuropa moderna celebrata da Byron sulla spiaggia di Viareggio il 16 agosto 1822: il poeta sorvegliato dalle autorit locali in quanto sospetto di contiguit con gli ambienti carbonari, sotto gli occhi perplessi dei gendarmi, incapaci di prender una decisione nella novit della cosa, si consuma - giustificato dallo stato di decomposizione del corpo - un vero atto eversivo, tenuto conto anche che viene cremata la salma dellamico shelley, il
DiDier 1848, ii, p. 175. i pi, per, sottolineandone non tanto lutopica unione e consonanza, quanto piuttosto la disunione anche armata (A. Benci, introduzione alla 3a ed. di miCaLi 1810, p. XVi; paDoa 1859, p. 73). 42 La voce della libert 1835, p. 50. 43 DiDier 1848, i, p. 44. 44 DiDier 1848, i, p. 56. 45 DiDier 1848, i, p. 406. 46 DiDier 1848, ii, p. 347.
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fondatore del The Liberal, lautore del prometeo Liberato, il poema visionario sul rovesciamento di ogni tirannide (fig. 5). La cremazione inizia da allora a proporsi come momento eclatante di laicizzazione, della vita e della morte, indissolubilmente legata ad un progetto massonico di modernizzazione della societ per questioni non solo igieniche ed economiche, ma anche morali e religiose: il richiamo alle ceneri del defunto esce da un vago seppur insistito richiamo classico (i sepolcri del foscolo e il monumento di Maria cristina sono contemporanei), diventa fatto politico, ed il motivo per cui la chiesa assimila da ora il cremazionismo alla massoneria, denunciandone con crescente intensit la blasfemia, dichiarandola nel 1876 un vero atto di guerra contro la religione47, scomunicandone infine la pratica nel 1886. in questo clima, nel 1874, il fondatore e primo presidente della societ per la cremazione italiana Ariodante fabretti48, entrato giovanissimo - nel 1838 - nella Loggia perugina fermezza, segretario della repubblica romana, sepolto nel tempio crematorio del cimitero di perugia entro la riproduzione monumentale di unurna cineraria etrusca del tipo a cassa semplice, come in urne analoghe sono deposte le ceneri degli altri incinerati perugini (fig. 6). Ancora un forte elemento di contatto dunque tra le antichit dellitalia preromana e le istanze risorgimentali: simbolico, politico, culturale insieme. non escluso che il dibattito sui popoli crematori e inumatori, sorto proprio nell800, non risenta anche di tali aspetti ideologici: uno spunto per ulteriori indagini. certo che papa gregorio XVi sembra comprendere la piega politica eversiva che pu prendere il venirsi a materializzare, sotto la lente di una ricerca archeologica che si fa scienza, un quadro di tanti fiorenti popoli e culture italiche non compreso nellasse roma - cristianesimo: un percorso storico sistemato in chiave di disegno provvidenziale gi nel Medioevo, con limpero di roma, la pax romana, la lingua di roma come base e strumento per la diffusione della vera fede, del messaggio cristiano, addirittura annunciato da Virgilio. La costituzione di tre musei, il conseguente potenziamento - in seno al Vaticano - degli studi sullantichit furono, da parte di gregorio XVi, un modo politicamente corretto, e culturalmente non scorretto, di esser presente nel dibattito scientifico che, abbandonando gli innocui sentieri dellantiquaria settecentesca, portava a un nuovo disegno del mondo antico, talvolta di parte49.

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Civilt Cattolica 1876, p. 176 ss. Encyclopedia of Cremation, s.v. fabretti e fabretti foundation. Vedi la nota 41.

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il sepolcro sul palatino, in terra non consacrata, del veneziano giacomo Boni (fig. 7), nato cittadino asburgico, archeologo con tentazioni neopagane50, onorato da unara romana segnata da una croce cristiana sembra quasi concludere e - se possibile - comporre una stagione lunga un secolo, in cui nasce larcheologia moderna, e litalia unita.

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su tale aspetto, da ultimo: CoNsoLaTo 2006.

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fig. 1 - Medaglia straordinaria per il Museo gregoriano egizio (1839), girometti inc.

fig. 2 - Medaglia annuale (Vii, 1837) per il Museo gregoriano etrusco, girometti inc. il tebro con la lupa e i gemelli, e il mausoleo di porsenna (moroNi 1847, p. 113).

fig. 3 - Medaglia straordinaria per il Museo gregoriano etrusco (1837), girometti inc con roma sedente, un genio che indica la celebre statua di todi, ed i vasi (moroNi 1847, p. 112).

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fig. 4 - Livorno, monumento a giuseppe Micali. sotto fig. 5 - L.e. fournier, La cremazione di shelley (Liverpool, Walker Art gallery).

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fig. 6 - perugia, cimitero Monumentale, la sala delle urne nel tempio crematorio: a sinistra quella di Ariodante fabretti.

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fig. 7 - roma, horti farnesiani, la tomba di g. Boni.

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