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o
a
Fa
olt di S
ienze Matemati
he, Fisi
he e Naturali
Dipartimento di Fisi
a
Evoluzione temporale di
funzioni d'onda elettroni
he su
super
i metalli
he
Relatore:
Gianlu
a Gambino
Matri
ola 701875
Anno A
ademi
o 2010/2011
Indi
e
Introduzione
1.1
Formalismo dell'embedding
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
1.2
11
1.2.1
Modelli monodimensionali . . . . . . . . . . . . . . . . . .
12
1.2.2
Potenziali tridimensionali
. . . . . . . . . . . . . . . . . .
13
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
15
1.3
1.4
. . . . . . . . . . . . . . . .
18
1.4.1
Potenziale ostante . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
18
1.4.2
Potenziale periodi o
20
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
2.2
25
. . . . . . . . . . . .
2.1.1
2.1.2
25
. .
26
. . . . . . . .
28
29
2.2.1
32
Dettagli numeri i . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
2.3
Osservabili dinami he
2.4
Potenziali di embedding
2.4.1
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
34
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
36
Potenziale ostante . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
36
46
3.1
46
3.2
49
3.2.1
50
Perturbazione gaussiana . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
4 Barriera e bu
a di potenziale
4.1
Analisi Stati a
4.2
Analisi dinami a
56
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
56
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
59
INDICE
4.2.1
. . . . . . . . . . . . .
59
4.2.2
Emissione stimolata
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
62
5 Super ie di un metallo
69
5.1
Analisi Stati a
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
69
5.2
Analisi Dinami a . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
71
E = 0.2956 a.u.
energia E = 0.4 a.u. .
5.2.1
. . . . . . . . .
72
5.2.2
. . . . . . . . .
74
5.2.3
a.u. . . . . . . . . . .
76
E = 0.8
Con lusioni
78
Bibliograa
82
Introduzione
Lo studio di metodi teori
i e numeri
i appli
abili all'evoluzione temporale di un
sistema quantisti
o sta assumendo un'importanza sempre maggiore nel panorama
s
ienti
o attuale. Gli sviluppi te
nologi
i dell'ultimo de
ennio hanno
onsentito
l'a
esso sperimentale alle dinami
he intermole
olari e interatomi
he, la
ui s
ala
temporale si attesta sugli atto/femtose
ondi in regioni di spazio
onfrontabili
on
il pi
ometro. Per questo motivo diventata sempre pi impellente la ne
essit
di poter prevedere o
onfermare il
omportamento dei sistemi si
i di queste dimensioni, attraverso simulazioni numeri
he
he aondano le proprie radi
i nella
me
ani
a quantisti
a.
In questi ultimi de
enni l'elettroni
a stato uno dei
ampi maggiormente investigati nella si
a dei materiali,
on
onseguenze importanti, tra le quali la
nas
ita della mi
roelettroni
a prima e della nanote
nologia poi. Un'approfondita
onos
enza delle dinami
he elettroni
he e atomi
he su queste s
ale spaziali ha
reso possibile la
reazione di memorie magneti
he e dispositivi a eetto tunnel attraverso la
omprensione delle propriet elettroni
he,
omprese quelle magneti
he,
di lm ultrasottili. Le nanote
nologie inve
e stanno trovando ampio utilizzo nella medi
ina e nel settore energeti
o, oltre al loro impiego nella progettazione di
transistor balisti
i, nei quali gli elettroni uis
ono
on probabilit di s
attering
estremamente basse aumentando la velo
it del trasporto di
ari
a.
Con l'avvento della si
a degli attose
ondi possibile rispondere a una serie di
quesiti no ad ora non investigabili sperimentalmente. In si
a delle super
i
l'utilizzo di impulsi luminosi
on una risoluzione temporale di queste dimensioni
permette di studiare l'eetto di s
reening
ausato dalla redistribuzione della densit di
ari
a elettroni
a in presenza di una bu
a [1. Un'altra frontiera in questo
ampo rappresentata dallo studio del trasferimento di
ari
a attraverso interfa
e,
ome ad esempio la dinami
a elettroni
a nelle interazioni bulk-adsorbato
[2, 3, parti
olarmente importanti nell'assemblaggio di mole
ole su super
i. Inoltre nell'ultimo de
ennio l'interesse della
omunit s
ienti
a si fo
alizzato
sullo studio dei moti elettroni
i
ollettivi in nanosistemi, quindi sulla dinami
a
Introduzione
di plasmoni di super
ie e sulle te
ni
he di
ontrollo di questo fenomeno [4, 5.
Le novit introdotte da questo nuovo
ampo di ri
er
a
oinvolgono ovviamente
altri settori della si
a, dallo studio del moto (in senso quantisti
o) di un gas ionizzato alla mappatura delle dinami
he elettroni
he all'interno dell'atomo, no all'eetto di
onnamento dovuto a
ampi forti. Per una re
ensione pi dettagliata
rimandiamo al lavoro di F. Krausz e M. Ivanov [6.
Al diminuire della dimensione dei sistemi si
i di interesse, la super
ie riveste
un ruolo sempre pi importante. Quando
i riferiamo alla super
ie di un solido,
importante ri
ordare
he questa non viene intesa nell'a
ezione matemati
a di
variet bidimensionale di separazione di due mezzi
on propriet diverse, bens
utilizziamo questo nome per indi
are gli ultimi piani atomi
i del solido a
ontatto
on un altro mezzo. La super
ie di un solido soggetta a eetti si
i dierenti
rispetto a quelli ris
ontrabili nel bulk. La spiegazione nas
e in modo naturale dal
minor grado di simmetria del sistema,
he inoltre ne
ompli
a lo studio. Non
pi possibile utilizzare le propriet periodi
he del solido in direzione normale alla
super
ie, e
i si tradu
e nell'esigenza di sviluppare metodi teori
i in grado di
onfrontarsi
on sistemi inniti ma non ridu
ibili a modelli sempli
i attraverso
lo sfruttamento dell'invarianza traslazionale. L'utilizzo del formalismo delle funzioni di Green ha portato allo sviluppo di metodi di embedding stati
o e dinami
o.
Il time-independent embedding [7 ha dimostrato negli anni la sua versatilit e
potenza predittiva nella determinazione della struttura elettroni
a di sistemi
on
un basso grado di simmetria. Il punto di forza di questo appro
io
onsiste nell'utilizzo di te
ni
he basate su prin
ipi variazionali
he permettono di
on
entrarsi
solamente su una regione limitata dello spazio
he
omprende, per esempio, gli
ultimi piani atomi
i di super
ie di un metallo e la regione di vuoto prossima ad
essa. Le informazioni sui sistemi semi-inniti del bulk e del vuoto sono fornite
attraverso un termine aggiuntivo nell'equazione di S
hrdinger di singola parti
ella della regione
onsiderata,
hiamato potenziale di embedding. Questo lavoro
stato in
entrato sulla
omprensione del metodo di embedding time-dependent
in tutti i suoi aspetti, in quanto non an
ora esplorato a fondo, e sulla
ostruzione
di un algoritmo numeri
o
he portasse a dinami
he elettroni
he su
ientemente
a
urate. I risultati ottenuti sulla struttura elettroni
a dei sistemi presi in
onsiderazione sono stati
onfrontati
on quelli gi presenti in letteratura; l'adabilit
della dinami
a sviluppata stata valutata se
ondo il
riterio della
onservazione
della probabilit, attraverso l'equazione di
ontinuit
he
ollega la quantit di
ari
a presente in una regione
on le
orrenti
he si instaurano alle sue estremit.
Per sempli
it sono stati presi in esame solo modelli monodimensionali
on un
res
ente livello di
omplessit, ma
he rappresentano in modo progressivamente
Introduzione
migliore una situazione reale.
Nel primo
apitolo di questo lavoro illustreremo le nozioni teori
he alla base
del metodo dell'embedding time-independent, la sua implementazione numeri
a e
il
al
olo del potenziale di embedding energy-dependent per due tipi di substrato,
oltre alle grandezze si
he di interesse
he vengono
al
olate in una simulazione.
La prima parte del se
ondo
apitolo tratta approfonditamente la teoria dell'embedding time-dependent e l'algoritmo numeri
o utilizzato per la risoluzione al
al
olatore dell'equazione integro-dierenziale
he detta l'evoluzione temporale
di una funzione d'onda. La se
onda parte del
apitolo illustra le osservabili
al
olate per studiare la dinami
a di sistemi in
ontatto
on una riserva di elettroni e
he quindi non
onservano la
ari
a lo
ale, oltre al
al
olo espli
ito di un integrale
in
ampo
omplesso in grado di generalizzare il potenziale di embedding per il
aso libero a un qualsiasi potenziale
ostante. Nel terzo
apitolo utilizziamo il
sistema a potenziale nullo per mostrare un esempio delle grandezze si
he
al
olate, e l'evoluzione temporale di funzioni d'onda di parti
ella libera perturbata
da un potenziale dipendente dal tempo. Nei
apitoli su
essivi analizziamo le propriet elettroni
he e la dinami
a perturbata nel
aso di una barriera e una bu
a
di potenziale e inne
on un modello di potenziale
he des
rive una super
ie
metalli
a. Vengono prese in
onsiderazione funzioni d'onda relative a stati dello
spettro
ontinuo e dis
reto.
Capitolo 1
(r) =
(r)
rI
(r) r II
(1.1)
1 per il potenziale
di S
hrdinger
V (r)
(r),
2
+ V (r) (r) = (r)
r II ,
nella regione II
(1.2)
1
In questo lavoro, dove non espli
itamente riportato, si utilizzano le unit atomi
he, denite
da me = e = ~ = c = 1. In questo sistema l'unit di misura di lunghezza 1 a.u.= 0.529 ,
quella dell'energia 1 a.u.= 1 Hartree= 27.2114 eV , e per il tempo 1 a.u.= 2.418884 102 fs.
(r)
za alla soluzione esatta dell'equazione di S
hrdinger nella regione imperturbata. Il funzionale energia il valore di aspettazione dell'hamiltoniana sullo stato
normalizzato
|i
h| H |i
E[, ] =
=
h| i
Z
dr (r)H(r) +
ZI
Z
1
dr (r)(r) +
drs (rs )
(rs )
2 S
ns
II
Z
Z
dr (r)(r) ,
(rs )
dr (r)(r) +
(rs )
ns
II
I
(1.3)
dove
rs
si trova su
nS
su S . Ri ordiamo
2
+ V (r) G(r, r ; ) = (r r ) r, r II ,
(1.4)
G(r, r ; )
su
G0 (r, rs ; )
=0.
ns
(1.5)
G0 (r , r; )
e la (1.4) per
(r),
sottraendole
e integrando sulla regione II, usando inne il teorema di Green si giunge alla
relazione
(rs ) =
Introdu
iamo l'operatore
1
2
dr s G0 (rs , r s , )
G1
0 (rs , r s , )
(r s )
.
ns
(1.6)
he hiamiamo
drs G1
0 (r s , rs ; )G0 (rs , r s ; ) = (r s r s )
(1.7)
potenziale di embedding
(rs )
= 2
ns
dr s G1
0 (rs , r s , )(r s ) ,
(1.8)
H = + .
Moltipli
hiamo quest'equazione per
(1.9)
e la (1.2) per
integrando su II
troviamo
(rs ) (rs ) (rs )
drs (rs )
=
ns
ns
S
Z
Z
G1 (rs , r s )
(r s ) .
= drs dr s (rs ) 0
S
S
1
dr|(r)| =
2
II
2
(1.10)
dove la se
onda uguaglianza proviene dalla (1.8) e dalla non dipendenza espli
ita della funzione d'onda dall'energia. Il valore di aspettazione dell'hamiltoniana
prende quindi la forma denitiva:
Z
Z
1
(rs )
dr (r)H(r) +
E[, ] =
drs (rs )
+
2 S
ns
I
Z
Z
G1
1
0 (rs , r s ; )
dr s (rs ) G0 (rs , r s ; )
drs
(rs )
+
S
S
Z
Z
Z
G1
0 (rs , r s ; )
drs
drs (rs )
dr (r)(r)
(r s ) ,
S
S
I
(1.11)
he non presenta pi al
una dipendenza espli
ita dalla funzione d'onda nella
regione II. Minimizzando il funzionale
e del parametro
E[, ]
, otteniamo
he il funzionale risulta
1 2
+ V (r) (r) +
2
Z
1 (rs )
G1
0 (rs , r s ; )
+ (r rs )
drs G0 (rs , rs , ) + (E )
+
(rs )
2 ns
S
= E(r) r I.
(1.12)
(E )
drs
S
dr s (rs )
S
2 G1
0 (rs , r s ; )
(rs ) = 0 ,
2
he soddisfatta se
E=
oppure
2 G1
0 (rs , r s ; )
=0.
2
possibile dimostrare
he solo la prima delle due
ondizioni porta a due soluzioni
dell'equazione di S
hrdinger nelle rispettive regioni di denizione
he si ra
ordano in ampiezza e derivata sulla super
ie. Di
onseguenza, inserendo la
ondizione
E=
1 2
+ V (r) (r) +
2
Z
1 (rs )
1
+ (r rs )
+ drs G0 (rs , rs , E)(rs )
2 ns
S
= E(r) r I,
1 2
+ V (r) (r) = E(r)
2
(rs )
= 2
ns
(1.13)
E:
r I \ S,
(1.14)
S:
drs G1
0 (rs , rs , E)(rs )
rs S.
(1.15)
Da notare
ome questo metodo permetta di
on
entrarsi uni
amente sulla soluzione
espli
ita dell'equazione di S
hrdinger modi
ata per la regione di embedding al
ne di trovare la funzione d'onda del sistema totale,
onos
iuta l'energia dello
stato. I termini aggiuntivi nella (1.13) permettono il
orretto ra
ordo
on la
soluzione esterna relativa alla stessa energia. Il potenziale di embedding l'uni
o
portatore delle informazioni relative al sistema esteso preso in esame.
Per quanto riguarda la funzione di Green del sistema
omplessivo possibile ris
rivere, attraverso una dimostrazione analoga a quella appena esposta, l'equazione
10
1 2
+ V (r) E G(r, r , E)
2
Z
1 G(rs , r , E)
+ (r rs )
drs G1
(r
,
r
,
E)G(r
,
r
,
E)
+
s s
s
0
2
ns
S
(1.16)
= (r r )
r, r I,
he prende il nome di
Equazione di embedding
Questa trattazione del tutto generale per quanto riguarda la dimensionalit del
problema. Nel
orso del lavoro
i siamo o
upati solo di sistemi monodimensionali, in parti
olare di problemi del tipo mostrato in gura (1.1). Si distinguono
tre regioni, di
ui le due esterne semi-innite e rappresentate dai rispettivi potenziali di embedding. La regione
entrale quella
he nella trattazione pre
edente
abbiamo nominato I,
he
ontiene la perturbazione del potenziale da porre sotto
esame. Notiamo
he in questo
aso una super
ie di separazione
ostituita solo
da un punto, per
i gli integrali di super
ie si ridu
ono alla valutazione della
funzione integranda nel singolo punto di
ontatto tra le due regioni lineari. Di
onseguenza l'equazione da risolvere risulta:
1
1 2
+ (V E) G(x, x ; E) + (x xR )
+ R (E) G(xR , x ; E)+
2 x2
2 x
1
+ L (E) G(xL , x ; E) = (x x )
(x xL )
2 x
(1.17)
x .
[ H]G(r, r ; ) = (r r ),
(1.18)
11
Figura 1.1: Sistemi monodimensionali
onsiderati: la regione di embedding
ompresa tra due intervalli semi-inniti soggetti a potenziali non ne
essariamente
uguali.
G(r, r ; ) =
X i (r) (r )
i
Ei
(1.19)
= E + i
on
reali. La s elta di
1.2.1
Modelli monodimensionali
1
lim
= P.V.
0 x + i
1
i(x)
x
(1.20)
(x, E) =
1
ImG(x, x; E),
(1.21)
da
ui dis
ende, tramite una sempli
e integrazione nello spazio, la densit di stati
lo
ale (DOS) valutata in un volume V:
12
1
V (E) =
dxImG(x, x; E).
(1.22)
1
(x) =
dove on
EF
dE ImG(x, x; E),
(1.23)
trasporto balisti o
= 0
X
ij
dove
tij
X
ij
Tij = 0 T (E) ,
di trasmissione
anale al
. Gli indi i
j -esimo;
iej
inoltre on
1.2.2
|tij |2 = 0
T (E)
hiamato
(1.24)
oe iente
0 =
e2
h indi
hiamo il quanto di
onduttanza,
he
1
2 .
Potenziali tridimensionali
Come abbiamo anti
ipato nell'introduzione, una super
ie solida pu essere approssimata a un sistema invariante per traslazioni solo nel piano parallelo ad essa.
Viene naturale arontare il problema di un potenziale tridimensionale
he varia
solo rispetto a un asse:
2r
+ V (z) E G(r, r ; E) = (r r )
z,
dove
R = (x, y),
otteniamo:
2R
1 2
2 z 2
2
dove
kk
kk2
1 2
+ V (z) E G(kk , z, kk , z ; E + ) = (z z )
2 z 2
2
kk
(x, y)
z
(x , y ), E
(1.25)
l'autoval-
(x, y).
G(r, r ; E)
kk2
2
).
(1.26)
kk = kk
nell'equazione ((1.25)).
1
G(r, r ; E) =
(2)2
k2
).
2
(1.27)
Z E
1
dE G1D (z, z; E ) =
(r, E) = 2 Im
2
Z E
1
=
dE (z, E ) .
2
14
(1.28)
1
(r) =
EF
1
dE ImG(r, r; E) = 2
2
EF ,
E , E
EF
dE
dE (z, E ).
(1.29)
1
(r) = 2
2
EF
dE
EF
E
1
dE(z, E ) = 2
2
EF
dE (z, E )(EF E ) .
(1.30)
Con questa formula siamo in grado di denire una densit di
ari
a tridimensionale per potenziali dipendenti da una sola
oordinata. Questa informazione pu
essere riutilizzata
ome punto di partenza in una simulazione all'interno della
teoria del funzionale densit.
X i (x)i (x )
G(x, x ; E) = x (E H)1 x =
,
E Ei
(1.31)
(x) =
ai i (x)
{i (x)}:
(1.32)
ai =
xR
i (x)(x) .
xL
15
(1.33)
G(x, x ; E) =
(1.34)
i,j
dove
Gij (E) sono gli elementi di matri e omplessi dipendenti dall'energia. Ris riv-
iamo l'equazione espandendo la funzione di Green e moltipli hiamo ambo i membri per
X
ij
k (x)
l (x ):
1
Gij i (x)k (x) + (V E) i (x)k (x)
2
1
+ (x xR ) i (x)k (x) + R i (xR )k (x)
2
1
+ (x xL ) i (x)k (x) + L i (xL )k (x) j (x )l (x )
2
= (x x )k (x)l (x ) ,
e integriamo in
tra
xL
xR .
X
ij
dove
Hik
(1.35)
Hik =
Sik
xR
xL
1
(x)k (x)dx +
2 i
xR
Sik =
xR
i (x)k (x)dx
(1.36)
xL
n (x) =
cos n
2D
n pari
sin
n dispari
n
2D
16
|x| < D
(1.37)
=x
Il parametro
xL
xR
xL + xR
.
2
i signi a he la
D , l'intervallo di integrazione
e il numero di funzioni.
40
e le
50
a.u.,
on il parametro
del
10
10%.
Con questa pro
edura le grandezze si
he vengono
al
olate attraverso le equazioni
matri
iali
he derivano dall'eq. (1.35). La matri
e di Green risulta essere:
G = [H EI + ]1
(1.38)
(x, E) =
1
1X
ImG(x, x; E) =
Im {Gij (E)i (x)j (x)} .
(1.39)
ij
Z
1X
i (x)j (x)dx ,
V (E) =
Im [Gij (E)]
(1.40)
ij
nell'equazione si ridu
e alla delta di Krone
ker, quindi la dos integrata risulta la
tra
ia della matri
e di Green.
17
Z EF
1X
i (x)j (x)
dE ImGij (E).
(x) =
(1.41)
ij
Inne an
he la
onduttanza pu essere ris
ritta attraverso il formalismo matri
iale: la formula di Landauer-Bttiker (1.24) pu essere espressa in termini della
funzione di Green del sistema totale e dei potenziali di embedding dei semispazi
imperturbati. La dimostrazione proposta da Ishida [16 utilizza la denizione
della funzione d'onda attraverso la funzione di Green e l'eq. (1.6),
onsiderando
le
orrenti asso
iate a stati propaganti o evanes
enti. Il risultato l'equazione
attraverso
ui viene
al
olata il
oe
iente di trasmissione:
T (E) =
(E)
= 4Tr (G(E)ImR (E)G (E)ImL (E))
0
(1.42)
(xs , xs ; E) =
1 (xs ) 1
.
2 ns (xs )
(1.43)
ne
essario porre attenzione nel
al
olo della derivata normale, infatti essa
denita
ome derivata sulla super
ie nel verso us
ente dalla regione di embedding.
1.4.1
Potenziale ostante
destra della
E (x) = eikx ,
dove
k =
2(E V0 )
(1.44)
aso la derivata normale oin ide on quella ordinaria, al olandola nel punto
18
xR
R (xR , xR ; E) =
Nel
aso di potenziale
ostante a
sinistra
ik
.
2
(1.45)
onsiderato l'autostato
E (x) = eikx .
(1.46)
nL
x
|xL . Di
onseguenza, attraverso l'equazione (1.43) possiamo dedurre
he la
L (xL , xL ; E) =
ik
.
2
(1.47)
Ri
ordiamo
he nel
al
olo numeri
o l'energia possiede un pi
olo
ontributo immaginario positivo, quindi
immaginaria di
le
e a
1.5
Re()
Im()
(E)
0.5
0
-0.5
-1
-1.5
0
V0
= 2.5
104 a.u..
19
V (x) = V0 ,
Figura 1.3: Modello a potenziale periodi
o: gli ioni del reti
olo
oin
idono
on i
minimi del potenziale periodi
o.
1.4.2
Potenziale periodi o
i
h 1 d2
+
V
(x)
(x) = E(x)
2 dx2
dove il potenziale ha periodo L, quindi
V (x + L) = V (x).
(1.48)
zione d'onda e la sua derivata sulla super
ie, possiamo ri
avare il potenziale di
embedding attraverso la relazione espressa nell'equazione (1.43),
he ris
riviamo:
(xs , xs ; E) =
dove
1 k (xs )
2 k (xs )
(1.49)
TL ,
funzione d'onda
TL (x) = (x + L)
20
(1.50)
h 1 d2
i
h 1 d2
i
HTL (x) =
+
V
(x)
(x
+
L)
=
+
V
(y)
(y) = E(y)
2 dx2
2 dy 2
= ETL (x) = TL H(x) .
y = x + L,
i di-
(x + L):
(x)
(x)
I = (a, b).
in un intervallo
n1
(x0 )
derivate in un punto
x0 I
(x0 )
.
.
(n1)
(x0 )
determina la soluzione all'equazione dierenziale di grado
su tutto l'interval-
n-dimensionale.
grado, quindi il vettore avr due
omponenti
ontenenti i valori della funzione e
della sua derivata prima nel punto
x0 .
In questa rappresentazione,
TL
l'appli-
x0
x0 + L
1 (x0 ) = 0
2 (x0 ) = 1 .
(1.51)
1 (x)
2 (x)
linearmente indipendenti,
21
TL =
"
#
1 (x0 + L) 2 (x0 + L)
(1.52)
1 (x0 + L) 2 (x0 + L)
(x0 + L)
(x0 + L)
"
!
#
(x0 )
1 (x0 + L) 2 (x0 + L)
1 (x0 + L) 2 (x0 + L)
(x0 )
(x0 )
(x0 )
(1.53)
(1.54)
per
ui l'ansatz sulla
ausalit della funzione di Green si esprime nella s
elta
orretta dei
oe
ienti
B .
= TL = TL1 ),
per
h il
ampo delle soluzioni verrebbe drasti
amente ridotto a quelle a quadrato
integrabile in
x:
d1 (x)
d2 (x)
2 (x)
dx
dx
x + L:
d1 (x + L)
d2 (x + L)
2 (x+L)
= 1 2 W12 (x)
dx
dx
(1.55)
x:
d2 2 (x)
d2 1 (x)
d
W12 (x) = 1 (x)
(x)
2
2
dx
dx2
h dx
i
h
i
= 1 (x)2 V (x) E 2 (x) 2 (x)2 V (x) E 1 (x) = 0 .
22
(1.56)
1 2 = 1 .
De
idiamo di s
rivere i due autovalori in forma esponenziale
kn
n = 1, 2
(1.57)
= 0
gli autovalori
risiedono sul
er
hio unitario, identi
ando gli stati permessi per un potenziale
periodi
o innito (stati di Blo
h).
In parti
olare risulta:
1 2 = eik1 L eik2 L = 1
k1 = k2 +
2n
L
n Z .
Da onsiderazioni generali sulle strutture periodi he, possiamo restringere il valore dei
].
[ L , L
Questo signi-
k1 = k2 .
seguente
k (x + L) = eikL (x)
he equivale, grazie all'arbitrariet del punto
x0 ,
(1.58)
uk
= uk (x + L)).
(1.59)
"
#
uk
1
(xs , xs ; E) = ik +
.
2
uk xs
(1.60)
In quanto alla selezione dell'autovalore, notiamo he il aso onsiderato nel paragrafo pre edente ontemplato da questa trattazione (V
(x) = V (x + L) = V0 ).
An
he in questa trattazione si de
iso di aggiungere all'energia un pi
olo
ontributo immaginario quindi le argomentazioni pre
edenti sono valide. Per il potenziale
di embedding a destra sar selezionato l'autovalore
on parte immaginaria positiva, nel
aso sia nulla utilizzeremo la se
onda
ondizione, Re(k)
< 0.
A sinistra
23
e delle
x0 + L ;
A , B
delle ombi-
nazione lineare;
(iii) viene selezionato l'autovalore
oerentemente
on le
onvenzioni introdotte;
(iv) inne
al
oliamo il potenziale di embedding attraverso la relazione (1.60).
In gura (1.4) vengono mostrate la parte reale e immaginaria del potenziale
di embedding per
(E) (E)1/2
E 0.9
per
a.u. e per
|E| 1.
E 2.5
diminuire di
2.5
Re()
Im()
2
1.5
1
(E)
0.5
0
-0.5
-1
-1.5
-2
-2.5
-3
-2
-1
E
Figura 1.4: Potenziale di embedding per il bulk
al
olato
on
24
= 2.5 104
a.u.
Capitolo 2
Il metodo dell'embedding
dipendente dal tempo
A dierenza dell'embedding stati
o, utilizzato in si
a dello stato solido n dal
1981, il problema dinami
o stato analizzato solo negli ultimi anni da J. E. Ingleseld. An
he in questo
aso il metodo risulta generale e versatile, per esempio
nello studio delle e
itazioni elettroni
he in un atomo vibrante nel vuoto o nei
pressi di una super
ie metalli
a in presenza di un
ampo elettri
o [7, oppure
nella modellizzazione della dinami
a di stati elettroni
i su una super
ie metalli
a [19. La prima parte del
apitolo in
entrata sull'impal
atura teori
a alla
base dell'embedding, la se
onda inve
e tratta i metodi numeri
i utilizzati per risolvere l'equazione integro-dierenziale raggiunta dalla teoria. Inne si dis
ute il
potenziale di embedding per un potenziale
ostante.
H0 = 2 + V (r)
(r, t),
funzione d'onda
= ,
per
dall'hamiltoniana ompleta
e dalla
t0
H = H0
on
25
(2.1)
dove
H = H0
H = H0 + V (r, t)
r II
rI
(2.2)
= +
(rs , t) = (rs , t) t .
S:
(2.3)
Per poter raggiungere una teoria simile a quella esposta nel
apitolo pre
edente,
onviene prima
er
are i
ollegamenti tra
aso stati
o e dinami
o. Una volta
trovati, sar possibile denire un metodo variazionale per risolvere la dinami
a
del sistema preso in questione.
2.1.1
Nel apitolo 1 stato introdotto il potenziale di embedding ome operatore di super ie dipendente dall'energia he, in luso nell'equazione di S hrdinger, garantis e il ra ordo delle soluzioni su
S.
E (rs )
= 2
ns
drs G1
0 (rs , rs ; E)E (r s ) .
(2.4)
Utilizziamo il formalismo operatoriale per maneggiare in modo pi agevole questa relazione: il potenziale di embedding
1 (E)
G
0
un operatore he agis e su
dell'hamiltoniana
1
1 (E)E .
ns E = G
0
2
26
(2.5)
i
h
i
1 h
1 (E)E (t) = 1
F ns E (t) = F G
0
2
2
Moltipli
ando e dividendo per il fattore
iE
1 (E)E .
dE eiEt G
0
(2.6)
1
2
dE eiEt
1 (E) 1 Z +
G
0
d 2(E )(i ) .
iE 2
1
2
1
iEt G0 (E)
dE e
iE
1
2
d (i )
dt
"
1
2
E e
i
iE(tt )
dE e
dk eikx :
dt eit (E) ,
(2.8)
2(x) =
(2.7)
e usando la propriet
trasformata risulta
# "
#
1 (E) 1 Z +
G
0
d eit ,
iE
t 2
(2.9)
he porta al risultato
s , t)
(r
= 2
ns
dt
1 (rs , r s ; t t )
drs G
0
dove
1 (rs , r s ; t
G
0
il
1
t)=
2
s , t )
(r
,
t
(2.10)
1 (E)
G
0
iE
(2.11)
dE eiE(tt )
, io la trasformata di Fourier
t per via
0 (rs , r s ; t t ) = 0
G
se
t < t ,
(2.12)
H0
nello stato
27
|rs ; ti
[20.
|r s ; t i
(r, t)
dove
H i
t
(r, t) + f (r, t) = 0,
(2.13)
rispetto all'autostato
"esatto" del sistema. L'idea minimizzare questa funzione per ogni istante. Partendo dal tempo
t0 = 0
si ri ava la forma di
(r, t0 ).
(r, t0 + dt)
attraverso l'equazione
(r, t0 + dt)
mantenendo ssata
(2.14)
Considerando variazioni
dr f (r, t0 )f (r, t0 ) = 0 .
(2.15)
L'inserimento dell'equazione (2.14) nella (2.15) porta alla denizione della variazione funzionale
I =
h
i
(r, t) = 0 .
dr (r, t) H i
t
(2.16)
(r, t)
I = dr (r, t) H(r, t) + V (r, t) i
t
ZI
dr (r, t) H i
+
[(r, t) + (r, t)]
t
II
Z
(rs , t) (rs , t)
1
drs (rs , t)
=0.
+
2 S
nS
nS
Z
(2.17)
soluzione esatta
28
normale della
drs (rs , t)
S
il termine on la derivata
(rs , t)
=
ns
Z t
Z
Z
1 (rs , rs ; t t ) (rs , t ) ,
drs (rs , t)
dt G
= 2 drs
0
t
S
0
S
(2.18)
in ui
(rs ,t)
t
(rs ,t)
grazie alle
ondizioni di ra
ordo. Abbiamo assunto
he le
t
gione II per azione del potenziale nella regione I. In questo modo l'equazione (2.17)
ontiene solo variazioni arbitrarie rispetto a
quindi la ondizione
I = 0
viene
#
2
(r s , t )
dt G0 (rs , r s ; t t )
dr s
+
+(r rs )
2 ns
t
0
S
=i
(r, t)
t
(2.19)
r I.
he rende l'equazione
dierenziale inomogenea. In questo modo la
orrezione alla funzione d'onda
ontiene l'informazione sull'evoluzione dello stato iniziale ad opera del potenziale
imperturbato.
{m },
ome gi
mostrato in pre
edenza per il
aso stati
o nel paragrafo 1.3. La base formata
da funzioni della sola
oordinata spaziale nella regione di embedding mentre i
oe
ienti dell'espansione della funzione
(r, t) =
X
i
29
(r, t)
ai (t)i (r) ,
(2.20)
Z t
dai (t) X
daj (t )
i
=
+ ei (t) ,
dt ij (t t )
Hij (t) aj (t) +
dt
dt
0
(2.21)
dove
1
Hij (t) =
2
dr i (r)j (r) +
(2.22)
ij (t) =
drs
(2.23)
la matri e di embedding time-dependent. Inne la formula denitoria del termine inomogeneo dell'equazione,
ei (t) =
ei (t),
risulta essere:
(2.24)
i (t) =
XZ
j
dt ij (t t )
daj (t )
+ ei (t) .
dt
(2.25)
Spe ializzando la trattazione a modelli monodimensionali visualizzabili attraverso la gura 1.1, la matri e di embedding pu essere ris ritta:
(2.26)
L/R
tra e destra.
L'algoritmo temporale
Per poter risolvere l'equazione integro-dierenziale (2.21) ne
essario dis
retizzare l'asse temporale ssando un passo
dt
delle dierenze nite entrali, sostituiamo alla derivata temporale della funzione
30
a(t +
d
a(t)
dt
inserendola nell'equazione valutata in
dt
a(t + dt) = a(t) idt H t +
2
dt
2)
t+
a(t
dt
dt
2)
(2.27)
dt
2 risulta:
dt
dt
a t+
+ t+
+ o(dt)
2
2
(2.28)
in
ui abbiamo omesso gli indi
i relativi alla base. Essendo interessati a una
soluzione esatta al prim'ordine in
dt,
a(t +
a(t +
dt
2)
dt
2)
= a(t) +
= a(t + dt)
t + dt:
dt
+ O(dt2 )
2 a(t)
dt
+ dt) + O(dt2 )
2 a(t
(2.29)
dt
dt
dt
dt
dt
a(t+dt) 1 + i H t +
= 1i H t+
a(t)idt t +
+O(dt2 ).
2
2
2
2
2
(2.30)
dt
dt 1
dt
dt
dt
a(t+dt) = 1 + i H t +
1i H t+
a(t) idt t +
.
2
2
2
2
2
(2.31)
Per
ome stato denito il problema, la
ondizione iniziale imposta sui
oe
ienti
ri
hiede
he questi siano nulli nell'istante
t = 0,
G1
0 (E)
ui non sia nota una soluzione analiti
a, ne
essario pro
edere
on un metodo di
integrazione numeri
o,
he elimini la divergenza per ottenere risultati a
urati.
31
1
L
ij = i (xL )GL (xL , xL , t)j (xL ) ,
sostituiamo all'interno dell'integrale nella denizione (2.25). S
ambiando sommatoria e integrazione, possiamo s
rivere
XZ
j
t+ dt
2
0
dt
L
ij
dt
t+
t
2
daj
= i (xL )
dt
L , t ) ,
1 (xL , xL , t )(x
dt G
L
(2.32)
= t+
dt
2 . Allo s
opo di rendere trattabili
G1
0 (E))
prima di
1 (t) .
1 (t) = G
1 (t) + G
1 (t) = F G1 (E) G1 (E) (t) + G
G
0
0
0
L
L
L
(2.33)
In questo modo,
al
olando i due potenziali di embedding
on lo stesso metodo numeri
o, il primo termine nito, separato dalla divergenza
ontenuta nel
se
ondo. Con
entriamo
i sull'integrale temporale di quest'ultimo, eliminando le
dipendenze spaziali, in questo momento inutili:
) =
1 ( t )(t
dt G
0
Sommando e sottraendo
Z
h
i
) (
) +(
)
1 ( t ) (t
dt G
0
)
(
1 ( t ) .
dt G
0
(2.34)
2.2.1
Dettagli numeri i
32
1 ( t)(t)
G
b
b
b
b
b
t
dt
2
Figura
2.1:
3dt
2
Dis retizzazione
5dt
2
7dt
2
dell'asse
ndt
2
temporale
(n+1)dt
2
integrazione
numeri a
attraverso i rettangoli.
dt.
Come si pu vedere dalla gura 2.1, il primo passo lungo la met degli
1
2.
implementato per al olare i oe ienti della sua espazione sulla base al passo
N + 1.
1
n+
2
dt
(2.35)
la sua
denizione:
1 ( t) = G
1
G
N+
1
2
1
1 ((N n) dt) .
dt n +
dt = G
2
(2.36)
33
1 ( t)(t)
dtG
L
(
1 (N dt) G
1 (N dt) dt
1
dt G
0
L
N+
dt +
+
2
2
2
2
2
N
1
X
1
1
1 ((N i)dt)
dt
N
+
dt +
G
i
+
+(N 2)
0
2
2
i=1
N
X
1
1 ((N i)dt) dt+
i+
+(N 1)
dt G
L
2
i=1
1
1
+
N+
dt
dt ,
N+
2
2
(2.37)
dove
1
N+
2
dt
(x) = 1
t+ dt
2
0
dt
1
G
0
x 0.
per
(2.38)
1 (0)
G
L
una quantit
dt
t+
t
2
Inoltre
t+
dt
2 , e essa
al
olata attraverso il valore di
nel punto
t + dt,
he dovrebbe
essere il risultato della pro
edura messa a punto. Per questo si de
iso di inserire
un
i
lo auto
onsistente: per ogni passo si pone
+ dt ) = (t
dt )
(t
2
2
e si appli a
(x, t)
un set di numeri quanti
i, possibile a
edere a quantit di interesse si
o. Ri
ordiamo dalla me
ani
a quantisti
a ordinaria
he la probabilit
he una parti
ella
si trovi in una regione di spazio
[D; D]
Q(t) =
data da:
dx |(x, t)|2 .
34
(2.39)
Q(t) =
=
xR
xL
Z
X imp
ai (t) + ai (t)
aimp
(t)
+
a
(t)
j
j
i,j
X
i
dove
aimp
(t)
i
xR
dx i (x)j (x) =
xL
(2.40)
|aimp
(t) + ai (t)|2 ,
i
(x, t)
l'indi e della sommatoria orre sul numero di funzioni di base utilizzate. La variazione nel tempo di
Q(t)
he delimitano l'intervallo. Queste orrenti istantanee sono denite quantisti amente dalla formula [23:
jL/R (t) = Im
(t)
=
xL ,xR
Im
(t)
ns
xL ,xR
(2.41)
Q(t) +
dt jL (t ) +
dt jR (t ) = cost.
(2.42)
riassume uno dei postulati della me
ani
a quantisti
a: se la densit di probabilit in una regione non
onstante, deve rimanerlo la somma tra
ari
a presente
nell'istante
di
onservazione della probabilit rappresenta un buon ban
o di prova per l'algoritmo temporale:
al
olando a tempi ssati le
orrenti e la probabilit, possibile
valutare la pre
isione del metodo
onsiderando la deviazione della simulazione da
questo prin
ipio. All'atto prati
o le
orrenti non vengono
al
olate attraverso il
rapporto in
rementale nella variabile spaziale,
he porterebbe ulteriori approssimazioni, ma attraverso la relazione (2.10). La derivata temporale della funzione
d'onda valutabile in
t+
dt
2 , per questo motivo si s
elto di
al
olare la densit
ai (t)
ai (t + dt),
t+
dt
2.
35
V (x)
gli
Ei
G1
V (Ei ), dove
1 (tj ).
G
L/R
50
di integrazione on estremi
2.4.1
a.u. e passo
E = 2.5 104
a.u.
Potenziale ostante
Uno svantaggio di questa pro
edura
onsiste nel fatto
he an
he una situazione
parti
olarmente sempli
e
ome quella di potenziale
ostante
V (x) = V0
dovrebbe
essere risolta attraverso il
onfronto
on il
aso libero e il
al
olo numeri
o della trasformata di Fourier. Per questo motivo si s
elto di risolvere analiti
amente l'integrale sull'energia. Come sappiamo dal paragrafo 1.4.1, il potenziale
di embedding denito attraverso la formula
G1
0 (E) =
ik
2
on
k=
2(E V0 ) ,
(2.43)
+ i )
> 0.
Di onseguenza
dx
x V0 + i ixt
e
,
x + i
(2.44)
x e ri ondursi
36
all'integrazione di funzioni
dz
z V0 + i izt
e
,
z + i
zC.
(2.45)
sia minore di
0,
t.
Con-
IR ,
CR ,
il segmento
he va da
l'ar
o
he va da
+R
sull'asse reale;
R.
Im(z)
CR
V0
IR
Re(z)
t < 0.
lim
dz f (z) = lim
R
R IR
dz f (z) +
dz f (z) = 0 ,
(2.46)
CR
in quanto non sono presenti singolarit all'interno della urva. Valutiamo il se ondo integrale: il per orso di integrazione una semi ir onferenza di raggio
R,
37
lim
R CR
dz f (z) = lim
R1/2
iRe d
0
e angolo
t < 0 il limite
he varia tra
Rei + i
d eRt sin 0 .
R
(2.47)
dx
x V0 + i ixt
e
=0
x + i
t<0.
se
(2.48)
CR ,
(ii)
IR, ,
l'ar o he va da
(iii)
C ,
(iv)
,
IR,
(v)
,
CR
(vi)
IR ,
V0 + i( + R);
il segmento on estremi
l'ar o he va da
V0 i +
il segmento
on estremi
l'ar
o da
V0 + i( + R)
il segmento on estremi
V0 + i ;
V0 i ;
V0 + i
V0 i( + R)
V0 + i( + R);
R;
R, +R
sull'asse reale.
<0
es luso il punto
z = i ;
appli-
ando il teorema dei residui
ome fatto pre
edentemente arriviamo alla seguente
relazione:
lim
0
R
R,
dz f (z) = lim
0
R
CR
IR
IR,
+
C
IR,
CR
= 2iRes(i)
(2.49)
38
Im(z)
V0
C
b
CR
IR
IR,
Re(z)
i
b
IR,
CR
t > 0.
= lim
V0 +i
dz
0
R V0 +i(+R)
operiamo la sostituzione
z V0 + i izt
e
,
z + i
(2.50)
z = V0 + i iy
iV0 t it t
lim ie
0
R
dy
0
iy yt
e
,
V0 + iy
(2.51)
eiV0 t (i)1/2 et
iV0 t
y = s,
1/2 t
(i)
dy
0
y yt
e
.
y + iV0
(2.52)
ds
s2
2
es t ,
2
s + iV0
(2.53)
s.
39
ds
s2
2
es t =
2
s + iV0
es t ds iV0 eiV0 t
ds
e(s +iV0 )t
.
s2 + iV0
(2.54)
iV0 eiV0 t
t
dt
i V0 eiV0 t
t
e(s
2 +iV )t
0
ds
(2.55)
ed eliminiamo la variabile
t ,
(t )1/2 = r
iV0 t
e
dt
t
(2.56)
per trovare
Z +
2
iV0 t
dr eiV0 r
2i V0 e
t
t
r
Z t
o
nZ +
iV0 r 2
iV0 t
dr eiV0 r
dr e
=
2i V0 e
t
0
0
r
n
o
p
=
(iV0 )1/2 eiV0 t 1 erf( iV0 t) ,
t
(2.57)
iV0 t
= e
1/2 t
(i)
r
i
h
p
1/2
iV0 t
1 erf( iV0 t) .
(iV0 ) e
t
z = V0 i +
lim
0 0
(2.58)
pu essere parametrizzato
ei , di
onseguenza:
3+2k
()3/2 ei 2
d i
V0 + ei
eie
i t
3/2 0 .
0
(2.59)
40
,
IR,
z IR, :
1/2
(z V0 + i)
onsiderando inve
e
= exp
1
log(iy) = (iy)1/2 ,
2
(2.60)
:
IR,
1
(z V0 + i)1/2 = exp( log(iy) + 2i) = (iy)1/2 ei .
2
(2.61)
IR,
(v) L'integrale su
dell'ar
o
lim
IR,
= 1e
iZ
= 2
(2.62)
IR,
CR
(vi) L'integrale su
CR
IR
Z +
z V0 + i izt
x V0 + i ixt
dz
dx
e
=
e
z + i
x + i
IR
(2.63)
z 1
Res(i)
= (V0 )1/2 et
(2.64)
t > 0:
x V0 + i ixt
e
= 2 2i Res(i) =
x + i
r
h
i
p
1/2
iV0 t
iV0 t
1/2 t
1 erf( iV0 t) 2i(V0 )1/2 et .
(iV0 ) e
= 2e
(i) e
t
dx
(2.65)
0
t<0
q
i
h
1/2
1
1/2 et
1 (t) =
eiV0 t ( i
eiV0 t 1 erf( iV0 t)
G
2 )
t (iV0 )
V0
1/2 t
e
t>0.
i V20
(2.66)
41
V0 = 0
parti olare
denizione del potenziale di embedding per parti
ella libera trovata in letteratura
[19:
1 (t) =
G
0
0
t
(1i)e
2 t
t<0
1i
2 t
t>0.
(2.67)
-1
Re[G0-1(t)]
Im[G0 (t)]
0.8
0.6
0.4
0.2
0
-0.2
-0.4
-0.6
-0.8
-1
-20
20
40
60
80
100
t (a.u.)
Figura 2.4: Potenziale di embedding time-dependent per potenziale nullo, parte
reale (rosso) e immaginaria (blu).
La formula (2.66)
ontiene delle ambiguit legate alla denizione della radi
e
quadrata di un numero
omplesso. Nelle gure 2.5 e 2.6 viene mostrato il
onfronto tra la formula analiti
a e la trasformata di Fourier
al
olata attraverso il
metodo di integrazione di Simpson [26 per due valori di
V0 .
L'osservazione dei
V0
ha porta-
to all'identi
azione del segno della radi
e all'interno del termine derivante dal
residuo. Se
questa volta negativo nella parte reale. L'implementazione della formula
al
olata analiti
amente nel
odi
e prevede l'utilizzo di una routine
he valuta l'error
fun
tion
on argomento
omplesso,
he si rivelata parti
olarmente adabile.
42
V0 = -1
0.05
0
-0.05
-0.1
-0.15
-0.2
-0.25
-50
50
100
150
200
250
300
350
400
450
500
250
300
350
400
450
500
t
0.1
0
-0.1
-0.2
b -0.3
-0.4
-0.5
-0.6
-0.7
-50
50
100
150
200
t
1
[G1
V0 G0 ](t).
Questo aso stato trattato non solo al ne di eliminare impre isioni numeri he, ma an he per alleggerire la pro edura allestita per un potenziale generi o
V:
G1
V (E)
raggiunga un
G1
V (E)
E V0
per
|E| > E
(2.68)
E0
.
E
G1
V (E)
per
|E| > E0 .
(2.69)
E0
sottraendo a
G1
V (E)
V0 ,
il potenziale di
sommando su essiva-
43
E ,
aumentando
erf
p
( + iV0 )
p 1 e
1i
2 V0
+ iV0
p
erf
(
+
iV
)
0
V0 e erf iV0
.
2V0
2(V0 i)
dt G1
V0 (t) =
0.
V0 = 0,
(2.70)
dtG1
0 (t)
1i
=
2
1
1 i
t 2 dt =
.
(2.71)
1i
dt G1
0 (t) = erf ( ) .
2
(2.72)
Rx
0
et dt
e sostituendo
[0,
raggiungiamo la forma
"
#
3
1
1i
1i
( ) 2
( ) 2
+ ... ,
erf ( ) =
2
3
he nel limite per
Come ulteriore
onferma sono stati eseguiti
onfronti tra le predizioni analiti
he e
integrazioni numeri
he per diversi valori positivi e negativi del potenziale
ostante
V0
44
<< 1.
V0 = 1
0.7
0.6
0.5
0.4
a 0.3
0.2
0.1
0
-0.1
-50
50
100
150
200
250
300
350
400
450
500
250
300
350
400
450
500
t
0.25
0.2
0.15
b
0.1
0.05
0
-0.05
-50
50
100
150
200
t
V0 = 1.
1
[G1
V0 G0 ](t), per
gura 2.5.
45
Capitolo 3
(r, t)
non
viene utilizzato. Nella se
onda parte del
apitolo illustreremo i risultati relativi
all'introduzione di dierenti potenziali perturbanti dipendenti dal tempo.
( 12 2 + E)G(x, x , E) = (x x )
della dimensionalit dello spazio in
ui denita. Utilizzando uno sviluppo della funzione in onde piane, fa
ile dimostrare [27
he, in una dimensione, la
denizione di funzione di Green ritardata :
G(x, x ; E) =
ei
46
2E|xx |
i 2E
(3.1)
x=
x e x
x per la parte reale, he rappresenta una dis ontinuit per la derivata prima
x e x . In gura 3.1
0.8
D = 11
e
ezion fatta per l'intorno della
uspide,
he non pu essere ben approssimata.
Sostituendo la forma espli
ita (3.1) della funzione di Green nell'equazione (1.21)
2
V(x)
Re(G(x,x,E))
Im(G(x,x,E))
1.5
0.5
-0.5
-1
-1.5
-2
-10
-5
10
x (a.u.)
Figura 3.1: Parte reale (rossa) e immaginaria (verde) della funzione di Green
al
olata
ol metodo matri
iale. In blu indi
ata la parte reale della soluzione
analiti
a,
he rende visibile la dis
repanze nella zona della
uspide.
(x, E) =
1
1
lim ImG(x, x; E + i) =
,
0
2E
(3.2)
(x, E)
47
E = 0,
(x,E)
6
5
4
a)
3
2
1
0
-0.5
0.5
1.5
2.5
2.5
3.5
E (a.u.)
0.14
0.12
0.1
0.08
b) 0.06
0.04
0.02
0
-0.02
-0.5
3D(x,E)
0
0.5
1.5
3.5
E (a.u.)
Figura 3.2: DOS puntuale monodimensionale (a) e tridimensionale (b)
al
olate
on
= 103 ,
20
a.u.,
1
(r, E) =
2
1D (x, E )dE =
1
2E .
2 2
(x, E)
(3.3)
ome l'integrale di
variabili spaziali, l'integrazione
onsiste nel moltipli
are l'integranda per il volume
della regione
onsiderata. Nel
aso monodimensionale:
V (E) =
b
a
1
ba
.
ImG(x, x; E)dx =
2E
(3.4)
48
(b a) on il volume V
onsiderato
103
106
(x, 0) = 0 ai (0) = 0.
dt
approssimato
on l'area del rettangolo di lati
2 e
1 (0)
G
dt
2 . La singolarit
del potenziale di embedding viene trattata attraverso la pro
edura dis
ussa nella
sezione 2.2.1 e l'appli
azione del
i
lo auto
onsistente individua
ome primo risultato approssimato
a(dt) = a(0).
ei
he
hiamiamo
dt
2
dx i (x)V
termine sorgente
dt
x,
2
dt
x,
2
(x, t) = A(x, t) ,
on
oe
ienti dello sviluppo sulla base
49
a (dt) = Aa(dt).
Questo
= A, per i
la funzione d'onda risultante del sistema nella regione I uguale alla funzione
orrettamente normalizzata a meno di un fattore moltipli
ativo
ostante.
In questo
aso si s
elto di utilizzare
ome stato imperturbato la soluzione
analiti
a dell'equazione di S
hrdinger time-dependent:
(x, t) =
ei(kxwt)
3.2.1
Perturbazione gaussiana
V (x, t) = e sin t .
Il parametro
(3.5)
inve e la
t=0
2(n + 1) )
e una bu a ((2n
+ 1) < t <
dt = 0.015
D = 22
a.u..
= 2.0
= 0.2
perturbazione.
L'os
illazione del potenziale
= 0.1
50
-10
-5
t = 69 a.u.
t = 98 a.u.
t = 84 a.u.
t = 105 a.u.
t = 91 a.u.
t = 120 a.u.
10
-10
-5
x (a.u.)
10
x (a.u.)
Figura 3.3: Evoluzione temporale del modulo della funzione d'onda totale (rosso)
e potenziale (verde) in a.u.
60
3.35
a)
b)
50
40
Jdx(t)
3.3
30
20
3.25
Q(t)
10
0
dx(t)-Jdx(t)
3.2
3.15
3.1
0
50
100
150
200
250
0
0.12
0.1
0.08
0.06
0.04
0.02
0
-0.02
0
300
50
100
t (a.u.)
150
t (a.u.)
200
250
300
L2 (R),
autofunzioni grazie a una pro edura di limite he fa tendere gli estremi di integrazione rispettivamente a
+ e . Da
mamente informazione sulla
ari
a presente in una regione dello spazio, mentre
giusti
ato parlare di
ari
a asso
iata ad un intervallo energeti
o
[E, E + dE].
5%
30
51
300
0.166
0.165
250
0.164
0.163
200
t (a.u.)
0.162
0.161
150
0.16
100
0.159
0.158
50
0.157
0.156
-10
-5
10
x (a.u.)
Figura 3.5: Evoluzione temporale del modulo della funzione d'onda totale in
funzione dello spazio (as
isse) e del tempo (ordinate).
52
sono stati
sul sistema. In
-10
-5
0
x (a.u.)
t = 151 a.u.
t = 157 a.u.
t = 153 a.u.
t = 159 a.u.
t = 155 a.u.
t = 161 a.u.
10
-10
-5
0
x (a.u.)
10
Figura 3.6: Evoluzione temporale del modulo della funzione d'onda totale (rosso)
e potenziale (verde) in a.u.
La gura 3.7 mette in evidenza l'a
umulo di probabilit all'interno della regione di embedding. Le pi
ole os
illazioni hanno pulsazione uguale al potenziale,
per tempi inferiori alle
70a.u.
7.5
300
a.u. ( ir a
fs) la ari a nella regione viene quasi tripli ata. La risposta del sistema alla
53
a)
b)
8
Jdx(t)
40
Q(t)
50
30
20
10
0
dx(t)-Jdx(t)
3
0
50
100
150
200
250
300
t (a.u.)
0
2.5
2
1.5
1
0.5
0
-0.5
0
50
100
150
200
250
300
t (a.u.)
= 0.9
0.3
a.u.. Ci
E .
54
t (a.u.)
100
90
80
70
60
50
40
30
20
10
0.25
0.24
0.23
0.22
0.21
0.2
0.19
0.18
-10
-5
10
x (a.u.)
Figura 3.8: Evoluzione temporale del modulo della funzione d'onda totale in
funzione dello spazio (as
isse) e del tempo (ordinate).
3.3
a)3.28
b)
-10
-20
Jdx(t)
3.26
3.24
-30
-40
3.22
-50
3.2
0
dx(t)-Jdx(t)
3.18
3.16
3.14
3.12
-60
0.01
0.008
0.006
0.004
0.002
0
-0.002
-0.004
0
3.1
0
50
100
150
200
250
300
50
100
150
t (a.u.)
200
250
300
55
Capitolo 4
Barriera e bu
a di potenziale
In prima approssimazione al
une propriet elettroni
he di un metallo,
ome la
ondi
ibilit elettri
a o il
alore spe
i
o, possono essere ri
avate dallo studio di
un gas di elettroni liberi. In questo
ontesto per modellizzare, ad esempio, una
giunzione fra due super
i metalli
he si pu utilizzare una barriera di potenziale,
he riprodu
e gli eetti di riessione della funzione d'onda elettroni
a ma
he per
non pu des
rivere gli stati dis
reti di super
ie. Questo sistema quindi pu dare
predizioni sugli stati del
ontinuo tras
urando gli eetti della struttura periodi
a
del reti
olo
ristallino sulle funzioni d'onda elettroni
he. Al ne di analizzare un
sistema
on stati legati viene presa in
onsiderazione una bu
a di potenziale. Nella
prima parte del
apitolo verranno dis
usse le propriet stati
he della barriera e
della bu
a di potenziale, a
essibili attraverso il metodo dell'embedding timeindependent. Nella se
onda sar analizzata l'evoluzione temporale di stati del
ontinuo per la barriera di potenziale e di stati dis
reti per la bu
a, perturbati
da un potenziale periodi
o nel tempo.
E=0
V (E)
= 0.0001
per energie inferiori all'altezza della barriera grazie all'eetto tunnel. Per energie
56
1
25
0.75
15
T(E)
(E)
20
0.5
10
0.25
5
0
0
0.6
1.2
1.8
E (a.u.)
2.4
3.6
Figura 4.1: DOS integrata monodimensionale per la barriera (rosso),
oe
iente
di trasmissione (verde), in funzione dell'energia. In blu evidenziata l'altezza
V = 0.6
a.u.
0.0301
0.7
0.0258
0.6
0.0215
0.5
0.0172
0.4
0.0129
0.3
0.0086
0.2
0.0043
0.1
0
-10
V(x) (a.u.)
(x)
della barriera
0
-5
0
x (a.u.)
10
EF = 0.42
a.u.,
e barriera di potenziale.
In gura 4.2 mostrata la densit di
ari
a per un'energia di Fermi pari a 0.42
a.u.. Le os
illazioni all'allontanarsi dalla barriera sono dovute all'interferenza tra
funzioni d'onda in
identi e riesse,
ome an
he l'a
umulo di
ari
a ai bordi. Al-
57
E =0
V (E)
a.u. stata
= 0.0001
a.u..
dis
reti, le
ui energie sono state stimate attraverso l'individuazione dei massimi
della DOS lo
ale
al
olata su una griglia energeti
a molto tta:
E1 = 0.52032
a.u.
E3 = 0.00871
a.u.
E2 = 0.29413
a.u.
Tali valori sono stati
onfrontati
on i risultati analiti
i e abbimo veri
ato
he
il metodo fornis
e stime esatte no alla quarta
ifra de
imale. Gli stati dis
reti
danno
ontributo nullo al
oe
iente di trasmissione in quanto sono lo
alizzati
all'interno della bu
a e non propagano nello spazio. Per energie
omprese tra
0 e 0.5 a.u. sono presenti intensi fenomeni di riessione dell'onda in
idente da
parte delle pareti della bu
a,
i inuis
e sulla
al valore massimo. Inne, per valori dell'energia superiori ai 1 a.u. (13.6 eV) si
ri
onos
e l'andamento os
illante dovuto a interferenze
on onde riesse di minor
ampiezza.
La densit di
ari
a il risultato dell'integrazione della DOS puntuale nell'energia. Di
onseguenza ri
eve il
ontributo di tutti e soli gli stati al di sotto
dell'energia di Fermi ssata. Come si pu vedere in gura 4.4, utilizzando diverse
energie di soglia possibile isolare il
ontributo del primo stato dis
reto della bu
a
(linea rossa), oppure quello dei primi due stati legati (linea verde). Un aspetto da
sottolineare la lo
alizzazione degli stati legati,
he hanno delle
ode evanes
enti
all'interno delle barriere della bu
a. Solo quando intervengono i
ontributi degli
stati del
ontinuo, la densit di
ari
a presente in modo
onsistente an
he all'esterno della bu
a. Per il
al
olo di questa osservabile ne
essario utilizzare una
parte immaginaria dell'energia grande, in modo tale da rendere i pi
hi relativi
agli stati dis
reti abbastanza larghi da essere integrabili numeri
amente.
58
20
15
0.75
10
0.5
0.25
T(E)
V(E)
0
-0.5
0.5
1.5
E (a.u.)
Figura 4.3: DOS integrata monodimensionale (rosso) e
oe
iente di trasmissione
(verde) per la bu
a di potenziale presa in
onsiderazione.
= 0.2
a.u.,
= 2.0
metodo di Numerov
4.2.1
= 0.5
E = 0.5
a.u.. La perturbazione
k =1
59
0.08
0.06
-0.15
0.04
-0.3
0.02
-0.45
V(x)
(x)
-0.6
-10
-5
10
x (a.u.)
Figura 4.4: Densit di
ari
a del sistema per energie di Fermi diverse:
a.u. (rossa),
EF = 0.2
a.u. (verde),
EF = 0.0
a.u. (blu),
EF = 0.2
EF = 0.4
a.u. (nera).
-10
-5
t = 25 a.u.
t = 32 a.u.
t = 27.5 a.u.
t = 34.5 a.u.
t = 30 a.u.
t = 37 a.u.
10
x (a.u.)
-10
-5
10
x (a.u.)
Figura 4.5: Evoluzione temporale del modulo della funzione d'onda totale (rosso)
e potenziale in a.u. (verde).
D = 24
= 0.005
a.u.)
rispetto a quello ssato nelle simulazioni pre
edenti, in quanto l'algoritmo non
stabile. La
ausa risiede probabilmente nell'introduzione di un errore attraverso l'utilizzo di funzioni d'onda iniziali
al
olate
on un pro
edimento numeri
o.
L'ampiezza di probabilit
res
e sempre pi all'interno della regione di embedding, in
ir
a
2.5
60
a)
10.5
b)
10
1
0.5
0
-0.5
Jdx/sx(t)
Q(t)
9.5
9
8.5
-1
-1.5
-2
-2.5
-3
7.5
-3.5
-4
0
20
40
60
80
100
t (a.u.)
20
40
60
80
100
t (a.u.)
Come osservato nel
apitolo pre
edente, an
he in questa o
asione il potenziale perturbante ha un'azione attrattri
e nei
onfronti della densit di probabilit. La gura 4.7 rende evidente questa
aratteristi
a. La presenza della barriera
stati
a
onna tale
omportamento nel semi-intervallo sinistro della regione di
embedding.
La stessa perturbazione stata appli
ata a uno stato di energia
E = 0.7
a.u..
61
t (a.u.)
100
90
80
70
60
50
40
30
20
10
0.4
0.35
0.3
0.25
0.2
0.15
0.1
-10
-5
0
x (a.u.)
10
Figura 4.7: Evoluzione temporale del modulo della funzione d'onda totale in
funzione dello spazio (as
isse) e del tempo (ordinate).
[20; 20],
lentamente la
ari
a all'interno della regione stessa (gure 4.9 destra e sinistra).
L'os
illazione della
ari
a per tempi lunghi governata dalla frequenza della perturbazione. Il tempo reazione del sistema equivale al primo periodo del potenziale
dipendente dal tempo.
4.2.2
Emissione stimolata
Lo studio dell'evoluzione temporale degli stati legati di un sistema strettamente
onnessa
on l'analisi spettros
opi
a
he pu essere eettuata su di esso.
Conos
ere i tempi ne
essari all'emissione di un elettrone o alla sua transizione di
livello un'altra via per a
edere a informazioni sulle energie degli stati dis
reti.
Utilizzando la perturbazione
on modulazione spaziale gaussiana e periodi
a nel
62
-10
t = 62.5 a.u.
t = 69.5 a.u.
t = 64.5 a.u.
t = 72 a.u.
t = 67 a.u.
t = 74.5 a.u.
-5
10
-10
-5
x (a.u.)
10
x (a.u.)
Figura 4.8: Evoluzione temporale del modulo della funzione d'onda totale (rosso)
e potenziale in a.u. (verde).
7.9
7.85
7.8
7.75
t (a.u.)
Q(t)
7.7
7.65
7.6
7.55
7.5
100
90
80
70
60
50
40
30
20
10
0.26
0.25
0.24
0.23
0.22
0.21
0.2
0.19
0.18
0.17
7.45
-10
7.4
0
20
40
60
80
-5
10
x (a.u.)
100
t (a.u.)
Figura 4.9: Figura a sinistra: Confronto tra probabilit nella regione di embedding
ed equazione di
ontinuit. Figura a destra: Modulo della funzione d'onda in
funzione dello spazio (as
isse) e del tempo (ordinate).
= 0.2
a.u.,
= 2.0
a.u., ab-
Stato fondamentale
Abbiamo utilizzato il potenziale perturbativo time-dependent in equazione (3.5),
on una pulsazione
= 1.0
D = 22
63
1.1
1.05
1.05
0.95
0.95
0.9
0.9
Q(t)+Jdx(t)+Jsx(t)
Q(t)
Jsx(t) + Q(0)
Jdx(t) + Q(0)
0.85
0.8
0
20
40
Q(t)+Jdx(t)+Jsx(t)
Q(t)
Jsx(t) + Q(0)
Jdx(t) + Q(0)
0.85
0.8
60
80
100
t (a.u.)
20
40
60
80
100
t (a.u.)
Q(t)
so temporale stato ssato a 0.0025 a.u.; l'evoluzione pro
ede in entrambi i
asi
no a
t = 100 a.u.. Nella parte sinistra di gura 4.10 mostriamo la dinami a delle
osservabili des
ritte nella sezione 2.3 risultante dalla prima simulazione mentre
la gura 4.10 destra illustra i risultati ottenuti
on la se
onda. Dalla letteratura
sappiamo
he la pulsazione fornita equivale a una frequenza su
iente per espellere l'elettrone dalla bu
a, raggiungendo uno stato del
ontinuo. Ci signi
a,
in termini di funzione d'onda,
he la densit di probabilit si delo
alizza uendo
all'esterno delle pareti della bu
a di potenziale. In entrambi i
asi notiamo
he
l'ampiezza di probabilit nella regione diminuis
e nettamente all'aumentare del
tempo, all'istante nale
alata di
ir
a il
k=
2E
64
10
omin
ia a s
orrere
orrente attraverso la frontiera. Per quanto riguarda la simulazione nella regione pi grande, le variazioni signi
ative nelle
orrenti arrivano
per
t > 0.
0.25
0.21
|(x,t)|2
0.2
0.2
0.15
0.19
-0.5
0.5
0.1
0.05
0
-10
Figura 4.11:
[20 : 20]
|(x, t)|2
(rosso), e in
-5
t = 0 a.u.
[5, 5] (blu).
per
0
x (a.u.)
(verde),
t = 100
10
E = 0.29413
= 0.8
65
t (a.u.)
100
90
80
70
60
50
40
30
20
10
0.13
0.12
0.11
0.1
0.09
0.08
0.07
0.06
-4
Figura 4.12:
|(x, t)|2
-2
0
x (a.u.)
in funzione di
(as isse) e
(ordinate).
risultati ottenuti da simulazioni impostate
on parametri spaziali diversi. La gura 4.13 sinistra si riferis
e ai risultati della simulazione approntata
on 50 funzioni
di base denite su una regione di semiampiezza
l'intervallo
[20, 20]
22
1.15
1.1
1.1
1.05
1.05
1
0.95
0.95
0.9
0.9
0.85
0.85
Q(t)+Jdx(t)+Jsx(t)
Q(t)
Jsx(t) + Q(0)
Jdx(t) + Q(0)
0.8
0.75
0
20
40
Q(t)+Jdx(t)+Jsx(t)
Q(t)
Jsx(t) + Q(0)
Jdx(t) + Q(0)
0.8
0.75
0.7
60
80
100
t (a.u.)
20
40
60
80
100
t (a.u.)
66
t (a.u.)
100
90
80
70
60
50
40
30
20
10
0.115
0.11
0.105
0.1
0.095
0.09
0.085
0.08
0.075
0.07
0.065
-4
Figura 4.14:
-2
|(x, t)|2
0
x (a.u.)
in funzione di
(as isse) e
(ordinate).
25%.
densit di probabilit e delle
orrenti ris
ontrata nella se
onda simulazione ha frequenza pari a quella della perturbazione. L'equazione di
ontinuit soddisfatta
on un errore relativo dello
0.1%.
all'interno della regione di embedding ben visibile nella gura 4.14: durante
l'evoluzione temporale, i due massimi os
illano attorno alla loro posizione iniziale, perdendo gradualmente di intensit. La densit di probabilit uis
e verso
l'esterno della regione
onsiderata.
In gura 4.15 mettiamo a
onfronto lo stato imperturbato all'istante iniziale
on il risultato dell'evoluzione temporale delle due simulazioni. Come per il
aso
pre
edente evidente
he la funzione, inizialmente pi pi
ata, tenda ad appiattirsi, aumentando il proprio valore sulle
ode esterne. Va evidenziato l'a
ordo tra
le due funzioni
al
olate
on parametri diversi: la massima dierenza tra le due
visibile solo nell'ingrandimento. Questa la vera forza del metodo dell'embedding, la possibilit di
onsiderare regioni dello spazio di dimensioni estremamente
ridotte (dell'ordine di po
hi passi reti
olari) per studiare sistemi estesi.
67
0.25
0.16
0.2
|(x,t)|2
0.15
0.15
0.14
1.5
2.5
0.1
0.05
0
-10
Figura 4.15:
[20 : 20]
|(x, t)|2
(rosso), e in
-5
t = 0 a.u.
[5, 5] (blu).
per
0
x (a.u.)
(verde),
68
t = 100
10
Capitolo 5
Super
ie di un metallo
L'obiettivo di questo lavoro stato lo studio di un sempli
e modello in grado di
riprodurre le propriet elettroni
he di una super
ie metalli
a. stato supposto
he l'invarianza traslazionale del bulk viene rotta solo in direzione normale alla super
ie, grazie a tale ipotesi possiamo utilizzare un modello monodimensionale su
questo asse. Il modello teori
o deve quindi prendere in
onsiderazione la presenza
del bulk del metallo da una parte, e del vuoto dall'altra,
er
ando di simulare gli
stati dis
reti
aratteristi
i della super
ie,
ome ad esempio quelli teorizzati da
Sho
kley [28 e Tamm [29. Con questi propositi abbiamo utilizzato un modello
a jellium modi
ato: il jellium
onsiste in una sempli
e modellizzazione di una
super
ie metalli
a,
he parte dal presupposto di poter rappresentare gli elettroni
di
onduzione di un metallo attraverso un gas di elettroni libero. Vengono tras
urati molti diversi aspetti, dagli urti tra elettroni e reti
olo
ristallino alle mutue
interazioni
oulombiane. Ciononostante questo modello in grado di portare a
buoni risultati per quanto riguarda la densit di stati elettroni
i, la
onduttivit
elettri
a e il
alore spe
i
o del solido. Il modello
onsiste in un gradino di potenziale
he
onna all'interno del metallo le funzioni d'onda elettroni
he relative a
energie inferiori all'altezza dello stesso. Per simulare la presenza di uno stato di
super
ie abbiamo aggiunto un bu
a di potenziale, s
elta di dimensioni tali per
ui esiste un uni
o stato dis
reto.
69
E=0
E = 0.2956
parti
ella libera per energie positive tendenti a zero, su
essivamente presente
una forte risonanza il
ui andamento assimilabile al
aso libero
on energia di
riferimento
orrispondente all'altezza del gradino. Per energie superiori a 1.5 a.u.,
il
omportamento della DOS asintoti
o a quello di parti
ella libera.
Il
oe
iente di trasmissione nullo per energie inferiori all'altezza del gradino: lo
stato legato non
ontribuis
e al trasporto elettroni
o, in quanto se non perturbato
non genera una
orrente. An
he gli stati del
ontinuo
on energie inferiori a 0.6
a.u. non propagano all'interno del gradino. Il
ontributo della bu
a visibile
an
he nell'andamento per energie positive del
oe
iente di trasmissione,
he
non raggiunge la massima trasparenza ma si attesta inizialmente sul
res ere e raggiungere l'andamento os illante, ris ontrato pre edentemente, per
25
20
0.8
15
0.6
10
0.4
0.2
T(E)
V(E)
0
0
0.5
1.5
E (a.u.)
2.5
3.5
Figura 5.1: DOS integrata monodimensionale per la super
ie (rosso),
oe
iente
di trasmissione (verde), in funzione dell'energia. In blu evidenziata l'altezza del
gradino
V = 0.6
a.u..
La densit di
ari
a del sistema stata
al
olata per energie di Fermi diverse (gura 5.2). La linea verde rappresenta la densit di
ari
a nel
aso sia
o
upato solo lo stato legato. Da notare
he l'asimmetria del sistema indu
e una
maggiore penetrazione del de
adimento esponenziale all'interno del bulk, questo
stato possiede un'energia
he non permette la propagazione all'interno del mezzo.
70
EF = 0.3
ari
a all'interno del bulk, e
ezion fatta per la
oda esponenziale. Sono presenti
stati stazionari propaganti all'interno del metallo. In presenza della super
ie le
interferenze tra onde in
identi e riesse provo
ano un'a
umulo di
ari
a in aggiunta a quella derivante dallo stato legato. Inne per
EF = 0.8
a.u. presente
0.6
0.1108
0.4
0.0831
0.2
0.0554
0.0277
-0.2
(x)
V(x)
0.1385
-0.4
0
-10
-5
0
x (a.u.)
10
Figura 5.2: Confronto tra densit di
ari
a del sistema
on energie di Fermi
diverse:
EF = 0.1
EF = 0.3
V (x).
a.u. (verde),
a.u. (blu),
EF = 0.8
a.u. (rosso), e
= 2.0
<x<2
= 0.2
a.u.
iale, quale un'impulso elettromagneti
o inviato dalla regione di vuoto. Sono stati
selezionati tre stati iniziali del sistema, ognuno dei quali
on
aratteristi
he dierenti: abbiamo s
elto di analizzare l'evoluzione temporale dello stato di super
ie
(E
= 0.2956
= 0.4
a.u.) e, inne, di uno stato del
ontinuo in grado di propagare nella regione di
vuoto (E
71
E = 0.2956
a.u.
dt = 0.0025
D = 24
a.u..
1.1
Q(t)
0.9
0.8
0.7
0.6
0
20
40
60
80
100
t (a.u.)
Figura 5.3: Confronto dell'evoluzione temporale di densit di probabilit all'interno della regione di embedding
on
= 0.8
a.u. (rossa) e
= 0.8
= 1.3
a.u. (blu). In
= 1.3
a.u.
25%.
Questo fatto
= 0.8
a.u.)
72
= 0.8
= 0.8
a.u.).
0.5
0.4
Jdx/sx(t)
0.3
0.2
0.1
-0.1
0
20
40
60
80
100
t (a.u.)
Figura 5.4: Densit di
orrente agli estremi della regione di embedding per
a.u., destra (verde) e sinistra (nera); per
= 1.3
t (a.u.)
100
90
80
70
60
50
40
30
20
10
0.06
0.055
0.05
0.045
0.04
0.035
0.03
0.025
0.02
0.015
-10
Figura 5.5:
|(x, t)|2
-5
0
x (a.u.)
in funzione di
73
= 0.8
10
(as isse) e
(ordinate).
E = 0.4
a.u.
= E = 0.4
dt = 0.0025
D = 24
0.445
0.44
Q(t)
0.435
0.43
0.425
0.42
0
20
40
60
80
100
t (a.u.)
Figura 5.6: Confronto dell'evoluzione temporale di densit di probabilit all'interno della regione di embedding
on
= 0.8
a.u. (rossa) e
= 0.8
= 0.4
a.u. (blu). In
= 0.4
a.u.
la densit di
ari
a os
illa attorno a un valor medio leggermente maggiore della
quantit iniziale. Per la frequenza maggiore, l'andamento pu essere interpretato
ome dovuto alla
ombinazione lineare di un'onda
on pulsazione pari a quella
della perturbazione, pi un'altra
on periodo pi lungo. Per la simulazione
on
frequenza pi bassa, la forma del se
ondo massimo relativo della densit di probabilit indu
e a pensare
he an
he in questo
aso esista una se
onda frequenza
aratteristi
a, an
or pi bassa del
aso pre
edente. La simulazione
on frequenza
uguale all'energia iniziale dello stato stata approntata per veri
are se an
he
per questo modello fosse presente il fenomeno della risonanza,
he indu
e un a
umulo di probabilit all'interno della regione di embedding. I risultati sembrano
indi
are
he questo fenomeno avviene solo per stati in grado di propagare, an
he
on un
oe
iente di trasmissione molto ridotto. Entrambe le simulazioni
rispettano molto a
uratamente l'equazione di
ontinuit. Le
orrenti integrate
nel tempo (gura 5.7) sono estremamente lievi, le os
illazioni della
orrente sinistra indi
ano
he durante il transiente avviene un usso di probabilit diretto
74
> 0.6
a.u.).
= 0.4
Jdx/sx(t)
0.005
0
-0.005
-0.01
-0.015
-0.02
-0.025
0
20
40
60
80
100
t (a.u.)
Figura 5.7: Densit di
orrente agli estremi della regione di embedding per
a.u., sinistra (verde) e destra (nera); per
= 0.4
t (a.u.)
100
90
80
70
60
50
40
30
20
10
0.016
0.015
0.014
0.013
0.012
0.011
0.01
0.009
0.008
0.007
-10
Figura 5.8:
|(x, t)|2
-5
0
x (a.u.)
in funzione di
75
= 0.8
10
(as isse) e
(ordinate).
E = 0.8
a.u.
= 0.6
a.u. ha sull'evoluzione temporale di uno stato del
ontinuo propagante nel vuoto. La gura 5.9 mostra
ome avvenga una modulazione della funzione d'onda,
ausata dall'interazione tra la frequenza propria dell'onda e quella del potenziale.
Quest'eetto ben visibile soprattutto nella sua propagazione verso il bulk.
-10
t = 62.0 a.u.
t = 68.0 a.u.
t = 64.0 a.u.
t = 70.0 a.u.
t = 66.0 a.u.
t = 72.0 a.u.
-5
10
-10
x (a.u.)
-5
10
x (a.u.)
Figura 5.9: Evoluzione temporale del modulo della funzione d'onda totale (rosso)
e potenziale in a.u. (verde).
D = 24
dt = 0.0025
a.u., al ne di
mantenere stabile l'algoritmo nonostante l'errore presente nel
al
olo dello stato imperturbato e l'approssimazione delle osservabili attraverso lo sviluppo sul
set di base. L'ampiezza di probabilit os
illa all'interno della regione di embedding
on frequenza data dalla perturbazione,
ome riportato nella parte sinistra
della gura 5.10. Si nota an
he un'os
illazione smorzata
on lunghezza d'onda
maggiore, forse pari alla dierenza
E .
76
6.74
-2
6.72
-4
Jdx/sx(t)
Q(t)
6.7
6.68
6.66
-6
-8
6.64
-10
6.62
-12
6.6
6.58
-14
0
20
40
60
80
100
20
40
t (a.u.)
60
80
100
t (a.u.)
Figura 5.10: Sinistra: Confronto tra densit di probabilit nella regione di embedding ed equazione di ontinuit. Destra: Confronto tra orrente integrata destra
t (a.u.)
100
90
80
70
60
50
40
30
20
10
0.185
0.18
0.175
0.17
0.165
0.16
0.155
0.15
-10
Figura 5.11:
-5
|(x, t)|2
0
x (a.u.)
in funzione di
77
10
(as isse) e
(ordinate).
Con
lusioni
In questo lavoro abbiamo analizzato la teoria dell'embedding time-dependent.
Questo metodo viene utilizzato per la risoluzione dell'evoluzione temporale di
funzioni d'onda di singola parti
ella, e l'assenza di approssimazioni nella sua
derivazione lo rende elegante e versatile, appli
abile in linea di prin
ipio allo
studio di una vasta gamma di sistemi estesi perturbati da potenziali lo
alizzati dipendenti dal tempo. Attraverso l'introduzione del potenziale di embedding
time-dependent, la teoria in grado di determinare
ondizioni al
ontorno esatte
per l'equazione di S
hrdinger del sistema in una regione innitamente estesa,
eliminando di fatto il problema della
ostruzione di approssimazioni, a volte arti
iose. Al
uni esempi di queste soluzioni ad ho
sono l'imposizione di un regime
di parti
ella libera asintoti
amente lontano dalla regione di studio, l'utilizzo di
ondizioni periodi
he o l'impiego di potenziali assorbenti, ma nessuna di esse
veramente generale. Gli errori
he vengono introdotti da queste approssimazioni
sono generalmente sono po
o
ontrollabili all'interno di una simulazione numeri
a.
Un importante vantaggio insito nella teoria dell'embedding
onsiste nel imporre a priori
he la funzione d'onda
he des
rive il sistema sia eettivamente
perturbata dal potenziale lo
alizzato an
he all'esterno della regione di embedding, ma
he la sua evoluzione temporale pro
eda governata da un'hamiltoniana
indipendente dal tempo fuori da questa regione. Ci permette di eliminare dalla
omputazione l'evoluzione temporale gi nota.
78
Con
lusioni
ampi. Il metodo si dimostrato valido per simulazioni
on un numero non elevato
di passi temporali, tanto da poter eettuare le simulazioni, i
ui risultati sono
stati riportati nei
apitoli 3, 4, 5, utilizzando un laptop.
per intrinse
a nel metodo la restrizione al suo utilizzo solo per lo studio
di fenomeni
he possono avvenire in tempi relativamente brevi, infatti l'integrale
temporale presente nell'equazione fondamentale della teoria, (eq. (2.21)), per l'nesimo passo temporale ha un
osto
omputazionale proporzionale a
n.
Esistono
altri metodi (
he non utilizzano la teoria dell'embedding) meno pesanti
omputazionalmente, rispetto a quello studiato. Tuttavia, l'algoritmo ha permesso di
a
edere alle s
ale temporali dei femtose
ondi e allo studio dei transienti, la
ui
omprensione di importanza
ru
iale per i prossimi sviluppi te
nologi
i: infatti di re
entissima
ostruzione il primo transistor
ostituito da un singolo atomo
[30, avvenuta durante la s
rittura di questa tesi.
Oltre all'algoritmo
he
al
ola l'evoluzione temporale di un sistema si
o perturbato, stato implementato an
he il metodo dell'embedding time-independent,
al ne di possedere uno strumento
apa
e di fornire al
une propriet elettroni
he
del sistema imperturbato in esame. Sono state studiate la densit di stati lo
ale,
la densit di
ari
a elettroni
a e la
onduttanza nel formalismo di LandauerBttiker per sempli
i sistemi si
i, quali la parti
ella libera, la bu
a, la barriera
di potenziale, e un modello di super
ie metalli
a formato da una bu
a alla base
di un gradino di potenziale. Sono stati ris
ontrati fenomeni puramente quantisti
i
ome la presenza di risonanze nella DOS della barriera di potenziale e della
super
ie. Nel primo
aso, questa
aratteristi
a porta alla propriet di trasporto
elettroni
o
he prende il nome di tunneling di risonanza, e si
onstatato
he
per al
uni valori dell'energia la barriera risulta trasparente,
io il
oe
iente
di trasmissione per la regione di s
attering pari a uno. Nel
aso della bu
a di
potenziale l'interferenza distruttiva tra onde in
identi e riesse, porta ad un
oef
iente di trasmissione
he, per basse energia, risulta minore del
aso di barriera
di potenziale.
Nello studio delle propriet elettroni
he della super
ie, stata osservata la
presenza degli stati del
ontinuo
onnati nel metallo, e la DOS lo
ale ha un
andamento simile a quello di parti
ella libera per energie tendenti allo zero.
79
Con
lusioni
gaussiana e periodi
a nel tempo
on diverse frequenze. Per stati del
ontinuo propaganti, abbiamo individuato due
aratteri prevalenti: per pulsazioni maggiori o
uguali all'energia dello stato, le variazioni di
ari
a all'interno della regione di
embedding sono di
arattere os
illatorio, sovrapposizione di onde
on frequenze
pari a
e a
E.
80
Ringraziamenti
Eh... Sm
hi!
ome direbbe il ve
hio Leo.
Ringrazio di
uore il mio relatore, Mario, per tutto quello
he mi ha insegnato in
questi mesi. Mi ha
olpito in parti
olare
ome abbia
urato la dimensione umana
del nostro rapporto: ri
ordo
on pia
ere le pause-sigaretta in
ui si parlato della
propria vita privata, la
amminata in montagna del 2 giugno, e la bella giornata
di svago passata al Lago Maggiore. Ringrazio an
he Carlo, Simona, Guido e il
professor Brivio per i
onsigli e l'aiuto
he mi hanno dato.
Sono molto ri
onos
ente a mio padre, mia madre, e mio fratello,
he hanno sopportato i miei momenti di tensione, e dato una mano quando la mia disorganizzazione
roni
a ingarbugliava le situazioni. Non posso dimenti
are la pi giovane
della famiglia, la mia fantasti
a nonna Mariu
ia, i miei zii e i miei
ugini. Un
pensiero spe
iale va a mio nonno Mario, una persona stupenda
he sarebbe feli
e
di vedermi laureato.
Sono
ontento di aver dedi
ato parte del mio tempo all'ARCI La Quer
ia, ogni
volta
he sento profumo di
arne alla griglia mi vengono in mente gli Artisti dell'Errore...
Voglio ringraziare i miei
ompagni della Pelo, la squadra di
al
io pi sgangherata
di Milano, per le ore passate insieme a
orrer dietro a un pallone; la
ompagnia
di Arolo, gli ami
i di Cinisello e dell'universit, per ogni momento feli
e
he abbiamo tras
orso in questi anni.
Ringrazio Marta, per
ome mi stata a
anto nei momenti pi pesanti e per le
emozioni intense
he viviamo insieme.
Sono orgoglioso di avere ami
i sin
eri
ome Adri il bomber, Ivan polpa
i d'a
iaio, Za
k Tom-tom Za
agnino, Leo, Davide, Vale, De
a, Edo e Lu
a,
ompagni di mille avventure in
redibili (e a volte indi
ibili) e persone importanti
nelle tappe fondamentali della mia vita.
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